Beni confiscati, online la nuova piattaforma per avanzare proposte

Riproponiamo l’articolo di Lara Esposito per Cantiere Terzo Settore relativo alla nuova piattaforma che permetterà agli enti del Terzo settore e ai soggetti istituzionali di visionare i beni materiali e immateriali e di partecipare alla progettazione per nuove destinazioni

È online una nuova piattaforma per visualizzare i beni confiscati e attraverso la quale, sarà possibile visionare e valutare i beni mobili e immobili e partecipare – digitalmente – al loro processo di destinazione, avanzando una proposta di destinazione.

La nuova Piattaforma Unica delle destinazioni (Pud) realizzata dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), è dedicata sia ai soggetti istituzionali come Agenzia del Demanio, Comuni, Città metropolitane, Province, Regioni e altri enti (art. 48 del codice antimafia) sia agli enti del Terzo settore regolarmente iscritti al Runts che potranno accreditarsi alla piattaforma stessa.

I beni man mano destinabili saranno visionabili in base ad avvisi di “Sportello permanente” o “Bando a sportello” e gli enti potranno, così, avanzare eventuali proposte seguendo template predefiniti e semplificati.

Come si legge nella comunicazione ufficiale, rimangono confermati i livelli di priorità nell’assegnazione dei beni perché il nuovo procedimento è strutturato in modo da garantire la dovuta prelazione ai soggetti istituzionali. Le modalità per richiedere l’accreditamento, i requisiti di partecipazione di cui dovranno essere in possesso gli enti del Terzo settore, nonché i criteri di valutazione delle proposte sono illustrati nel documento “Modalità di accreditamento” e nell’ “Avviso pubblico e relativi allegati rivolto agli Organismi del Terzo settore”.

Documenti allegati

Proroga Iva per sport e terzo settore in legge di bilancio

Il nuovo regime Iva per sport e terzo settore non partirà a gennaio 2025. Sarà inserita una proroga in manovra, per poi definire un sistema con dei paletti “entro i quali si rimane nell’ambito di esclusione”. Ad affermarlo il viceministro dell’economia Maurizio Leo, intervenuto all’assemblea della Cia-Agricoltori italiani. Leo ha ripreso a stretto giro le parole pronunciate dal viceministro del lavoro con delega al terzo settore Maria Teresa Bellucci, che lo scorso 27 novembre, aveva parlato di uno slittamento dei termini e del dialogo in corso con il Mef.

Arriva, quindi, la conferma: nella legge di bilancio in discussione in questi giorni in Parlamento ci sarà la proroga dell’entrata in vigore del nuovo regime Iva per sport e terzo settore. A partire dal 1° gennaio 2025, tanto gli Ets quanto Asd e Ssd (Enti del terzo settore, Associazioni e società sportive dilettantistiche), sarebbero passate dal regime di esclusione a quello di esenzione Iva, con la conseguenza di nuovi adempimenti (apertura della partita Iva e registratore di cassa, solo per fare due esempi). Un passaggio che “crea problemi, ne siamo consapevoli”, come affermato da Leo ieri. “Per questo, come governo, nella prossima legge di bilancio vogliamo prorogare questo ambito di applicazione; quindi, rimane ancora un meccanismo di esclusione Iva per il 2025”. Ma non è tutto, visto che “l’obiettivo è quello di fissare paletti e indicatori entro i quali si rimarrà comunque nell’ambito dell’esclusione”. Le parole di Leo, quindi, aprono a possibili differenziazioni sull’applicazione dell’imposta in base alla grandezza dell’Ets o dell’Asd interessata, andando ad agevolare le più piccole.

