SPETTACOLI E MUSICA NELL’OASI WWF CON OFFICINE GREEN

Si presenta venerdì 6 settembre alle 17, alla piccola libreria Mondadori Book Store di Napoli a piazzale Tecchio, il progetto artistico OFFICINE GREEN- la leggendaria poesia della Natura, nato da un’idea dell’APS Nakote, accolto e realizzato all’interno dell’ oasi WWF cratere degli Astroni.

Il progetto, giunto alla seconda edizione, prevede spettacoli teatrali, concerti, laboratori e open class, coniuga la ventennale esperienza degli esperti di Nakote con l’avvio di giovani artisti, è finanziato dal Comune di Napoli e dal MIC ed è una grande opportunità per il territorio, completamente gratuita per il pubblico.

Il progetto organizzativo è curato da Elena Primicile Carafa, la direzione artistica affidata a Guido Primicile Carafa. Alla presentazione del Cartellone saranno presenti gli artisti che leggeranno ed eseguiranno alcuni brani tratti dagli spettacoli, in particolare sarà fatto un omaggio a Carlo Formigoni, caro maestro della Compagnia, artista innovativo ed essenziale del teatro ragazzi, recentemente scomparso che firma la regia dello spettacolo Andata e Ritorno in programma sabato 14 alle 11,30.

Attori Guido Primicile Carafa e Renata Wrobel
Musicisti Alistair Drummond Petrie al violoncello, Julia Primicile Carafa al clarinetto e percussioni, Daria Tehrani arpa, fisarmonica
Addetta alla comunicazione Martina Primicile Carafa

Tutti gli spettacoli sono gratuiti, previa prenotazione all’indirizzo infonakote@libero.it. o al numero WHATSAPP 3518910345.

Le prenotazioni si chiuderanno venerdì 27/09 – nei messaggi è necessario specificare il giorno, il numero diaccessi richiesti e lo spettacolo. Per l’accesso è necessario attendere la mail o il messaggio di conferma.

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Supporto scolastico e tutoraggio con i volontari de l’Incrocio delle Idee

Per il terzo anno consecutivo l’associazione l’Incrocio delle Idee ODV avvierà il progetto sociale di supporto scolastico rivolto agli studenti dagli 11 ai 16 anni. Un’ iniziativa che ha riscontrato risultati positivi negli anni precedenti e che, dunque, anche e soprattutto su richiesta dei genitori è stato riproposto e partirà il 2 ottobre prossimo.
Ragazzi e ragazze che per tre giorni della settimana, seguiti da docenti in pensione si ritroveranno, subito dopo l’uscita da scuola, nella sede dell’Associazione per colmare alcune loro lacune attraverso un tutoraggio scolastico.  Iniziativa che oltre ad offrire un sostegno nel percorso scolastico, prova a dare un modesto contributo per combattere il gravoso e preoccupante fenomeno dell’abbandono scolastico proponendo anche una serie di servizi e opportunità attraverso proposte di attività collaterali.
L’Associazione quest’anno ha stipulato una convenzione, con l’Università di Salerno – Fisciano, per tirocinio di formazione ed orientamento “curriculare”. Gli studenti di detta Università che intendono partecipare a detti corsi, possono chiedere l’adesione, sino ad esaurimento della disponibilità numerica, presso la sede del sodalizio.
Una iniziativa di puro volontariato sia per quanto riguarda gli insegnati che tutto il resto del supporto organizzativo. L’associazione è impegnata a sostenere spese relative alla sede, la sua gestione e un minimo di materiale didattico.  Quest’anno l’iniziativa si avvale di un parziale contributo del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo.
Per l’iscrizione al supporto scolastico, possibile sino ad esaurimento posti disponibili, è obbligatoria la presenza di almeno uno dei genitori ed è possibile effettuarla presso la sede in via Gesù 29, il martedì, mercoledì e giovedì dalla 17,30 alle 20. Per situazioni particolari contattare il 3894220338 – 3283537868.

