19 Mar, 2025 | Comunicare il sociale
“Questa notte la targa del Punto Lettura di piazza Ottocalli a Napoli, intitolato a Ornella Pinto, giovane vittima di femminicidio del territorio, è stata strappata dall’ingresso della canonica della parrocchia dei Santi Giovanni e Paolo. Un atto verso il quale, come Fondazione, esprimiamo un profondo rammarico. Con questo vile gesto viene strappato un richiamo alla memoria e l’indicazione di un luogo dove bambine e bambini crescono con la lettura dialogica, aprendosi a tante opportunità di vita. Questo disgustoso gesto ci impone di continuare a lavorare sul fronte dell’educazione, della cultura, della comprensione del vivere comunitario. Il nostro abbraccio va al parroco don Salvatore, a tutti i suoi fedeli, alle nostre operatrici che accolgono le famiglie del quartiere. Proprio ieri abbiamo presentato la nostra ricerca sulle vulnerabilità e sulle devianze alle quali le nostre ragazze e i nostri ragazzi sono sottoposti. Quanto è accaduto è un invito ancora più forte a lavorare, a non demordere e a volgere lo sguardo verso la costruzione di un futuro migliore.” Così don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania.
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19 Mar, 2025 | Comunicare il sociale
Nell’ambito dell’ampio accordo tra UniCredit e Confagricoltura Campania, l’organizzazione di rappresentanza e tutela dell’impresa agricola sostiene Skills for Transition, un innovativo programma di formazione realizzato dalla Banca con lo scopo di contribuire allo sviluppo di
competenze “green” per supportare la transizione verso economie incentrate sull’uso efficiente delle risorse e a basse emissioni di carbonio.
L’iniziativa rappresenta uno strumento a supporto dell’ampio programma congiunto di attività tra UniCredit e Confagricoltura che si articola attraverso iniziative creditizie e servizi consulenziali a sostegno delle filiere agricole e progetti legati all’innovazione e all’agritech per migliorare la sostenibilità del business delle aziende del comparto, in ottica ESG.
La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio sta trasformando il mercato del lavoro, rendendo sempre più necessaria l’acquisizione di nuove competenze per affrontare i cambiamenti in corso. Skills for Transition nasce proprio con l’obiettivo di formare lavoratori e aziende affinché possano adattarsi a questa evoluzione e cogliere le opportunità offerte
dalla transizione ecologica.
Il programma di formazione di UniCredit è rivolto in particolare ai dipendenti di aziende, clienti e non clienti, che operano nei settori maggiormente interessati dalla transizione verde. È aperto anche a tutti coloro che desiderano acquisire conoscenze utili per affrontare le sfide della sostenibilità e migliorare la propria competitività nel mercato del lavoro. Grazie alla sua struttura digitale, Skills for Transition offre ai partecipanti la massima flessibilità: i corsi possono essere
seguiti online in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo, garantendo un accesso semplice e inclusivo alla formazione. Un programma formativo completamente gratuito, interamente finanziato da UniCredit, e accessibile a tutti. Un’opportunità per le aziende, che possono contare su dipendenti più qualificati, riducendo i costi di formazione e migliorando la produttività, e un valore aggiunto per i lavoratori, che possono sviluppare competenze richieste dal mercato e adattarsi alle nuove esigenze del mondo del lavoro.
“La transizione ecologica – afferma il presidente di Confagricoltura Campania, Fabrizio Marzano -trasformerà profondamente il mondo del lavoro, creando nuove professioni e integrando competenze green nei diversi settori, in particolare in agricoltura. Per cogliere queste opportunità, l’aggiornamento professionale è essenziale, così come una maggiore consapevolezza finanziaria per le imprese. Il rapporto tra agricoltura e credito è strategico per la crescita: per questo, Confagricoltura Campania sostiene il programma di UniCredit che punta su formazione e confronto per accompagnare le aziende in questo percorso”.
“UniCredit – ha dichiarato Ferdinando Natali, Regional Manager Sud di UniCredit – è sempre in prima linea a supporto della crescita sostenibile delle imprese e siamo particolarmente fieri di aver messo a disposizione, anche delle aziende del Sud, un programma come Skills for Transition, coerente con il forte impegno di UniCredit nel promuovere una transizione equa e giusta e utile a far crescere la cultura delle imprese del territorio”.
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19 Mar, 2025 | Comunicare il sociale
I dati Istat confermano un costante aumento degli alunni con disabilità nelle scuole italiane. Quasi 359mila gli studenti con disabilità, pari al 4,5% del totale, con un incremento del 26% negli ultimi cinque anni. Un dato che evidenzia una maggiore consapevolezza e un ampliamento dell’accesso all’istruzione, ma che al tempo stesso solleva interrogativi sulla qualità dell’inclusione scolastica.