La partita non è limitata ai confini nazionali, anzi. Il campo di gioco più importante è a Bruxelles. Questo sia per la questione Iva che per l’atteso parere Ue sul regime fiscale introdotto dalla riforma, che segnerà il destino delle Onlus. Sul punto, Leo ha citato il ruolo che potrà avere il nuovo commissario Raffaele Fitto: “lasceremo, quindi, l’esclusione per il 2025, ma al contempo fisseremo dei paletti, questo sempre in un clima di dialogo che si deve fare con l’Unione europea. Fitto”, il pensiero di Leo, “avrà un ruolo fondamentale e può essere d’ausilio la sua presenza, in modo che riusciamo a far capire all’Ue che entro un certo tetto possiamo restare nell’ambito dell’esclusione: questo può riguardare soprattutto gli enti cui voi fate riferimento. L’Iva, ha poi spiegato Leo, “è un tributo comunitario, armonizzato, dove non c’è sovranità piena e tutta la normativa deve necessariamente essere conforme alle regole fissate a livello Ue. Per quanto riguarda il mondo degli enti non commerciali la disciplina era quella dell’esclusione dal campo di applicazione dell’Iva, ma sono intervenute una serie di procedure di infrazione. Il legislatore ha dovuto, quindi, correggere il tiro”, ha concluso il sottosegretario.

Bando Biblioteche e Comunità, quarta edizione

La lettura come strumento di partecipazione, integrazione e coesione, soprattutto nelle zone interne e periferiche, coinvolgendo persone che vivono situazioni difficili. Con questo obiettivo la Fondazione Con il Sud e il Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), promuovono la quarta edizione del bando “Biblioteche e Comunità”.

Fino a un milione di euro le risorse disponibili: 500 mila euro sono messi a disposizione dalla Fondazione Con il Sud; gli altri 500 mila euro dal Centro per il libro e la lettura.

Il Bando è rivolto alle organizzazioni del Terzo settore e punta a sostenere progetti socio-culturali capaci di integrare l’offerta tradizionale e i servizi al pubblico delle biblioteche comunali dei comuni di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” nel biennio 2022-2023, con l’obiettivo di renderle sempre più presidi territoriali di cultura e socialità. In questa edizione del bando un’attenzione particolare è rivolta alla capacità delle proposte di favorire la promozione della lettura e lo sviluppo dei servizi bibliotecari in contesti periferici, caratterizzati da maggior fragilità, e nelle aree interne, coinvolgendo anche comuni che non hanno ancora ottenuto la qualifica “Città che legge” ma che intendono impegnarsi per farlo, favorendo la condivisione e la replicabilità delle buone pratiche maturate dai comuni che hanno già questa qualifica.

Per partecipare è necessaria la creazione di un partenariato composto da almeno tre organizzazioni: una del terzo settore (soggetto richiedente), una o più biblioteche comunali “Città che legge 2022-2023” e un’altra organizzazione che potrà appartenere al mondo del terzo settore, della scuola, delle istituzioni (comprese biblioteche di comuni che non hanno ancora ottenuto la qualifica “Città che legge”), dell’università, della ricerca e delle imprese (per esempio librerie, case editrici, etc.).

I progetti ritenuti meritevoli e in linea con gli obiettivi del bando potranno ricevere un contributo massimo di 100 mila euro (fino al completo utilizzo delle risorse disponibili). Il finanziamento non potrà comunque superare l’80% del costo complessivo del progetto stesso. Le proposte dovranno essere presentate on line, attraverso la piattaforma Chairos della Fondazione Con il Sud www.chairos.it entro e non oltre le ore 13 del giorno 26 febbraio 2025.

SCARICA IL BANDO E GLI ALLEGATI>>

Concorso nazionale “Salute e sicurezza… insieme – La prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro si imparano a scuola”

Pubblicata la seconda edizione del concorso nazionale “Salute e sicurezza… insieme! – La prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro si imparano a scuola”, il contest per promuovere e diffondere la cultura della prevenzione dal rischio infortunistico promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e in collaborazione con Inail.

Il nuovo bando chiama a raccolta le idee creative di docenti e studenti di tutte le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie e i corsi di istruzione e formazione professionale, che nella forma loro preferita potranno proporre il proprio contributo sul valore della prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Tra gli obiettivi del concorso rientra la volontà di informare e formare le nuove generazioni alla cultura della sicurezza, intesa come patrimonio collettivo da tutelare in ogni contesto della quotidianità.
Un intento da perseguire attraverso il coinvolgimento e la collaborazione multilivello, così da trasformare la formazione in materia di sicurezza in un momento creativo che valorizzi i talenti dei ragazzi e le loro capacità espressive e aggiunga contenuti a disposizione della collettività sul fondamentale messaggio di adottare sempre comportamenti responsabili.
Ciascun istituto scolastico potrà presentare un solo lavoro.