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Malattie neuromuscolari e vita indipendente, al via il progetto Match Point

Si parla di futuro e di Vita indipendente in questo progetto che affronta il tema dell’assistente personale, una questione molto dibattuta all’interno della comunità delle persone con disabilità.
“Match Point: strumenti vincenti per il domani delle persone con malattie neuromuscolari”, infatti, si pone come obiettivo principale quello di formare, informare e sensibilizzare sulla figura dell’assistente personale, e contemporaneamente realizzare degli strumenti concreti e innovativi per supportare le persone con malattie neuromuscolari, o altri tipi di disabilità, nella gestione di tutti gli aspetti connessi alla propria quotidianità.
Il progetto è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali grazie al “bando unico” previsto dalla riforma del Terzo settore (Avviso n. 2/2023 per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e S.M.I. – anno 2023), si svolgerà in 19 regioni Italiane ed è promosso da UILDM Direzione Nazionale, Parent Project aps e le Sezioni UILDM di Bologna, Milano e Pisa.
Saranno quattro le attività sviluppate nei 18 mesi della sua durata. Dopo una prima fase di divulgazione del progetto tra i soci di UILDM e Parent Project per intercettare i bisogni delle persone coinvolte, verrà avviata una fase di formazione per OSS (operatori socio sanitari) e ASA (ausiliari socio assistenziali).
Tale formazione, che prevede una parte teorica e una parte pratica, sarà specifica per la presa in carico delle persone con una malattia neuromuscolare.
Al termine del percorso, suddiviso per aree geografiche, verrà prodotta e distribuita una guida cartacea e digitale con i contenuti trattati nella formazione teorica e pratica, utili per tutti coloro che sono interessati ad approfondire la tematica.
Parallelamente alla formazione di carattere professionale, verrà avviata una formazione dedicata alle persone con disabilità e alle famiglie su aspetti burocratici e giuridico-amministrativi, sull’utilizzo dei servizi per la ricerca di assistenti personali e sulle risorse economiche messe a disposizione delle persone con disabilità a livello territoriale. Questo corso verrà sintetizzato in una guida cartacea e digitale che verrà distribuita tra i soci e gli utenti delle associazioni coinvolte.
A queste fasi seguirà la creazione e la promozione di una piattaforma digitale, uno strumento che concretamente favorirà l’incontro tra domanda e offerta di assistenti personali.

Presentazione del progetto
Nel mese di settembre il progetto verrà presentato attraverso una serie di incontri online sulla piattaforma Zoom.
Per favorire la partecipazione degli interessati gli incontri si svolgeranno mercoledì 18 settembre alle 17.30, sabato 21 settembre alle 10.30 e martedì 24 settembre alle 15. Si tratta di tre incontri in replica, per partecipare è necessario scegliere la data preferita e iscriversi al link indicato.

mercoledì 18 settembre alle 17.30 https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_zTIJlSPvTWyfH0FKX2ZSWw
sabato 21 settembre alle 10.30 https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_tjfKHp6jR6KAuTJJ7h0lUw
martedì 24 settembre alle 15 https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_y7itrEmGRJaOr_mru40Sag
«Con questo progetto intendiamo mettere a frutto anni di esperienza delle nostre realtà associative per rovesciare completamente una concezione molto diffusa nella nostra società in cui la persona con disabilità è considerata solo come paziente, e pertanto bisognosa di cure e assistenza.
Intendiamo diffondere una nuova definizione di assistente personale, che non è il o la “badante”, ma piuttosto un tramite, uno strumento, che permette alla persona con disabilità di gestire la propria autonomia personale durante la quotidianità; non è una figura che si deve sostituire nei processi decisionali, ma agisce come un supporto fisico affinché la persona con disabilità possa esprimere la propria volontà e decidere di vivere come vuole»
, dichiara Marco Rasconi, presidente nazionale dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare.
«La figura dell’assistente personale è ancora relativamente nuova e poco conosciuta nel nostro tessuto sociale, ma ha un grande potenziale. La sua diffusione permetterà sempre più ai giovani e agli adulti con disabilità di organizzare in autonomia la propria quotidianità e i propri progetti di vita, al contempo contribuendo ad alleggerire il carico di cura dei familiari. Spesso le famiglie stesse conoscono poco questa figura, non sanno come reclutare la persona più adatta, come gestire gli aspetti burocratici, come accedere a forme di sostegno economico e altro ancora. Il progetto interverrà anche su questi aspetti, puntando a colmare questo vuoto informativo e offrendo strumenti utili e concreti», aggiunge Ezio Magnano, presidente nazionale di Parent Project aps.

