13 Gen, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Sappiamo come si esprime la violenza di genere? Siamo in grado di riconoscere i segnali? Quanto ne siamo consapevoli? Quanto colpisce i/le giovani, le donne, gli uomini, le persone LGBT, i/le giovani con background migratorio? E le persone con disabilità? E in che modo? A chi ci rivolgiamo quando ne prendiamo consapevolezza?
Arciragazzi Portici con associazioni dalla Giordania, Italia, Spagna e Palestina ha lanciato il progetto “We hear your voice” e sta lavorando per dare risposte a queste ed altre domande sulla violenza di genere ma principalmente per capire chi ne è vittima. L’iniziativa è finanziata da Anna Lindh EuroMediterranean Foundation per il Dialogo tra le culture (Intercultural dialogue initiatives) – project reference ALF/CFP/2020/ICD/208 e intende intervenire, agendo come intermediario tra youth worker, organizzazioni della società civile e istituzioni, all’interno dei diversi contesti socioculturali, con lo scopo di incoraggiare una nuova cultura femminile, promuovendone il riconoscimento.
Gli obiettivi del progetto sono: fornire un quadro conoscitivo sulla violenza di genere dei paesi coinvolti utile a definire ed accompagnare l’implementazione delle fasi progettuali; sviluppare concetti, metodologie e strumenti di intervento sociale inclusivi e interculturali per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere; incoraggiare e responsabilizzare youth worker, staff e giornalisti con l’acquisizione di competenze e conoscenza del fenomeno attraverso il confronto con staff specializzato nel campo della violenza di genere; creare un approccio interculturale e multidisciplinare sul fenomeno della GBV; creare, in simultanea, una comunicazione efficace a sostegno di una campagna Euro-Mediterranea, rivolta ai giovani e alle varie comunità locali.
Si tratta di una sfida che riguarda tutta la comunità e ciascuno di noi può fare la propria parte raccontando, in maniera anonima, la propria personale esperienza.
Partecipando ad un’indagine anonima, attivata contemporaneamente in tutti i paesi partner del progetto, aiuterai a fornire un quadro cognitivo sulla violenza di genere nelle diverse comunità coinvolte.
Il questionario è stato tradotto in inglese, italiano, spagnolo e arabo ed è stato utilizzato un linguaggio gender friendly per essere più inclusiv* con le comunità migranti e con la comunità LGBT.
I risultati di questo studio permetteranno di definire un percorso di formazione interculturale, con approccio intersezionale, indirizzato agli youth worker, agli operatori che lavorano con i/le giovani e del personale che si occupa di trasferire contenuti sui social media e media in generale.
ECCO I LINK PER I QUESTIONARI:
AR:
SP:
Il progetto ha una durata di 10 mesi ed è rivolto a operatori impiegati con giovani, lavoratori operanti nel settore dei media, giovani, donne e comunità di immigrati.
Il target avrà un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, e coinvolgerà youth workers, educatori, giornalisti, Istituzioni e i vari attori coinvolti nel contrasto e nella prevenzione della violenza di genere nei 4 paesi coinvolti dal progetto(Giordania, Italia, Palestina e Spagna).
13 Gen, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Prende il via UpGrad_ME 2.0, il progetto che punta a migliorare l’occupabilità dei giovani migranti, dei newcomers, richiedenti asilo e rifugiati nell’Unione Europea attraverso la promozione di un orientamento al lavoro e una consulenza professionale (career counselling), più mirata a soddisfare i lori bisogni.
Si tratta di un’iniziativa finanziata dal programma Erasmus+ KA2 – innovazione- e implementata a Malta da African Media Association Malta, in Spagna da Solidaridad Sin Fronteras, a Cipro da CARDET (che curerà la gamification room) e in Italia da Arciragazzi Portici, finalizzata allo sviluppo di una “gamification room” indirizzata ai giovani con background migratorio per facilitare il riconoscimento delle life skills e orientarli verso una posizione lavorativa più idonea al loro profilo.
L’uso di videogiochi e le metodologie ludiche (gamification), che verranno create e testate durante l’implementazione del progetto, si propongono come strumento per migliorare, motivare e incoraggiare l’autonomia dei giovani con background migratorio nella ricerca attiva di un impiego nel mondo del lavoro.
Il progetto è partito con l’avvio di una ricerca per comprendere quali competenze e abilità siano essenziali per l’inserimento lavorativo dei giovani con background migratorio e, grazie alle informazioni raccolte, si costruirà una «gamification room», che li faciliterà nell’orientamento al lavoro. Nel questionario sono presenti una serie di famiglie professionali, adattate secondo il sistema di classificazione europeo NACE (Classificazione statistica delle attività economiche nella Comunità Europea) utilizzato per sistematizzare ed uniformare le definizioni delle attività economico/industriali negli Stati Europei.
Se sei uno youth worker, un educatore, un orientatore al lavoro o lavori nella gestione delle risorse umane puoi contribuire alla ricerca rispondendo ad un breve questionario. Bastano pochi minuti e aiuterai a delineare l’analisi delle competenze e delle life skill necessarie ai giovani con background migratorio e a strutturare strumenti idonei per facilitare la loro scelta del settore lavorativo più idoneo alle loro capacità, conoscenze e abilità.