Gli elaborati correttamente pervenuti verranno esaminati da una Commissione che individuerà i 3 migliori elaborati per coerenza con il tema proposto, creatività, capacità di veicolare il messaggio. La seconda edizione del concorso conferisce alla Commissione la possibilità di assegnare anche 2 menzioni speciali.

Per partecipare c’è tempo fino al 28 febbraio

Clicca qui per saperne di più.

Presto online una piattaforma per le richieste di contributi ambulanze

Condividiamo l’articolo di Lara Esposito per Cantiere Terzo Settore relativo all’annuncio da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali della pubblicazione di uno strumento informatico per le organizzazioni di volontariato e le fondazioni del Terzo settore che vogliamo inoltrare richiesta di contributi ambulanze per il 2024.

Cambiano le modalità di richiesta dei contributi per l’acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali da parte di organizzazioni di volontariato e fondazioni del Terzo settore. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, infatti, ha annunciato la pubblicazione a breve di una piattaforma informatica dedicata all’accesso dei contributi previsti dall’articolo 76, comma 1, del codice del Terzo settore (dlgs 117/2017).

La piattaforma sarà già attiva in vista delle domande per l’anno 2024, in scadenza il 31 gennaio 2025 e sarà l’unico strumento per inoltrare le richieste, sia nel caso di enti singoli che per quelli aderenti a reti associative nazionali.

Per conoscere il funzionamento di questo nuovo strumento informatico e delle relative procedure, lo stesso Ministero ha messo a disposizione due presentazioni: la prima dedicata ai singoli enti che intendano presentare la domanda di contributo, compresi gli enti aderenti a reti associative nazionali iscritte al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts); la seconda dedicata alle reti associative nazionali, per gli adempimenti e le procedure di loro competenza.

  1. Richieste contributo ETS Enti
  2. Richieste contributo ETS Reti Nazionali

A seguire, tali presentazioni saranno integrate da un video tutorial e completate da linee guida aggiornate al 2024.

Forum Terzo Settore e Banca Etica insieme per lo sviluppo dell’economia sociale

Il Forum Nazionale del Terzo Settore, insieme a Banca Etica e con il contributo scientifico di Aiccon, sta promuovendo un’importante indagine sul rapporto tra gli ETS e il mondo finanziario, bancario e assicurativo.

L’obiettivo è quello di comprendere, partendo da un questionario rivolto al Terzo settore, le principali sfide economiche di quest’ultimo e le criticità nell’usufruire dell’accesso al credito o altri servizi finanziari o assicurativi e, di conseguenza, di elaborare possibili soluzioni, specifiche per le peculiarità di questo comparto socio-economico.

La tua partecipazione è fondamentale: rispondendo alle domande sulla tua esperienza, diffondendo il più possibile il questionario presso le realtà aderenti alla tua rete attraverso tutti i tuoi canali, potrai contribuire ad avviare un percorso virtuoso, che coinvolga gli operatori finanziari, ma anche la politica e le istituzioni, per rendere il Terzo settore sempre più protagonista dell’economia del Paese.

Vogliamo infatti portare avanti l’impegno di dotare gli ETS di strumenti efficaci che li aiutino a crescere, a migliorare le proprie attività e a renderle più sostenibili. In altre parole, vogliamo continuare a impegnarci per lo sviluppo dell’economia sociale, in un momento peraltro davvero cruciale che vede il nostro Paese in fase di elaborazione del Piano Nazionale per l’Economia Sociale, su indicazione dell’Unione europea.

I risultati dell’indagine saranno pubblicati nei prossimi mesi in un apposito rapporto che sarà nostra cura farti avere quanto prima.

Questo è il link dove compilare il questionario onlineMailScanner has detected a possible fraud attempt from “forumterzosettore.musvc2.net” claiming to be https://survey.aiccon.it/index.php/587527dal 22 ottobre al 22 novembre.