La città invisibile – La musica dei giovani a Poggiomarino

Il Comune di Poggiomarino, nell’ambito del progetto culturale “La città invisibile”, incluso nel cartellone degli eventi metropolitani 2024-2025 promosso dalla Città Metropolitana di Napoli, promuove un appuntamento aperto alla cittadinanza che mette al centro la musica, il talento dei giovani e i valori della condivisione.

Venerdì 6 giugno 2025, alle ore 11:00 in Piazza IV Novembre, si terrà “Scuole in Musica”, un evento che vedrà protagoniste le orchestre formate dagli studenti dell’Istituto Comprensivo Poggiomarino 1 Capoluogo e dell’Istituto Comprensivo De Filippo Poggiomarino. I ragazzi, accompagnati dai loro docenti di pianoforte, tromba, chitarra e clarinetto, si esibiranno in brani preparati nel corso dell’anno scolastico, offrendo alla cittadinanza un momento di grande coinvolgimento e crescita culturale.

A guidare le due realtà scolastiche, le dirigenti Antonietta Ottaiano e Marianna Massaro, con il coordinamento musicale dei professori Vincenzo D’Arienzo ed Antonio Mancuso .

Una mattinata pensata per valorizzare il ruolo della scuola e della musica come strumenti di espressione, partecipazione e bellezza, in un contesto di festa condivisa con la comunità.

L’articolo La città invisibile – La musica dei giovani a Poggiomarino proviene da Comunicare il sociale.

 “Nutrimas for Uganda”: una raccolta fondi per combattere la malnutrizione e costruire autonomia

Garantire cure, alimentazione e futuro ai bambini ugandesi affetti da malnutrizione: è questo l’obiettivo della campagna di raccolta fondi “Nutrimas for Uganda”, promossa da NutriAfrica ODV con l’ambizioso traguardo di raggiungere 10.000 euro entro il 30 luglio 2025.

L’iniziativa è ospitata su Crowdnet, la piattaforma di CSV Napoli che promuove la responsabilità sociale condivisa e la cultura del dono, sostenendo progetti che uniscono innovazione e solidarietà.

Nel mondo, la Malnutrizione Acuta Severa (MAS) colpisce quasi 13 milioni di bambini, di cui circa 4 milioni vivono in Africa. È una condizione clinica gravissima che causa dissenterie, carenze nutrizionali e, nei casi più estremi, la morte. Per contrastare tutto questo, NutriAfrica ODV ha sviluppato un alimento speciale a rapido utilizzo: il NutriMAS, formulato con ingredienti come sorgo, soia, olio di girasole e spirulina — tutti facilmente reperibili nel continente africano.

Oltre ad avere un alto valore nutrizionale, il NutriMAS è anche sostenibile: può essere prodotto direttamente nei Paesi del Sud Globale, riducendo notevolmente i costi di trasporto e produzione. Ma l’obiettivo dell’associazione va oltre la semplice distribuzione: si punta a rendere le comunità locali autonome, in grado di soddisfare in modo indipendente i propri bisogni.

Per questo motivo, il progetto prevede il trasferimento a Gulu, in Uganda, di un impianto di produzione del NutriMAS, che sarà donato alla popolazione locale. L’iniziativa si articolerà in tre fasi:

  1. Allestimento e collaudo dello stabilimento a Gulu

  2. Coinvolgimento dei bambini

  3. Somministrazione dell’alimento nutrizionale

Contribuire a questa campagna significa partecipare concretamente a un modello di solidarietà innovativa, sostenibile e orientata allo sviluppo.

➡ Sostieni anche tu “Nutrimas for Uganda”: dona ora su Crowdnet
https://crowdnet.it/causes/nutrimas-for-uganda/

L’articolo  “Nutrimas for Uganda”: una raccolta fondi per combattere la malnutrizione e costruire autonomia proviene da Comunicare il sociale.

“Circuito Aperto: celebriamo i talenti del Volta” L’Istituto Volta di Napoli accende i riflettori sui suoi studenti

L’Istituto Tecnico Industriale “Alessandro Volta” di Napoli inaugura con entusiasmo la prima edizione della manifestazione “Circuito Aperto: celebriamo i talenti del Volta”, un evento pensato per valorizzare le capacità e le passioni degli studenti in tutte le loro forme.

