21 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
La Biblioteca Comunale di San Giorgio a Cremano “Sac. Giovanni Alagi” si prepara a diventare un punto di riferimento per la comunità grazie al progetto “LeggerMente: la sostenibile leggerezza dell’ESSERE”, finanziato dalla Fondazione CON IL SUD e Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) nell’ambito del bando Biblioteche e Comunità – III edizione, che prosegue nel solco delle precedenti edizioni.
Promosso dalla cooperativa ParteNeapolis, in collaborazione con il Comune di San Giorgio a Cremano e numerose realtà associative del territorio, il progetto mira a rendere la biblioteca un luogo di inclusione, aggregazione e innovazione culturale.
Il progetto LeggerMente intende ampliare l’offerta bibliotecaria con attività pensate per favorire l’accesso alla cultura e alla lettura per tutti. Tra le principali azioni previste ci sono il servizio di prestito a domicilio Biblio(in)bici per anziani e persone con difficoltà motorie, la creazione di una Quiet Room per persone con spettro autistico, l’organizzazione di campi di volontariato internazionale per coinvolgere giovani italiani ed europei nella vita culturale del territorio, l’arredo partecipato per ripensare e migliorare gli spazi della biblioteca, eventi letterari e incontri con autori per incentivare la lettura, oltre all’estensione degli orari di apertura per consentire l’accesso anche nei weekend.
Il Sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno – “La Biblioteca Comunale è da sempre un punto di riferimento culturale per la nostra comunità e per la provincia di Napoli”, fa sapere il Sindaco Giorgio Zinno. “Un luogo sereno e accogliente, amato e frequentato da tanti ragazzi e cittadini che vi trovano ispirazione e conoscenza. Con questo si arricchisce di nuove attività che vanno nella direzione della sostenibilità e dell’inclusione, rafforzando così la vocazione letteraria e confermando la biblioteca e la Bibliobimbi spazi ideale per la crescita culturale e il confronto tra coetanei e tra diverse generazioni.”
L’ente capofila di progetto – “La biblioteca non è solo un luogo di conservazione di libri, ma deve diventare un vero e proprio centro culturale per il territorio. Con questo progetto vogliamo garantire accessibilità, innovazione e partecipazione attiva da parte di tutti i cittadini, in particolare di coloro che solitamente hanno più difficoltà a fruire dei servizi bibliotecari”, afferma Ambra Giglio, vicepresidente di ParteNeapolis e responsabile. “Il nostro obiettivo è trasformare la biblioteca in un luogo di aggregazione culturale che dialoghi con la comunità, creando occasioni di crescita e inclusione per ogni fascia di età”, aggiunge Giglio.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra diverse realtà che operano sul territorio con un’attenzione particolare alla promozione della lettura e all’inclusione sociale. ParteNeapolis guida il coordinamento generale e il monitoraggio, mentre il Comune di San Giorgio a Cremano offre il proprio sostegno istituzionale e logistico. La Bottega delle Parole si occuperà di stimolare il piacere della lettura e di organizzare il servizio Biblio(in)bici, rendendo la biblioteca più accessibile a tutti. Noi@Europe porta l’esperienza dei campi di volontariato e delle attività di arredo partecipato, coinvolgendo giovani da tutta Europa. La Cooperativa Sepofà curerà la comunicazione e l’organizzazione degli eventi culturali, creando un legame diretto con la comunità. Dodici Stelle Onlus lavora con le scuole per la formazione di gruppi di lettura e per laboratori di lettura espressiva, mentre Terra di Confine APS si impegna nella promozione di attività culturali che favoriscano l’integrazione e la partecipazione attiva dei cittadini.
L’iniziativa rappresenta un’opportunità per coinvolgere la cittadinanza e valorizzare la Biblioteca Comunale come luogo di incontro e scambio culturale. Il progetto si pone in continuità con altri interventi già realizzati nelle biblioteche della periferia orientale di Napoli, consolidando una rete culturale che ha già dato risultati significativi.
