Verso la Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down

Domenica 9 ottobre in oltre duecento piazze italiane un messaggio di cioccolato in cambio di un contributo per sostenere i progetti di autonomia delle associazioni aderenti al CoorDown e per garantire una migliore qualità della vita e un futuro più sereno alle persone con sindrome di Down.

La piena inclusione delle persone con sindrome di Down passa anche dallo sguardo degli altri, dai pregiudizi della società e dalle possibilità che vengono loro offerte: a questi temi è dedicata la prossima edizione della Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, promossa da CoorDown Onlus e in programma domenica 9 ottobre 2016.

La Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down si celebra ogni seconda domenica di ottobre, da oltre dodici anni, in tutta Italia con l’obiettivo di promuovere una cultura della
diversità, abbattere i pregiudizi, difendere i diritti delle persone con sindrome di Down e favorirne l’autonomia e la piena inclusione nel contesto sociale nel quale vivono.

Con la campagna di quest’anno ognuno può sostenere una migliore qualità della vita delle persone con sdD e contribuire a un futuro che riservi loro le possibilità di chiunque altro, a scuola, nel
lavoro e nello sport.

Domenica 9 ottobre sarà possibile recarsi in una delle oltre 200 piazze in tutta Italia, in prossimità di chiese e centri commerciali, dove i volontari e le famiglie delle associazioni aderenti al
CoorDown offriranno un messaggio di cioccolato, realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale, in cambio di un contributo. In alcune città la campagna di raccolta fondi inizierà
già da sabato 8 e proseguirà anche nei giorni successivi.

I fondi raccolti durante la Giornata saranno utilizzati per finanziare i progetti di autonomia organizzati sul territorio e dedicati a giovani e adulti con sindrome di Down.

A Napoli l’associazione Sindrome di Down Onlus promuove la quattordicesima edizione di “Una regata con Persone Speciali” che si terrà nell’ambito del XXII Campionato Autunnale del Golfo di Napoli 2016 della Lega Navale Italiana – Sezione di Napoli, mentre a Procida nelle adiacenze delle chiese dell’isola i volontari allestiranno un punto informativo e offriranno il cioccolato solidale.

L’hashtag ufficiale della Giornata Nazionale è #GNPD2016

Per maggiori informazioni www.coordown.it

Minori migranti: Save the Children lancia la campagna social “The Space Migrant”

#SpaceMigrant è l’hashtag lanciato in rete da Save the children insieme ad un video fuori dagli schemi e spiazzante, con una forte componente provocatoria, per far riflettere sull’inasprimento delle politiche migratorie. Save the Children immagina di lanciare un programma di assistenza ai minori non accompagnati che prevede di dare loro un futuro nello spazio. Il protagonista del video, Amadou, vorrebbe rimanere sulla Terra ma, di fronte alla barriere incontrate, sceglie di prepararsi come un vero e proprio astronauta per affrontare il viaggio nello spazio, “ultimo rifugio” simbolico in cui non esistono né muri né barriere.

Obiettivo della campagna è sensibilizzare quante più persone possibili sul dramma di milioni di minori migranti e rifugiati che fuggono da conflitti, violenze o povertà, spesso da soli. Molti sono
adolescenti, sempre più spesso giovanissimi, che rischiano la vita affidandosi ai trafficanti per cercare di raggiungere Paesi più sicuri, come quelli europei, dove però spesso si trovano di fronte
a frontiere interne chiuse, difficoltà di ricongiungimento familiare o forme di detenzione che violano i loro diritti.

Save the Children chiede all’Europa che si accelerino e potenzino i programmi di ricollocazione e reinsediamento e si facilitino le riunificazioni familiari per i minori, e all’Italia
l’approvazione della legge sull’accoglienza e la protezione dei minori stranieri non accompagnati.

Per aderire alla campagna su Facebook www.savethechildren.it/the-space-migrant

Per scaricare il video http://media.savethechildren.it/pages/search.php?search=%21collection1226&k=d4b821bf25

Inclusione scolastica in Campania: la Fish raccoglie segnalazioni di disservizi

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Fish Campania relativo alla raccolta di segnalazioni circa i disservizi riscontrati dagli studenti disabili e dalle loro famiglie.

