TrasformAZIONE 2021, vivere e lavorare con e dopo il tumore

È partito il progetto TrasformAZIONE 2021, vivere e lavorare con e dopo il tumore, un progetto di Europa Donna Italia in collaborazione con Manpower Group e Human Age Institute by Manpower Group.

TrasformAZIONE 2021 è un percorso di orientamento al lavoro dedicato alle pazienti o ex pazienti con tumore al seno che desiderano, avvicinarsi o rientrare nel mondo del lavoro, fortificare la propria capacità di ricerca di opportunità, aggiornare e valorizzare le proprie competenze, adeguarsi ai nuovi strumenti digitali.

Nell’ottica della tutela dei diritti di prevenzione e cura del tumore al seno, il rientro al lavoro fa parte di questi. Non è un caso che  questo progetto sia stato attivato proprio nei giorni in cui Governo, sindacati e imprese hanno firmato, al termine di un lunghissimo confronto, l’accordo che impegna le aziende a utilizzare gli ammortizzatori sociali prima di procedere ai licenziamenti.

Questo percorso è stato avviato nel 2014 con la raccolta di  dati qualitativi e statistici su un campione di pazienti lavoratrici e, sulla base di questi dati, sono state formulate alcune proposte di intervento. Ma lo scenario legislativo non è cambiato da allora né sono stati fatti passi avanti per risolvere i problemi delle pazienti-lavoratici, anzi in un momento in cui il lavoro è importante per tutti, in Italia non è accettabile che le donne con una attuale o pregressa patologia senologica paghino il prezzo principale delle conseguenze economiche e lavorative della pandemia da Covid-19.

L’obiettivo di TrasformAZIONE 2021 è aiutare le pazienti a riappropriarsi del ruolo di donna attiva anche nel mondo del lavoro.

È in corso, ancora per qualche giorno, il reclutamento dei curricula delle pazienti o ex pazienti con tumore al seno sul sito https://europadonna.it/trasformazione/

Tutte le candidate selezionate saranno inserite in un percorso online di orientamento al lavoro erogato da Fondazione Human Age Institute. Qui si condivideranno strumenti e modalità di ricerca del lavoro in 3 momenti di gruppo e uno individuale. Per le candidate selezionate beneficiarie di invalidità riconosciuta dalla L.68/99, a seguito della partecipazione al percorso di orientamento, è previsto un incontro aggiuntivo con la Divisione Beyond di Manpower Group dedicata alle categorie protette, per ulteriori colloqui individuali ed eventuale contatto con aziende.

TrasformAZIONE 2021 è un progetto pilota che speriamo trovi in futuro la possibilità di applicazione su scala nazionale.

Per ulteriori informazioni sul progetto visita la pagina https://europadonna.it/trasformazione/

Nasce “ONLY THE BRAVE CHIAMA ALICE”. Uno spazio d’ascolto nazionale per giovani in difficoltà

Tra le misure restrittive nel periodo della pandemia e post pandemia, a causare maggiore disagio – soprattutto fra gli adolescenti – sono stati l’isolamento e il distanziamento sociale. Seppur non si conoscano ancora gli effetti sul lungo termine di tali restrizioni, alcuni studi condotti su scala internazionale hanno cercato di stimarne gli effetti e i danni a carico della salute psicologica. In Italia, il 78% di preadolescenti e bambini manifestano sintomi d’ansia; il 43,9% dei minori presi in esame ha manifestato perdita di interesse e di concentrazione, aumento di stanchezza, aggressività e della frequenza di pianto; infine, il 72%, ha espresso la mancanza delle attività extrascolastiche e sportive.

Per contrastare questi dati preoccupanti sull’incremento significativo di ansia e depressione nei giovanissimi, grazie alla collaborazione fra OTB Foundation e Associazione Alice Onlus nasce il progetto “Only The Brave chiama Alice”, uno sportello gratuito che si rivolge a ragazzi di tutt’Italia dai 12 ai 20 anni in situazione di disagio perché colpiti da ansia, depressione e mancanza di autostima.

