09 Mar, 2021 | In evidenza, News dal Csv
Riproponiamo l’articolo di Lara Esposito per Cantiere terzo settore relativo al prolungamento dei tempi per impiegare i contributi del 5 per mille per lo svolgimento di attività di interesse generale.
È possibile accantonare le risorse del 5xmille relative agli anni finanziari 2018 e 2019 consentendo agli enti di rimandare l’utilizzo delle risorse di altri 12 mesi. Rimangono invariati, invece, i termini per la rendicontazione ma sarà necessario scrivere i relativi importi alla voce “Accantonamento” del modello di rendiconto, utilizzando la dicitura “Accantonamento emergenza Covid-19”, non essendo necessario, vista la necessaria semplificazione amministrativa dettata dal contesto di emergenza attuale, alcun ulteriore supporto motivazionale o documentale. Una volta impiegate le somme accantonate gli enti sono chiamati ad inviare al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, entro 24 mesi dalla data di ricezione delle somme, il modello di rendiconto dell’accantonamento, allegando allo stesso una relazione descrittiva che esponga nel dettaglio le spese inserite.
La precisazione arriva in una nota del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (n. 3142 del 04 marzo 2021) in risposta a un quesito avanzato dal Forum nazionale del Terzo settore, alla luce del fatto che molti enti sono impossibilitati a svolgere le attività statutarie a causa delle misure restrittive dettate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. La richiesta di chiarimento riguarda le annualità finanziarie 2018 e 2019 e i successivi obblighi di rendicontazione, ma solleva anche un tema fondamentale: la restituzione delle somme non utilizzate per il 5 per mille impedirebbe, in fase di riapertura, la ripresa di attività statutarie che appaiono sempre più fondamentali alla luce dell’attuale situazione socio-economica.
La proroga dei termini relativa al 5 per mille 2017
Già nel decreto “Cura Italia” erano state previste alcune proroghe relative al 5 per mille 2017, aprendo la possibilità per gli enti di utilizzare i relativi fondi entro la data del 31 ottobre 2020 e di rendicontarli entro 18 mesi dalla ricezione delle somme. L’intento era quello di dare maggiore respiro agli enti con un lasso temporale più ampio per l’impiego delle somme percepite e la relativa rendicontazione.
Come sottolinea la nota ministeriale le proroghe previste dal decreto “Cura Italia” non sono però applicabili allo stesso modo anche ai contributi relativi agli anni 2018 e 2019, da un lato perché la normativa si riferiva nello specifico solamente ai fondi del 5 per mille dell’annualità 2017, dall’altro perché la “specialità” della disposizione non permette di estenderla al di fuori del suo ambito originario.
La rendicontazione del 5 per mille 2018 e 2019 e la possibilità di accantonare le somme
Nel 2020 sono stati erogati i contributi del 5 per mille relativi all’anno finanziario 2018, in particolare l’8 e 9 giugno per gli importi uguali o superiori a 500mila euro e il 30 luglio per gli altri casi. Sempre nel 2020, sono stati erogati anche i contributi relativi all’anno finanziario 2019, in particolare il 2 settembre per gli importi uguali o superiori a € 500.000,00 e in data 6 ottobre 2020 per le altre somme.
Ma come è noto, dallo scorso ottobre sono state predisposte nuove restrizioni sulle attività da svolgere, impedendo o limitando molti enti nello svolgimento delle azioni previste nel proprio statuto.
La nota ministeriale ha chiarito come ai 5 per mille 2018 e 2019 si applichi ancora, ai fini della rendicontazione, il Dpcm 23 aprile 2010. Quest’ultimo prevede l’obbligo per gli enti beneficiari di redigere il relativo rendiconto e la relazione illustrativa entro 12 mesi dalla data di ricezione del contributo; le organizzazioni che hanno percepito un contributo pari o superiore a 20mila euro hanno inoltre l’obbligo di trasmettere la documentazione all’amministrazione erogatrice entro i successivi 30 giorni dalla data ultima prevista per la compilazione del rendiconto.
La fondamentale novità sta nel fatto che si riconosce agli enti la facoltà di accantonare le somme ricevute e non spese, indicandole nel rendiconto con la voce “Accantonamento emergenza Covid-19”. Le somme accantonate dovranno essere spese entro 24 mesi dalla data di percezione ed essere inserite nel relativo rendiconto.
