Cosa prevede la Legge di bilancio 2025 su politiche sociali e Terzo settore

Riproponiamo l’articolo di Chiara Meoli per Cantiere Terzo Settore relativo alle principali misure previste nella Legge di Bilancio 2025.

Il 30 dicembre 2024 è stata pubblicata in GU la legge di bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n.207) che prevede importanti interventi in materia, tra l’altro, di Irpef, taglio alle detrazioni, lavoro, pensioni, famiglia, scuola, sanità e trasporti.

La legge non prevede l’incremento dei fondi al 5 per mille (il cui tetto è stato sforato negli ultimi due anni comportando una decurtazione degli importi riconosciuti agli enti).

Non prevede poi il rifinanziamento del Fondo di contrasto alla povertà educativa, un provvedimento che nel corso degli ultimi anni ha consentito la operatività di “Con i Bambini impresa sociale” portando all’attivazione di oltre 800 progetti e il coinvolgimento di oltre 500.000 bambini.

Infine non è stata trovata una soluzione adeguata alla decisione di procedere all’applicazione anche agli enti privati, compresi gli enti del Terzo settore (Ets), dei controlli e della spending review già previsti per gli enti pubblici (il riferimento è al famigerato art. 112 del disegno di legge governativo presentato per l’esame parlamentare alle Camere, poi divenuto art. 1, commi 857-858 della legge in esame).

In un quadro generale che ha visto una generalizzata contrazione dei diversi fondi (si pensi, ad esempio, alla riduzione delle risorse destinate ai Comuni, diminuite di oltre 4 miliardi di euro, riduzione che non potrà che avere ricadute negative sull’offerta di servizi ai cittadini), compresi quelli dedicati al sociale (leggi anche “Un’analisi della spesa sociale nella legge di bilancio 2025-27”), nell’assenza di previsioni specifiche rivolte al Terzo settore e al sostegno degli Ets (fra le poche note positive, le risorse destinate al Servizio Civile Universale incrementate da circa 143 milioni di euro a oltre 320 milioni di euro per ciascun anno 2025-2027), per quanto interessa il Terzo settore e il non profit in generale si segnalano diverse novità.

Ecco quali:

Povertà alimentare e diritto all’abitare

Previste misure per il sostegno degli indigenti e per gli acquisti di beni di prima necessità, che dispongono:

  • l’incremento di 50 milioni di euro con decorrenza dal 2025 della dotazione del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti;
  • il rifinanziamento di 500 milioni di euro per il 2025 della dotazione del Fondo per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità (Carta “Dedicata a te”), da ripartire secondo le modalità individuate da uno specifico decreto interministeriale e che, pur trattandosi di una misura di carattere sociale, continua a essere di titolarità del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (art. 1, commi 102-104).

Si segnala anche il rifinanziamento del Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli nella misura di 10 milioni di euro per l’anno 2025 e di 20 milioni di euro per l’anno 2026 (art. 1, commi 117-119).

Formazione e lavoro

Ai fini del conseguimento degli obiettivi e dei target del Programma GOL (Garanzia occupabilità lavoratori) previsto dal Pnrr nell’ambito della Riforma delle politiche attive del lavoro e della formazione, la possibilità per le Regioni di destinare le risorse loro assegnate nell’ambito di tale programma anche al finanziamento delle iniziative di formazione attivate dalle imprese a favore dei lavoratori rientranti nelle categorie individuate dal programma (art. 1, comma 197).

Si segnala anche la modifica dei requisiti relativi alla condizione economica e reddituale per il riconoscimento dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione e il lavoro, nonché i relativi importi e lo stanziamento di ulteriori risorse per il finanziamento dell’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (art. 1, commi 198 e 199).

Prevista l’istituzione del Fondo per il sostegno alle attività educative formali e non formali con una dotazione pari a 3 milioni di euro per l’anno 2025, 3,5 milioni di euro per l’anno 2026 e 4 milioni di euro per l’anno 2027, destinato al finanziamento di iniziative dei Comuni da realizzare anche in collaborazione con enti pubblici e privati, ovvero con le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, anche promuovendo le comunità educanti (art. 1, commi 213-214);

Violenza sulle donne

Previsto l’incremento, per un importo pari a 4 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025, del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per finanziare interventi a favore delle donne vittime di violenza (art. 1, commi 221-222).