I nostri ragazzi si sono fatti da parte durante l’allarme pandemico: abbiamo chiesto loro il sacrificio di sospendere i compiti evolutivi dell’adolescenza, mortificare la socialità, rinunciare ad esperienze che non torneranno” afferma la psicoterapeuta Stefania Andreoli, Presidente di Associazione Alice Onlus. Tutto questo non poteva essere senza conseguenze, infatti i dati dei professionisti e dei reparti di pediatria e neuropsichiatria infantile ormai sono chiari da mesi: lo stato di salute psicofisico dei giovani deve preoccuparci e indurci a mettere in campo strumenti e risorse. Ecco come nasce il nostro sportello facilmente raggiungibile, snello e agile: online, gratuito, a cui accedere senza il bisogno del consenso dei genitori o dei tutori legali, come previsto dal Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali. Un dispositivo a tutti gli effetti fruibile e concreto, per prestare loro attenzione e orecchio”.

L’Associazione Alice Onlus mette a disposizione i suoi operatori due giorni la settimana per offrire ascolto e conforto gratuito attraverso un colloquio via skype condotto da psicoterapeuti professionisti. L’accesso è libero su prenotazione scrivendo a info@aliceonlus.org – indicando il nome utente skype, la segreteria indicherà ora e giorno del colloquio – oppure connettendosi a skype e avviando la chiamata con l’account info@aliceonlus.org; nel caso in cui l’operatore sia impegnato in un’altra conversazione, richiamerà in ordine di chiamata pervenuta. Pur essendo rivolto a minorenni, il servizio non necessiterà delle consuete richieste di consenso da parte dei genitori e/o dei tutori legali.

OTB Foundation – la Fondazione del gruppo OTB che da sempre pone i giovani al centro dei propri programmi di sviluppo sociale – ha deciso di unirsi all’équipe dell’Associazione Alice Onlus per supportare il progetto. “I giovani ci stanno particolarmente a cuore e da sempre ci impegniamo in molteplici progetti connessi a questo tema, dai programmi di prevenzione con la comunità San Patrignano al sostegno di diverse case famiglia” – afferma Arianna Alessi, Vice Presidente di OTB Foundation L’emergenza nata dalle conseguenze post covid sui giovani che leggiamo ogni giorno, violenza e rabbia che sfociano in risse per i ragazzi, ansia, crisi di pianto, problemi col proprio corpo e poca autostima per le ragazze, ci hanno spinto ad avviare rapidamente il progetto “Only The Brave chiama Alice” per dare un concreto aiuto a chi ne ha bisogno. E siamo già sommersi di chiamate. Sfatiamo il mito che i ragazzi non vogliono chiedere aiuto.”

 

Covid: una giornata di vaccini alla Fondazione Famiglia di Maria

La Fondazione Famiglia di Maria diventa hub vaccinale per un giorno. Un’iniziativa che vuole riportare la periferia al centro, dando la possibilità agli abitanti della zona di Napoli Est di potersi vaccinare contro il covid senza allontanarsi troppo da casa, andando ad intercettare tutte quelle persone che finora non avevano ancora aderito alla campagna vaccinale. 

L’appuntamento con la campagna “Miettece o’ core. Vacciniamoci, proteggiamoci” è per martedì 6 luglio a partire dalle ore 17 con prenotazione obbligatoria. Si tratta di un appuntamento reso possibile grazie al lavoro della dottoressa Pina Tommasielli, referente dell’unità di crisi della Regione Campania per il Coronavirus, ed a quello di Anna Riccardi, presidente della Fondazione che ha messo a disposizione i locali.

Vogliamo essere donne sulle tracce del virus vogliamo vaccinare le persone ‘porta a porta’ affinché l’unico a restare indietro sia il virus“, ha spiegato Pina Tommasielli.