La prof.ssa Antonella Gesuele, Dirigente scolastica dell’Istituto, spiega: “Abbiamo voluto dare vita a un momento di festa per riconoscere e celebrare la poliedricità dei nostri ragazzi. Talenti artistici, risultati scolastici eccellenti e capacità personali trovano qui uno spazio di espressione. L’evento nasce con l’intento di diventare una tradizione annuale che premi il merito, l’impegno e la creatività.”

Nel corso della manifestazione saranno premiati gli studenti che hanno conseguito il massimo dei voti lo scorso anno, a dimostrazione del fatto che la fiducia nel percorso scolastico può condurre a risultati brillanti.

“Abbiamo lavorato a stretto contatto con gli studenti, in particolare con i rappresentanti d’istituto, e anche con i docenti che, a titolo volontario, hanno reso possibile tutto questo. La risposta è stata immediata e entusiasta: c’era voglia di riaccendere la vita scolastica e di aprirla al territorio.”

L’inclusione è uno dei cardini dell’iniziativa. “Come ci ricordava don Milani, la scuola non è un ospedale che cura i sani. I nostri studenti vanno accolti con le loro fragilità e unicità. Includere significa riconoscere il valore di ciascuno, a prescindere da ogni differenza. Non parliamo di diversità ma di unicità.”

All’evento prenderanno parte anche enti del terzo settore e realtà del territorio, in un’ottica di apertura e condivisione.

“Spesso nella nostra scuola si svolgono attività di rilievo anche a livello nazionale, ma abbiamo bisogno di raccontarle meglio: questa manifestazione è anche un atto di rendicontazione sociale.”

L’Istituto Volta, prossimo al traguardo dei suoi 170 anni di storia, si conferma un punto di riferimento nella formazione tecnica del territorio.

“Il Volta è più di un titolo di studio: è un senso di appartenenza profondo, che affonda in radici solide e si proietta nel futuro. Il nostro obiettivo è costruire una scuola viva, dinamica, che non si limiti a contemplare se stessa, ma che sappia evolversi insieme ai suoi studenti.”

In questo spirito, l’Istituto Volta ha stretto un partenariato con l’associazione I Ragazzi della Barca di Carta per il progetto Social Flow, dedicato alla comunicazione sociale, nell’ambito del più ampio progetto “Giovani Redattori”, promosso da CSV Napoli.

Questa collaborazione nasce dalla vocazione della scuola a essere sensibile alle tematiche inclusive e alla crescita individuale di ogni studente, valorizzando anche il linguaggio dei media come strumento di espressione, consapevolezza e partecipazione.

L’articolo “Circuito Aperto: celebriamo i talenti del Volta” L’Istituto Volta di Napoli accende i riflettori sui suoi studenti proviene da Comunicare il sociale.

Nasce a Napoli il primo Social Fest: 4 e 5 giugno, due giorni per parlare di carcere, inclusione e innovazione sociale

Due giornate per immaginare un futuro diverso: il Napoli Social Fest – che si svolgerà nei giorni 4 e 5 giugno in piazza Sant’Anna a Capuana – è il primo evento in città interamente dedicato, all’economia carceraria, all’empowerment femminile e alla rigenerazione urbana.
Un’occasione unica per costruire ponti tra istituzioni, comunità e terzo settore, promuovendo alleanze e nuovi modelli di inclusione.

Ospitata presso lo Spazio Obù della Fondazione Terzo Luogo (Piazza Sant’Anna a Capuana), l’iniziativa si inserisce nel progetto “Jail to Job”, promosso da Cooperativa Lazzarelle, Rigenerazioni Onlus e Cooperativa L’Arcolaio, con il sostegno della Fondazione San Zeno, e nasce con l’obiettivo di creare modelli replicabili di inclusione socio-lavorativa per persone in esecuzione penale. Il Festival ha il patrocinio morale del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli.

Obiettivo: trasformare il sistema penale in uno spazio di opportunità attraverso percorsi concreti di reinserimento socio-lavorativo.

In chiusura, la presentazione del Napoli Social Manifesto, un documento partecipato con proposte per rafforzare il lavoro di rete e l’impatto sociale nei territori.

