Ritorna la “Sgambettata”, un invito a praticare il movimento fisico per favorire il benessere personale e la socialità

Ritorna puntuale come ogni anno il tradizionale appuntamento della SGAMBETTATA a Santa Maria Capua Vetere organizzata dalla Federazione Italiana Camminatori Sportivi (FICS) presieduta da Fiorentino La Greca. La SGAMBETTATA è una manifestazione ludico-sportiva non competitiva, dedicata completamente agli amanti del cammino, a cui possono partecipare tutti.
Il consolidato evento, giunto alla sesta edizione, si svolgerà domenica 27 Aprile 2025 con partenza alle ore 8,30 dal Parco Urbano in Via dei Romani, alle spalle dell’Anfiteatro Campano. Le distanze previste, tra cui scegliere, sono tre: 6 km – 12 km – 21 km.
Uno dei temi caratterizzanti la manifestazione di quest’anno è “Vivi l’Età”, un invito a praticare il movimento fisico per favorire longevità, vitalità e benessere personale.
Un altro focus è incentrato sulla ormai classica e attesa T-shirt d’autore, realizzata in esclusiva per questa edizione da uno studente del liceo artistico della città, che rappresenta una fortissima motivazione alla scoperta del percorso personale da intraprendere sia in una attività sportiva sia durante il cammino di vita di ognuno di noi, e che sarà consegnata a tutti i partecipanti insieme al pacco gara.
In concomitanza con lo svolgimento della SGAMBETTATA, il 27 aprile vi è la giornata conclusiva della manifestazione Appia Week dedicata, in quest’anno Giubilare, all’accoglienza, e presso il Parco Urbano la FICS accoglierà i ciclisti che partecipano alla staffetta che celebra la Via Appia: gli Amici in Bici “Bruno Della Valle” di San Tammaro e del Normanni Team di Aversa che partiranno per raggiungere Benevento e quelli dell’Associazione CO.S.MOS di Minturno che arrivano da Roma.
La manifestazione, che vedrà la presenza dalla speaker Anna Nargiso, si svolge sotto l’egida dell’ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane), CONI, Fondazione Sport City e Sport e Salute, e gode del patrocinio del Comune di Santa Maria Capua Vetere, della Provincia di Caserta e della Regione Campania.
Le iscrizioni possono essere effettuate on line e a Santa Maria Capua Vetere presso Busico Serramenti in Via Galatina n. 230.

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Relazione Garante detenuti Campania: “in aumento sovraffollamento e criminalità minorile”

Sovraffollamento carcerario, sanità negata e aumento della criminalità minorile. E’ questa la fotografia delle carceri campane che emerge nella “Relazione annuale 2024”, elaborata dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello, in collaborazione con l’Osservatorio regionale sulle condizioni delle persone private della libertà personale. Dallo studio, presentato a Napoli, emerge che a dicembre 2024, sui 15 istituti penitenziari della Campania si contavano 7.509 detenuti, di cui 892 stranieri e 349 donne, a fronte di 5.584 posti regolarmente disponibili, con l’istituto penitenziario di Poggioreale che detiene il primato del sovraffollamento con una percentuale del 155,45%.
In Campania, si contano 2.706 detenuti con una pena residua al di sotto dei 3 anni: ”Abbiamo bisogno di capire se la politica, almeno per coloro che devono scontare un anno di carcere, un anno solo di carcere, è in grado di fare un’amnistia o un indulto. – evidenzia Ciambriello – Lo dico anche come portavoce nazionale dei garanti. Siamo stati ricevuti dal Ministro. A lui gli abbiamo posto questa questione. Ottomila persone in Italia devono scontare meno di un anno di carcere. 3004 solo sei mesi. Fate un provvedimento di indulto”. Dalla relazione emerge anche l’aumento dei reati dei minori, nonostante il “Decreto Caivano” i giovanissimi in carcere sono in aumento. Al 31 dicembre 2024, in Campania risultano 99 minori ristretti: “Noi fermiamo l’orologio della politica solo quando un minore uccide e basta. – denuncia il Garante – 6.200 minori l’anno scorso, solo in Campania e 14mila in Italia sono stati fermati, denunciati, affidati ai servizi sociali, accompagnati dai genitori, messi alla prova, mandati nelle comunità e per reati più gravi nelle carceri. Di questi attualmente 2.500 sono presi in carico dai servizi sociali, 38 di loro sono stati l’anno scorso accusati di tentato omicidio, 6 di omicidio consumato, 4 di tentato omicidio stradale”.
In Campania ci sono 1.709 detenuti tossicodipendenti, 620 malati di mente e solo due Rems: “Lancio un appello al Consiglio regionale: mettiamo in campo misure alternative in comunità terapeutiche. Se facciamo questo eviteremo il sovraffollamento, i suicidi, tentativi di suicidio e saremo un Paese più democratico”continua Ciambriello. Appello che viene accolto dal presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero: “La regione può fare molto perché la sanità penitenziaria e la sanità regionale non è più delegata al Ministero di Giustizia” mentre sull’assistenza sanitaria un “buon lavoro lo stanno facendo già molto i servizi sanitari regionali, le molte ASL, stanno rafforzando tantissimi il sistema penitenziale, però tenete conto che siamo ancora una regione che credo in questi giorni esca definitivamente dal piano di rientro, credo che per fine maggio si chiuderà questa vicenda e noi potremmo fare ulteriori assunzioni che al momento sono ancora contingente”. Infine un dato degno di nota arriva dal numero di suicidi. Rispetto al 2023 risulta evidente l’aumento del numero dei suicidi sia a livello nazionale che a livello regionale. Nel 2023 si contano 68 suicidi, nel 2024 ben 90. In Campania si sono verificati 11 suicidi, sono quindi aumentati rispetto al 2023, anno in cui si sono verificati 5 suicidi.
di Adriano Affinito

