04 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Giovedì 6 febbraio alle 20:00, la festa dei folli ha il piacere, dopo ben 21 anni, di accogliere il ritorno del Maestro Antonio Capuano e VITO E GLI ALTRI, presso la Multisala Savoia.
Il film, dopo la presentazione a Roma, il 24 ottobre scorso, in Alice nella città, arriva a Nola, per la PRIMA volta in Campania, nella sua versione restaurata in 4K realizzata da Cinecittà.
Un’opera di rara potenza visiva e narrativa, “VITO E GLI ALTRI” segna l’esordio alla regia di Capuano nel 1991, dando il via alla sua straordinaria carriera e contribuendo alla nascita di una nuova onda del cinema partenopeo, che negli anni successivi avrebbe conquistato la scena non solo nazionale.
Presentato e premiato all’ottava Settimana Internazionale della Critica di Venezia, il film valse a Capuano il Nastro d’Argento come miglior regista esordiente.
Un’opera audace, che offre uno sguardo crudo e autentico su Napoli, lontano da ogni stereotipo, raccontando il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza attraverso una narrazione viscerale, in bilico tra denuncia sociale e poesia visiva.
Tratto da un vero fatto di cronaca, il film racconta la vicenda di Vito, un bambino di dodici anni che, rimasto solo dopo l’arresto del padre, precipita nella spirale della criminalità. Il film affronta con lucidità e profondità temi come la violenza, la solitudine e la disperata ricerca di un’appartenenza, con un cast di giovani attori non professionisti dalla straordinaria naturalezza.
Il restauro 4K, eseguito nei laboratori di Cinecittà, ha restituito al film la sua qualità originaria, rimuovendo imperfezioni e ripristinando scene in dialetto napoletano che erano state alterate da sottotitoli in italiano.
A dialogare con il Maestro Antonio Capuano ci saranno:
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Alberto Castellano, saggista e critico cinematografico, (altro graditissimo ritorno dopo 21 anni)
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Paola Pagliuca, formatrice e docente
SINOSSI
La notte dell’ultimo dell’anno. La città è in festa, saluta l’anno nuovo appena iniziato. Rosario ha ucciso sua moglie e uno dei figli. Punta la pistola sull’altro figlio, Vito, quasi dodici anni. Sta per sparare. Ma Vito riesce a dire qualcosa, solo poche parole. L’uomo abbassa l’arma. Dopo l’arresto del padre, Vito rimane solo. Va a vivere dalla zia, in una famiglia di persone ugualmente sole, prive di rapporti di solidarietà. Vito si adegua a questa solitudine. Combatte, certo, con le armi che conosce. Impara presto ad usarle, perché è necessario, per legittima difesa. Così si inserisce, inconsapevolmente vittima, nella spirale senza fine della violenza. Percorre velocemente tutti gli stadi della parabola delinquenziale. Furti, scippi, spaccio di droga, rapine, prostituzione. Passa attraverso aridi istituti di rieducazione. Ormai non ama più niente. Per un “errore” delle istituzioni conosce anche il carcere. E poi giù a precipizio fino ad arrivare all’assassinio su commissione. Killer a dodici anni.
ANTONIO CAPUANO
Antonio Capuano, sin dal suo esordio con “VITO E GLI ALTRI”, ha saputo raccontare con sguardo unico l’infanzia, l’adolescenza e la complessità della realtà napoletana. Opere come “Pianese Nunzio 14 anni a maggio” (1996), “La guerra di Mario” (2005) e “L’amore buio” (2010) hanno continuato ad approfondire il rapporto tra giovani, violenza e società.
Nel 1998, con “Polvere di Napoli”, scritto insieme a Paolo Sorrentino, ha reso omaggio a “L’oro di Napoli” di De Sica, mentre in “Luna rossa” (2001) ha indagato le gerarchie della criminalità organizzata. Più di recente, con “Il buco in testa” (2020), ha riletto gli anni di piombo attraverso lo sguardo di una donna segnata dalla perdita del padre, ucciso negli anni Settanta.
