Nola SportAbiliy: la festa dello sport nei giorni della modifica dell’articolo 33 della Costituzione

Nola SportAbility ai nastri di partenza: la prima festa della cultura sportiva è in programma per sabato 23 settembre ed avrà come location le palestre “Giordano Bruno” e “Spazio motorio since 1995”.
L’evento rientra nel programma di “Settembre Arte e Cultura”, promosso dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carlo Buonauro nell’ambito del progetto “Sulle orme di Giordano Bruno”, finanziato dalla Città Metropolitana di Napoli.
Una giornata dedicata al sitting volley ed ai corsi femminili di difesa personale per veicolare un messaggio importante: lo sport non lascia indietro nessuno, contribuisce alla valorizzazione delle differenti abilità e si rivela un formidabile alleato in caso di difficoltà.
Nola, tra l’altro, rappresenta il contesto ideale per la sensibilizzazione rispetto a tematiche come quelle oggetto dell’iniziativa: la prevenzione della violenza sulle donne viene affrontata attraverso un modello operativo che coinvolge istituzioni, forze dell’ordine, scuole, associazioni ed ordini professionali mentre proprio il sitting volley rappresenta una eccellenza nazionale grazie all’impegno della Asd “Nola Città dei Gigli”, più volte campione d’Italia e curatrice dell’evento sportivo dedicato alla pallavolo da seduti
Ecco dunque il programma della kermesse: si comincia alle 17 con la performance di sitting volley che si terrà nella palestra Giordano Bruno e che sarà a cura della Asd “Nola Città dei Gigli”, più volte campione d’Italia nella disciplina che gioca proprio la sfida dell’inclusione. Alle 18, invece, nella palestra di San Paolo Bel Sito “Spazio motorio since 1995”, realtà storica che abbina alla pratica dell’attività sportiva la ricerca del benessere psico fisico e sociale, si terranno le dimostrazioni dei corsi di difesa personale femminile finalizzati ai comportamenti da adottare in caso di pericolo.
La partecipazione agli eventi, la cui conduzione è affidata a Giovanni De Filippis, è gratuita.
< Cultura sportiva equivale a rispetto delle regole, rispetto degli altri rispetto del territorio> sottolinea il primo cittadino di Nola, Carlo Buonauro .
<La pratica dello sport contribuisce a rafforzare i valori della condivisione e dell’inclusione oltre che a far bene alla salute. Compito delle istituzioni – evidenzia poi il sindaco – è quello di creare le migliori condizioni affinché ciò accada. E’ per questo che avvieremo la procedura per favorire il restyling dello Sporting di via Seminario e dei limifrofi campetti e che candideremo la nostra città ad ottenere risorse statali per un nuovo complesso polisportivo al servizio delle nostre tante associazioni. Non solo. Punteremo alla realizzazione del nuovo stadio favorendo anche joint venture con importanti compagini private disposte ad investire sul nostro territorio>.
<Coniughiamo – aggiunge Giuseppe Napolitano – assessore allo Sport ed alle politiche sociali del Comune di Nola – la sensibilizzazione alle attività sportive con il delicato tema della violenza sulle donne sul quale proprio la nostra amministrazione comunale mostra particolare attenzione. L’evento di sabato giunge, tra l’altro, in un momento storico per lo sport: La modifica dell’articolo 33 della Costituzione da parte della Camera dei deputati che ha votato all’unanimità per l’introduzione di un nuovo comma che riconosce “il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. Valori questi ai quali proprio SportAbility si ispira>.

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Detenuti, clochard e bisognosi: per loro, “Una Mano Amica”