Disabilità e assistenza socio-sanitaria

Per quanto riguarda l’attuazione della riforma della disabilità prevista nel PNRR ed attuata con specifica disciplina legislativa, è prevista l’autorizzazione all’Inps a conferire incarichi, anche su base convenzionale con altre pubbliche amministrazioni, per prestazioni professionali a medici e figure professionali appartenenti alle aree psicologiche e sociali nel limite di spesa di 16 milioni di euro per l’anno 2025 (art. 1, comma 231).  Per tali finalità, si incrementa di 4 milioni di euro per l’anno 2025 l’autorizzazione di spesa relativa alle spese di funzionamento (art. 1, comma 232). Inoltre si prevede una riduzione pari a 20 milioni di euro per l’anno 2025 dell’autorizzazione di spesa prevista per le assunzioni di tali figure nella riforma in materia di disabilità (art. 1, comma 233);

La norma contiene anche la modifica delle norme procedurali per la definizione dei criteri di utilizzo e per il riparto del Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità (art. 1, comma 234).

Inoltre, è prevista la modifica alla normativa istitutiva del Fondo per il riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale svolta dal caregiver familiare (art. 1, comma 235), prevedendo che le risorse di tale Fondo, fino all’adozione dei provvedimenti legislativi per il riconoscimento dell’attività non professionale del prestatore di cure familiare alla cui copertura esso è destinato, siano destinate alle stesse finalità del Fondo per le non autosufficienze, al fine di garantire in particolare l’erogazione dei servizi socio-assistenziali rivolti alle persone anziane non autosufficienti, con specifico riferimento a:

– l’assistenza domiciliare sociale e assistenza sociale integrata con i servizi sanitari rivolta a persone anziane non autosufficienti o a persone anziane con ridotta autonomia o a rischio di emarginazione;
– servizi sociali di sollievo per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie;

– servizi sociali di supporto per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie.

La disposizione in esame non incrementa le risorse del Fondo sopra menzionato;

Prevista l’istituzione di un fondo, con una dotazione per l’anno 2025, pari a 1,5 milioni di euro, per l’erogazione di contributi a sostegno di enti, organismi e associazioni operanti in favore delle persone con disabilità (art. 1, comma 236).

La norma contiene l’attribuzione di un contributo, pari a 500.000 euro per l’anno 2025, in favore della Fish – Federazione italiana per il superamento dell’handicap (art. 1, comma 238).

Al fine di favorire la realizzazione di progetti di integrazione delle persone con disabilità attraverso lo sport, si prevede l’incremento di 200.000 euro annui, a decorrere dall’anno 2025, del fondo destinato alle attività del progetto Filippide di cui all’art. 1, comma 333 l. n. 160/2019 (art. 1, comma 253).

La legge di bilancio contiene un incremento, pari a 300.000 euro annui a decorrere dal 2025, dello stanziamento annuo per la realizzazione di progetti di integrazione attraverso lo sport delle persone con disabilità mentali (art. 1, comma 263).

Sport, Lea e accesso al Fondo di garanzia PMI al Terzo settore

Viene istituito il fondo “Dote per la famiglia” con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2025 per la corresponsione di contributi per le prestazioni sportive e ricreative erogate in favore dei minori tra i 6 e i 14 anni di età, in periodi extra scolastici, da parte delle associazioni e società sportive dilettantistiche, iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (Rasd), e degli enti del Terzo settore, iscritti al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts). Il riconoscimento dei contributi è previsto con riferimento alle prestazioni in favore di nuclei familiari rientranti in un determinato limite di valore di Isee (art. 1, commi 270-271);

Previsto un vincolo di una quota del fabbisogno sanitario nazionale standard, pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2025, per consentire l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA) (art. 1, comma 302).