Alla base di ciò sta il riconoscimento da parte del ministero del fatto che la situazione legata alla pandemia ha reso di fatto impossibile per gli enti esercitare, in tutto o in parte, le loro attività tipiche, e di conseguenza poter utilizzare le risorse legate al 5 per mille.
Il 5 per mille per supportare le attività di interesse generale
In questo modo, viene rispettata anche la finalità principale del 5 per mille che è quella di favorire la partecipazione volontaria dei cittadini alla copertura dei costi delle attività di interesse generale. Un valore importante, riconosciuto anche dall’accelerazione delle procedure di erogazione del contributo relativo all’anno 2019 proprio per consentire ai beneficiari di disporre della liquidità necessaria per continuare a svolgere le proprie attività, in particolar modo in questo periodo di emergenza epidemiologica. La richiesta di restituzione delle somme ricevute e non impiegate, impedirebbe agli enti di agire per fronteggiare gli effetti di breve e medio periodo, generati dalla pandemia sulle proprie comunità.
08 Mar, 2021 | In evidenza, News dalle odv
L’8 marzo è lo sciopero generale della produzione e della riproduzione, sciopero dai ruoli imposti dai generi. Per questo il 12 marzo alle 17.30 dalla pagina Facebook dell’associazione Chi rom e…chi no si parlerà in diretta di lotta transfemminista e intersezionale, insieme a donne che quotidianamente si mettono in gioco per il contrasto alle discriminazioni di genere e non solo. «Ad un anno dall’inizio della pandemia vogliamo parlare delle ripercussioni che questa ha avuto sui nostri corpi e nella nostra esistenza – si legge in una nota – I dati Istat parlano chiaro: su 101mila nuovi disoccupati, 99mila sono donne. Cioè il 98%. Mentre, durante il lockdown quando il motto era #ioRestoAcasa, sono state 5.031 le telefonate al 1522 numero di pubblica utilità direttamente collegato ai centri antiviolenza, cioè il 73% in più sullo stesso periodo del 2019. Pare siano 112 in Italia, secondo i dati ufficiali, le donne uccise per femminicidio nel 2020 e 12 nei primi due mesi del 2021, mentre molte altre continuano a lottare contro la violenza patriarcale all’interno di case, relazioni tossiche, sui luoghi di lavoro e per le strade». Allo stesso tempo nascono movimenti, cerchi di donne e collettivi per l’autodifesa e l’autodeterminazione delle donne e delle esistenze non binarie. «In Argentina la grande marea del panuelo verde, dopo anni di lotta, è riuscita ad ottenere l’aborto legale, sicuro e gratuito. Ma la lotta non si arresta: i movimenti delle donne sono in prima linea per la riappropriazione e riaffermazione di sogni, bisogni, diritti che su tutti i piani della vita sono continuamente e globalmente messi in discussione».
Su questi temi interverranno:
– Susanna Camusso, sindacalista, responsabile politiche di genere CGIL
– Emma Ferulano, associazione Chi rom e…chi no / Chikù Gastronomia Cultura e Tempo Libero, centro interculturale di Scampia, Napoli;
– Imma Carpiniello, fondatrice Cooperativa Le Lazzarelle;
– Ivana Nikolic, artista, attivista ed educatrice rom;
– Patrizia Palumbo, presidente dell’associazione Dream Team Donne in Rete e responsabile del centro antiviolenza di Scampia, Napoli;
– Francesca Borgese, delegata RSA USB COM DATA Contact Center INPS;
Modera: Monica Riccio, attivista di comunità
Per partecipare basta collegarsi alla pagina Facebook “Chi rom e chi no”
08 Mar, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Si terrà domenica 21 marzo a partire dalle ore 10.00 il Convegno I Have a Dream: studi e strumenti per il lavoro con migranti LGBTI, organizzato nell’ambito della Settimana d’azione contro il razzismo voluta e finanziata dall’UNAR, che ha l’obiettivo di fornire a professioniste e professionisti della salute una panoramica sui bisogni delle persone con identità non cis-eteronormate e con background migratorio. La mattina è dedicata alle ricerche condotte sul tema negli ultimi anni in vari settori scientifici disciplinari: il diritto, la scienza politica, la sociologia, l’antropologia. La panoramica teorica è finalizzata all’inquadramento del fenomeno delle migrazioni forzate per motivi di identità di genere, orientamento sessuale, espressione di genere e caratteristiche sessuali. La sessione pomeridiana sarà incentrata sulle pratiche, sui bisogni reali e sui servizi, con i contributi di practitioners, che offriranno strumenti legali, di mediazione, di etnopsicologia e sociali.