Nel 2022, l’Accademia del Cinema Italiano gli ha conferito il David Speciale per il suo straordinario contributo al cinema.
Un autore imprescindibile, che continua a raccontare Napoli con uno sguardo privo di retorica e capace di trasformare il reale in poesia.
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04 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Un percorso ad ostacoli, spesso buio e costellato di poche, pochissime certezze e tante, tantissime insidie. Dubbi, frustrazioni, sensi di colpa e difficoltà da un lato, dall’altro la prospettiva prossima e velocissima di soluzioni rapide e miracolose che si presentano sotto forma di “terapie” non comprovate e che, se non dannose, risultano essere completamente inutili in relazione alla vulnerabilità delle persone, al dolore, alla ricerca di risposte che spesso non si trovano.
Il mondo dell’autismo è complesso, per l’individuo, per la famiglia. Il mondo del cosiddetto “autismo invisibile” lo è in maniera uguale e a volte addirittura più “scivolosa”.
È in questo scenario che a Napoli arriva una conferenza, anzi due, che hanno lo scopo di portare a una svolta più che necessaria.
GLI APPUNTAMENTI
Si parte il 16 febbraio con la conferenza “Autismo, Neurodivergenze e Territorio: miti, realtà e buone pratiche” che vedrà esperti, famiglie e istituzioni a confronto su come sostenere le persone nello spettro autistico, promuovere la consapevolezza e l’accoglienza delle differenze. La giornata, condotta da esperti del settore, genitori e rappresentanti delle istituzioni, e organizzata dall’associazione Gruppo Asperger Campania in collaborazione con l’associazione Spazio Asperger, si articolerà in interventi, tavole rotonde e momenti di confronto volti ad aumentare la consapevolezza sull’autismo e sulla neurodiversità in generale, a promuovere l’accoglienza delle differenze, a condividere buone pratiche per il supporto e l’accompagnamento delle persone autistiche e delle loro famiglie. Non solo: l’obiettivo è anche quello di favorire il dialogo e la collaborazione tra famiglie, i professionisti e istituzioni, di promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo dell’autismo. La giornata si svolgerà presso l’Auditorium “Porta del Parco” di via Diocleziano, struttura che, neanche a dirlo, è un emblema della rinascita dell’area di Bagnoli e che figurativamente rappresenta un mezzo per il rilancio di una rinnovata coscienza sul tema. Tra gli altri, parteciperanno come figure istituzionali i consiglieri regionali Valeria Cialambrino, Roberta Gaeta e Libera D’Angelo.
Per assicurarsi il proprio posto in sala è necessario prenotare dal sito https://www.spazioasperger.it/evento-formativo/napoli2025/
Ma non finisce qui. Perché c’è tanta, ma proprio tanta disinformazione rispetto a una neurodivergenza che è “minoranza nella minoranza”. Già, perché se è vero che le persone autistiche rispetto alla popolazione generale rappresentano una minoranza, all’interno della comunità autistica le persone prive di compromissioni cognitive o linguistiche rappresentano una minoranza ulteriore, per non parlare delle persone autistiche con alto potenziale cognitivo, una minoranza nella minoranza della minoranza. Sì, perché non si può parlare di “autismo” ma di “autismi”. E rispetto a quello che fino a qualche anno fa era definito come sindrome di Asperger e che oggi viene invece indicato come disturbo dello spettro autistico, appunto, senza compromissioni del linguaggio e della sfera cognitiva c’è tanto da parlare, approfondire, studiare, scoprire, analizzare, condividere. È proprio per questo che a fine marzo si terrà sempre a Napoli il primo convegno scientifico sul territorio, interamente dedicato a questo. L’evento, promosso da AORN Santobono Pausilipon rappresenta un’importante occasione di confronto e crescita.
