28 Apr, 2025 | Comunicare il sociale
L’Ispettoria Salesiana “Beato Michele Rua” dell’Italia Meridionale annuncia la Festa della Famiglia Salesiana, in programma il 3 e 4 maggio presso il Pontificio Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei. In questo weekend giovani, consacrati/te e laici si ritroveranno per testimoniare con gioia l’appartenenza alla grande famiglia di Don Bosco.
All’evento parteciperà anche Don Fabio Attard, il neo eletto Rettor Maggiore dei Salesiani e XI Successore di Don Bosco, la cui presenza sarà “un dono prezioso per tutta la nostra Famiglia, un segno di comunione e di speranza”.
La due giorni si aprirà sabato 3 maggio con la Festa Giovani “Cuori oltre le nuvole”. La sessione mattutina vedrà salire sul palco i content creator del podcast 5 pani e due pesci, ospiti protagonisti della mattinata: la coppia aiuterà i giovani a confrontarsi su temi di fede e relazioni, stimolando la creazione di veri e propri hub tematici, spazi di riflessione, approfondimento e confronto in cui elaborare attivamente quanto appreso. Tra gli altri ospiti ritroveremo Blessing Okoedion, presidente di Weavers of Hope, l’organizzazione impegnata nella prevenzione della tratta di esseri umani e nella protezione delle vittime, che con la sua esperienza sensibilizzerà i ragazzi su questa piaga contemporanea. Ci saranno poi i genitori di Sammy, Laura e Amerigo Basso, che con la loro intensa testimonianza racconteranno la storia di amore, speranza e dedizione nella cura del figlio colpito da una rara malattia genetica, offrendo un esempio di fede concreta e resilienza. Infine, conosciuto dal grande pubblico grazie al film Io Capitano, sarà presente Mamadou Kouassi, il cui percorso dalla Costa d’Avorio all’Italia è solo una parte del suo cammino: oggi uomo libero, Kouassi lotta con coraggio e speranza per la libertà di tutti, portando ai giovani un messaggio di impegno civile e fiducia nel futuro.
Il culmine dell’evento sarà domenica 4 maggio, con il Giubileo della Famiglia Salesiana, che vedrà la partecipazione di oltre 2.000 persone, rendendo questo raduno il più grande dell’anno per la Famiglia Salesiana dell’Italia Meridionale.
Sarà un pellegrinaggio dell’anima: momenti di preghiera, condivisione e festa per riscoprire le radici del carisma di Don Bosco, in un contesto reso ancora più solenne dal 150° anniversario dell’arrivo del Quadro della Vergine Maria a Pompei. Durante la giornata verranno omaggiati i giubilari e le giubilari che, con passione e fedeltà, hanno servito i giovani secondo lo spirito salesiano, e sarà inaugurata la mostra “Famiglia Salesiana al Sud”, che ripercorre la storia e la missione dei gruppi salesiani nel Mezzogiorno d’Italia. Ospiti d’eccezione gli artisti del Circo salesiano di Podgorica che animeranno i momenti di convivialità con esibizioni che incanteranno grandi e piccoli.
“In un tempo in cui il mondo ha bisogno di speranza e di testimoni autentici, questo incontro ci invita a riscoprire il valore della comunità e della fede vissuta con gioia”, sottolineano gli organizzatori.
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28 Apr, 2025 | Comunicare il sociale
In vista della Giornata mondiale della salute e della sicurezza sul lavoro, che si celebra il 28 aprile, e indetta dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), l’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) pubblica il focus “Rivoluzionare la salute e la sicurezza sul lavoro: l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione nel mondo del lavoro”, messo a punto dal Coordinatore dei Servizi Statistico-Informativi ANMIL, Prof. Franco D’Amico,che intende sottolineare l’importanza del valore e della salvaguardia della salute e della vita di tutti i lavoratori in un contesto di transizione tecnologica che sta investendo massivamente il sistema globale del lavoro e il suo mercato.
Come dimostrano con oggettività i dati dell’INAIL, nel 2024 in Italia vi sono stati ben 589.571 infortuni sul lavoro totali (+0,7% se paragonati al 2023), mentre i casi mortali hanno coinvolto ben 1.090 lavoratori (+4,7% rispetto all’anno precedente). Per quanto riguarda, poi, le malattie professionali, si sono registrate nello stesso periodo 88.499 denunce (che sono aumentate del 21,6% rispetto al 2023).
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28 Apr, 2025 | Comunicare il sociale
“Una recente ricerca delle università di Pavia e Bicocca di Milano insieme all’Irccs Mondino dimostra che un uso eccessivo dello smartphone da parte dei genitori può disturbare notevolmente le primissime relazioni tra loro e il neonato, producendo in lui una risposta fisiologica assimilabile allo stress fisico o mentale”. Così l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Marina Terragni.