Come è noto a seguito della soppressione delle Province (l. 7 aprile 2014, n. 56) il passaggio delle competenze in materia di inclusione scolastica per le persone con disabilità ai Comuni, alle
Città Metropolitane o a Enti con funzioni di area vasta e del faticoso processo di riorganizzazione dei servizi di assistenza e di trasporto hanno creato e stanno creando, con l’inizio dell’anno
scolastico 2016/2017, disservizi anche gravi per le famiglie interessate, puntualmente segnalate dalle Organizzazioni federate.

I ritardi a più livelli (Governo, Conferenza Unificata, Regioni) a cui stiamo assistendo nel procedimento di assegnazioni delle funzioni specifiche, di reperimento delle risorse necessarie, e nella
programmazione sistematica degli interventi e dei servizi adeguati sono in evidente contrasto con le numerose tutele riconosciute all’effettivo esercizio del Diritto all’Istruzione degli allievi
con disabilità sia da normative internazionali (Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata e resa esecutiva in Italia con la legge 3 marzo 2009, n. 18) sia
dall’ordinamento interno, (tra le altre, dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104), sia dalla recente Giurisprudenza Amministrativa in materia (per quanto riguarda in particolare il trasporto
scolastico si ricordano le sentenze del C.d.S. n° 3950/13 e n°3953/13).

Anche al fine di portare avanti azioni mirate a garantire questo diritto fondamentale per gli studenti della Campania, nel corrente periodo di transizione la Federazione, già attiva da diversi mesi su questo fronte, sta effettuando un monitoraggio dei disservizi riscontrati dalle persone e dalle famiglie attraverso un semplice e breve questionario, che può essere richiesto e poi inviato
all’indirizzo federhand.fishcampania@gmail.com entro il 30 Settembre 2016.

Per maggiori informazioni:
federhand.fishcampania@gmail.com
fishcampania@pec.it

Giornata Mondiale Alzheimer, nasce l’App che aiuta familiari e caregiver

In occasione della XXIII Giornata Mondiale Alzheimer, per tutta la settimana sarà possibile scaricare gratuitamente l’App AIMA collegandosi al link http://app.appsgeyser.com/3626982/AIMA%20APP,  oppure direttamente dallo store Google Play https://play.google.com/store/apps/details?id=com.AIMAAPP.

L’App, realizzata dall’Associazione AIMA NAPOLI SEZIONE CAMPANA grazie al sostegno economico del progetto sociale “Donne per il domani” di Gioielli Pandora, vuole essere un valido aiuto per tutti i familiari e i caregiver di persone affette dalla malattia di Alzheimer.
L’applicazione, che è disponibile per essere scaricata su cellulari e tablet con sistema operativo Android (r) tramite l’apposito store Google Play, offre in maniera intuitiva e veloce l’accesso a
tutta una serie di informazioni in formato digitale rispetto alla gestione del paziente con demenza di Alzheimer.

Con un semplice click si potrà accedere a contenuti redatti da personale qualificato su come gestire le emergenze, l’igiene della persona, le cadute, i comportamenti problematici, le ondate di
calore, l’organizzazione dell’ambiente domestico e molto altro ancora. Oltre a queste informazioni indispensabili, sono disponibili apposite sezioni che illustrano tutti i servizi di AIMA Napoli
Olus, i servizi disponibili a livello territoriale e, in più, un apposito pulsante che permette di accedere ad una pagina speciale del sito web dell’associazione così da mettere l’utente nella
condizione di poter contattare un team di esperti disponibile a rispondere a richieste specifiche rispetto alla patologia dei propri cari.

La scelta di realizzare un’applicazione digitale e non un semplice supporto cartaceo è stata determinata non soltanto da motivazioni di salvaguardia dell’ambiente e di filosofia di
ecosostenibilità, ma muovendo dalla considerazione che ormai noi tutti disponiamo di uno smartphone e, quindi, di uno strumento che può essere considerato come una nostra naturale estensione, che portiamo sempre con noi e che può contenere molte informazioni, tra queste, grazie ad AIMA, oggi sarà possibile avere contenuti mirati e dedicati alla cura e al sostegno dei malati di Alzheimer.

Dal punto di vista tecnologico l’app è stata progetta e realizzata dal Dott. Angelo Rega, psicologo e ricercatore in tecnologie per l’apprendimento e la disabilità che da anni si occupa di come i
moderni strumenti mobile possano diventare utili mezzi di supporto sia per coloro che soffrono, sia per i loro familiari.
L’applicazione è orientata all’estrema ergonomia e semplicità d’uso, così da poter essere utilizzata in casi di emergenza o da persona che non possiedono particolari competenze tecnologiche, tant’è
che dalla schermata principale è possibile accedere direttamente al contenuto a cui si è interessati con un singolo click su una specifica icona.