Nonostante la crescita della percentuale di docenti specializzati, resta elevata la quota di insegnanti privi di una formazione adeguata, che sono il 27% del totale, con punte del 38% nel nord Italia. L’11% degli insegnanti viene assegnato con ritardo, compromettendo la continuità educativa. Un problema, quest’ultimo, aggravato dal fatto che il 57% degli alunni con disabilità ha cambiato insegnante di sostegno da un anno all’altro e l’8,4% ha subito questa variazione addirittura nel corso dello stesso anno scolastico. A pesare ulteriormente è la carenza di assistenti all’autonomia e alla comunicazione. Oltre 15mila studenti avrebbero bisogno di questo supporto, ma non ne usufruiscono, mentre quasi 5mila necessiterebbero di un assistente igienico personale.
Di fronte a questa situazione, FISH ribadisce la necessità di interventi strutturali per garantire un reale diritto allo studio. Tra le proposte avanzate dalla federazione vi è l’istituzione di una cattedra specifica per il sostegno, al fine di assicurare un’adeguata formazione agli insegnanti e una maggiore stabilità del personale.
“L’aumento degli alunni con disabilità nelle scuole italiane rappresenta una sfida che deve essere affrontata con interventi concreti. Non basta garantire l’accesso all’istruzione, è necessario che l’inclusione sia reale ed efficace. La formazione e la continuità didattica sono due pilastri imprescindibili per un sistema scolastico che sia davvero inclusivo. I dati Istat confermano che troppi studenti vedono ancora negati i loro diritti ad un’istruzione di qualità. La federazione continuerà a lavorare affinché la scuola italiana non lasci indietro nessuno e rispetti i diritti di tutti gli studenti”. A dirlo il presidente FISH, Vincenzo Falabella.
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19 Mar, 2025 | Comunicare il sociale
Si avvicina una nuova tappa del percorso condiviso della Comunità
Educante di Marigliano, la celebrazione della Giornata della Memoria e
dell’Impegno contro le mafie 2025.
A 30 anni dall’ istituzione della Giornata e sulla scia della celebrazione
dell’anno scorso, tutte le scuole e gli altri protagonisti della comunità
educante si sono mobilitati perché la memoria e l’impegno nella lotta
contro le mafie ci veda ancora una volta presenti, vigili e protagonisti.
La giornata del 21 vede un fitto programma di attività e iniziative nelle
scuole di ogni ordine e grado della città, mirate a sensibilizzare tutti gli
studenti sul tema.
Inoltre, a partire dalle 9.30 è prevista la celebrazione cittadina della
Giornata della Memoria, con un corteo che si svilupperà a partire dal
piazzale dell’ex circumvesuviana e un incontro di riflessione e confronto
in piazza Municipio, nel quale saranno ricordate alcune vittime innocenti
delle mafie, scelte in particolare tra bambini, giovani, donne, immigrati e
uomini delle istituzioni.
A cura del gruppo GIO.C.A. Live della Cooperativa Sociale Irene ’95 è
prevista l’animazione dell’incontro con musica ispirata al tema.
Il tutto è organizzato in collaborazione con il costituendo presidio
cittadino di Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
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18 Mar, 2025 | Comunicare il sociale
Contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa, promuovere l’inclusione sociale e l’equità di genere, combattere ogni forma di discriminazione, favorire la partecipazione attiva di studenti e studentesse, famiglie e comunità e creare un sistema educativo integrato che valorizzi risorse locali e competenze. Sono questi gli obiettivi del Patto Educativo di Comunità (PEC) di Casal di Principe, firmato oggi a Casa Don Diana tra enti, associazioni e istituzioni.
L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto Antenne, finanziato dall’impresa sociale Con i bambini e coordinato da Eva cooperativa sociale, in collaborazione con Save the Children di cui il Punto Luce di Casal di Principe rappresenta un presidio socio-educativo per l’intera comunità.
“Il lavoro svolto da questo tavolo, grazie al progetto Antenne che abbiamo sostenuto – spiega Marco Rossi Doria, Presidente dell’impresa sociale Con i bambini – è stato proprio quello di mettere insieme tutti gli attori coinvolti: terzo settore, scuole, volontariato, istituzioni pubbliche. Un’azione condivisa per costruire un repertorio aggiornato e concreto di ciò che è necessario fare per dare risposte efficaci alle nuove generazioni”.