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Progettare insieme nel welfare culturale. L’esperienza sperimentata dalla Cooperativa Arcobaleno

Un’esperienza concreta e innovativa nel panorama del welfare culturale e della partecipazione civica: è quella raccontata da “Co-progettare insieme nel welfare culturale”, nuovo volume della collana Briciole di Cesvot, dedicato al percorso della Cooperativa sociale Arcobaleno di Follonica.
Il volume racconta l’esperienza di co-progettazione tra pubblico e privato sociale della Cooperativa Arcobaleno, uno dei primi casi in Italia in una cui una istanza di parte ha attivato un iter formale di co-progettazione con la pubblica amministrazione, e che oggi rappresenta un esempio virtuoso di come le comunità possano costruire insieme risposte ai bisogni sociali.

Il racconto prende forma a partire dall’esperienza del progetto “Spazi Ragazzi”, destinato alle nuove generazioni e sviluppato attraverso un dialogo aperto tra la cooperativa e il Comune di Follonica. La cooperativa ha costruito questo percorso anche grazie alla partecipazione ai corsi di formazione e alle pubblicazioni di Cesvot, in particolare, con il volume, “Sussidiario su amministrazione condivisa”, risultato del tavolo permanente istituito da Regione Toscana insieme a Cesvot, Anci Toscana e Forum terzo settore.

Il volume approfondisce il tema della co-progettazione, ponendo l’accento sulla formazione professionale interna e sull’attivazione della comunità, elementi fondamentali per affrontare il cambiamento culturale richiesto dall’applicazione del Codice del terzo settore.

Particolare attenzione è riservata all’iter dell’istanza di parte che ha portato alla convenzione con il Comune di Follonica, il quale ha intrapreso, per la prima volta, un percorso alternativo al tradizionale Codice degli appalti, che potrebbe diventare un modello anche per gli altri enti locali. Il valore del progetto è stato riconosciuto anche a livello nazionale con il premio per l’amministrazione condivisa ricevuto al Festival dell’economia civile dalla Cooperativa Arcobaleno.

L’ultimo capitolo restituisce gli esiti concreti della co-progettazione, culminati nella nascita di un Centro di aggregazione giovanile diffuso, vera e propria trasformazione della progettualità giovanile a livello cittadino.

Il volume si chiude con i contributi di Carlo Andorlini, Gianfranco Marocchi e Andrea Salvini, che hanno accompagnato la cooperativa in questo percorso formativo e di dialogo con l’amministrazione pubblica e con un’appendice metodologica dedicata all’uso della Social Network Analysis nei tavoli di co-progettazione, utile per chi intende valutare e documentare in modo rigoroso l’efficacia delle pratiche collaborative.
Una testimonianza appassionata e concreta di come la collaborazione tra enti del terzo settore e istituzioni possa generare innovazione, partecipazione e nuove opportunità per i giovani.

La Briciola è scaricabile gratuitamente in formato pdf a questo link, previa registrazione all’area riservata MyCesvot.