Il sostegno alla popolazione carceraria trova il suo fondamento nella Carta Costituzionale e nelle varie anime da cui era composta l’Assemblea Costituente, lavorare al fianco dei detenuti significa donare un’opportunità di riscatto capace di cambiare la vita del singolo e di trasformare l’intera società. Questo è il senso dell’opera svolta dall’Associazione Una Mano Amica ODV nelle sue molteplici attività che trovano il loro compimento nell’aiuto all’interno degli istituti di detenzione, nelle attività in favore delle famiglie dei carcerati e in tante opere compiute al fianco delle persone in stato di bisogno, sia senza fissa dimora che persone anziane con pochi mezzi economici. «La nostra associazione nasce da un lavoro svolto da me sin dal 1995 nel Carcere di Secondigliano», afferma Eduardo Todaro, presidente dell’Associazione, «nel corso degli anni, incontrando le persone detenute, ho iniziato a capire le problematiche all’interno degli istituti, quelle personali dei carcerati e anche il perché è il come si sono trovati in determinate circostanze. Quando il lavoro ha iniziato a crescere abbiamo fondato l’Associazione. Insieme a ben sessanta associazioni su tutto il suolo regionale e in particolare nella zona di Napoli, portiamo i pasti a persone senza fissa dimora. In questo periodo abbiamo svolto un progetto insieme al Comune di Napoli per una realtà all’interno del quartiere di Secondigliano, la Comunità Alloggio “Giuseppe Signoriello” che ha avuto notevoli risultati positivi». Nell’ambito carcerario Una Mano Amica è impegnata attualmente a progettare uno spettacolo teatrale edificante, che narra la storia di un detenuto, proveniente da una famiglia “perbene” e trovatosi a compiere scelte sbagliate, che cambia vita mediante l’incontro con la fede, essendo l’Associazione fortemente ispirata dalla visione cristiana, e riesce a comprendere che la strada della criminalità non è solo sbagliata, ma anche totalmente non conveniente. Una storia che nasce proprio dall’incontro reale con le storie dei detenuti, dall’ascolto delle verità di ciascuno, mite, fatto di attese, senza alcun giudizio preliminare. Inoltre, sempre all’interno dell’Istituto di detenzione Pasquale Mandato di Secondigliano, l’Associazione ha realizzato dei corsi per bibliotecari dedicati ai detenuti, secondo il principio che la cultura libera dai vincoli della criminalità e purifica i territori dalle devianze sociali. “«Attualmente abbiamo sperimentato la messa in prova per una persona detenuta, che due volte a settimana ci ha coadiuvato nelle nostre attività», un nuovo orizzonte per Una Mano Amica che continua il suo impegno affinché la pena sia recupero e il recupero sia giovamento per l’intera società civile.

di Cristiano M. G. Faranna

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“Officine Green”, la rassegna teatrale di Nakote ispirata a Basile

Una rassegna di teatro dedicata a Giambattista Basile e al suo meraviglioso Pentamerone, l’opera nota anche come “Lo cunto de li cunti”. È l’iniziativa dell’Aps Nakote, intitolata “Officine Green”. Gli spettacoli si terranno dal 23 settembre all’8 ottobre, presso la Riserva Naturale dello Stato e Oasi WWF Cratere degli Astroni (via Agnano – Astroni, Napoli). Tutti gli spettacoli sono gratuiti con prenotazione obbligatoria alla mail infonakote@libero.it

La rassegna è inserita nel progetto “Affabulazione”, promosso dal Comune di Napoli e finanziato dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. In programma più di 100 spettacoli, rassegne e laboratori che si svolgono in varie parti della città.

A questo link il programma completo

https://www.comune.napoli.it/affabulazione-2

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Alzheimer, Aima inaugura il primo Centro Polifunzionale: una luce per gli ammalati e le loro famiglie

