01 Set, 2025 | Comunicare il sociale
La pensione è la rendita cui hanno diritto, acquisito con la prestazione della propria opera, i
Lavoratori collocati a riposo per limiti di età, per inabilità, per cause di servizio.
La pensione è chiamata anche quiescenza, vitalizio, riposo… Tutti i Lavoratori auspicano al suo raggiungimento. C’è chi ci arriva dopo una vita lavorativa lineare, altri, invece, con molte problematiche. Pensiamo, ad esempio, ai Lavoratori della Whirlpool di Via Argine a Napoli, in strenua lotta per la difesa del proprio posto di lavoro: quanta cassa integrazione… Così come a Pomigliano d’Arco o a Melfi.
Nell’ambito della gloriosa ex Circumvesuviana i Lavoratori che giungono alla pensione vengono festeggiati “alla grande”: per esempio, i macchinisti e i capi-treno, all’arrivo nella stazione di Napoli Porta Nolana del loro ultimo treno, vengono accolti da familiari, amici e colleghi, in servizio o pensionati, che li stringono in un abbraccio che sa di affetto e di stima. Il pensionato vive, in quei momenti di sana, informale, amichevole, allegria una duplice emozione: la gioia di essere arrivato alla pensione, la tristezza di lasciare un gruppo di persone che, forse, ha “vissuto” di più dei propri familiari… Si, perchè, le ferrovie, come gli ospedali, non sono la scuola: i treni viaggiano, seppure con limitazioni, anche a Natale, Capodanno, Pasqua… Non è raro, osservando dopo tempo, le foto di una festa di pensionamento vedere le espressioni dei pensionandi: perplessi, attoniti, sbigottiti, felici, stralunati. Poi a casa, osservando i regali ricevuti, iniziano a… connettere: l’orologio, la pergamena, i fiori, sono i più gettonati…
La sede del Cral Circumvesuviana accoglie “tutto”: l’organizzazione del catering, i fotografi, i cine-operatori, i familiari, i colleghi.
C’è sempre chi fa da anfitrione, “‘o mast ‘e festa”, declamatore, perchè prima del buffet ci sono i “discorsi di saluto”: si racconta ai presenti la vita lavorativa del pensionando, dei suoi tic, dei suoi detti, in maniera simpatica, pungente, per un “passaggio” dal Mondo del Lavoro alle… pantofole di casa.
Emilio Vittozzi, per quasi un ventennio Anfitrione all’Officina di Ponticelli, poi per un decennio nel Palazzo di Direzione, infine al Cral Circumvesuviana, racconta il suo modo di “organizzare” la premiazione: “i fiori li deve consegnare il collega con cui hai avuto discussioni, con cui non vai d’accordo. E’ l’ultima occasione per “fare pace” e non c’è nulla di più bello che vedere la commozione, le lacrime di entrambi! La pergamena la deve consegnare il Collega più giovane, quasi un omaggio al “vecchio” che va via… Infine, gli altri doni li devono porgere i Colleghi più vicini, più stretti. E poi, via, al buffet! Si aprino le danze…”.
Si, la “Stazione Quiescenza”, è dove tutti i Lavoratori vogliono giungere…






L’articolo “Stazione Quiescenza”, dove tutti i lavoratori vogliono giungere… proviene da Comunicare il sociale.
29 Ago, 2025 | Comunicare il sociale
L’assemblea organizzata dal Global Movement To Gaza Italia, che sostiene con persone e azioni da terra la Global Sumud Flotilla ospitata mercoledì 27 agosto dal Cantiere 167 Scampia, ha posto le basi per una nuova forma di solidarietà e di azione a sostegno del popolo palestinese, contro il genocidio e “per rompere l’assedio a Gaza”. GLOBAL SUMUD FLOTTILLA è una dichiarazione di intenti, un manifesto partigiano, un modo per stare insieme dentro un tempo in cui si sono ripresentati in tutta la loro violenza fantasmi del passato che credevamo di aver debellato.
Invece siamo davanti a un genocidio, allo sterminio pianificato di un popolo, alla colonizzazione di un territorio in un furore politico, etnico e religioso che ha pochi precedenti nella Storia. Tutto questo sta accadendo in mondovisione e in un’Europa che fa una fatica tremenda a chiamare le cose col proprio nome e a immaginare forme di dissenso verso il governo israeliano che si sta macchiando di crimini contro l’umanità.
Partendo da questa evidenza, si è formata in maniera quasi spontanea, una rete di associazioni, comitati, collettivi e cittadini che ha ritenuto di promuovere azioni a sostegno della lotta del popolo palestinese “per rompere l’assedio a Gaza”.