 

Un programma ricco e partecipato:

 

Tavole rotonde, Workshop, Laboratori di co-creazione, Aperitivo sociale e musica dal vivo

Temi al centro del dibattito: Lavoro e identità nel contesto penale, alternative alla detenzione, Comunità ospitali, Educazione e rigenerazione, Empowerment femminile e territorio

Protagonisti del NSF saranno accademici, operatori sociali, amministratori pubblici, magistrati, imprese sociali e realtà culturali. Il 4 giugno, la giornata si chiude con l’aperitivo musicale e l’energia coinvolgente della Banda Basaglia, un momento aperto a tuttə, per celebrare l’inclusione anche attraverso il linguaggio universale delle note.

Info e programma completo:

https://lazzarelle.org

 

 

“Abbiamo immaginato il Napoli Social Fest come un luogo dove far incontrare esperienze concrete di innovazione sociale e visioni capaci di trasformare il sistema penale da spazio di esclusione a opportunità di ricostruzione. Lavoriamo perché la società riconosca il valore del lavoro delle donne detenute e perché il reinserimento sia reale, dignitoso e possibile per tutte”.
Imma Carpiniello, presidente Cooperativa Lazzarelle e coordinatrice del NSF.

“Crediamo nelle seconde possibilità e nella forza del lavoro dentro e fuori il carcere. Contesti in cui le persone si riscoprono capaci, riconosciute, libere di immaginare una nuova storia. È nella dimensione rieducativa e inclusiva del lavoro che si può aprire la strada per una giustizia di comunità”.
Rita Ruffoli, direttrice Fondazione San Zeno, sostenitrice del NSF

 

“Jail to Job opera per il sostegno alla legittima esigenza delle persone di non sentirsi invisibili, di poter contare sulle proprie capacità, di poter diventare agenti di sviluppo del proprio territorio. Il progetto prova a sanare fratture, stabilire connessioni, costruire una prospettiva condivisa in cui tutte le componenti della società civile siano parte attiva”

Nadia Lodato, coordinatrice del progetto Jail to Job

 

“Lavoriamo per creare connessioni vere tra chi vuole ripartire e chi è pronto a scommettere sulle persone. Solo così il carcere può diventare un nuovo inizio.”

Giuseppe Pisano, presidente Cooperativa L’Arcolaio

 

 

 

Ufficio Stampa

Cooperativa Lazzarelle

+39 328 0937749

 

 

Di seguito il Programma.

 

  • PROGRAMMA – MERCOLEDÌ 4 GIUGNO

    14:30 – 15:00 | Accoglienza e registrazione
    15:00 – 16:30 | Inclusione e lotta alla marginalità: un’alleanza tra carcere e società
    Coordina: Francesco Izzo (Università Federico II)
    Interventi istituzionali e introduttivi di: Imma Carpiniello (Lazzarelle), Lorenzo Scirocco (Fondazione Terzo Luogo), Felice Casucci (Assessore Turismo Regione Campania)Lucia Castellano (DAP Campania), Claudia Nannola (UIEPE), Marella Santangelo (Federico II), Rita Ruffoli (Fondazione San Zeno), Francesca de Marinis (tribunale Avellino) Giuseppe Pisano (L’Arcolaio), Nadia Lodato (Rigenerazioni Onlus), Giovampaolo Gaudino (Federsolidarietà), Manuela Marani (L’Altra Napoli)
    Rapporteur: Anna Maria Giordano (Lazzarelle)

    16:30 – 18:00 | Lavoro & Identità: processi di innovazione nel contesto penale
    Coordina: Nadia Lodato (Rigenerazioni Onlus)
    Intervengono: Filippo Giordano (LUMSA), Stefano Consiglio (Fondazione Con il Sud) Giacomo Sarti (Consorzio Open), Giustina Orientale Caputo (Federico II), Stefania Milano (Bivigroup), Simmaco Perillo (Al di là dei Sogni), Mariano Di Palma (Libera Campania), Imma Carpiniello (Lazzarelle)
    Rapporteur: Adriana Anzelmo (L’Arcolaio), Stefano Consiglio (Fondazione Con il Sud)

    18:00 – 19:30 | Aperitivo sociale con la musica dal vivo della Banda Basaglia
    Un momento conviviale e musicale per condividere valori, esperienze e buone pratiche in un’atmosfera informale e inclusiva.

