L’impegno di Mani Tese verso la giustizia è animato dalla convinzione che la povertà e le diseguaglianze sono frutto di precise cause storiche e del mantenimento dell’attuale modello economico. Mettere al centro la giustizia sociale implica necessariamente un ripensamento del modello di sviluppo da seguire in un’epoca di profonda transizione a livello globale.

Tra i 21 e i 35 milioni di persone oggi sono vittime di forme moderne di schiavitù per un giro d’affari di quasi 139 miliardi di euro all’anno. Mani Tese intende combattere le diverse forme di schiavitù moderna attraverso progetti di cooperazione, iniziative di sensibilizzazione e attivazione della società civile, esperienze concrete di sostenibilità ed economia solidale e l’educazione alla cittadinanza mondiale

Il rischio di diventare vittime di forme moderne di schiavitù aumenta in maniera direttamente proporzionale all’aumento delle vulnerabilità personali e strutturali: povertà, genere, grado di istruzione, mancato o inadeguato accesso a risorse e servizi, appartenenza a un gruppo socialmente emarginato o discriminato. Un aumento di vulnerabilità personali e sociali significa un aumento del rischio di diventare schiavi.

Mani Tese lancia perciò I EXIST, una campagna che intende contribuire a una mobilitazione globale che con sempre maggiore forza e da più parti esiga il coinvolgimento attivo e la presa di responsabilità di stati e istituzioni internazionali, comprese le istituzioni religiose, delle realtà produttive e dei consumatori, e della cittadinanza intera, nella lotta alla schiavitù moderna e implementare progetti di cooperazione in collaborazione con organizzazioni locali per supportare le vittime e fare prevenzione.

Pur esistendo delle intersezioni tra i diversi ambiti, sono state identificate tre forme di schiavitù moderna, su cui Mani Tese ha deciso di avviare un programma di lavoro sistematico: Il lavoro minorile, lo sfruttamento del lavoro nelle filiere produttive e il traffico di esseri umani.

Per maggiori informazioni e per sostenere la campagna www.iexist.it