Tra le misure, la proroga al 31 dicembre 2025 delle norme relative al Fondo di garanzia PMI approvate lo scorso anno, proroga che lascia però inalterata la misura: pertanto se, da un lato, viene consentito l’accesso anche agli Ets commerciali, dall’altro rimane in vigore il “bizantino” meccanismo previsto per gli enti non commerciali (la costituzione di un apposito fondo da alimentarsi da parte di risorse private) sinora inattuato.

Rigenerazione urbana e beni confiscati alla criminalità

Previste alcune riduzioni di spesa relativamente ai contributi destinati ai comuni per gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana e del Fondo denominato “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” (art. 1, commi 799-800) e la revoca di finanziamenti previsti per i comuni per investimenti relativi a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, e per progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale (art. 1, commi 805-808).

Con l’obiettivo di promuovere il recupero di beni immobili confiscati alla criminalità e acquisiti al patrimonio indisponibile degli enti locali, prevista l’assegnazione di contributi per investimenti nel limite complessivo di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, ai comuni capoluogo di città metropolitana della Regione siciliana in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale che abbiano sottoscritto l’accordo per il ripiano del disavanzo e il rilancio degli investimenti (art. 1, comma 809).

Limiti e controlli sui contributi agli enti privati

Con una formula normativa parzialmente diversa da quella presente nell’art. 112 del disegno di legge governativo presentato alle Camere, si rileva la previsione per cui gli organi di controllo, anche in forma monocratica, già costituiti o da costituire, delle società, degli enti, degli organismi e delle fondazioni che ricevono, anche in modo indiretto e sotto qualsiasi forma, un contributo di entità significativa a carico dello Stato stabilito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio 2025, provvedono a effettuare apposite attività di verifica intese ad accertare che l’utilizzo dei predetti contributi sia avvenuto nel rispetto delle finalità per i quali i medesimi sono stati concessi e inviano annualmente al Ministero dell’economia e delle finanze una relazione contenente le risultanze delle verifiche effettuate (art. 1, comma 857).

Si estende poi a questi soggetti, a decorrere dal 1° gennaio 2025, l’applicazione delle misure di contenimento della spesa già previste per gli enti pubblici (commi 591, 592, 593, 597, 598 e 599 dell’art. 1 l. n. 160/2019). Conseguentemente, detti soggetti, a decorrere dall’anno 2025, non possono effettuare spese per l’acquisto di beni e servizi per un importo superiore al valore medio sostenuto per le medesime finalità negli esercizi finanziari 2021, 2022 e 2023, come risultante dai relativi rendiconti o bilanci deliberati. Per le fondazioni lirico-sinfoniche e ai teatri di tradizione, gli esercizi finanziari di riferimento sono limitati agli anni 2022 e 2023 (art. 1, comma 858);

Sostegno agli oratori

Viene istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze del Fondo per il sostegno e la valorizzazione della funzione degli oratori finalizzato a incentivare la funzione sociale, civile ed educativa promossa nelle comunità locali dalle parrocchie, dagli istituti religiosi e dalle associazioni del Terzo settore mediante le attività di oratorio. Si prevede che il Fondo abbia una dotazione di 0,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027 (art. 1, commi 902-907).

© Foto in copertina di Lorena Pagnon, progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano”

Presentazione progetti per la gestione e la valorizzazione dei beni confiscati

La Regione Campania ha approvato una nuova procedura telematica per la partecipazione all’Avviso Pubblico per il supporto alla gestione e alla valorizzazione dei beni confiscati con il quale si intende finanziare progetti a sostegno delle imprese sociali che operano sui beni confiscati, al fine di consolidare le realtà esistenti e di favorire l’inserimento lavorativo dei lavoratori svantaggiati, contrastando l’emarginazione sociale e favorendo processi di rigenerazione urbana del territorio con particolare riferimento all’inclusione delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati, comprese le persone con bisogni speciali attraverso la promozione della legalità e rafforzando la coesione territoriale e sociale e le forme di economia sociale e circolare.