Prossimi eventi. Il 28 febbraio alle ore 10 si terrà un Open Day dedicato alle scuole alla Biblioteca Alagi di San Giorgio a Cremano, in via Cavalli di Bronzo 20. L’evento, attività del progetto LeggerMente, sarà a cura della Cooperativa Sociale Sepofà.
LeggerMente è finanziato da Cepell e Fondazione CON IL SUD nell’ambito del bando Biblioteche e Comunità – III edizione.
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21 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Prosegue il viaggio attraverso la storia con la seconda tappa dell’Archeofestival 2025, un evento culturale itinerante che celebra il patrimonio storico e archeologico della Campania. Dopo il successo della prima tappa, il festival fa ora tappa nel cuore dell’antica Nuceria, offrendo un’esperienza immersiva tra rievocazioni, visite guidate e spettacoli dal vivo.
L’appuntamento è fissato per sabato 22 febbraio 2025 presso la Domus del Decumano di Nuceria (Nocera Superiore), dove il Gruppo Archeologico Nuceria porterà in scena la rievocazione storica “Novellia Primigenia e la Fanciulla“. Un’occasione unica per riscoprire la grandezza di una delle città più influenti dell’antichità attraverso un racconto coinvolgente che restituirà vita e fascino alle testimonianze del passato.
L’evento è organizzato con il prezioso supporto del Gruppo Archeologico Terramare 3000, presieduto da Linda Solino, e dell’intero staff che, con passione e dedizione, contribuisce alla crescita e al successo di questa terza edizione dell’Archeofestival.
L’invito è rivolto a tutti gli appassionati di storia, archeologia e cultura, affinché possano vivere un’esperienza unica nel suo genere e partecipare alle prossime tappe di questo straordinario viaggio nel tempo.
Archeofestival è organizzato dal Gruppo Archeologico “Terramare 3000” in collaborazione con associazioni, enti del Terzo settore e pubbliche amministrazioni e si avvale del contributo di SCABEC (Società Campana Beni Culturali) per la pubblicazione finale e gli spettacoli di rievocazione storica e teatrale
Per maggiori informazioni e per consultare il programma completo, è possibile visitare il sito ufficiale www.archeofestival.it.
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20 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Che cos’è una libreria? Se questa domanda venisse posta a un lettore qualunque, a un qualunque libraio, oppure ad un editore, la risposta sarebbe una e una soltanto: una libreria è una casa, anzi la casa. La casa dei libri e dei lettori. E, si sa, ogni casa si costruisce mattone dopo mattone. Proprio grazie a questi “mattoni”, reali ma anche e soprattutto morali, a Mugnano sta per nascere una meravigliosa libreria per bambini, inclusiva, sociale, partecipata.
IL PROGETTO- L’idea è tanto semplice quanto geniale: coinvolgere le persone “dal basso” a sostenere una realtà locale che possa essere di sostegno all’infanzia, alla cultura, al territorio, alle fragilità. È da questo presupposto che prende le mosse il progetto che vedrà tra qualche settimana aprire a Mugnano – all’interno di un centro commerciale che da anni è punto di riferimento per le famiglie del territorio – una nuova libreria per bambini che avrà una prevalenza di testi per bimbi dislessici e ipovedenti, e che darà lavoro a due giovani del posto, due giovani “scugnizzi” provenienti dell’area penale o comunque da una situazione di difficoltà in modo da avere un incontro a metà strada tra riscatto sociale e creazione di opportunità.
I MATTONI NECESSARI PER FONDARE LA LIBRERIA: COSTRUISCE LA COLLETTIVITÀ-
La “chiamata a costruire” è arrivata con un appello rivolto a chiunque abbia voglia di farsi carico di un preciso dovere di ogni cittadino: sentirsi coinvolto per il bene del territorio in cui si vive. Da un paio di giorni è partita la raccolta fondi per l’acquisto simbolico di 300 mattoni, uno per ciascun socio sostenitore del progetto, mattoni colorati e serigrafati: «Abbiamo bisogno di te – si legge nell’appello – abbiamo deciso di aprire una nuova libreria per bambini. Una libreria speciale nel cuore dell’area nord di Napoli. Una libreria con testi per bimbi dislessici e ipovedenti. Una libreria che darà lavoro a due scugnizzi. Una libreria che darà una seconda chance lavorativa a giovani e non dell’area penale napoletana. Abbiamo davvero 300 mattoni serigrafati a mano, di mille colori. Con la scritta: “Ho fondato una libreria”. Mattoni rossi da esporre nella propria libreria, non un libro di carta, ma terracotta, un pezzettino di te, che darà l’opportunità a tanti bambini di leggere. Chiunque acquisterà uno dei nostri mattoni diventerà socio fondatore.
