Al Salone del libro “Le parole del volontariato”

Dal carcere alla montagna, dall’informazione alla salute, passando per l’intercultura, l’educazione e l’inclusione: sono questi alcuni dei temi al centro degli incontri proposti dal sistema dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) allo stand “Le parole del volontariato” in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino, dal 15 al 19 maggio 2025.

A promuovere l’iniziativa il Csv Vol.To di Torino, CSVnet, l’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) insieme a CSVnet Piemonte – la sua articolazione piemontese – e al Csv della Valle d’Aosta.

Nello spazio espositivo del Lingotto, il programma dello stand “Le parole del volontariato”- padiglione Oval (T136-U135) proporrà oltre quindici appuntamenti con uno sguardo a più voci su come il volontariato contribuisca oggi a rendere più vivibili le nostre comunità, ad educare alla cittadinanza e a generare nuove narrazioni sociali. I temi spaziano dall’intercultura alla salute, dalla protezione civile alla disabilità, dalla scuola al carcere, intrecciando esperienze territoriali e riflessioni nazionali.

Tra i protagonisti volontari, operatori del terzo settore e dei Csv provenienti dal resto d’Italia, giornalisti, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni, chiamati a confrontarsi in brevi talk aperti al pubblico. Alcuni incontri saranno inoltre occasione per presentare pubblicazioni nate da progetti sociali ed educativi, in cui il volontariato diventa punto di partenza per racconti collettivi e percorsi di cambiamento. Il tutto rilanciato ovviamente sui social network di tutti i Csv coinvolti.

Lo stand sarà infine uno spazio di orientamento: per chi desidera conoscere più da vicino il mondo del volontariato, dal servizio civile ai percorsi formativi, grazie alla possibilità di dialogare direttamente con operatori e volontari presenti.

Il programma
La giornata inaugurale – il 15 maggio – si aprirà con il talk del Csv di Torino “Leggere è esercizio complesso dopo un trauma cranico”, in cui sarà presentata la pubblicazione Zara la Zanzara – una storia musicale collettiva che celebra la resilienza e il potere trasformativo dell’arte. Al pomeriggio nel talk del Csv di Cuneo “Animare i territori per generare collaborazione tra le comunità” si parlerà del cambiamento del ruolo del volontariato e delle comunità oggi. “L’informazione che fa volontariato” è il titolo del talk curato dal Csv di Asti Alessandria, in collaborazione con La Stampa sulla rubrica speciale dedicata al volontariato della provincia di Alessandria.

Il programma del 16 maggio si aprirà alle 11 con il talk a cura del Csv di Novara Vco “Sussidiarietà e…Welfare territoriale” per presentare il Rapporto annuale della Fondazione per la Sussidiarietà Ets. Alle 14:30, lo stesso Csv organizza “Cosa nasce dall’incontro fra pubblico, privato e Terzo settore?” sull’esperienza e le buone prassi della città di Novara.
Un ricco pomeriggio sarà quello curato dal Csv Valle d’Aosta, CSVnet Piemonte e Csv Torino che organizzano, rispettivamente: “Quando l’adrenalina diventa inclusiva”, sull’esperienza del progetto “Alpinisti InSuperAbili” per l’accompagnamento sulla cima del Breithorn a 4.165 metri di persone con disabilità; “Le case di comunità: l’apporto del volontariato”, sul nuovo modello organizzativo per l’assistenza di prossimità; “Fiumi di culture. Affluenze – influenze – confluenze”, un dialogo tra il progetto Fiumi di Culture e altre iniziative territoriali che promuovono il patrimonio multiculturale a Torino.

Sono quattro gli incontri previsti sabato 17 maggio. Si comincia con “Parole comuni. Il Percorso verso un libro scritto a più mani dalla Cev – comunità educante di Vercelli” a cura del Csv di Biella Vercelli; a seguire il Csv Valle d’Aosta organizza “La montagna che accoglie: sport e fragilità” in cui si parlerà anche della nuova frontiera della “sci terapia”. Al pomeriggio, con il Csv di Torino si parlerà di “Protezione civile: un sistema complesso a tutela dei cittadini”.

Tra gli appuntamenti anche i due eventi a cura di CSVnet, che mettono al centro la narrazione del volontariato e il ruolo culturale della rete dei Csv.
A chiudere la giornata del 17 maggio, infatti, il talk “Pagine di impegno” porterà all’attenzione del pubblico alcune esperienze editoriali nate dai Csv della Toscana e dell’Umbria: libri e ricerche che raccontano il volontariato non come gesto isolato, ma come visione trasformativa della realtà.