L’Alzheimer, un male silenzioso che trascina nei suoi meandri non solo l’ammalato ma anche la sua famiglia. Oggi l’Istituto Superiore della Sanità stima che in Italia vi siano oltre 600mila pazienti affetti da demenza di Alzheimer e milioni sono le persone che direttamente o indirettamente se ne occupano, spesso in completa solitudine. Settembre da trent’anni è il mese dedicato a questa patologia devastante, alla ricerca, alla prevenzione ma soprattutto alla sensibilizzazione su cosa è necessario all’ammalato e ai suoi cari per rompere il silenzio.
 In occasione della trentesima Giornata Mondiale dell’Alzheimer l’associazione napoletana Aima Onlus dunque propone una serie di iniziative importanti per il territorio vesuviano e non solo. In primis, insieme all’Asl Napoli Nord e all’Ambito N12 di competenza presenta il primo Centro Polifunzionale in Campania per le persone con declino cognitivo e demenza. Un centro che sorge a Bacoli, in via Campi Elisi 1, che è accreditato e per il quale l’obiettivo è che diventi punto di riferimento per persone che necessitano di attività di animazione, di abilitazione, di socializzazione, di inclusione e attività indirizzate al mantenimento dell’autonomia.
Dall’Alzheimer infatti non si guarisce, purtroppo, ma si può mantenere a lungo una certa autonomia sia individuale che di gruppo; si può almeno procrastinare la malattia e soprattutto garantire al paziente di mantenere uno stile di vita dignitoso.
Accanto alla presentazione del Centro, Aima Onlus farà sentire il proprio già pluriennale impegno con altre iniziative. Fino al 30 settembre sarò attivo il Counseling per i caregiver al numero verde 800 098546 dalle 9 alle 18, dal lunedì al venerdì; il 29 settembre si terrà Caffè Alzheimer presso Casa Aima Pozzuoli, dalle 16 alle 18, con laboratori per utenti, gruppi di auto e mutuo aiuto per i caregiver.
Così Marzia De Luca di Aima Onlus: «Bisogna continuare a puntare i riflettori su questa malattia, soprattutto perché ancora oggi le richieste di ammalati e loro parenti sono sistematicamente disattese. Parliamo di aspetti concreti come la difficoltà di accesso alle prestazioni legate al riconoscimento di invalidità causata dalla apparente buona forma fisica dei pazienti. Ciò comporta conseguenze pratiche, come l’impossibilità di avere i caregiver accanto durante un ricovero ospedaliero, per esempio».
«E’ necessario – continua – fare da interpreti al silenzioso grido di aiuto dei malati e delle famiglie. Bisogna creare strutture che siano adatte ad accogliere; si devono promuovere strade alternative alla terapia con psicofarmaci e dare dignità di professionisti della sanità ai caregiver formati professionalmente. Aima Onlus ne ha formati diversi con un corso da 600 ore: bene, questi lavorano nelle strutture private e non nel pubblico dove potrebbero colmare un vuoto importante».
«Sulla scorta di un modello biopsicosociale multidisciplinare, portato avanti fin dal Duemila dall’associazione e registrato con il marchio A.M.A (Approccio umanistico multidisciplinare per Alzheimer) presso l’ufficio Italiano Brevetti e Marchi, attraverso terapie non farmacologiche Aima intende contribuire, in collaborazione con altri stakeholder, alla realizzazione di progetti di vita sia per la persona con demenza che per la sua famiglia, entrambe vittime di questa devastante malattia. La collaborazione con i servizi della ASL Napoli 2 Nord e dei Comuni dell’area flegrea in una prospettiva di umanizzazione, di continuità assistenziale, di rapporti intergenerazionali e di integrazione con altre persone ed altri servizi territoriali, istituzionali e non presenti sul territorio e nell’ambito di un Welfare di Comunità non potrà che migliorare tale percorso volto ad una de-istituzionalizzazione, ad una migliore qualità di vita della Persona e della sua famiglia e ad una riduzione della spesa, spesso impropria,  a carico del servizio sanitario nazionale».
Decisivo, conclude Marzia De Luca, l’apporto di privati: «Ci sono vicini molti amici tra cui il dottor De Rosa del Rotary di Posillipo che ci ha donato gli arredi. La famiglia Cortese che ci sosterrà con un contributo economico per poter gestire i laboratori e  tanti altri amici Aima».
Nonostante l’Alzheimer sia uno dei mali del secolo, perché uno dei più diffusi nel Pianeta, in Italia spesso le famiglie sono relegate ai margini dell’assistenza, lasciate sole a occuparsi di adulti che hanno improvvisamente smarrito la loro identità. Per questo l’azione di Aima Onlus Napoli appare come un faro luminoso nel buio che dai meandri della mente degli ammalati si avviluppa purtroppo spesso anche intorno alle vite di chi li ama.
di Bianca Bianco

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AL VIA RICOMINCIO DAI LIBRI, ALL’ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI

Mancano solo un giorno all’apertura della nona edizione di Ricomincio dai Libri, la Fiera del libro di Napoli che si terrà nell’Archivio di Stato di Napoli. Il taglio del nastro avverrà venerdì 22 settembre alle 10 con l’avvio dei laboratori per i più piccoli e dalle 10.30 partiranno le presentazioni con “Meglio non sapere. Tre bambini nella Shoah” di Titti Marrone nella Sala dei Catasti.

In totale, nel corso della tre giorni della rassegna che terminerà nel tardo pomeriggio di  domenica 24, ci saranno 110 eventi, 30 per i più piccoli, che si alterneranno in un valzer di presentazioni, momenti di formazione, reading e spettacoli che si svolgeranno nelle sale e nei chiostri dello storico edificio nel centro antico della città.

Tra gli ospiti la finalista all’ultimo Premio Strega, Rosella Postorino, Viola Ardone, Nando Dalla Chiesa, Maurizio De Giovanni, Gabriella Genisi, Licia Troisi, Daniele Mencarelli, Marta Correggia, Piergiorgio Pulixi, Francesco Piccolo, Fuani Marino, Daniele Sanzone e tanti altri.

Previsto, poi, un omaggio a Michela Murgia con l’evento “Zitta Mai” e le letture delle attrici Miriam Candurro, Cristina Donadio e Gabriella Vitiello.

Non mancheranno, come annunciato, momenti di confronto sulla città.

Domenica mattina, alle 11.30 nella sala Filangieri, si svolgerà il dibattito con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e i direttori delle testate La Repubblica Napoli, Ottavio Ragone, Ill Corriere del Mezzogiorno, Enzo D’Errico, e  Il Mattino Francesco Del Core.

Vastissimo il programma – scaricabile dal sito www.ricominciodailibri.it –  che spazia per argomenti, generi e target.