GLI IDEATORI- L’iniziativa è della Marotta&Cafiero, una casa editrice open access con sede a Scampia e gestita totalmente da giovani del territorio, che si occupa, tra le mille cose, soprattutto di utilizzare l’editoria come strumento di supporto sociale. La casa editrice è collegata, anzi è a servizio de La Scugnizzeria, la cosiddetta casa degli scugnizzi che ha rivoluzionato Scampia, una scommessa più che vinta da Rosario Esposito La Rossa e Maddalena Stornaiuolo, che nel 2016 hanno aperto una libreria a Scampia, trasformandola in una casa pronta ad accogliere i ragazzi e le ragazze del quartiere, tra corsi di teatro e di tipografia.
«Quello che da sempre contraddistingue La Scugnizzeria, non è solo la capacità di sognare il sogno impossibile, ma la caparbietà e l’impegno di renderlo concreto». A sottolineare la concretezza dei progetti sognati e realizzati è Rosario Esposito La Rossa, che prosegue: «Negli anni ci siamo spinti a rendere possibili cose che fino a qualche anno prima sembravano assurde, facendo nostra la frase di Seneca che dice che non esiste la fortuna, esiste il talento che incontra l’opportunità, ma bisogna dare a questo territorio e, in particolar modo, ai ragazzi di questo territorio questa opportunità. Da soli non si arriva a creare nulla di che, ma insieme si possono fare magie. Da qui l’idea di dare la possibilità a chiunque di entrare nella nostra rete, diventare un ciuccio con le ali e fondare insieme a noi una libreria per bambini con testi per bimbi dislessici e ipovedenti».
di Nadia Labriola
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20 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
L’approvazione alla Camera della questione di fiducia sul decreto Milleproroghe introduce importanti disposizioni per le persone con disabilità. “L’estensione della sperimentazione della riforma dell’accertamento della condizione di disabilità a nuove province – speiga la FISH in una nota- e il suo prolungamento a 24 mesi rappresentano passi positivi, a patto che servano a individuare eventuali criticità e colmare vuoti. È fondamentale ora che il Ministero della Salute lavori con tempi certi senza creare ulteriori ritardi nell’applicazione della norma che di fatto andrebbe a compromettere i diritti delle persone con disabilità.
La proroga al 2027 dell’entrata in vigore delle nuove regole nazionali di valutazione della condizione di disabilità può garantire un migliore assestamento del sistema, che non deve però tradursi in un rinvio nell’attuazione di diritti. Per raggiungere questo obiettivo- prosegue a nota della FISH- è essenziale un confronto costante con le associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità, evitando che l’allungamento dei tempi si traduca in un ritardo nell’effettiva applicazione della nuova norma.
Bene l’istituzione di una segreteria tecnica di supporto al Ministero per monitorare la riforma e garantire affiancamento ai territori. Tuttavia, è necessario sin da subito verificare che le risorse da stanziare siano adeguate a garantire un’effettiva attuazione delle misure previste”.
“Ogni riforma deve partire dai bisogni reali delle persone con disabilità e dalla loro piena partecipazione ai processi decisionali. Non possiamo accettare che i diritti vengano rimandati all’infinito. Siamo di fronte a un cambiamento importante, un’opportunità per migliorare la vita di milioni di cittadini e cittadine con disabilità. È fondamentale partire con il piede giusto, senza ritardi e incertezze. Ogni scelta deve essere fatta con responsabilità, mettendo al centro i diritti e il benessere delle persone. Dobbiamo garantire un sistema equo, inclusivo. Questa riforma non deve essere solo un atto burocratico, ma un vero passo avanti”,a dichiararlo il presidente FISH, Vincenzo Falabella.