    PROGRAMMA – GIOVEDÌ 5 GIUGNO

    9:30 – 10:30 | Accoglienza

    10:30 – 12:00 | Alternative al carcere: pene sostitutive, messa alla prova e misure di comunità
    Coordina: Giuseppe Pisano (L’Arcolaio)
    Con: Patrizia Mirra (Tribunale Sorveglianza Napoli, invitata), Samuele Ciambriello (Garante Detenuti Campania), Gaetano Eboli e Marco Puglia (Magistrati Sorveglianza Napoli,), Nadia Lodato, Imma Carpiniello, Sandra Vatrella (Federico II), Francesco Pascale (Terra Felix), Mestieri Campania, Alessandra Pirera (CPI Napoli), Giuliano Ciano (Fuori di Zucca), Teatri in Gestazione, Casa del Contemporaneo, Maurizio Giambalvo (Wonderful Italy)
    Rapporteur: Ilaria Muzzica (Lazzarelle)

    11:30 – 13:30 | Tavoli paralleli di lavoro

    Tavolo 1 – CoBaLTO: Comunità Ospitali per un turismo sostenibile
    Coordina: Rosanna Veneziano (Università Vanvitelli)
    Intervengono:  Rosanna Romani DG Regione Campania  Man Allart, Travel for Action and Memory, Casa del Contemporaneo, Le Nuvole, Rosanna Romani DG Regione Campania, AltoFest, Lazzarelle, ABANA, Malazè, En Kai Pan, Blam, Fondazione Campania dei Festival Rosario Mattera (malazè)
    Rapporteur: Michela Carlomagno (Vanvitelli)

    Tavolo 2 – Human Regeneration: attivare attraverso l’educazione
    Coordina: Giacomo Smarrazzo (Era Coop)
    Con: Rigenerazioni Onlus, Fondazione Terzo Luogo, Dedalus, Piano Terra, Quartieri Spagnoli, Grillo Parlante, Orsa Maggiore, Biblioteche senza Frontiere, Fondazione Morra Greco, Opera Don Calabria, Reggia di Caserta – Progetto Horticoltura, Amici di Peter Pan

    13:30 – 14:30 | Lunch break

    14:45 – 15:30 | Speed Pitching delle cooperative
    Presentano le loro esperienze: Terra Felix, Fuori di Zucca, Al di là dei Sogni, Idee in Fuga, La Strada

    15:30 – 17:00 | Femminismo, territorio e opportunità
    Coordina: Paola Pizzo (Lazzarelle)
    Intervengono: ActionAid, Azione contro la fame, Clean Sicily, Antigone, Chi Rom e chi No, Centro Antiviolenza Dream Team, Lise Moutoumalaya (Consolato di Francia, invitata)

    17:00 – 18:00 | Restituzione dei lavori e creazione partecipata del Napoli Social Manifesto
    Un documento collettivo di proposte per rafforzare l’impatto sociale e il lavoro di rete nei territori.

L’articolo Nasce a Napoli il primo Social Fest: 4 e 5 giugno, due giorni per parlare di carcere, inclusione e innovazione sociale proviene da Comunicare il sociale.

“Il nostro Ciak”. 100 ragazzi con disabilità si cimenteranno nel cinema e nel giornalismo

A Mazara del Vallo, presso la sala-conferenze del risto-bar “Lu-Mè”, si è tenuto il workshop “Il nostro Ciak: il progetto e i suoi obiettivi” che segna di fatto l’avvio del progetto promosso dalla UILDM Mazara. L’idea progettuale è stata selezionata attraverso l’Avviso n. 2/2024 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali relativo ad iniziative promosse ai sensi dell’articolo 72 del D.Legs. 3 luglio 2017 n. 117 (“Codice per il Terzo Settore”). Il progetto “Il nostro Ciak” è strutturato per rispondere in maniera integrata ai bisogni di giovani tra i 18 e i 29 anni con disabilità e in situazioni di svantaggio socio-economico. L’iniziativa si articola in una serie di interventi educativi e culturali volti a promuovere l’inclusione sociale, attraverso percorsi di comunicazione, formazione e attività teatrali. Il progetto si avvale del contributo di una rete composta da 11 partner nazionali (Circolo Legambiente “Francesco Lojacono” di Palermo, Fiadda Roma APS, Fiadda APS, Avi Umbria APS, Associazione Atlantis 27 OD, ANIS Regione Puglia, FISH FVG, FISH Calabria, Associazione Insieme Verso Nuovi Orizzonti ODV, Associazione Crescere Insieme e Fondazione Messina–Ente Filantropico) e da un’équipe multidisciplinare che opererà in sinergia per garantire la qualità metodologica e l’efficacia degli interventi.