Maggiori informazioni su www.aimanapoli.it

I EXIST, la campagna di Manitese contro le schiavitù moderne

L’impegno di Mani Tese verso la giustizia è animato dalla convinzione che la povertà e le diseguaglianze sono frutto di precise cause storiche e del mantenimento dell’attuale modello economico. Mettere al centro la giustizia sociale implica necessariamente un ripensamento del modello di sviluppo da seguire in un’epoca di profonda transizione a livello globale.

Tra i 21 e i 35 milioni di persone oggi sono vittime di forme moderne di schiavitù per un giro d’affari di quasi 139 miliardi di euro all’anno. Mani Tese intende combattere le diverse forme di schiavitù moderna attraverso progetti di cooperazione, iniziative di sensibilizzazione e attivazione della società civile, esperienze concrete di sostenibilità ed economia solidale e l’educazione alla cittadinanza mondiale

Il rischio di diventare vittime di forme moderne di schiavitù aumenta in maniera direttamente proporzionale all’aumento delle vulnerabilità personali e strutturali: povertà, genere, grado di istruzione, mancato o inadeguato accesso a risorse e servizi, appartenenza a un gruppo socialmente emarginato o discriminato. Un aumento di vulnerabilità personali e sociali significa un aumento del rischio di diventare schiavi.

Mani Tese lancia perciò I EXIST, una campagna che intende contribuire a una mobilitazione globale che con sempre maggiore forza e da più parti esiga il coinvolgimento attivo e la presa di responsabilità di stati e istituzioni internazionali, comprese le istituzioni religiose, delle realtà produttive e dei consumatori, e della cittadinanza intera, nella lotta alla schiavitù moderna e implementare progetti di cooperazione in collaborazione con organizzazioni locali per supportare le vittime e fare prevenzione.

Pur esistendo delle intersezioni tra i diversi ambiti, sono state identificate tre forme di schiavitù moderna, su cui Mani Tese ha deciso di avviare un programma di lavoro sistematico: Il lavoro minorile, lo sfruttamento del lavoro nelle filiere produttive e il traffico di esseri umani.

Per maggiori informazioni e per sostenere la campagna www.iexist.it

STOP AL CAPORALATO. COLTIVIAMO LA LEGALITÀ!Firma la petizione!

Con la stagione della raccolta, ormai alle porte, torna il caporalato. Il fenomeno coinvolge oltre 400 mila lavoratori agricoli, italiani e stranieri, sfruttati per meno di 3 euro l’ora. Il caporalato rappresenta una fonte di economia illegale che produce un giro di affari tra i 14 e i 17 miliardi di euro e che affossa l’economia sana del nostro Paese, da Nord a Sud.

Un business feroce che calpesta i diritti e la dignità. I braccianti sono spesso costretti a vivere nascosti tra le campagne, senza elettricità né servizi igienici, sotto la costante minaccia dei loro aguzzini. Alcuni arrivano alla morte, a causa delle dure condizioni di lavoro.

Da tempo le organizzazioni sindacali propongono un piano concreto per contrastare il lavoro irregolare nel settore. In Parlamento è fermo da diversi mesi il Ddl 2217 sul contrasto al lavoro nero e allo sfruttamento in agricoltura, in cui sono previsti anche la confisca dei beni alle aziende colpevoli, l’arresto in flagranza di reato e l’indennizzo alle vittime.

Per questo motivo FLAI CGIL, Lavoro&Welfare, CittadinanzaAttiva , CIR, Legambiente, ARCI, UFTDU, ASGI, Agenzia Habeshia chiedono al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina, al Ministro della Giustizia Andrea Orlando, al Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, al Presidente del Senato Pietro Grasso e al Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini:

  • la rapida discussione e approvazione del Ddl 2217 contro il caporalato, anche ricorrendo alla decretazione d’urgenza;
  • il ridimensionamento dell’uso dei voucher esclusivamente per la remunerazione del lavoro occasionale;
  • il rilancio della “Rete del Lavoro Agricolo di Qualità” attraverso il coinvolgimento di tutte le parti sociali e il riconoscimento di agevolazioni fiscali per le imprese che producono e vendono nella legalità

Possiamo fermare lo sfruttamento. Firma e condividi la petizione.