Domenica 18 maggio sarà protagonista il nuovo corso di VDossier, il web magazine del volontariato promosso da CSVnet insieme ai 49 CSV italiani. Nel talk “Le parole del volontariato. Il racconto innovativo di VDossier”, si parlerà di come storie, interviste e approfondimenti possano svelare il volto meno visibile – ma profondamente generativo – dell’impegno civile, offrendo nuove chiavi di lettura sul volontariato di oggi.
Seguirà “Generazione solidale: scegli la versione migliore di te” a cura di Csv Torino sulla capacità degli Enti del Terzo Settore di ispirare e coinvolgere i giovani nel volontariato. Il talk vedrà anche la partecipazione di Davide D’Urso, comico e content creator torinese.
Una penna per due mani: il libro che abbatte i pregiudizi” è invece il titolo del talk a cura di Csv Asti Alessandria sul progetto di EFFATÀ, scritto dai detenuti della Casa di Reclusione di Quarto e dagli studenti dell’istituto “A. Monti” di Asti per sensibilizzare all’accettazione delle diversità. A seguire il talk di Csv Torino “Prendersi cura del proprio cuore: prevenzione ed educazione”.

Il programma de “Le parole del volontariato” si chiuderà nell’ultima giornata del Salone con il talk “Giovani smarriti”, a cura di Csv Torino, un libro in cui eventi drammatici e incomprensibili coinvolgono giovani apparentemente normali, spingendo a riflettere su cause profonde come bullismo, dipendenze e autolesionismo.

Sul sito del Csv di Torino tutte le informazioni e il programma completo dello stand.

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Formazione e lavoro: al via l’accordo tra Marconi e Solacem per i PCTO

La chiave dell’inserimento nel mondo del lavoro per le giovani generazioni, alla fine del quinquennio di studi, è nella formazione costante e, soprattutto, nella pratica sul campo, cimentandosi fin dalle esperienze di alternanza scuola-lavoro nelle attività quotidiane che vivono le aziende, supportati da personale esperto. È la strategia alla base dell’accordo tra l’Istituto superiore Marconi di Torre Annunziata e la Solacem, l’impresa che da oltre mezzo si occupa di logistica portuale sul molo oplontino, sbarcando, movimentando e distribuendo cereali nel centro-sud Italia e nel bacino del Mediterraneo.

L’intesa raggiunta tra la scuola, diretta dalla preside Agata Esposito, e il General Manager dell’azienda Giuseppe Rocco, che già collabora con il Marconi all’Its Academy di cui l’Istituto superiore torrese è socio fondatore, apre le porte del mondo del lavoro ai giovani alunni iscritti all’indirizzo di Elettronica ed Elettrotecnica. Alcuni ragazzi hanno già iniziato un periodo di Pcto – i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento – affiancando i periti elettrotecnici durante le attività che impegnano quotidianamente la Solacem. Processi automatizzati che gestiscono attraverso il Plc – controllore logico programmabile – o manutenzioni ai motori asincroni trifase presenti nelle due torri mobili.

Un accordo che rafforza la sinergia tra pubblico e privato, tra scuola ed impresa, da un lato indispensabile per la curvatura dei profili in uscita dall’istituto superiore oplontino, sempre più attinenti ed in linea con le esigenze aziendali al fine di ridurre il mismatch tra il mondo del lavoro e quello della formazione. Dall’altro l’apertura della Solacem al territorio e alle giovani generazioni, restituendo a queste ultime soft e hard skills che potranno spendere nel mondo del lavoro alla fine del percorso di studi.

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Slow Fish 2025, si parte. Un tour vista mare tra storie, sapori e sostenibilità

Slow Fish 2025 è molto più di un evento, è un invito a esplorare, conoscere e gustare tutto ciò che lega il cibo al mare, alle comunità costiere e agli ecosistemi acquatici. È tutto pronto per la dodicesima edizione, che si svolge dall’8 all’11 maggio al Porto Antico di Genova: «Slow Fish compie 20 anni e torna puntualmente per affrontare, attraverso il gusto e la convivialità, temi cruciali per il futuro di tutti. A partire da un paradosso: ci siamo scordati del mare – ha dichiarato Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia -. Lo abbiamo trasformato in meta per le vacanze, in qualcosa da sfruttare senza limite. E ci siamo scordati che la vita viene dal mare, a cominciare dal 50% dell’ossigeno che respiriamo. Allo stesso modo ci siamo dimenticati dei pescatori, non riconosciamo il valore di un mestiere antichissimo e sapiente, che implica un rapporto viscerale con il mare e una conoscenza profonda dei fondali, delle specie ittiche, dei cicli di riproduzione di ciascuna di esse. A Slow Fish parleremo di questo, e di come reinventare il mestiere del pescatore perché possa diventare un’opportunità per i giovani. Parleremo delle centinaia di specie aliene che stanno rimpiazzando i pesci del Mediterraneo. Ma anche di acque dolci e di lagune, passando dalle Valli di Comacchio, sul Delta del Po, a Cabras, in Sardegna. Scopriremo di mangiare regolarmente squali senza saperlo. Parleremo di paesaggi costieri e di turismo slow. E lo faremo con tantissime attività: degustazioni, laboratori per bambini e famiglie e un mercato che permetterà di incontrare pescatori e produttori costieri di tutta Italia».
Slow Food Italia, organizzatrice dell’evento con il patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e della Regione Liguria, ha fortemente voluto Slow Fish 2025: «Un traguardo importante, che abbiamo voluto onorare nonostante le difficoltà organizzative di questa edizione – aggiunge Daniele Buttignol, amministratore delegato di Slow Food Promozione durante la conferenza di preview dedicata ai giornalisti -. La scelta di confermare l’evento è un riconoscimento alla Liguria e a Genova per il percorso fatto in questi 20 anni su temi che hanno avuto e avranno una notevole importanza per il nostro futuro. L’attenzione all’ambiente, al tema delle plastiche nei nostri mari, l’individuazione di modelli di pesca sostenibili che possano garantire un futuro a chi decide di dedicare la propria vita al mare e alla pesca, il tutto visto attraverso la lente della gastronomia, del cibo, dei paesaggi costieri, del turismo, sono per noi elementi imprescindibili».