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Terra dei fuochi: arsenico, piombo e mercurio in alta concentrazione. Allarme lanciato da un nuovo studio

Un nuovo studio scientifico ha rilevato livelli allarmanti di elementi tossici nella Terra dei Fuochi in Campania – un’area che registra uno dei più alti tassi di incidenza di tumori in Europa – anche in zone finora ritenute non inquinate, lo riporta l’ANSA.
La ricerca, pubblicata su Science of the Total Environment, ha utilizzato un muschio (Scorpiurium circinatum) come bioindicatore rilevando un accumulo di alte concentrazioni di arsenico, mercurio, piombo e altri elementi potenzialmente tossici sia in un sito industriale sia in un’area rurale della Campania.
Questi risultati giungono sulla scia di una recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) che ha condannato l’Italia per la cattiva gestione della Terra dei Fuochi, riconoscendo un rischio “imminente” per la vita della popolazione.
Lo studio è stato condotto da un team dell’ Università di Napoli Federico II in collaborazione con la Sbarro Health Research Organization (SHRO) della Temple University di Philadelphia.
I ricercatori hanno impiegato ‘moss bags’, ovvero sacchetti contenenti campioni del muschio capaci di assorbire gli inquinanti dell’aria, posizionandoli in sei punti di due aree campione in Campania. Una delle aree era il bosco della Reggia di Carditello, una tenuta non urbanizzata con presenza umana minima; l’altra era una zona industriale nel comune di Giugliano in Campania, uno dei luoghi simbolo dello smaltimento illegale di rifiuti. Come metro di paragone, è stata scelta una località montana isolata (il Monte Faito) priva di fonti inquinanti. I sacchetti di muschio sono stati esposti per 21, 42 e 63 giorni, dopodiché i campioni sono stati analizzati per sette elementi tossici: arsenico, cadmio, cromo, rame, mercurio, piombo e antimonio; si è passati all’analisi anche degli eventuali danni cellulari e stress ossidativo nei tessuti vegetali.
    I muschi prelevati a Carditello e a Giugliano hanno assorbito quantità significative di inquinanti, mentre i campioni di controllo del Monte Faito sono rimasti praticamente puliti. Dopo sole tre settimane di esposizione nei siti della Terra dei Fuochi, il muschio conteneva già concentrazioni rilevanti di contaminanti: ad esempio l’arsenico ha raggiunto circa 2,2 mg per kg di tessuto, il rame 17 mg/kg e il mercurio 0,06. Tali livelli, si afferma nello studio, sono risultati sufficienti a innescare reazioni biologiche nel muschio, tra cui stress ossidativo, attivazione delle difese antiossidanti e danni ultrastrutturali osservabili nelle cellule.
    Un dato cruciale, si legge ancora su ANSA, emerso dallo studio condotto da Shro e Federico II è che il grado di contaminazione e di danno biologico nel muschio è simile in entrambe le aree prese in esame, nonostante una sia un’area verde poco antropizzata e l’altra una zona industriale. Ciò significa che i fumi tossici dei roghi di rifiuti non restano confinati nei pressi delle discariche abusive, ma si disperdono ampiamente nell’ambiente. Come sottolinea la dottoressa Adriana Basile, coautrice e corresponding dello studio: “Non c’è alcun luogo preservato e sicuro per l’ambiente e la salute umana nell’area colpita. In altri termini, perfino le località apparentemente “pulite” risultano ormai compromesse dalla contaminazione diffusa”. A ribadire l’impatto della ricerca condotta è la dottoressa Iris Maria Forte, non la sua prima volta su Terra dei Fuochi dato che già in passato ha partecipato al progetto Veritas della Shro.
    Sul punto la dottoressa Forte ha tenuto a precisare: “Questo studio fornisce una conferma sulla gravità dell’inquinamento e la necessità di un’azione immediata”. Le implicazioni di questi risultati vanno oltre la sfera ambientale e toccano direttamente la salute pubblica, in linea con l’approccio One Health. One Health riconosce che la salute umana è strettamente interconnessa con la salute degli ecosistemi e degli animali.
Dimostrando che persino la vita vegetale subisce effetti tossici, lo studio mette in luce un effetto domino attraverso l’ecosistema. Se un muschio stazionario – si sottolinea – può accumulare veleni e mostrare segni di sofferenza biologica nel giro di poche settimane, si può immaginare l’esposizione cronica subita dai residenti nell’arco di anni o decenni. Gli autori evidenziano che i danni osservati nel muschio “riflettono il potenziale rischio sanitario” per la popolazione locale esposta quotidianamente a questi fumi tossici, sottolineando la necessità urgente di interventi di risanamento per mitigare questa “enorme questione sociale e sanitaria”.