L’iniziativa ha lo scopo di aggiornare le professioniste e i professionisti della salute sulle esigenze delle persone migranti LGBTI e fornire strumenti operativi per lavorare con persone con identità non cis-eteronormate e con background migratorio nel rispetto delle identità intersezionali.
Il Convegno è accreditato dal sistema ECM – Educazione continua in medicina per tutte le professioni sanitarie
L’evento è GRATUITO e l’iscrizione è OBBLIGATORIA.
1. Registrati su fadformaonweb.it
2. Conferma l’account tramite la mail indicata in fase di registrazione
3. Accedi e Iscriviti al corso mediante questo link: https://www.fadformaonweb.it/course/view.php?id=32
4. Controlla la mail. Riceverai un messaggio da info@formaonweb.com con oggetto Benvenuto(a) in I Have a Dream: studi e strumenti per il lavoro con migranti LGBTI
Per conoscere il programma dettagliato dell’evento…clicca qui
08 Mar, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Un viaggio nel mondo dei rifiuti radioattivi tra traffici illeciti e depositi pericolosi. E’ il nuovo report di Legambiente che fa il punto sulla pesante eredità nucleare in Italia e sulla situazione europea.
Oltre a dover gestire la pesante eredità lasciata dalle centrali e dai depositi nucleari collocati in siti inidonei, pericolosi e spesso a rischio di esondazione, l’Italia si trova a dover far i conti con traffico illecito di rifiuti radioattivi. Un settore su cui la criminalità organizzata ha già da tempo puntato gli occhi come descritto dai numerosi rapporti di Legambiente pubblicati a partire dalla metà degli anni ’90.
È quanto torna a denunciare oggi Legambiente con numeri e dati alla mano.
17 storie sulle condizioni in cui si trovano gli impianti e le strutture di stoccaggio di materiale radioattivo più importanti della Penisola e uno sguardo alla situazione europea.
Rifiuti radioattivi ieri, oggi e domani: un problema collettivo
scarica il report
05 Mar, 2021 | In evidenza, News dal Csv
“La donna con le ali” di Cira Celotto e Alberto Guarino, edito da Giammarino Editore, sarà presentato alla stampa domenica 7 marzo alle ore 11:00 presso l’Officina delle Culture “Gelsomina Verde”, in via Arcangelo Ghisleri lotto P, Scampia (Napoli).
Interverranno: Ciro Corona (presidente (R)Esistenza Anticamorra, Gino Giammarino (Editore), Maria Giovanna Fiume (presidente associazione “Donne a testa alta” e autrice della prefazione del libro) oltre ai due autori Cira Celotto e Alberto Guarino.
Quella di Cira Celotto è la storia di tante donne, di tante persone che come lei si trovano davanti ad uno specchio e fanno a pugni con un’immagine che non riconoscono, che rifiutano, ma di cui, nonostante gli sforzi, non riescono a liberarsi. Il proprio corpo diventa una gabbia, la solitudine diventa necessità e l’impulso primario è quello di smettere di prendersi cura di sé ed abbandonarsi alla tristezza. Ed allora sentimenti come la vergogna, senso di inadeguatezza, paura, isolamento, prendono sempre più piede in una condizione in cui la mente lancia dei messaggi al corpo che quest’ultimo continua dolorosamente ad ignorare. Ma quella di Cira è soprattutto una storia di resilienza, di chi cade e si rialza, è la storia di una donna che trasforma la sofferenza in coraggio, la malinconia in desiderio di riscatto, e la mette al servizio degli altri.
Aveva deciso di far del male a se stessa, cancellando la propria femminilità e abbandonandosi al cibo spazzatura fino a raggiungere il peso di 92 kg. Non aveva più stima di sé, del suo essere donna e della propria identità. Rinchiusa in casa, non riusciva più nemmeno a indossare un pigiama. però quando ha deciso di ricominciare ha dovuto affrontare ostacoli che le sono apparsi insormontabili. Solo grazie ad una grande forza di volontà è riuscita ad abbandonare il corpo della crisalide e a trasformarsi in farfalla.