Ad aprire e coordinare l’incontro, che ha visto la partecipazione di molti ospiti della struttura gestita dalla UILDM Mazara e fra i beneficiari del progetto, è stata la Presidente di ANIS Regione Puglia, Anna Capra che ha così spiegato: “Il progetto vedrà coinvolti 100 destinatari in tutta Italia che realizzeranno prodotti artistici, teatrali giornalistici, si cimenteranno anche nel fare gli speaker in una radio. Il progetto avrà una durata di 14 mesi, inizia a Mazara del Vallo e terminerà Monopoli, con diversi step e con il coinvolgimento di diverse realtà che si occupano di diverse disabilità, costituendo così una rete con l’obiettivo l’inclusione sociale”.

Giovanna Tramonte, Presidente UILDM Sezione Mazara, ha così sottolineato: “E’ un progetto molto ambizioso, importante, la sua bellezza nel fatto che ha saputo cogliere lì dove le istituzioni sono carenti considerata la mancanza di servizi per una completa integrazione che vedono il disabile soggetto passivo di iniziative spesso slegale fra loro. I destinatari del Progetto ‘Il nostro Ciak’ diventano protagonisti. Ringraziamo pertanto la progettista dott.ssa Giuseppa Adamo e benvenuti a bordo a tutti i partner”.

Sono così intervenuti online alcuni partner del Progetto. Antonio Cotura, Presidente di Fiadda APS, ha evidenziato il tema dell’accessibilità e fruibilità dei servizi nella partecipazione alla vita sociale. “Nell’immaginario collettivo si pensa solo alle barriere architettoniche ma l’accessibilità lato sensu –ha avvertito il prof. Cotura- riguarda le relazioni umane in generale, la fruizione di spazi pubblici. Con ‘Il nostro Ciak’ siamo tutti chiamati a portare conoscenze, esperienze, competenze per rendere questa progettualità conforme ai suoi obiettivi e per renderla divulgabile e replicabile attraverso un criterio di progettazione universale”. Emilia del Fante, presidente di Fiadda Onlus Roma, ha aggiunto: “questo progetto ci tocca il cuore perché rientra nella cultura di Fiadda Roma impegnata da anni nella promozione delle tecniche cinematografiche fra i giovani, pertanto daremo il nostro forte contributo alla sua riuscita”.

E’ intervenuto anche il dott. Andrea Tonucci di Avi Umbria:  “Ringraziamo per esser stati coinvolti in questa bellissima iniziativa, stimolante, di prospettiva nazionale. Porteremo la nostra esperienza nello sviluppo di forme di aggregazione, dal lavoro, al tempo libero, alla comunicazione con strumenti innovativi. In bocca al lupo a tutti noi”.

Il nostro Ciak -ha spiegato infine Giuseppa Adamo, project manager del progetto- è un progetto a misura delle diverse espressività ed ha finalità ludico-aggregative per rafforzare le competenze personali e relazionali dei beneficiari, valorizzando le loro potenzialità e favorendo l’accesso attivo alla vita culturale e sociale. Ringraziamo il Ministero delle Politiche Sociali e l’UILDM Mazara per la fiducia, e tutti i partner che si adopereranno per la riuscita del progetto. Fra le attività previste anche la realizzazione di un cortometraggio con il noto regista Giuseppe Gigliorosso da portare in festival nazionali e internazionali. In un momento così tragico ove la vita di migliaia di innocenti è quotidianamente a rischio, questo progetto vuole essere anche un momento di riflessione. Non si può restare inermi di fronte a quanto di orribile sta avvenendo dall’altra parte del Mediterraneo”. 

L’articolo “Il nostro Ciak”. 100 ragazzi con disabilità si cimenteranno nel cinema e nel giornalismo proviene da Comunicare il sociale.