L’Avviso è emanato in coerenza e in attuazione dell’Azione 4.3.2 del PR Campania FESR 2021-2027 e dell’Azione 5.a.3 del PR Campania FSE+ 2021-2027, ai sensi della D.G.R. n. 635 del 07/11/2023 “Programmazione di iniziative sui beni confiscati a valere su risorse del PR FESR 2021/2027 e del Pr FSE+ 2021/2027”.
Pertanto, i soggetti beneficiari previsti dall’art. 3 dell’Avviso possono trasmettere a Regione Campania – Direzione Generale 6009 – Ufficio Per Il Federalismo e Dei Sistemi Territoriali e Della Sicurezza Integrata, una proposta progettuale articolata obbligatoriamente nelle seguenti due tipologie di intervento:
A. Interventi per il sostegno alle imprese sociali che operano sui beni confiscati, finanziati a valere PR Campania FESR 2021/2027, Obiettivo specifico 4.3 – Azione 4.3.2. Sono ammissibili una o più delle seguenti categorie:
– la crescita della loro competitività, la diversificazione, l’ampliamento e l’incremento dell’offerta di prodotti e/o servizi;
– l’introduzione di innovazioni di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo, commerciale e produttivo;
– la promozione e il rafforzamento della presenza su mercati diversi da quello regionale;
– la promozione e l’implementazione di filiere di economia sociale in un’ottica di rete;
B. Percorsi finalizzati al rafforzamento delle competenze dei lavoratori e all’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, finanziati a valere sul PR Campania FSE + 2021/2027 Priorità: 5. Azioni Sociali Innovative – Obiettivo Specifico ESO 4.1- Azione 5.a.3. Per la realizzazione dell’Intervento B sono ammissibili le seguenti attività:
– Attività formative collettive (attività di formazione d’aula; attività di laboratorio; stage, visite guidate, formazione outdoor)
– Attività di orientamento, accompagnamento e sensibilizzazione, rivolte a specifiche categorie di destinatari, nell’ambito dei diversi progetti finanziati quali, ad esempio:
o percorsi di orientamento all’imprenditorialità;
o sportelli di orientamento e informazione ai cittadini;
o punti informativi rivolti ai giovani;
o azioni di rete per il contrasto alla criminalità;
o azioni di promozione delle azioni positive in materia di pari opportunità di genere.
– Interventi di inclusione sociale, finalizzati a favorire “l’attivazione” dei destinatari del sostegno, mediante azioni individuali di counselling e servizi sociali di presa in carico.
– Servizi e percorsi di counselling, finalizzati a sostenere l’integrazione socio-lavorativa delle persone svantaggiate e a rischio di discriminazione, incluso migranti, beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria, ROM, Sinti e Camminanti, persone in carico ai servizi sociali, soggetti in esecuzione penale interna e esterna al carcere ed ex detenuti.
I suddetti interventi di cui alle Tipologie A e B dovranno essere tra di essi complementari e sinergici.

A chi si rivolge?
Il servizio è rivolto ai beneficiari previsti dall’art. 3 dell’Avviso (disponibile nella sezione “Documenti” ), ovverosia le imprese sociali, nelle diverse forme previste dal Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 112 e ss.mm.ii. ivi inclusi, le cooperative sociali di cui alla Legge 8 novembre 1991, n. 381 e i consorzi. Nel caso di consorzi, il soggetto beneficiario è lo stesso consorzio, e non i singoli soggetti che ne fanno parte. Pertanto, i requisiti richiesti di cui al successivo art. 4 devono essere posseduti in proprio dal consorzio stesso.

I soggetti beneficiari devono essere assegnatari, nel territorio della Regione Campania, di un bene confiscato alla criminalità organizzata (art. 48, comma 3, lettera c), del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 e ss.mm.ii.), destinatario dell’intervento.
I soggetti beneficiari di cui all’art. 3, comma 1, dell’Avviso, pena l’esclusione, possono presentare una sola domanda di contributo.
L’accesso al servizio digitale per la presentazione della proposta progettuale è riservato al Legale Rappresentante del soggetto proponente.