Dopo aver organizzato nei mesi scorsi tanti eventi con la possibilità di fare il tampone gratuitamente, la Fondazione vuole così proseguire nel suo impegno contro il covid. “Noi abbiamo il compito di fare di tutto per restituire ai bambini il loro quotidiano di serenità” è il commento di Anna Riccardi. “La povertà educativa – ha aggiunto – si combatte anche mettendo in sicurezza la salute dei genitori e dei nonni, oltre che degli adolescenti. Vacciniamoci oggi per non cadere di nuovo nell’incubo covid in autunno. Volendo citare una nota favola, potremmo dire che adesso è il momento di fare come la formica e non come la cicala“.

La partecipazione all’iniziativa è libera ma è necessaria la prenotazione al numero 0817520818.

“ESTATE INSIEME 2021” al via il progetto per bambini e ragazzi non vedenti ed ipovedenti

La Fondazione Istituto Strachan Rodinò, in collaborazione con la Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, il Centro di Consulenza Tiflodidattica di Napoli della Biblioteca Italiana per I Ciechi Regina Margherita e della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro-Ciechi, con il patrocinio del Comune di Napoli, al fine di favorirne la crescita, l’autonomia e l’integrazione, anche quest’anno propone attività estive laboratoriali rivolte a bambini e ragazzi non vedenti ed ipovedenti di età compresa tra i 5 e i 15 anni, residenti in tutta l’Area Metropolitana di Napoli.

E’ indubbio che i disagi e le difficoltà dovute alle restrizioni causate dalla pandemia hanno purtroppo aumentato il gap tra i bambini e ragazzi con disabilità visiva e i loro coetanei. Da qui l’esigenza di proporre delle attività che permettessero di mettere in gioco tutto quanto possibile per compensare, almeno in parte, il vuoto di relazioni sociali e amicali, che questo periodo complesso ha creato. Sulla base della bella e felice esperienza degli scorsi anni, si è pensato di riproporre il laboratorio di fotografia come filo conduttore di tutto il progetto estivo, da svolgersi presso differenti locations che offriranno la possibilità di fare esperienze educative e formative, in un contesto ludico e di socializzazione finalizzato alla promozione dello sviluppo personale. Il gruppo sarà affiancato da personale con un profilo di alta competenza per l’educazione tiflologica in ambito evolutivo e da Marzia Bertelli, fotografa con esperienza nella disabilità visiva.

Il laboratorio fotografico si realizzerà in contemporanea con le attività proposte al gruppo attraverso un rapporto 1:1 tra la fotografa e la/il partecipante. L’attività svolta diventerà quindi lo scenario e il soggetto da fotografare.

Le esperienze che i ragazzi potranno vivere nei mesi di luglio e settembre vanno dalla canoa Kayak, grazie alla collaborazione con il Circolo Ilva e degli istruttori federali, all’approccio con la barca a vela grazie alla collaborazione con la Lega Navale di Nisida, allo sci nautico, al nuoto alla piscina della Mostra D’Oltremare, alle escursioni in alcuni parchi cittadini, ai laboratori di attività motoria e di musica che si svolgeranno presso  i giardini di Villa Fernandes a Portici, importante edificio confiscato alla criminalità organizzata e restituito alla cittadinanza; alle esperienze a cavallo, ai laboratori finalizzati all’avvicinamento all’arte grazie alla collaborazione con Palazzo Zevallos Stigliano.Con questi laboratori – afferma il Presidente della Fondazione  Istituto Strachan Rodinò e dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli Mario Mirabile –25 ragazzi potranno fare delle esperienze davvero irripetibili ed è doveroso ringraziare sia tutti coloro che si sono adoperati per la costruzione del progetto, sia gli educatori che seguiranno i ragazzi con abnegazione e disponibilità, ma soprattutto i componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Istituto Strachan Rodinò  Dario Bello, Michelina Caputi, Alfondo Porciello e Raffaela Romano per la convinzione con cui hanno deciso di finanziare ancora una volta questa proposta progettuale”.