Su entrambi gli incontri, il commento pieno di entusiasmo di Angela Silletti Restucci, referente per la Campania di Gruppo Asperger Nazionale e presidente di Gruppo Asperger Campania, associazione di volontariato costituita da genitori e da persone autistiche senza difficoltà di linguaggio e senza compromissioni nella sfera cognitiva. «La nostra associazione è nata 3 anni fa, e questo per noi è stato un periodo di semina. Oggi finalmente possiamo accendere un faro sull’autismo cosiddetto invisibile. Siamo felici perché questa esperienza formativa e arricchente è stata accolta da tutti relatori che ci sono stati segnalati direttamente dalle famiglie come persone che hanno fatto la differenza nello sviluppo e nella crescita dei propri figli, tutti professionisti che hanno scelto di partecipare a questa conferenza in modo del tutto gratuito in quanto sentono fortemente la responsabilità sociale di mettere in luce la tematica dell’autismo invisibile. La conferenza è una sorta di prequel di un evento ancora più significativo organizzato dal Santobono, che si chiama L’ARTE DEL MASCHERARSI, le cui responsabili scientifiche sono le dottoresse Valentina De Clemente e Pia Santangelo. La nostra associazione è stata invitata per poter portare la testimonianza delle famiglie, e di questo siamo grati profondamente. Da soli non si va da nessuna parte. È attraverso la giusta informazione e formazione e attraverso il supporto e la collaborazione che possiamo costruire un futuro degno per i nostri ragazzi che troppo spesso invisibili lo sono davvero».
di Nadia Labriola
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03 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
L’Associazione Arteteca, con la sua unità INWARD – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana, annuncia l’apertura delle candidature per 4 operatori e/o operatrici da coinvolgere nel progetto di Servizio Civile Universale “Coloriamo il Futuro”, che avrà come focus la creatività urbana con un’attenzione particolare agli aspetti sociali e di inclusione. Il progetto si svolgerà a Napoli Est, nel Centro Territoriale per la Creatività Urbana, e in altri luoghi del territorio partenopeo.
Creatività urbana come strumento di cambiamento sociale
Nel 2016 INWARD, insieme alla Fondazione Amesci, ha lanciato il primo programma di Servizio Civile Universale dedicato alla creatività urbana con l’obiettivo di promuovere la rigenerazione sociale tramite l’arte. Negli anni il progetto ha visto la partecipazione di 32 giovani, impegnati nella realizzazione di opere murali e nell’organizzazione di eventi e laboratori nei quartieri di Napoli.
Il nuovo programma “Coloriamo il Futuro” offrirà ai volontari un’esperienza formativa unica nel campo del graffiti writing, della street art e del nuovo muralismo. L’obiettivo è utilizzare la creatività urbana come strumento di inclusione sociale, con la possibilità di lavorare fianco a fianco con artisti del settore, partecipare attivamente a convegni, mostre e attività di promozione culturale e territoriale. Il progetto si estenderà anche oltre la periferia orientale di Napoli, con l’obiettivo di rafforzare la rete di azioni in altre aree urbane o finanche rurali.
“Da oltre vent’anni, Arteteca/INWARD si occupa di creatività urbana, cioè graffiti writing, street art e nuovo muralismo, recentemente con un focus sempre più spiccato sull’intersezione tra riqualificazione artistica e rigenerazione sociale. Riteniamo che le forme specifiche di questi fenomeni, radicati nei territori e prossimi alle comunità, debbano essere compresi e acquisiti anche dalle nuove generazioni. Per i/le giovani che hanno partecipato negli ultimi due anni è inoltre aumentata la possibilità di approfondire lo studio di queste culture visuali e contribuire alla realizzazione di un archivio dedicato, situato presso il nostro Centro Territoriale per la Creatività Urbana. Il Servizio Civile Universale offre pertanto l’opportunità di partecipare attivamente a questi processi, anche in direzione di una possibile profilazione lavorativa come operatori culturali nel campo della creatività urbana“, afferma Silvia Scardapane, storica dell’arte, operatrice culturale per la creatività urbana presso INWARD e OLP del progetto.