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«Aggressione criminale al mare del nostro Paese». Come stanno cambiando (in peggio) le nostre coste nel report di Legambiente

Coste e mari campani sono sempre più minacciati dalle illegalità ambientali. In Campania nel 2023 sono 3.095 i reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, 3.622 gli illeciti amministrativi, alla media di 14,3 illeciti per km di costa. Cresce l’efficacia dell’azione repressiva, come dimostra il numero di persone denunciate e arrestate (3341, +7% rispetto al 2022) e quello dei sequestri, pari a 914, in crescita del 12 % sul 2022. A scattare questa fotografia è il nuovo report Mare Monstrum 2024 che Legambiente presenta alla vigilia del 14esimo anniversario dell’uccisione a Pollica (SA) del sindaco pescatore Angelo Vassallo, per tenere viva la memoria del suo impegno contro speculazioni e illegalità. Domani l’associazione ambientalista sarà ad Acciaroli (SA), insieme al comune di Pollica, per partecipare alle commemorazioni in memoria di Vassallo, per consegnare anche quest’anno il Premio Vassallo ad amministrazioni virtuose e per ribadire l’importanza di contrastare le illegalità ambientali.
“Davanti tanti illeciti che colpiscono le nostre coste e i nostri mari – dichiara Mariateresa Imparato, presidente regionale di Legambiente – ribadiamo l’esigenza di rafforzare il ruolo e le attività di competenza di tutte le istituzioni coinvolte, dai singoli Comuni alle Regioni e alle ARPA. Bisogna potenziare l’attività di demolizione degli immobili abusivi, e non prevedendo nuovi condoni, ammodernare e completare il sistema di fognature e depuratori, potenziare l’economia circolare e prevedere sanzioni più severe per la pesca illegale. Ancora una volta il ciclo illegale del cemento – conclude Mariateresa Imparato- rappresenta quasi la metà dei reati ambientali in Campania, a causa, principalmente, della miriade di abusi edilizi che continuano a sfregiare l’Italia. Un fenomeno devastante per lo sviluppo sociale, ambientale ed economico dell’intero Paese, e su cui bisogna intervenire con una mano decisa e con abbattimenti non più rimandabili. L’abusivismo edilizio lungo le coste, inoltre, fa da moltiplicatore dei fenomeni d’inquinamento, a causa degli scarichi diretti in mare degli immobili costruiti illegalmente”.
Focus classifiche degli illeciti più diffusi sulle coste: il ciclo illegale del cemento (dall’abusivismo edilizio alle occupazioni illecite del demanio marittimo fino alle cave fuorilegge) vede la Campania in testa alla classifica regionale con 1.531 reati accertati, quasi il 15% sul totale nazionale, +21,4% rispetto al 2022, così come di denunce, ben 1.710 (+18,6%) e i 332 sequestri penali (+18%) Sono 4.302 le sanzioni amministrative per un valore che superano i 3 milioni di euro.
Mare inquinato: al cemento lungo le coste si “sommano” l’abbandono e gli smaltimenti illegali di rifiuti, gli scarichi in mare e la “mala depurazione”. Primo posto in classifica per illeciti di questo tipo, spetta alla Campania anche se in leggera flessione (-2,3%) rispetto al 2022: 1.047 reati, più del 16% del totale nazionale, accompagnati dal record di persone denunciate, 1.121, di arresti, 43, di sequestri effettuati, 561, e di sanzioni, il cui valore ha superato quota 108,6 milioni di euro.
Pesca Illegale: analizzando tutti gli illeciti, sia penali che amministrativi, in termini assoluti la Campania si posiziona a metà classifica con 533 infrazioni lontana dalla testa della classifica guidata dalla Sicilia con 1.872 infrazioni, seguita da Puglia (1.264), Lazio (824). Complessivamente in Campania sono stati sequestrati oltre 258 tonnellate di prodotti ittici di cui circa il 60% riguarda datteri e crostacei.
Violazione codice di navigazione nautica da diporto: numeri da codice rosso in Campania che si assesta al secondo posto della classifica regionale per numero di reati dopo la Sicilia, con 281 illeciti (+319,4%) con 273 persone denunciate.
Di fronte a questo quadro, Legambiente lancia oggi un pacchetto di dieci proposte che hanno al centro quattro macro temi: 1) la lotta all’abusivismo edilizio, su cui l’associazione ambientalista chiede ad esempio di velocizzare l’abbattimento degli immobili abusivi, anche prevedendo finanziamenti a favore dei Comuni che eseguono le ordinanze di demolizione e alle procure della Repubblica, alle procure Generali e alle Prefetture per l’esecuzione delle sentenze di condanna in materia di abusivismo edilizio; 2) la lotta alla maladepurazione, per uscire dalle onerose procedure d’infrazione dell’Unione europea, investendo sulla realizzazione e/o sull’adeguamento dei sistemi fognari e di depurazione, migliorando in generale l’intero sistema di gestione, efficientando il trattamento delle acque reflue; 3) il tema dei rifiuti dando, ad esempio, piena attuazione alla normativa di recepimento della Direttiva 2019/883 relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi e regolamentare in maniera stringente lo scarico in mare dei rifiuti liquidi (acque nere ed acque grigie, acque di sentina, ecc.), istituendo, per esempio, delle zone speciali di divieto di qualsiasi tipo di scarico, anche oltre le 12 miglia dalla costa; promuovendo politiche attive e misure per la prevenzione nella produzione e per la lotta all’abbandono e la dispersione dei rifiuti. 4) il contrasto della pesca illegale, con adeguati interventi normativi e sanzioni davvero efficaci.