Ho accolto con entusiasmo questo progetto sia perché restituisce un tempo e uno spazio di socializzazione ai nostri ragazzi sia perché permette loro di vivere diverse esperienze sul territorio, da quelle sportive a quelle ludico-ricreative”, afferma l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Donatella Chiodo. “Il Comune di Napoli non solo ha patrocinato questa iniziativa ma ha permesso che la Napoli Servizi S.p.A. collaborasse alla realizzazione di questi interventi, certi che, attraverso la sinergia tra soggetti pubblici e privati, si raggiungono obiettivi che fanno crescere l’intera comunità”.

Mercoledì 7 luglio alle ore 18:30 presso il Circolo Ilva in via Coroglio n. 90 Napoli verrà presentato il progetto “Estate insieme 2021” alla presenza dell’Assessore al Welfare del Comune di Napoli Donatella Chiodo, al Presidente del Comitato Regionale Campano della Federazione Italiana Canoa Kayak Sergio Avallone, ai componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Istituto Strachan Rodinò, ai Dirigenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e a tutti coloro che avranno un ruolo nella realizzazione dell’intero progetto. Parteciperà, inoltre, la campionessa di Judo Matilde Lauria che rappresenterà l’Italia alle prossime Paralimpiadi di Tokyo.

 

Distrofie E Miopatie: UILDM annuncia la nascita del Primo Registro Italiano

Fare “rete” e mettere a fattor comune le informazioni indispensabili per migliorare diagnosi, assistenza e prospettive terapeutiche dei pazienti con distrofie muscolari e miopatie: nasce il primo registro italiano, un nuovo strumento, sviluppato grazie al contributo di Fondazione Telethon e l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM) con l’obiettivo di fornire il supporto necessario all’implementazione di standard ottimali di diagnosi e assistenza, favorire l’inserimento dei pazienti con malattie neuromuscolari in studi clinici in corso e contribuire agli studi epidemiologici e di storia naturale da parte dei centri clinici partecipanti alla raccolta dei dati.

Si tratta di un’iniziativa unica nel suo genere per questo tipo di patologie e che prevede la registrazione da parte dei pazienti stessi con distrofia muscolare congenita, distrofia dei cingoli, distrofia facio-scapolo-omerale o con una forma di miopatia congenita. L’adesione al registro è completamente volontaria: a seguito dell’iscrizione e della scelta del centro clinico di riferimento, le persone saranno direttamente contattate dal centro selezionato al fine di raccogliere informazioni genetiche e cliniche che i medici inseriranno nelle schede mediche.

Il progetto sarà coordinato a livello nazionale dalla Dott.ssa Adele D’Amico del Centro Malattie Muscolari e Neurodegenerative dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che sarà anche curatrice dei dati per quanto riguarda le distrofie muscolari congenite, coadiuvata dal Prof. Giacomo Comi, Direttore della Neurologia – Malattie Neuromuscolari e Rare del Policlinico di Milano, dalla Prof.ssa Rossella Tupler del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per quanto riguarda la distrofia facio-scapolo-omerale e dal Dott. Claudio Bruno del Centro di Miologia Traslazionale e Sperimentale dell’Istituto Gianna Gaslini di Genova per le miopatie congenite.

Per la creazione del registro italiano per pazienti con distrofie muscolari e miopatie è stato messo in atto un percorso condiviso tra i diversi centri clinici della rete neuromuscolare, supportato anche dal rigoroso processo di approvazione “peer review” (revisione tra pari) di Fondazione Telethon che ha messo a disposizione i fondi per dare l’avvio a questa iniziativa.

Per saperne di più, il Registro italiano delle persone con distrofie muscolari e miopatie è raggiungibile online sul sito www.registronmd.it