Per il Sindaco del Comune di Casal di Principe Ottavio Corvino: “Il Patto Educativo di Comunità rappresenta un passo fondamentale per la crescita e il futuro del nostro territorio. Questo impegno condiviso dimostra che la strada del riscatto passa attraverso l’educazione, la legalità e la partecipazione attiva. Investendo nell’educazione possiamo costruire una comunità più giusta, inclusiva e capace di rispondere alle sfide del presente e del futuro”.
Un significato particolarmente rilevante in un contesto come quello di Casal di Principe, come sottolinea Valeria Ruffo, coordinatrice del progetto Antenne ed Eva Cooperativa Sociale: “Per anni la camorra ha influenzato le dinamiche sociali ed economiche di questa zona. Il Patto Educativo di Comunità rappresenta una risposta alla stigmatizzazione del territorio, offrendo ai giovani nuove opportunità e riaffermando il valore della legalità, della cultura e della partecipazione attiva come strumenti di riscatto sociale”.
Silvia Di Laurenzi, coordinatrice del Programma Punti Luce di Save the Children, evidenzia l’importanza di questo primo patto istituzionale: ” Si tratta di un’azione concreta per combattere la povertà educativa e sostenere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a Casal di Principe, dove il Punto Luce di Save the Children rappresenta un presidio di riferimento per tutte le realtà che nel territorio s’impegnano quotidianamente nella rigenerazione socio-educativa e culturale”.
L’impegno a rafforzare il legame tra scuola, istituzioni e famiglie è ribadito dalla Vicesindaca e Assessora alle Pari Opportunità, Cultura ed Eventi, Politica della Famiglia, Martina Natale: “Investire nell’educazione significa investire nel futuro di Casal di Principe, offrendo ai nostri giovani opportunità concrete di sviluppo e promuovendo valori fondamentali come il rispetto, l’inclusione e la parità di genere. Nessuna famiglia deve sentirsi lasciata indietro e ogni ragazzo e ragazza deve avere la possibilità di costruire il proprio futuro con fiducia e dignità”.
L’educazione come responsabilità collettiva è il punto centrale dell’intervento di Giovanni Cantiello, Assessore alla Pubblica Istruzione, Edilizia Scolastica ed Attività Produttive: “L’educazione non può essere un compito esclusivo della scuola, ma deve coinvolgere l’intera comunità: solo così possiamo garantire pari opportunità, sostenere le famiglie e promuovere una cultura della legalità e della partecipazione. Il nostro impegno sarà potenziare i servizi educativi e creare sinergie con il mondo del lavoro per offrire ai giovani percorsi formativi concreti”.
Un impegno che si traduce in azioni concrete, ponendo al centro bisogni prioritari come la prevenzione del disagio giovanile, il supporto a studenti con disabilità e background migratorio e la creazione di spazi educativi adeguati e sicuri. Per Fabio Mencocco della Fondazione Don Calabria: “L’obiettivo è offrire ai ragazzi e alle ragazze opportunità per allontanarli dai pericoli della strada e aiutarli a costruire un futuro. Per questo come Fondazione amplieremo l’offerta formativa dei nostri corsi e laboratori, di pasticceria e panificazione, anche ad altri settori professionali”.
L’equità di genere è un principio cardine del Patto, con la promozione delle pari opportunità e il contrasto ad ogni forma di discriminazione. “Il contrasto alla violenza di genere non può essere efficace se non si interviene sui modelli culturali alla base delle disparità. L’azione di prevenzione deve articolarsi in percorsi educativi rivolti a bambini, bambine e adolescenti, mirati alla decostruzione degli stereotipi di genere e alla consapevolezza delle dinamiche socio-culturali che minimizzano la violenza”, dichiara Luigi Cantelli Presidente di Together.
La sfida riguarda anche la tutela ambientale, con programmi sulla sostenibilità e il benessere psico-fisico. “Uno dei nostri obiettivi – spiega Giovanni Caterino, Presidente di Fenice-Crea non distruggere – è piantare 1.500 alberi a Casal di Principe, come già stiamo facendo all’Oasi di Castel Volturno, per colmare la carenza di spazi verdi. Inoltre, vogliamo creare una rete di monitoraggio per contrastare randagismo, incendi, roghi tossici e discariche abusive”.
Il ruolo di CasaleLab – Laboratorio di Cittadinanza Attiva nel Patto Educativo di Comunità sarà quello di creare una rete sul territorio attraverso il volontariato: “Mi auguro che si possa intensificare questa rete – sostiene il Presidente Gianluca Natale – per coinvolgere soprattutto i giovani nelle realtà associative e di volontariato presenti sul territorio”.