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Rientro a scuola per gli oltre 32mila studenti con celiachia: l’impegno di AIC per per un ritorno in sicurezza

Martina è una degli oltre 32mila studenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado che hanno ricevuto una diagnosi di celiachia, circa il 13% del totale delle persone diagnosticate (dati Ministero della Salute, 2022). Per i bambini e ragazzi celiaci, rientrare a scuola significa dover affrontare un nuovo anno facendo i conti con la propria malattia e il confronto con i compagni di classe durante il momento del pranzo in mensa. AIC – Associazione Italiana Celiachia lavora quotidianamente per informare insegnanti, personale scolastico e studenti non celiaci sulla celiachia e su come garantire un ambiente inclusivo e sicuro per tutti gli studenti.
Nella Legge quadro n. 123/2005 emanata in Italia nel 2005 a favore dei soggetti con celiachia, si trova un articolo specifico dedicato alla tutela alimentare che sancisce che ‘nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche devono essere somministrati, previa richiesta degli interessati, anche pasti senza glutine’ (testo completo della Legge: https://celiachia.b-cdn.net/assets/uploads/2019/09/legge-123-2005-1.pdf).
“Il diritto al pasto senza glutine nelle mense della scuola pubblica italiana è ampiamente garantito e laddove ci sono ancora alcuni casi di mancata o parziale applicazione, AIC interviene tempestivamente: la dieta senza glutine è l’unica terapia per una persona celiaca e, pertanto, deve essere sempre garantita, essere analoga per tipologia di piatti e valori nutrizionali a quella degli altri studenti, che devono sentirsi integrati e non esclusi a causa della malattia nel primo contesto sociale che sperimentano nella vita” spiega Rossella Valmarana, Presidente di AIC – Associazione Italiana Celiachia.
Questo impegno di AIC verso gli studenti celiaci è alla base dei progetti “In fuga dal glutine” e “A scuola di celiachia” dedicati al mondo della scuola a supporto degli studenti con celiachia e le loro famiglie. “Entrambe le attività sono interamente finanziate grazie ai fondi raccolti con il 5 per mille, la quota IRPEF che ogni contribuente può scegliere di destinare a una causa o a un ente. Oltre 46mila persone hanno scelto AIC: un dato che ci onora”, aggiunge Caterina Pilo, Direttore Generale di AIC – Associazione Italiana Celiachia.
“In fuga dal glutine” è il progetto che l’Associazione Italiana Celiachia porta nelle scuole dell’infanzia e primarie: giochi collettivi, quaderni didattici e favole a disposizione degli insegnanti per spiegare agli alunni cos’è la celiachia e, contestualmente, parlare di educazione alla diversità, alimentare e culturale, intesa come risorsa e ricchezza. Il progetto, interamente gratuito per le scuole, prevede un incontro informativo con i docenti interessati sui seguenti temi: celiachia, dieta senza glutine, gestione di eventuali difficoltà riscontrabili nella vita scolastica (come ad esempio la mensa). In questa occasione viene anche illustrato il materiale didattico da utilizzare in classe.
In parallelo, AIC ha avviato “A scuola di celiachia”, il programma nazionale di formazione rivolto agli Istituti Alberghieri per formare quelli che saranno i “ristoratori di domani”. L’obiettivo è fornire conoscenze sulla celiachia, sulle esigenze nutrizionali del celiaco e sulla gestione di tutte le fasi del servizio senza glutine. Studentesse e studenti possono svolgere progetti di Alternanza Scuola Lavoro presso locali aderenti al programma Alimentazione Fuori Casa senza glutine di AIC che raccoglie 4000 esercizi commerciali formati sulla celiachia e sulla dieta senza glutine.