La prima di queste azioni è proprio la partecipazione alla GLOBAL SUMUD FLOTTILLA che partirà domenica 31 agosto dal porto di Genova e da un porto siciliano. Che tipo di partecipazione? Si è pensato che anche Napoli, pur non essendo uno dei porti di partenza della GSF debba dare il suo contributo. Si, quella Napoli che ha saputo resistere e respingere la barbarie nazifascista adesso deve prendere parte e militare contro il genocidio e per il diritto ad esistere del popolo palestinese.
E dunque, domenica 31 agosto, alle ore 10.30, dalla Darsena Acton a Napoli, salperanno simbolicamente due imbarcazioni che isseranno in testa d’albero la bandiera della Palestina e quella della Pace. Saranno la Blue Marlin II “Le Principesse” dell’Associazione Jonathan e Katriona, dell’Associazione Il Delfino.
Salperanno simbolicamente per richiamare l’attenzione sul genocidio e per stimolare tutti a dare un contributo alla lotta che ormai non è solo del popolo palestinese ma di tutta l’umanità.
Aderisci, partecipa!
Hanno aderito:
Associazione Jonathan – Associazione Il Delfino – Jonathan Onlus Società Cooperativa Sociale – Lega Navale Napoli – Omar Suleiman – Luigi De Magistris – Life for Gaza – Isaia Sales – Sergio D’Angelo, Napoli Solidale – Josi Della Ragione, Sindaco di Bacoli – Domenico Ciruzzi – Tommaso Sodano – Gianfranco Nappi – Antonio D’Amore, Libera Contro le Mafie Campania – Giacomo Smarrazzo, Gesco – Andrea Morniroli, Forum Diseguaglianze Diversità – Dedalus Cooperativ Sociale – Frente Murguero Campano – Infinitimondi, Bimestrale di pensieri di libertà – CPRS Comitato per la rinascita di Soccavo – Padre Jonny Morello Bressan – Associazione “L’ora d’aria” Marigliano – Collettivo Utopia Marigliano – Città Aperta Pomigliano D’Arco – Collettivo Città Visibile Orta di Atella – Libreria “Mio nonno è Michelangelo” Pomigliano D’Arco – La Scugnizzeria – Officina Femminista – LiberiAmo Fratta – Centro Italiano per l’ambiente e la cultura APS – Associazione Culturale “Parole Alate” Torre del Greco – Cooperativa Sociale “La Mongolfiera” – Associazione “Da cima a fondo ETS Napoli” – Associazione “Lo Scudo Onlus” – Dame della Carità di San Vincenzo, Marigliano – Società Cooperativa “Aries” – Società Cooperativa “Nuova Aries” – Associazione Quartieri Spagnoli – Cooperativa Sociale “Sepofà” Napoli – Cooperativa Sociale “Luigi Del Prete” – Dal Sociale APS Napoli – Cooperativa “Oltre l’Orizzonte” – Cooperativa “Nuova vita” – Terradiconfine APS Napoli – Comitato Provinciale ANPI Caserta – Cooperativa Sociale “L’Onda” – Associazione Culturale “Librincircolo” Napoli – Associazione Culturale “Ricomincio dai Libri” Napoli – Libreria “La Bottega delle Parole” San Giorgio a Cremano – Associazione Culturale “La Bottega delle Parole” San Giorgio a Cremano – Associazione “Gioco, immagine e parole” Napoli – Rete Vesuviana Solidale – Noi@Europe ETS Napoli – BCD Group – Società Cooperativa Sociale Onlus “Futuro”- Cooperativa Sociale Terra e Libertà
L’articolo Global Sumud Flottilla salpa simbolicamente da Napoli proviene da Comunicare il sociale.
29 Ago, 2025 | Comunicare il sociale
La malattia di Fabry, il cui nome completo è malattia di Anderson–Fabry, presenta sfide peculiari nella donna, spesso diverse rispetto al maschio affetto. Se nei bambini e negli adolescenti maschi la diagnosi può essere più agevole per via di una sintomatologia più evidente, nelle bambine i segni possono essere subdoli, intermittenti e spesso sottovalutati. Questo comporta un ritardo diagnostico che può influire sulla prognosi e sulla qualità della vita.
Affrontare il percorso evolutivo che va dall’infanzia all’età adulta nella donna con Fabry è essenziale per migliorare la presa in carico precoce, garantire un adeguato supporto psicologico ed educativo e accompagnare la costruzione dell’identità femminile in modo consapevole. Il passaggio dall’adolescenza alla maturità, con tutte le sue implicazioni emotive, relazionali e cliniche, merita uno spazio di ascolto e approfondimento.