Il servizio digitale sarà attivo dalle ore 00:00 del 17/12/2024 alle ore 23:59 del 07/03/2025 e sarà accessibile, esclusivamente tramite identità digitale (SPID/CIE/CNS), al link: https://spidgateway.regione.campania.it/idpcgel/SSOService

Per consultare l’avviso e scaricare gli allegati…clicca qui

5 per mille, ecco i pagamenti 2023, 2022 e 2021

Riproponiamo l’articolo di Daniele Erler per Cantiere Terzo Settore relativo agli ordinativi del 5 per mille 2021, 2022 e 2023 pubblicati sul sito del Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, tramite la Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese, ha reso pubblico il 19 dicembre alcuni importanti e attesi ordinativi di pagamento relativi non solo al 5 per mille 2023, ma anche a quello relativo alle annualità 2021 e 2022.

Si tratta di pagamenti che interessano nel complesso quasi 49.000 enti per un totale erogato superiore ai 230 milioni di euro.

Qui di seguito riepiloghiamo i diversi ordinativi di pagamento emessi, divisi per annualità di riferimento.

In relazione al 5 per mille 2023, dopo che già ad ottobre era stato emesso l’elenco con gli esiti del pagamento per gli enti con contributo superiore a 500.000 euro, sono stati pubblicati un primo ed un secondo elenco riguardanti le organizzazioni che hanno ricevuto un contributo inferiore a 500.000 euro, e nello specifico:

  • il primo elenco, datato 2 dicembre 2024, in favore di 455 enti beneficiari, per un totale erogato di 216.735.662,28 euro;
  • il secondo elenco, datato 11 dicembre 2024, in favore di 089 enti beneficiari, per un totale di 2.131.116,14 euro.

Per quanto riguarda il 5 per mille 2022, è stato emesso un quarto ordinativo di pagamento relativo alle organizzazioni che hanno ricevuto un contributo inferiore a 500.000 euro, riguardante nel complesso 4.775 enti beneficiari per un totale erogato di 11.451.780,59 euro.

precedenti elenchi di pagamento relativi al 5 per mille 2022 sono consultabili nella specifica sezione del sito ministeriale.

In relazione, infine, al 5 per mille 2021, è stato emesso un quinto ordinativo di pagamento relativo alle organizzazioni che hanno ricevuto un contributo inferiore a 500.000 euro e che hanno comunicato le proprie coordinate bancarie entro il 30 settembre 2024. Si tratta di 1.550 enti beneficiari per un totale erogato di 1.605.991,65 euro.

precedenti elenchi di pagamento relativi al 5 per mille 2021 sono consultabili nella specifica sezione del sito ministeriale.

Gli enti che ancora non hanno ricevuto le somme relative ai 5 per mille 2022 e 2023

Le organizzazioni che, pur risultando beneficiarie del 5 per mille 2023 e magari anche del 5 per mille 2022, ma non compaiono in nessun ordinativo di pagamento emesso fino ad oggi, devono il prima possibile entrare nella piattaforma del registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), selezionare la pratica “Cinque per mille”, inserire nell’apposito campo il codice Iban, firmare digitalmente la distinta e procedere all’invio. Un’utile guida su come presentare tale istanza è presente sul sito di Cantiere Terzo Settore.

Si ricorda che tale passaggio sulla piattaforma Runts – se sinora non fatto – è da fare in ogni caso, anche se l’Iban non è cambiato rispetto al passato.

Il termine per effettuare tale comunicazione, e poter quindi ricevere le somme dovute sul conto corrente dell’ente, è:

  • il 30 settembre 2025, per quanto riguarda il 5 per mille 2022;
  • il 30 settembre 2026, per quanto riguarda il 5 per mille 2023.

Se l’inserimento dell’Iban sul Runts non verrà fatto nei predetti termini, l’ente perderà il diritto a percepire il contributo, con conseguente riversamento dei relativi importi all’entrata del bilancio dello Stato.