Come partecipare
La selezione è aperta a giovani tra i 18 e i 28 anni che desiderano approfondire le loro competenze artistiche e sociali.
La proposta si inserisce nel nuovo bando di Servizio Civile Universale in scadenza il prossimo 18 febbraio 2025.
Per tutte le informazioni utili alla partecipazione, visitare il sito di Fondazione Amesci: www.amesci.org.
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03 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Disabili gravissimi, in arrivo gli assegni del Fondo Nazionale per le non Autosufficienze relativi al 2022. L’Ambito Sociale N24, di cui Pollena Trocchia è comune capofila da settembre scorso, prova dunque, grazie alla collaborazione istituzionale e al gioco di squadra, a recuperare i ritardi accumulati nel passato sul fronte FNA e a offrire servizi tanto necessari quanto attesi ai cittadini con maggiore difficoltà risiedenti nei comuni che compongono il raggruppamento territoriale: Cercola, Massa di Somma e Volla, oltre che Pollena Trocchia. In previsione del pagamento della prima tranche dell’assegno di cura a valere sul Fondo Nazionale Assistenza 2022, i richiedenti in condizioni disabilità gravissima ex D.M. 26/9/16, riconosciuta da una UVI effettuata negli anni 2024 e 2025, sono invitati a trasmettere all’Ambito N24, qualora non lo avessero già fatto, un ISEE in corso di validità al fine di compilare la graduatoria delle domande dei possibili beneficiari. «Grazie all’unità di intenti, alla collaborazione tra i nostri comuni, al pieno sostegno della Regione Campania, che anche in questo caso degli assegni FNA 2022 si è dimostrata celere nel recepire e dar seguito alla nostra attività amministrativa, nonché grazie anche alla dedizione del nuovo coordinatore d’Ambito, la dottoressa Ilaria Ranaldi, stiamo portando avanti senza sosta un lavoro articolato e complesso, ma necessario per offrire ai cittadini residenti nei comuni dell’Ambito i servizi previsti dalla legge in tempi congrui» ha detto Carlo Esposito, sindaco di Pollena Trocchia.
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03 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Ritorna in libreria con il suo amore per gli animali: la giornalista Stella Cervasio, che presenterà il suo ultimo libro “Viva per miracolo” mercoledì 5 febbraio alle ore 18, presso la libreria Feltrinelli di via Santa Caterina a Chiaia, 23 Napoli.
Il libro è pubblicato dalla casa editrice Giannini Editore nella nota collana Sorsi. Con l’autrice, dopo i saluti di Giulia Giannini, dialogherà Enzo d’Errico giornalista del Corriere della Sera. Modera la giornalista e scrittrice Tiuna Notarbartolo, direttrice del Premio Elsa Morante.
Un’ex garante dei diritti degli animali, il primo del centro sud, una figura nuova che ha cambiato molte cose nel campo dei rapporti tra volontariato e istituzioni, si prende un momento sabbatico a una fiera dei fiori nell’Orto Botanico della sua città. Ma, mentre respira aria pulita tra le rose, arriva una fotografia terribile sul telefonino: due volontarie hanno trovato una cagnolina nelle mani di due malfattori con un coltello tra le mani. Comincia da quel momento un percorso di “sanificazione” della cattiveria umana, fatto di cura, di amore, di conoscenza e soprattutto di rispetto tra due specie diverse ma simili in tante cose. Una storia vera che ha fatto il giro d’Italia toccando i cuori di moltissime persone.
Stella Cervasio, per quarant’anni vice capo servizio di “Repubblica”, prima cronista poi critico d’arte, ha lavorato a Milano, a Roma e a Napoli senza mai perdere i contatti con le proprie radici di studiosa di antichità e d’ arte e con i diritti degli animali, di cui è attivista da anni, presiedendo l’associazione nazionale Animal Day Aps. Ha scritto per Giannini il “Sorso”, “Babas, memorie di un cane rosso” dedicato a un altro suo cane speciale che le ha insegnato molto della vita.
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