AIAF – Associazione Italiana Anderson-Fabry, in collaborazione con Sanofi e con il supporto di OMaR – Osservatorio Malattie Rare, organizza il webinar “Crescere con la malattia di Fabry da bambina a donna. Viaggio tra sfide, consapevolezze e identità femminile” per esplorare le diverse tappe del vissuto femminile con Fabry, con l’obiettivo di mettere in luce i bisogni specifici, favorire una diagnosi tempestiva e promuovere un approccio multidisciplinare centrato sulla persona e sull’intero arco della crescita.
Sarà possibile seguire la diretta su Zoom e sui canali social di OMaR.
L’articolo Crescere con la malattia di Fabry da bambina a donna. Viaggio tra sfide, consapevolezze e identità femminile. Il webinar proviene da Comunicare il sociale.
29 Ago, 2025 | Comunicare il sociale
L’invisibile filo rosso è un’opera che intreccia memoria storica, impegno civile e grande cinema italiano. Il film è prodotto da SLY Production con la coproduzione di Screen Studio. Sly Production di Silvestro Marino che ha creduto e investito con coraggio in un progetto di forte valore culturale e sociale. L’invisibile filo rosso è stato proiettato il 28 agosto in prima assoluta a Venezia nello storico Palazzo del Cinema, nella Sala Pasinetti.
Al centro della narrazione è la storia di Gennaro, un giovane infermiere ischitano che, trasferitosi in Trentino, si confronta con le crudeli realtà del manicomio di Pergine Valsugana. Qui, scopre un mondo di sofferenza e disumanizzazione, e apprende verità scomode che nessuno avrebbe voluto far emergere, in particolare attraverso il racconto di Giovanni Anesini, un paziente testimone di un pezzo di storia italiana e custode di segreti dolorosi.
Il film vanta un cast stellare, che include nomi noti del cinema italiano come Massimo Bonetti, Ornella Muti, Paco de Rosa, Lello Arena, Antonio Catania, Rosario Terranova, Gino Rivieccio, Roberto Fazioli, Carlo di Maio, Tommaso Bianco, Luisa Mariani, Alfredo Cozzolino oltre a Francesco Villa del duo comico Ale e Franz. La voce narrante di Luca Ward.
La sceneggiatura è stata scritta da Irene Cocco e Alessandro Bencivenga con la supervisione di Giacomo Scarpelli, coautore insieme Massimo Troisi, Anna Pavignano e suo padre Furio de “il Postino”, contribuisce a elevare l’intensità e la qualità dell’opera. L’Invisibile Filo Rosso; è il risultato di un anno di approfondita ricerca storica da parte degli autori, che ha permesso di ricostruire con autenticità le vicende dei personaggi, realmente esistiti, come Giovanni Giulio Anesini e Ida Dalser, la donna che amò e ebbe un figlio da Benito Mussolini.
Le riprese hanno valorizzato scenari suggestivi – tra Pergine Valsugana, Levico Terme e Ischia – con un affascinante impatto visivo, capace di sottolineare la profondità del racconto.
Il regista Alessandro Bencivenga, nuova scoperta del produttore Silvestro Marino, descrive il film come un atto di resistenza contro l’oblio, una metafora della battaglia di un popolo che non vuole dimenticare le proprie ferite. Attraverso un realismo crudo ma al tempo stesso delicato, il film mostra le pratiche manicomiali e le cure non convenzionali diffuse nella realtà degli anni ’50, invitando lo spettatore a riflettere sul ruolo della società e delle istituzioni nel processo di emarginazione dell’individuo.
La colonna sonora del film è firmata dal Maestro Giovanni Block, con la partecipazione straordinaria del celebre trombettista Nello Salza, conosciuto come il “Trombettista del cinema italiano” e già collaboratore di Piovani, Bacalov ed Ennio Morricone. Con il brano un toccante omaggio al Maestro Morricone, la colonna sonora si arricchisce di una straordinaria intensità emotiva, conferendo al film una maggiore profondità e raffinatezza espressiva.
L’Invisibile Filo Rosso è più di un semplice film storico: è un atto di memoria collettiva, un’opera che, attraverso la narrazione, restituisce una voce a chi è stato a lungo silenziato.
Con “L’invisibile filo rosso”, la SLY Production conferma la propria attenzione alle opere di qualità, capaci di unire intrattenimento e riflessione, radicate nella memoria storica ma rivolte con forza al presente.
L’articolo “L’invisibile filo rosso”: il film campano presentato a Venezia che accende i riflettori sulla sofferenza psichica proviene da Comunicare il sociale.
29 Ago, 2025 | Comunicare il sociale
Cesvolab – CSV Irpinia Sannio ETS presenta un concorso innovativo che unisce arte, musica e impegno sociale. L’iniziativa è pensata per valorizzare il potere evocativo della canzone d’autore, invitando i giovani a riflettere e a raccontare i temi che spesso restano taciuti: emarginazione, disagio giovanile, violenza, solitudine, giustizia, ambiente, lavoro, identità, dono, gratuità.