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Volontariato, ecco il bando per tesi e ricerche

Il MoVI federazione regionale della Campania, nell’ambito del progetto “Dalla Terra promessa alla Terra permessa” finanziato dalla Regione Campania, con risorse statali del Ministero delle Politiche Sociali – ID 81 – insieme all’Associazione Luciano Tavazza ed alla Sez. San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Istituto di storia del cristianesimo “Cataldo Naro”, bandisce un premio per tesi e ricerche su “Volontariato, i suoi saperi, le sue pratiche molteplici a partire dal pensiero e dagli scritti di Luciano Tavazza”. Luciano Tavazza, scomparso il 30/04/2000, è dagli anni Settanta del ‘900 un riferimento significativo per il mondo del volontariato, ed è stato uno dei principali protagonisti del suo rinnovamento. È stato, infatti, animatore di un fenomeno moderno di gruppi organizzati e capaci di costruire nuovo Welfare insieme alle istituzioni e di unire alla dimensione della testimonianza quella politica, trasformando il volontariato in soggetto corresponsabile nell’esercizio della “funzione pubblica”, ruolo riconosciutogli dalla legislazione nazionale (L. 266/91, L. 328/2000). Tavazza è stato altresì il fondatore del Movimento del Volontariato Italiano – prima rete del volontariato organizzato – con cui irraggiare i territori di collegamenti e di stimoli innovativi per la realizzazione di progetti e iniziative che corressero su un doppio binario: quello che guarda al cambiamento della società (in attuazione dell’articolo 3, comma 2 della Costituzione) e quello che sollecita la partecipazione dei cittadini, in particolare dei giovani, all’azione solidaristica. Luciano Tavazza ha lasciato un archivio importante della sua pedagogia comunitaria e della sua passione civile di laico credente, un patrimonio di pubblicazioni, relazioni, documenti da cui attingere idee, esperienze, proposte e processi che documentano il percorso del volontariato fino alle soglie del Duemila. Un archivio da cui recuperare non solo la memoria ma anche le radici, i valori, il senso e i processi di quel volontariato che ha anticipato e facilitato lo sviluppo del Terzo settore. Il premio, oggetto del presente bando, intende valorizzare i contributi più validi e innovativi prodotti da studi e ricerche sui temi del volontariato, inteso come anticipatore e promotore di nuove politiche sociali. Obiettivo del premio è sostenere tesi di laurea, preferibilmente con ricerche sul campo e opere inedite che contribuiscano a una migliore comprensione delle dimensioni, delle attività e della natura del volontariato e del Terzo settore non meramente produttivo. L’argomento può essere sviluppato in qualsiasi settore accademico di studi, ad esempio antropologico, sociologico, storico, giuridico, politologico, economico. L’Associazione Luciano Tavazza mette a disposizione di studenti e giovani ricercatori universitari un patrimonio archivistico e librario – riconosciuto nel 2018 di interesse storico – consultabile sia “on line” (su www.lucianotavazza.org) che in cartaceo presso la sede dell’associazione Paideia a Salerno, in Via Vittorio Graziadei 3. Tipologia e importo dei premi. Il bando si articola in due sezioni: 1) sezione tesi di laurea – premio 1.000 euro lordi; 2) sezione altre opere inedite – premio 1.000 euro lordi. Le tesi di laurea dovranno essere state discusse dopo gennaio 2022. Si possono presentare anche lavori che non siano stati ancora discussi. Gli elaborati vincitori, se considerati dalla Commissione valutatrice (art. 4) meritevoli di dignità di stampa, saranno pubblicati e diffusi nell’ambito degli eventi finali previsti dal progetto.

DESTINATARI-  Per la sezione “Tesi di laurea” possono partecipare al bando i laureati/laureandi in corsi di Laurea Specialistica/Magistrale di qualsiasi settore accademico di studi di tutte le Università d’Italia. Per la sezione “Opere inedite” possono partecipare tutti gli studiosi.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE – Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro e non oltre il 31 gennaio 2024 in formato digitale e cartaceo, corredate dalla seguente documentazione, pena l’esclusione dal bando: . Domanda di partecipazione (dati anagrafici, titolo dell’opera, elenco documenti che si allegano); . Fotocopia di un documento di identità in corso di validità e codice fiscale; . Curriculum degli studi e delle esperienze compiute dal concorrente (sintetico); . Sintesi del lavoro proposto (massimo 14 mila caratteri) e ogni altra informazione ritenuta utile; . Copia dell’elaborato. Le domande ed i relativi allegati dovranno pervenire digitalmente in formato pdf al seguente indirizzo di posta elettronica: movicampania.gmail.com, in formato cartaceo al seguente indirizzo con la seguente dicitura:

Segreteria Bando Premio Tavazza c/o Movi Regionale delle Campania – Via

Vittorio Graziadei, 3 – 84135 SALERNO.

Info ai seguenti contatti 333 403 5959 – 335 144 9646; movicampania@gmail.com

Questo bando é pubblicato sui siti: www.movicampania.it www.associazionelucianotavazza.org http://sanluigi.pftim.it/

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