© Foto in copertina di Giorgio Zompi, progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano”

Contributi per l’acquisto da parte di organizzazioni di volontariato di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali

Sono state pubblicate sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali le linee guida e la modulistica utile agli enti del Terzo settore interessati a presentare domanda di contributo per ambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali, e le relative donazioni, per il 2024.

Da quest’anno la richiesta dovrà essere inoltrata tramite l’apposita piattaforma che sarà operativa a partire dal 2 gennaio 2025. Si ricorda che per potervi accedere, sarà prima necessario provvedere a registrare l’associazione per la quale si intende operare ed associare la stessa alla propria identità digitale sul portale “Servizi Lavoro” del Ministero, seguendo le procedure descritte sul “Manuale utente”.

La scadenza per gli enti è fissata al 31 gennaio 2025, pena l’esclusione dal contributo. Le reti associative dovranno comunicare entro il 31 maggio 2025 al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un’unica richiesta con l’importo complessivo del contributo ritenuto ammissibile per ciascun ente aderente, distinto per le tipologie di acquisto e per Regione/Provincia autonoma. Anche l’erogazione dei contributi avverrà per il tramite delle stesse reti.

Possono presentare la domanda per l’attribuzione dei contributi:

  1. le organizzazioni di volontariato per acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e di beni strumentali;
  2. le fondazioni del Terzo Settore e le organizzazioni di volontariato per la donazione di beni a strutture sanitarie pubbliche.

Le linee guida 2024 stabiliscono le modalità di trasmissione della domanda di contributo in base alla tipologia di enti:

  • gli enti non aderenti a reti associative dovranno trasmettere la domanda esclusivamente mediante la piattaforma informatica dedicata e accessibile dal portale “Servizi Lavoro” del Ministero.
  • gli enti aderenti a reti associative, in via transitoria per l’annualità 2024, dovranno trasmettere la domanda mediante la modalità indicata loro dalla propria rete. Sarà cura delle reti comunicare ai propri rispettivi enti aderenti quale modalità gli stessi dovranno utilizzare – modalità che dovrà essere la medesima per tutti gli enti aderenti ad una stessa rete – nonché darne tempestivamente notizia al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali;
  • le reti associative, tutte, comprese quelle i cui aderenti non trasmetteranno domanda tramite piattaforma, dovranno individuare al loro interno propri referenti e darne comunicazione dei nominativi e del codice fiscale al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali all’indirizzo PEC dgterzosettore.div3@pec.lavoro.gov.it. Questo consentirà a detti referenti di essere abilitati ad operare sulla piattaforma:
    • Nel caso in cui la rete abbia indicato ai propri aderenti di servirsi della piattaforma per la trasmissione della domanda, l’abilitazione consentirà a ciascun referente, a partire dal 1° febbraio 2025, di visualizzare e scaricare le domande, e i relativi allegati, di competenza della rispettiva rete;
    • In ogni caso, poiché la trasmissione entro il 31 maggio dovrà avvenire mediante apposita funzionalità presente sulla piattaforma, tale abilitazione consentirà di accedere a detta funzionalità.

Per maggiori informazioni consulta la sezione dedicata.

Di seguito tutti i documenti:

Bando per la selezione di 62.549 operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio civile universale – Scadenza ore 14:00 18 febbraio 2025

Pubblicato il Bando per la selezione di 62.549 operatori volontari da impiegare in progetti afferenti a programmi di intervento di Servizio civile universale da realizzarsi in Italia e all’estero.

Fino alle ore 14.00 del 18 febbraio 2025 è possibile presentare domanda di partecipazione ad uno dei progetti che si realizzeranno tra il 2025 e il 2026 su tutto il territorio nazionale e all’estero.