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Un viaggio tra archeologia, gioco e inclusione per le famiglie del Parco Verde di Caivano

Un’opportunità unica per avvicinarsi alla storia antica della Campania attraverso l’esperienza diretta, il gioco e la scoperta. Prende il via “Miti, Misteri e Storia”, un ciclo di appuntamenti che trasforma il patrimonio culturale in un’avventura educativa e coinvolgente per le famiglie, con particolare attenzione all’inclusione e all’accessibilità.
Il progetto, pensato per stimolare la curiosità dei più piccoli e favorire l’apprendimento condiviso, è dedicato a diversi nuclei familiari del Quartiere Parco Verde di Caivano (NA), grazie al coinvolgimento dell’associazione Un’Infanzia da Vivere O.D.V., attiva dal 2008 per offrire ai bambini del territorio prospettive diverse dalla criminalità e dal degrado.
La proposta nasce all’interno del percorso di Affido Culturale, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ed è realizzata dalla Soc. Coop. Le Nuvole, parte del partenariato pubblico-privato che ha dato vita al Pompeii Children’s Museum, spazio innovativo dedicato alle nuove generazioni all’interno del Parco Archeologico di Pompei.
I tre appuntamenti in programma si snodano tra Pompei, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, offrendo esperienze immersive tra archeologia, storia, enigmi e laboratori interattivi. Il primo dei tre è in programma venerdì 25 aprile, ore 11 – Scavi Archeologici di Oplontis, Torre Annunziata con “Le stanze dell’Imperatrice”Un viaggio nella lussuosa villa di Poppea Sabina, seconda moglie dell’imperatore NeroneTra affreschi raffinati e curiosità storiche, si esplorerà il mondo dell’aristocrazia romana e il lavoro degli antichi “pictores”. Un progetto che coniuga cultura, educazione e creatività per rendere il patrimonio storico e archeologico uno spazio di inclusione e crescita per tutte e tutti.

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LA BOTTEGA DELLE PAROLE CELEBRA IL LIBRO, LA LETTURA E SAN GIORGIO

Oggi, 23 aprile, è la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. Nel giorno che ha visto nel 1616 la morte di Miguel de Cervantes, Garcilaso Inca de la Vega, William Shakespeare e la nascita, nei secoli a seguire, di Nabokov e del premio Nobel islandese Halldor Laxness, l’Unesco ha deciso di fissare a livello globale la giornata che celebra l’importanza dei libri, della loro lettura, della loro pubblicazione e la proprietà intellettuale di chi ne è autore.
L’Associazione La Bottega delle Parole di San Giorgio a Cremano, per celebrare la ricorrenza, che cade anche nella giornata dei festeggiamenti per il Santo Patrono cittadino, organizza una serie di eventi in Villa Falanga.
Proprio la santificazione sangiorgese porta con sé una particolare tradizione legata ai libri. “C’è una leggenda catalana che narra che quando San Giorgio sconfisse il drago, dal sangue dell’animale nacquero delle rose e per commemorare l’avvenimento, negli anni, i cavalieri regalavano rose alle donne e le donne per ringraziare regalavano agli uomini libri” racconta Miryam Gison, libraia e presidente dell’Associazione “anche quest’anno per celebrare la Giornata mondiale del libro abbiamo pensato di organizzare incontri per tutti gli appassionati di lettura, grandi e piccoli in questo speciale luogo di San Giorgio a Cremano che è Villa Falanga che da due anni è l’unico Parco Letterario della provincia di Napoli”.
Dalle ore 17 Villa Falanga, diventerà luogo di lettura e scrittura. Nel Gazebo dello Scrittore, in Villa, verrà posizionata una macchina da scrivere per l’attività di Scrittura a Staffetta. Si alterneranno appassionati per dare vita ad un racconto in itinere e a più mani; ogni paio di righe del racconto nasceranno dall’estro di uno “scrittore” diverso.
Dalle 18:30 inizierà l’All you can read, la vendita dei libri usati in ottime condizioni un tanto al kilo così che libri già letti e amati possano incontrare nuovi lettori.
Durante tutto il pomeriggio le lettrici della Bibliobimbi comunale saranno in Villa Falanga per un corner di lettura ad alta voce per i più piccoli.

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