Qui il link per accedere al questionario:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdaKSoHrOxJ8WBUVmEyUYLxckHWIxeSmwhtg2JXrwGMCxghKQ/viewform?gxids=7757&fbclid=IwAR1SdaxfBD2P-4KvQ8NBcon0jia2U6kORGpsE1LK-t38359r-fBtWpZAZ8M
12 Gen, 2021 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dalle odv
La pandemia da COVID-19 è una crisi umanitaria globale che sta avendo un impatto enorme sui diritti dei bambini di tutto il mondo a crescere in salute, imparare ed essere protetti.
In particolare, per i bambini e le famiglie che stanno già lottando per sopravvivere, la pandemia è catastrofica. Il numero totale di bambini che vive sotto la soglia di povertà potrebbe superare i 700 milioni entro la fine dell’anno.
A causa della perdita di reddito le famiglie non sono in grado di permettersi le cose basilari, tra cui cibo e acqua, i bambini hanno meno probabilità di accedere all’assistenza sanitaria o all’istruzione, e sono più a rischio di matrimonio infantile, violenza, sfruttamento e abusi.
È a rischio il presente e il futuro di un’intera generazione. Il futuro di milioni di bambini in tutto il mondo.
Anche, e drammaticamente, in Italia, dove la povertà aumenta e la mancanza di adeguate opportunità educative minaccia le fondamenta stessa del nostro Paese. Già prima del Covid i bambini in povertà assoluta in Italia – senza quindi lo stretto necessario per vivere dignitosamente – erano oltre un milione. Oggi questo numero potrebbe essere raddoppiato.
E troppi bambini, in Italia e nel mondo, rischiano di abbandonare gli studi, mettendo da parte i loro sogni per sempre. L’educazione è la chiave per il loro sviluppo e la loro crescita e non può essere relegata in secondo piano.
Per questo Save the Children ha lanciato la campagna Proteggiamo i Bambini, per il contrasto alla povertà economica e educativa in Italia e nel mondo.
Mai come in questo momento garantire la salute ma anche la possibilità di avere un futuro migliore deve essere la priorità: è imperativo proteggere i bambini a ogni costo, whatever it takes.
Sostieni anche tu la campagna Proteggiamo i bambini: invia un sms e dona cibo, scuola e protezione a tanti bambini. È possibile donare 2 euro inviando un SMS al 45533 da cellulare personale Wind Tre, Tim, Vodafone, Iliad, Poste Mobile, Coop Voce e Tiscali. È inoltre possibile donare 5 o 10 euro chiamando lo stesso numero da telefono fisso con TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Tiscali. Sempre da telefono fisso si possono donare 5 euro con TWT, Convergenze e Poste Mobile.
Per saperne di più sulla campagna…clicca qui
12 Gen, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Correre fa bene, correre per una buona causa fa bene anche agli altri. E’ questa l’idea che muove Virtual Charity Challenge, la nuova gara solidale di Runcard. Il 23 e il 24 gennaio partecipa alla sfida su 5 o 10 chilometri aperta ai runner di tutta Italia. Corri e sostieni Legambiente!
Virtual Charity Challenge è una corsa di 5 o 10 km aperta a tutti ai runner di ogni età e livello di allenamento. Lo scopo è promuovere le attività di fondazioni benefiche e associazioni e supportarle nella raccolta fondi.
Al momento dell’iscrizione, completamente gratuita, ogni runner può scegliere la charity (fondazione o associazione) per cui correre. Runcard donerà 1 euro per ciascuna iscrizione che si potrà integrare con una propria donazione libera.
Per partecipare basta registrarsi sul portale www.runcard.com e iscriversi sull’app Runbull, avere uno Smartphone o un GPS e correre o camminare su un percorso a propria scelta. Grazie a Runbull, che combina condizioni atmosferiche e dati personali, saranno confrontabili anche le prestazioni effettuate su percorsi e località diverse.
Sviluppata insieme a Infront, Official Advisor della Federazione Italiana di Atletica Leggera, nel rispetto delle indicazioni governative per il contrasto all’epidemia da Covid-19, Virtual Charity Challenge vuole sensibilizzare alle cause delle charity coinvolte attraverso la corsa, un’attività sportiva fondamentale per la salute fisica e psicologica delle persone.
La sfida di Virtual Charity Challenge si corre anche sui social, attraverso i post e le storie raccolti attraverso l’hashtag #RuncardCharity e i tag ai profili social di Runcard e delle charity partecipanti.
Per info, iscrizioni e premi: www.runcard.com
12 Gen, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Creare uno spazio di inclusione e formazione pedagogica del quale possano beneficiare i disabili adulti residenti nella VI Municipalità del Comune di Napoli. E’ questo lo scopo del progetto “La bottega del possibile”, sostenuto dal CSV Napoli attraverso l’Avviso pubblico “Le Comunità Solidali” e promosso in partenariato dalle associazioni di volontariato NIVES, Raggio di sole e Legambiente Arzano.
All’obiettivo generale dell’iniziativa è la promozione del benessere della persona, nonché l’aumento delle possibilità di integrazione e socializzazione a partire dallo sviluppo e dal potenziamento delle capacità di autonomia e di espressione emotiva fino all’apprendimento di nuove attività. Saranno attivati un un laboratorio di autonomia progressiva, un laboratorio espressivo, un orto didattico che terranno impegnati i partecipanti per la durata di 12 mesi e, a supporto di queste azioni, vi sarà l’apertura di uno sportello di ascolto e supporto ai caregivers.
Per maggiori informazioni e per partecipare: Associazione Nives – 3803439369