“Tutti vediamo spesso giovani madri e padri spingere il passeggino senza distogliere lo sguardo dallo schermo, trascurando quell’attenzione e quella comunicazione non-verbale, occhi negli occhi con il bambino, decisive per l’evolversi della relazione e per lo sviluppo della personalità. La dipendenza dal digitale, dunque, può danneggiare i bambini anche quando a esserne colpiti sono i loro genitori”.
Nove italiani su 10 non lasciano passare un’ora senza controllare più volte lo smartphone e il tempo trascorso online supera in media cinque ore e mezza al giorno. “Dai risultati della ricerca si deduce l’urgenza di una presa di coscienza da parte delle famiglie – continua l’Autorità garante – che sono e restano il nucleo educativo decisivo e insostituibile. Senza l’‘aggancio oculare’ che veicola la comunicazione pre-verbale lo sviluppo del linguaggio può essere compromesso”.
“La scuola – prosegue Terragni – può certamente fare molto imponendo un tempo ‘sconnesso’ in orario di lezione; limitazioni per l’età del primo accesso ai social network possono ridurre notevolmente i danni prodotti da un contatto precoce. Ma l’imprinting della personalità si produce in famiglia fin dalle prime interazioni, e la famiglia non può deresponsabilizzarsi di fronte a una sfida decisiva per la salute fisica e mentale delle generazioni future delegando importanti compiti educativi al tempo-schermo”. Conclude l’Autorità garante: “Il miglior presidio contro gli enormi danni causati da un’‘infanzia basata sul telefono’ (phone-based childhood, come la definisce Jonathan Haidt, autore del bestseller La generazione ansiosa) è una famiglia non-basata sul telefono”.
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28 Apr, 2025 | Comunicare il sociale
Agostino Sella e Marco Canzonieri sono rientrati a piazza Armerina, concludendo ufficialmente il viaggio solidale “Palermo-Dakar”: 10.112 km percorsi in moto e circa 4.000 km in nave, attraversando 7 Stati – Italia, Spagna, Marocco, Sahara Occidentale, Mauritania, Senegal e Gambia – per un totale di 28 tappe.
Un’impresa straordinaria nata con un grande obiettivo: raccogliere fondi per la costruzione di un nuovo dispensario medico a Tambacounda, nella regione orientale del Senegal, dove l’Associazione Don Bosco 2000 opera da quasi un decennio offrendo supporto educativo e sanitario alla popolazione locale.
L’avventura, partita dall’Ostello del Borgo di Piazza Armerina – cuore pulsante dell’Associazione – si è trasformata in un potente esempio di solidarietà senza confini. Durante il cammino, Marco e Agostino hanno coinvolto anche altri motociclisti che si sono uniti spontaneamente alla missione umanitaria, dimostrando che la solidarietà non conosce barriere né bandiere.
“Non siamo eroi, ma semplicemente volontari che ogni giorno sperano e credono in un futuro migliore per ogni uomo e ogni donna del pianeta”, ha dichiarato Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000.
“Questa esperienza è stata dura ma bellissima: ci ha arricchiti umanamente. La grande festa di accoglienza quando abbiamo consegnato il nostro contributo a Tambacounda mi ha fatto capire che, con semplicità, si può fare tanto bene”, ha aggiunto Marco Canzonieri.
A Tambacounda si sta costruendo il diritto alla salute, uno degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. La missione “Palermo-Dakar” ha già ottenuto un primo grande risultato: oltre 45.000 euro raccolti in donazioni, grazie alla generosità di tanti amici e sostenitori.
Insieme alle autorità locali è stata definita una roadmap operativa per avviare i lavori, che saranno realizzati secondo le normative sanitarie senegalesi. L’obiettivo è costruire una struttura stabile, duratura e al servizio della popolazione, un luogo sicuro dove la sanità sia protagonista e dove ogni persona possa sentirsi a casa.
Il sogno di un dispensario a Tambacounda sta prendendo forma. Ma c’è ancora molto da fare.
Insieme si può costruire un futuro di salute e dignità.
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28 Apr, 2025 | Comunicare il sociale
Dopo la première campana dell’ottobre 2022, il docufilm “Dall’Est con amore” torna a Napoli, venerdì 2 maggio, alle ore 16, nella Mediateca Santa Sofia (Via Santa Sofia 7), proseguendo un tour che ha toccato le principali città italiane — tra cui Cagliari, Milano, Genova, Verona, Padova, Roma, Bologna, Firenze, Siena, Palermo, Bolzano, Biella, Pordenone, Merano, Cesena, Perugia — e internazionali come Vienna, Berlino e Valencia. L’evento si svolge grazie alla collaborazione della Mediateca Santa Sofia, struttura pubblica del Comune di Napoli – Assessorato alle Politiche Giovanili, Servizio Giovani e Pari Opportunità.