In particolare:

  • 61.166 operatori volontari saranno avviati in servizio in 2.324 progetti, afferenti a 386 programmi di intervento, da realizzarsi in Italia (Allegato 1);
  • 1.383 operatori volontari saranno avviati in servizio in 184 progetti, afferenti a 34 programmi di intervento, da realizzarsi all’estero (Allegato 2);

I progetti hanno una durata tra 10 e 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali oppure con un monte ore annuo che varia, in maniera commisurata, tra le 1.145 ore per i progetti di 12 mesi, le 1.049 ore per i progetti di 11 mesi e le 954 ore per i progetti di 10 mesi, articolato su cinque o sei giorni a settimana.

Gli operatori volontari selezionati sottoscrivono con il Dipartimento un contratto che fissa, tra l’altro, l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio in € 507,30 salvo incremento sulla base della variazione, accertata dall’ISTAT.

Per poter partecipare alla selezione occorre individuare il progetto di SCU in cui essere impegnati.

Per accedere all’elenco dei progetti di SCU in Italia e all’estero occorre utilizzare il motore di ricerca “Scegli il tuo progetto in Italia” e “Scegli il tuo progetto all’estero”, disponibile nella sezione “Progetti” di questa pagina. Cliccando il tasto CERCA (senza effettuare una scelta negli altri campi proposti) si ottiene l’elenco completo di tutti i progetti. Per effettuare una ricerca mirata di un progetto è possibile selezionare i valori delle voci che interessano. Nella pagina di dettaglio del progetto viene visualizzato anche il numero delle domande pervenute per quella sede; questo dato è aggiornato al giorno precedente la visualizzazione.

Dopo aver selezionato il progetto d’interesse, è opportuno consultare la home page del sito dell’ente titolare, dove è pubblicata la scheda contenente gli elementi essenziali del progetto.

Gli aspiranti operatori volontari devono produrre domanda di partecipazione, indirizzata direttamente all’ente titolare del progetto prescelto, esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 18 febbraio 2025.

Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione della domanda sulla piattaforma DOL occorre che il candidato sia riconosciuto dal sistema.

1 – I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero possono accedervi esclusivamente con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale   www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid sono disponibili tutte le informazioni su cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede. Per la presentazione della Domanda on-line di Servizio civile occorrono credenziali SPID di livello di sicurezza 2.

2 – Qualora i cittadini di Paesi appartenenti all’Unione europea o non appartenenti all’Unione europea regolarmente soggiornanti in Italia, non avessero la possibilità di acquisire lo SPID, è data facoltà di richiedere al Dipartimento il rilascio di apposite credenziali per accedere ai servizi della piattaforma DOL, seguendo la procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa.

Per consultare il bando e scaricare gli allegati…clicca qui

Comune di Napoli: al via la raccolta di manifestazioni di interesse per l’Avviso Pubblico Campania Welfare

Il Comune di Napoli ha avvisato la raccolta di manifestazioni di interesse finalizzate alla costituzione di un partenariato per la co-progettazione e la realizzazione degli interventi previsti dall’Avviso Pubblico Approvato dalla regione Campania con D.D. n. 1007 del 24/10/2024 “Campania Welfare”.
E’ intenzione del Comune di Napoli costituire una rete formata da:
– n. 4 soggetti del Terzo settore;
– n. 2 soggetti erogatori dei servizi di empowerment;
– n. 1 soggetto promotore di tirocini.

I soggetti che saranno selezionati al termine della  procedura di raccolta delle manifestazioni di interesse, unitamente al Servizio programmazione sociale e politiche di welfare, definiranno il progetto da sottoporre, entro i termini di scadenza fissati dall’avviso “Campania Welfare”, alla Regione Campania, ai fini dell’approvazione e del relativo finanziamento.

La proposta progettuale, articolata in una durata di 36 mesi, deve prevedere la realizzazione di un Centro Territoriale di Inclusione inteso quale centro di prossimità di servizi per il sostegno a persone e famiglie svantaggiate, in condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale.

Le domande di partecipazione alla selezione, dovranno pervenire via PEC all’indirizzo campania.welfare@pec.comune.napoli.it entro e non oltre le ore 18.00 del  3 gennaio 2025.

Tutte le info e la modulistica al link