Il Patto Educativo di Comunità di Casal di Principe si configura dunque come un modello di innovazione sociale, capace di generare un impatto concreto e positivo sulla comunità, promuovendo un’educazione inclusiva, partecipata e orientata al futuro.
Per maggiori informazioni sul progetto Antenne:
Homepage
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18 Mar, 2025 | Comunicare il sociale
Si stima che in Italia siano oltre 300.000 le persone che convivono con il Parkinson, una malattia neurodegenerativa che causa sintomi motori, come tremori, rigidità e difficoltà nei movimenti, ma anche disturbi non motori, tra cui problemi del sonno, depressione e alterazioni cognitive. L’incidenza aumenta con l’età, ma la malattia colpisce anche fasce più giovani. L’età di esordio si sta abbassando e attualmente un paziente su quattro ha meno di 50 anni, mentre il 10% ne ha meno di 40. Con il progredire della patologia, il bisogno di assistenza diventa sempre più intenso. A garantire un supporto essenziale nella vita quotidiana sono i caregiver, spesso familiari, che si trovano ad affrontare da soli le conseguenze fisiche ed emotive di un impegno crescente.
Proprio al peso del caregiving nella malattia di Parkinson è dedicata l’indagine svolta dalla Fondazione LIMPE per il Parkinson ETS in collaborazione con Confederazione Parkinson Italia, sotto la guida del prof. Mario Zappia. Dallo studio, condotto su un campione di 478 caregiver, emerge che tre su quattro sono donne tra i 55 e i 70 anni, l’80% vive con il paziente. L’avanzare della malattia impone un’assistenza quotidiana che incide pesantemente su lavoro e salute di chi assiste: il 15% ha lasciato il proprio impiego, il 75% soffre di stanchezza cronica e il 65% di disturbi del sonno. Nonostante ciò, il 70% non riceve alcun tipo di supporto. Solo il 9% dei caregiver beneficia di una formazione adeguata, gli altri si affidano a risorse personali o all’improvvisazione.
Questi dati preoccupanti, insieme alle nuove prospettive terapeutiche e alle opportunità di supporto, saranno al centro di Parkinson Corpo e Anima, il primo forum italiano organizzato da Fondazione LIMPE che, il 21 e 22 marzo a Napoli, riunirà persone con Parkinson, familiari, caregiver, neurologi e personale sanitario. Obbiettivo principale della manifestazione, che chiamerà a partecipare circa 300 persone da tutta Italia, è quello di creare un’alleanza tra chi cura e chi, al momento della diagnosi, diventa un paziente ma può e deve continuare a sentirsi prima di tutto una persona viva.
“Il Parkinson – aggiunge il prof. Alessandro Tessitore, coordinatore della Convention – è una sfida complessa che richiede un approccio su più livelli: medico, psicologico e relazionale. Con questo forum vogliamo offrire risposte concrete a chi vive la malattia ogni giorno e creare una rete efficace per migliorare la qualità di vita di chi affronta questa sfida, spesso in solitudine.”
Il programma dell’evento, infatti, prevede non solo focus con esperti sulle ultime ricerche e innovazioni terapeutiche, dai farmaci agli anticorpi monoclonali fino alle tecnologie per la stimolazione cerebrale, ma anche workshop interattivi su tematiche chiave come la gestione delle emozioni, la riabilitazione, il sonno e un momento dedicato a sfatare falsi miti e fake news sulla malattia di Parkinson.
Grande novità di questa quarta edizione, inoltre, è la Palestra Parkinson con spazi dedicati alla pratica di discipline sportive adattate alle esigenze delle persone con Parkinson, tra cui tai chi, danza, nordic walking, yoga, pugilato, pilates e surf indoor, pensate per migliorare l’equilibrio, la coordinazione e il benessere psicofisico. Lo spazio è coordinato dal dott. Nicola Modugno, membro del Comitato Tecnico Scientifico di Fondazione LIMPE.
“Per la prima volta – afferma il prof. Michele Tinazzi, presidente di Fondazione LIMPE -, questa convention offre l’opportunità alle persone con il Parkinson di sperimentare pratiche sportive specificamente adattate per le loro esigenze. Un’occasione preziosa per scoprire come attività mirate contribuiscano a migliorare equilibrio, coordinazione e qualità della vita.”
Parkinson Corpo e Anima è possibile grazie al sostegno di diverse Fondazioni e aziende del territorio. Tra i main sponsor dell’evento: Fondazione Grimaldi Ente filantropico, Fondazione Banco di Napoli, Fondazione Scudieri, Fondazione Santa Maria del Pozzo ETS.
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