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Murales in 8 comuni del Gargano per la prima strada nazionale della non violenza: prorogata l’open call

È stata prorogata al 28 maggio la scadenza dell’open call per artisti indetta dalla cooperativa sociale Il Filo di Arianna, nell’ambito del progetto Zona franca, sostenuto da Fondazione CON IL SUD.
L’open call è finalizzata all’acquisizione di manifestazioni di interesse per la realizzazione di 8 murales nei comuni di Cagnano Varano, Carpino, Isole Tremiti, Ischitella, Rodi Garganico, Peschici, Vico del Gargano e Vieste, per tratteggiare la prima strada nazionale contro la violenza sulle donne.
La governance di progetto individuerà 8 artisti di comprovata esperienza ai quali affidare la realizzazione di un’opera di street art sulle pareti individuate.
Le opere, da realizzare con qualunque tecnica che consenta la sua conservazione per almeno due anni, dovranno essere ispirate al rispetto della cultura della non violenza sulle donne.
Per la realizzazione di ogni murales è previsto un contributo pari a 1.000 euro. Nell’importo non sono inclusi i costi per i materiali, di viaggio e di ospitalità riconosciuti, comunque, per un massimo di 500 euro.
Gli interessati dovranno presentare una domanda, debitamente sottoscritta, nella quale manifestano il loro interesse a partecipare alla selezione; curriculum professionale ed artistico; breve scheda illustrativa del progetto. Tutti i modelli da compilare sono disponibili sul sito www.ilfilodiariannacooperativa.it.
Gli interessati dovranno far pervenire all’indirizzo Pec filodiarianna@softpec.it la documentazione richiesta con il seguente oggetto: ‘Manifestazione d’interesse per la selezione di artisti per la realizzazione di opere di street art – Progetto Zona Franca’. Il nuovo termine per la ricezione delle candidature è fissato a mercoledì 28 maggio.

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CSV Napoli, l’assemblea dei soci ha eletto il nuovo consiglio direttivo

Si è tenuta oggi, 7 maggio 2025, l’assemblea dei soci per la formazione del nuovo Consiglio Direttivo del CSV Napoli – Centro di Servizio per il Volontariato della Città Metropolitana di Napoli. Il Centro svolge un ruolo fondamentale nella promozione del volontariato, valorizzando e sostenendo volontari e associazioni del territorio attraverso servizi gratuiti, strumenti e formazione alle numerose persone che hanno scelto l’agire volontario come forma di impegno civile e di cittadinanza attiva.
Dopo le votazioni, il nuovo Consiglio Direttivo, composto a maggioranza da donne, risulta così composto:
  • Alessia Malasomma (ASSIEME APS)
  • Fortuna Giustiniani (MoVI – Federazione Provinciale di Napoli)
  • Eleonora Iocco (Nuova Solidarietà Anteas ODV)
  • Valeria Auricchio (Arci Campania APS)
  • Concetta Carandente Sicco (Croce Italia Area Flegrea ODV)
  • Umberto Cristadoro (ACLI – Sede Provinciale di Napoli)
  • Anselmo Mario Botte (Auser Campania Napoli ODV ETS)

Il Collegio dei Garanti è invece composto da:

– Antonio Filippo Giacomo Esposito (Avis Comunale Napoli)

– Antonietta Bianco (Confraternita Misericordia di Poggiomarino)

– Gianvincenzo Nicodemo (Mani Tese Campania ODV)

Nel corso dell’assemblea, durante la quale è stato approvato all’unanimità il bilancio consuntivo al 31.12.2024 e il bilancio sociale 2024, il presidente uscente Antonio Filippo Giacomo Esposito ha richiamato con orgoglio lo spirito di servizio che ha guidato, in questi mesi di traghettamento, la struttura verso le elezioni, garantendo senza interruzioni la continuità delle attività e la piena erogazione dei servizi a favore dei volontari dell’area metropolitana.
È stata più volte sottolineata l’importanza della partecipazione di ciascun socio: non si tratta soltanto di un adempimento formale per l’approvazione degli atti gestionali e amministrativi, ma di un vero esercizio di democrazia interna, capace di rafforzare trasparenza, legittimità e solidità delle decisioni e di assicurare che l’offerta di servizi risponda costantemente alle reali esigenze del territorio. Inoltre prima delle elezioni l’assemblea
Il nuovo Consiglio Direttivo si riunirà nella giornata di domani per l’elezione del presidente.

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