Prodotto dall’associazione Cittadini del Mondo – Cinema per il Sociale con il sostegno della Fondazione di Sardegna, e diretto da Karim Galici, il film racconta le storie di quattro donne provenienti dall’Est che hanno scelto la Sardegna come luogo dove vivere, crescere, lavorare e amare. Un racconto al femminile che parla di solidarietà, integrazione e inclusione, intrecciando esperienze individuali e vissuti collettivi.
«Tornare a Napoli -spiega Giuseppe Carboni, presidente di Cittadini del Mondo e produttore esecutivo di CdM Cinema per il Sociale- dopo tre anni, con lo stesso film e con nuove consapevolezze, è per noi un’emozione profonda. Dall’Est con amore ha percorso tanta strada, ma ritrovarsi qui, dove il pubblico ci ha accolti fin dalla prima volta con calore, ha un significato speciale. Napoli è una città che ascolta con il cuore e restituisce energia, bellezza, senso. È il luogo ideale per chi crede in un cinema che unisce, racconta e ispira»
La proiezione si inserisce nel ciclo “Gli incontri del Cinema per il Sociale di Cittadini del Mondo”, dedicato a storie vere e testimonianze di vita che mettono al centro la dignità delle persone e il valore dell’accoglienza.
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24 Apr, 2025 | Comunicare il sociale
Per contrastare la povertà educativa associazioni, scuole, Enti conunali e parrocchie in campo: entra nel vivo il Patto educativo di Comunità
Disagio sociale e povertà educativa sono due fenomeni in stretta relazione tra loro che coinvolgono non solo i giovani delle periferie e delle aree depresse, ma anche gli adolescenti di realtà storicamente più floride. Fenomeni, questi, che non possono essere trascurati anche perché il ricasco è innegabilmente pesante e complesso poiché incidono negativamente sullo sviluppo sociale di intere comunità.
Spesso, spessissimo, però, tali fenomeni vengono affrontati dalla buona volontà di associazioni e istituzioni religiose, anche se in maniera disorganica.
Ma come sempre l’unione fa la forza ed è per questo che il Comune di San Sebastiano al Vesuvio ha abbracciato l’idea di siglare un patto che unisca istituzioni politiche, religiose e associazioni di volontariato per mettere in rete le esperienze educative e le risorse del territorio. «Si tratta – afferma il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Panico – di un protocollo d’intesa che mira a mettere in rete le esperienze educative e le risorse del territorio in stretta connessione tra Comune, organizzazioni della società civile, del Terzo Settore, del Volontariato e le istituzioni religiose».
Infatti, proprio in questi giorni sono stati aperti gli incontri per sondare risorse e metterle a disposizione nel pratico. «Il nostro Ente ha pubblicato l’avviso pubblico rivolto ai soggetti del Terzo Settore che, con la loro adesione, andranno ad ampliare questa rete territoriale virtuosa che ha come obiettivo principale il contrasto al disagio e alla povertà educativa giovanili, attraverso attività che muovono dall’ascolto dei loro bisogni – aggiunge il vicesindaco con delega alla Cultura e alla Politiche Giovanili, Assia Filosa – I soggetti del Terzo Settore operanti sul territorio ed interessati ad aderire al Patto, dovranno inviare all’indirizzo pec dell’Ente l’atto costitutivo e lo statuto dell’associazione, insieme ad un documento d’identità del suo legale rappresentante. Dopo l’acquisizione di questi documenti, saranno convocati dall’Ente per prendere parte all’incontro che sarà organizzato per la sigla del Patto Educativo di Comunità di San Sebastiano al Vesuvio».
Ma il Comune ai piedi del Vesuvio non sarà solo in questo percorso. Il patto, infatti, nasce con la sottoscrizione dell’accordo interistituzionale dello scorso agosto tra Ambito Sociale 28, col Comune di San Giorgio a Cremano capofila e le città di Ercolano, Torre del Greco e Portici, il Patto Educativo di Comunità, su input del cardinale di Napoli don Mimmo Battaglia.
Ora si entra nella fase successiva, quella progettuale ed operativa. Con la firma di don Enzo Cozzolino, parroco del Santuario Diocesano di San Sebastiano al Vesuvio, padre Pasquale Incoronato, referente per la Diocesi Napoli e la dirigente scolastica Fabrizia Landolfi in rappresentanza della platea scolastica di San Sebastiano al Vesuvio, si passa infatti alla progettazione delle specifiche attività territoriali attraverso l’adesione all’ampia intesa di natura socio-educativa.
di Nadia Labriola
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