Cira, dopo aver raggiunto il diploma presso l’ASI ( Associazione sportive sociali italiane) insegna Fitness, Pilates, Aerobica, integrazione sportiva “Trampolino elastico” e cura l’Alimentazione. “Avere in questi tempi un lavoro e integrazione sportiva “Trampolino elastico”.
“Nella società moderna – sostiene da sempre Cira – avere un lavoro è una fortuna ma fare ciò che ti piace è un miracolo ed io, quotidianamente, vivo di questo miracolo”.
Sì, perché adesso Cira è la coach di ben 600 donne, tutte del rione Scampia, area nord di Napoli, che frequentano la palestra che gestisce con la sua associazione “La ali di Scampia”, all’interno dell’Officina delle Culture “Gelsomina Verde”, un bene confiscato alla camorra intitolato a una ragazza barbaramente assassinata durante una faida tra clan rivali.
L’attività è partita tra lo scetticismo di tanti che non attendevano altro che il suo fallimento, ma una dopo l’altra tantissime mogli, madri, figlie, sorelle e fidanzate hanno varcato la soglia del sua palestra senza più abbandonarla. “Nei primi tempi – dichiara Cira – le mie allieve si presentavano in palestra con le pantofole, chiaro segno che nessuna di esse provava amore e rispetto soprattutto per se stessa, ma adesso si presentano agli allenamenti come se fossero passate prima dal parrucchiere”.
Adesso questa storia Cira la racconta in un libro, “La Donna con le ali – una storia di cambiamento e di coraggio”, edito da Giammarino Editore di Napoli, scritto a quattro mani con Alberto Guarino. Un lavoro che inaugura la collana editoriale (R)Esistenze, un progetto nato grazie alla sinergia posta in essere dalla casa editrice fondata e guidata da Gino Giammarino e l’associazione (R)Esistenza anticamorra presieduta dal neo cavaliere della Repubblica Ciro Corona.
La collana simboleggerà un fiore all’occhiello della Giammarino, innanzitutto perché consentirà di proseguire questa fattiva e positiva collaborazione con il territorio di Scampia e l’Officina delle Culture nata qualche mese con il progetto di economia sociale de la Cassa del Mezzogiorno e, poi, perché grazie a questa iniziativa editoriale si abbatteranno ulteriormente i confini consentendo così di raccontare tante storie, anche quelle meno note, ma che rappresentano le diverse (R)Esistenze di un mondo sempre più globale, sì, ma sempre meno attento ai bisogni delle persone e sempre meno rispettoso delle tradizioni e delle identità.
Ha dichiarato Ciro Corona: “La Collana (R)esistenze è la sintesi evolutiva di un lungo lavoro avviato da (R)esistenza Anticamorra diversi anni fa con il progetto editoriale [erre]edizioni. L’idea di dare voce a storie di riscatto dei territori, a quelle schegge di resistenze anonime che tengono in vita speranza e le nostre terre. La storia di Cira e del percorso fatto dalle centinaia di donne, che a lei si rifanno, meritava un percorso editoriale completo, ovvero di “rete” e comunioni di intenti e dai risvolti sociali. Questo matrimonio solo con la Giammarino Editore era possibile”.
Ha dichiarato l’editore Gino Giammarino: “Il progetto che nasce legando la Giammarino Editore all’associazione (R)Esistenza e all’Officina delle Culture è la naturale conseguenza dell’incontro tra due realtà impegnate profondamente nel sociale, nella cultura e nell’impresa che crea sviluppo economico e mentale nei territori, in maniera tanto concreta, quanto lontana dalle politiche dell’annuncio alle quali – quasi sempre – segue il nulla.
La mission di positività della nostra casa editrice trova la sua esaltazione nel mettersi al servizio di un territorio come Scampia, senza piegarsi al luogo comune deteriore delle fiction, anzi portando in dote professionalità e attenta scelta dei testi, unitamente ad una straordinaria voglia di crescere insieme facendo rete tra braccia, anime e cuori”.
La conferenza si svolgerà nel rispetto delle normative anti-covid19