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19 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Guido Bourelly, presidente del Gruppo Piccola Industria dell’Unione Industriali Napoli, ha partecipato oggi all’audizione della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, presieduta da Alessandro Battilocchio, e svoltasi alla Camera dei Deputati.
Presenti anche Daniela Di Maggio, madre di Giovambattista Cutolo, il giovane musicista ucciso a Napoli il 31 agosto 2023 a soli 24 anni, e Gianni Forte, imprenditore attivo nell’area di Napoli Est vittima di ripetuti atti intimidatori.
Nel corso dell’audizione, Bourelly ha sottolineato l’importanza di affrontare le problematiche che affliggono le periferie napoletane, tra cui la criminalità organizzata, la mancanza di servizi e la disoccupazione giovanile. “Napoli e la sua area metropolitana necessitano di un cambiamento strutturale. Le periferie non devono più essere viste come zone marginali, ma come centri di sviluppo strategico, capaci di generare opportunità lavorative e attrarre investimenti”, ha dichiarato il presidente del Gruppo Piccola Industria.
Bourelly ha descritto l’attenzione che l’Unione degli Industriali di Napoli dedica alle aree periferiche, riconoscendone non solo le criticità, ma soprattutto il potenziale inespresso. “Quartieri come Scampia, Secondigliano, San Giovanni a Teduccio e Barra – ha spiegato- sono realtà che per troppo tempo hanno occupato le prime pagine dei giornali a causa di episodi legati alla criminalità organizzata. Tuttavia, sono ricche di talenti, di giovani desiderosi di emergere, di imprenditori coraggiosi che investono in territori difficili, di associazioni che operano quotidianamente per migliorare la qualità della vita. Per questi motivi, Confindustria Napoli ha deciso di farsi promotrice di una nuova visione. Vogliamo lavorare per creare opportunità lavorative, per sostenere le imprese locali, per attrarre investimenti e per favorire la formazione e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Crediamo fermamente che solo attraverso il lavoro e la crescita economica si possa combattere in maniera efficace l’illegalità e l’emarginazione”.
Il Presidente del Gruppo Piccola Industria ha, inoltre, espresso apprezzamento per l’impegno del presidente Battilocchio e della Commissione, sottolineando come l’ascolto e il supporto delle istituzioni siano fondamentali per il riscatto delle aree più difficili. “È essenziale costruire una stretta collaborazione tra il mondo imprenditoriale e le istituzioni per restituire dignità e speranza a tante comunità”, ha aggiunto.
Ha ricordato, poi, l’importanza di iniziative concrete, come quelle avviate dal Gruppo Piccola Industria di Napoli, per promuovere la cultura della legalità e garantire un futuro migliore alle giovani generazioni, a partire dal protocollo d’intesa siglato con l’Associazione Gio Gio Vive, con l’obiettivo di favorire lo scambio di competenze e conoscenze, attivare sinergie e raggiungere obiettivi condivisi per promuovere la cultura della legalità, riconoscendola come una leva di competitività e di crescita per il nostro territorio.
Tra le iniziative promosse per contrastare il fenomeno malavitoso, la partecipazione al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, riunitosi presso l’istituto comprensivo Rodinò nel quartiere Barra, per affrontare le criticità del territorio, ribadendo l’importanza di un intervento strutturale che coinvolga tutte le forze in campo: istituzioni, imprese, scuola e terzo settore.
Infine, a dicembre scorso il Gruppo Piccola Industria ha tenuto un Consiglio Direttivo Itinerante nel quartiere Barra, presso la sede della VI Municipalità. In quell’occasione, alla presenza dell’Onorevole Battilocchio, sono state discusse le problematiche delle aree periferiche e di quanto il governo stia eccellentemente realizzando con il “Modello Caivano” che rappresenta un’opportunità concreta e replicabile in tante altre aree periferiche che necessitano di interventi strutturati e mirati.
“Solo con un’impresa sana, etica e legale possiamo costruire un futuro diverso per Napoli. Continueremo a lottare per la legalità, per il lavoro e per le generazioni future”, ha concluso Bourelly.
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