Obiettivi del concorso
- Promuovere la scrittura musicale e la cultura cantautorale tra i giovani
- Valorizzare testi e canzoni legati a tematiche sociali, civili e culturali
- Stimolare l’espressione personale e collettiva attraverso il linguaggio della musica
- Offrire visibilità a giovani artisti, musicisti, videomaker e fotografi cesvolab.it
Chi può partecipare
- Giovani artisti, musicisti, videomaker, fotografi e appassionati di musica italiana
- residenti in Italia
- Quindi suddivisi in due fasce d’età: 16-22 anni (Giovani) e 23-30 anni (Giovani Adulti) cesvolab.it
Categorie e modalità di partecipazione
Due sezioni parallele:
- Cover – reinterpretazione creativa di brani cantautorali italiani con temi sociali
- Inediti – brani originali scritti dai partecipanti, in linea con il tema del concorso
Si può partecipare a una o entrambe le sezioni, ma solo in una categoria anagrafica. Gli elaborati possono essere più di uno cesvolab.it.
Modalità di iscrizione:
- Scadenza: 30 settembre 2025
- Quota: € 30 per singolo partecipante; € 70 per gruppo (più € 5 per ogni componente aggiuntivo oltre i 5 membri) cesvolab.it
- Invio via mail a info@cesvolab.it, allegando modulo di iscrizione (Allegato A), audio/video del brano, testo (per inediti), breve presentazione degli autori, copia del bonifico e documento d’identità cesvolab.it
Selezione, premi e evento finale
Una giuria qualificata valuterà i lavori su:
- coerenza tematica
- qualità musicale e testuale
- originalità e capacità espressiva cesvolab.it
Premi per ciascuna categoria:
- Cover: partecipazione a festival/eventi culturali, accesso a masterclass esclusive
- Inediti: registrazione professionale, distribuzione digitale, festival/eventi e masterclass cesvolab.it
Evento conclusivo:
- Sabato 24 ottobre 2025, presso il Palavetro di Pietrelcina (BN)
- Esibizione live dei finalisti, proiezione degli elaborati e premiazione ufficiale
- I migliori lavori saranno raccolti in una pubblicazione digitale e in una mini-serie video documentaria cesvolab.it
Scadenza e dettagli utili
- Concorso aperto dal 27 agosto al 24 ottobre 2025
- Evento finale: 24 ottobre 2025 a Pietrelcina (BN)
- Contatto per info: info@cesvolab.it cesvolab.it
Link di riferimento
https://cesvolab.it/le-parole-che-cantano-il-sociale-viaggio-nel-cantautorato-italiano/
L’articolo Le Parole che Cantano il Sociale – Viaggio nel Cantautorato Italiano. Iniziativa di Cesvolab proviene da Comunicare il sociale.
28 Ago, 2025 | Comunicare il sociale
In occasione dei festeggiamenti patronali in onore della Madonna della Libera, la Parrocchia Santa Maria la Nova di Aversa ospiterà un momento di riflessione pubblica di grande rilievo.
Giovedì 4 settembre alle 21:00 in via Masaniello Aversa, sarà presente Don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera – contro le mafie, per un incontro dal titolo: “Libera: tra devozione e impegno per civile”.
Un evento che unisce la spiritualità popolare con l’impegno sociale e civile, in un dialogo che vuole intrecciare il messaggio evangelico con le sfide del nostro tempo: giustizia, legalità, solidarietà, educazione alla pace.
La presenza di Don Ciotti ad Aversa, nel contesto della festa patronale, rappresenta un forte segno di comunione tra fede e responsabilità sociale. L’incontro è rivolto a tutta la cittadinanza, con invito esteso a istituzioni, autorità civili, militari, associazioni e realtà scolastiche del territorio.
A fare gli onori di casa sarà il parroco, don Domenico Pezzella, che sottolinea: “Accogliere don Luigi Ciotti nella nostra comunità parrocchiale durante la festa della Madonna della Libera è per noi un grande dono. La Vergine, che invochiamo come ‘Madonna della Libera’, ci richiama a una fede che non è solo devozione, ma anche scelta concreta di giustizia, legalità e solidarietà. In questo tempo in cui il senso civico sembra affievolirsi, sentiamo forte il bisogno di educare, soprattutto i giovani, a una spiritualità che si traduce in responsabilità. Don Ciotti ci porterà la testimonianza viva di una Chiesa che non resta ai margini, ma che cammina accanto agli ultimi e si fa voce per chi non ha voce. Questo incontro vuole essere una tappa di crescita per tutta la città.”
L’articolo Don Luigi Ciotti ad Aversa per la Madonna della Libera proviene da Comunicare il sociale.