La formazione può essere rivolta anche agli insegnanti a cui viene fornito materiale didattico ad hoc per parlare di celiachia e dieta senza glutine con i propri alunni aiutandoli a sviluppare interesse e consapevolezza verso chi convive con intolleranze alimentari. La formazione a insegnanti o, in alcuni casi, direttamente a studentesse e studenti, viene svolta da docenti esperti AIC e viene spesso integrata da laboratori pratici.
“Il rientro a scuola è un momento carico di emozione per bambini e ragazzi e il nostro impegno è orientato a garantire ai tantissimi studenti celiaci il diritto di affrontare il nuovo anno scolastico in serenità e, soprattutto, sicurezza. Per questo abbiamo deciso di stilare e diffondere alcuni consigli pratici dedicati a genitori degli studenti celiaci, ma non solo, e a insegnanti e personale scolastico”. Aggiunge la Presidente Rossella Valmarana.
Come richiedere la dieta senza glutine per la propria figlia o figlio?
Bisogna rivolgersi alla propria ATS/Comune/Scuola compilando l’eventuale modulistica per la richiesta di dieta speciale. Chiedere al medico/pediatra di libera scelta o del Centro Ospedaliero una certificazione attestante la diagnosi di celiachia e la necessità di dieta senza glutine, oppure fargli compilare il modulo già predisposto da ATS/Comune/Scuola.
Un alunno celiaco può mangiare insieme agli altri?
Assolutamente sì, gli alunni celiaci non solo possono mangiare insieme ai compagni, purché siano tutti informati del fatto che è celiaco e si faccia attenzione alle eventuali contaminazioni, ma devono essere integrati il più possibile, senza vivere il pasto come un momento in cui sentirsi diversi dagli altri. Gli insegnanti possono dare un contributo importante in termini di controllo e per sensibilizzare i compagni affinché prestino attenzione a non fare cose che per un alunno celiaco possono rivelarsi pericolose: esempio lanciare briciole di pane, scambiare le posate o fare assaggi da un piatto all’altro. I compagni di scuola informati sulla celiachia e la dieta senza glutine saranno capaci di accogliere i celiaci anche fuori dalla scuola, nella società, contribuendo a creare un mondo migliore per i celiaci.
Un alunno celiaco può partecipare a uscite didattiche o lavoretti in classe che prevedono la manipolazione di materiali?
Non ci sono rischi se i materiali utilizzati sono naturalmente senza glutine, come ad esempio argilla, creta o terracotta. Via libera anche a pennarelli, pastelli, tempere e gessetti. Se l’attività prevede la manipolazione di farine o paste da modellare già pronte che possono contenere tracce di glutine, è necessario innanzitutto chiedere l’autorizzazione ai genitori, quindi insegnanti o educatori devono controllare che il bambino non porti nulla alla bocca, si lavi le mani accuratamente e indossi un grembiule pulito. Va sempre ricordato che il rischio è legato all’ingestione del glutine e non al contatto o all’inalazione. Quando in classe c’è uno studente celiaco, una soluzione inclusiva è quella di usare farine e paste per modellare senza glutine per tutti.
Come rendere sicura una gita scolastica che prevede pranzo e cena fuori casa?
Genitori, insegnanti e dirigente scolastico devono collaborare perché le strutture ricettive (alberghi/ristoranti) siano prontamente informate della necessità del servizio senza glutine. AIC, grazie al Programma Alimentazione Fuori Casa (AFC), mette a disposizione una Guida con oltre 4000 locali informati sulla celiachia e sulla dieta senza glutine tra cui la scuola può scegliere una struttura: i genitori possono condividere la Guida oppure la scuola può richiedere ad AIC il codice APP AIC Mobile.
 Come far aderire la propria scuola ai progetti “In fuga dal glutine” o “A scuola di celiachia”?
Segnalate la vostra scuola all’AIC Locale che provvederà a presentare il progetto ai dirigenti scolastici, e l’istituto, se interessato, potrà aderire. Le Associazioni AIC potete trovarle qui: https://www.celiachia.it/dove-siamo/

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