“Democracity”: economia civile e felicità pubblica. Iscrizioni aperte per il VolCamp di Manitese Campania

Si tratta di un’ esperienza residenziale gratuita, rivolta a ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 ed i 28 anni, che si terrà dal 30 giugno al 4 luglio a Vico Equense, Marina di Aequa presso il Circolo di Seiano. Attraverso lezioni, laboratori, coaching e visite guidate, i partecipanti saranno accompagnati in un percorso di consapevolezza critica che vuole superare il modello individualista dell’homo economicus in favore di una visione comunitaria e solidale, ispirata alla felicità pubblica e alla cura dei beni comuni.

Esperti come la prof.ssa Dela Caldarelli, il prof. Mauro Sciarelli, il prof. Felice Casucci, il prof. Andrea Patroni Griffi, il prof. Eugenio Piscino, il prof. Umberto Morelli, il dott. Leonardo Lasala, il dott. Alberto Corbino, il dott. Umberto Cristadoro, la prof.ssa Tiziana Russo Spena, Il prof Renato Briganti, il dott. Maurizio Cari, ed il Procuratore generale del tribunale di Napoli Aldo Policastro, insieme ad educatori e volontari si confronteranno su strategie concrete per costruire comunità inclusive e rispettose della natura, in cui i diritti delle persone e dell’ambiente siano al centro del loro scelte, economiche, politiche e culturali.
Sono ammessi a partecipare al VolCamp DemocraCity i primi 15 ragazzi che scriveranno all’indirizzo mail dell’Associazione Manitese Campania: napoli@territorio.manitese.it
Ai fini dell’iscrizione è necessario indicare nell’oggetto della mail “Volcamp 2025” e nel messaggio nome, data e luogo di nascita, titolo di studio e se si fa parte di qualche ente di Terzo settore.

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Giornata mondiale del rifugiato: la lezione napoletana sull’accoglienza

Accoglienza, garanzia dei diritti fondamentali, tutele. Ma anche occasioni di lavoro e di crescita. I messaggi che arrivano da Napoli in occasione della Giornata mondiale del rifugiato sono molteplici, ma con un filo conduttore: dare l’opportunità a chi viene da lontano di raggiugere felicità e soddisfazioni. Momento di riflessione, la serie di interventi questa mattina alla Sala dei Baroni del Maschio Angioino alla presenza di autorità e operatori del Terzo Settore. Luca Trapanese, assessore al Welfare del Comune di Napoli sul punto è perentorio: «La nostra è la città dell’accoglienza, le persone immigrate e rifugiate sono una risorsa e sono cittadini che come fatto in passato da noi sono immigrate e rifugiate. Per tale motivo – aggiunge Trapanese – Napoli deve accogliere le persone che arrivano perché è la storia che parla delle migrazioni delle persone».

Qualcuno può storcere il naso, spesso lo straniero fa quasi paura in nome di un’invasione smentita dai numeri. In proposito, Trapanese è conscio: «L’arrivo di queste persone può creare disordine ma, dall’altro lato, porta anche ricchezza, cultura, storia, arte ed è stato importante. In quattro anni di nostro mandato abbiamo ristrutturato l’accoglienza. Avremmo sicuramente bisogno di risorse maggiori, più energie ma il lavoro fatto con l’Unchr, con il Sai (Sistema Accoglienza e Integrazione ndr.), l’accoglienza dei minori non accompagnati e la condivisione con Procura, Prefettura, Asl, servizi sociali, enti del terzo settore è stato decisivo per l’accoglienza».

Abraham Narcisse Kuadio, mediatore interculturale e membro della Consulta Immigrati del Comune di Napoli trova un significato complesso alla giornata: «Deve passare il concetto della pace e della riconoscenza della figura del mediatore, dello straniero. Inoltre, deve essere rispettata la parta. In alcuni casi in Italia, un Paese accogliente, delle attività politiche o azioni di cittadini vanno contro i principi fondamentali per quello che riguarda i rapporti tra gli esseri umani». Nello specifico Kuadio chiede «ai Paesi occidentali, ipoteticamente democratici, di rispettare i diritti umani. Chi arriva avere un documento per accedere i servizi. Non solo Welfare – insiste –  ma anche la possibilità per gli stranieri di poter imparare dei mestieri, così anche se ritornano nel proprio Paese hanno acquisito delle professionalità che permetta loro di crearsi una posizione, senza dover più ripetere il viaggio della speranza». I tempi per l’ottenimento di permessi e documenti sembrano ancora troppo lunghi. Ancora Abraham Narcisse Kuadio: «Chiediamo di restringere i tempi. A volte le Questure danno permessi di soggiorno già scaduti e quindi gli stranieri sono costretti a spendere altri soldi per rifare le pratiche, complicando il tutto. Le Questure dovrebbero distribuire le pratiche sui commissariati sui territori che possono anche loro essere d’aiuto per la consegna dei documenti smaltendo le pratiche».

«Oggi più che mai c’è un arretramento dei diritti, poco coraggio ed è quindi necessario essere in linea e soddisfare i bisogni di queste persone e dare loro risposte» ammonisce l’assessore regionale all’Immigrazione Mario Morcone aggiungendo come il tema «riguarda la nostra società civile e i valori della nostra Costituzione, che spesso dimentichiamo. Il mio timore è che Napoli, Roma e Milano abbiano ancora in sospeso domande del 2020 della direttiva del Ministro Lamorgese ed è una vergogna». Il riferimento è al Decreto Legge n. 130 del 2020, in merito alle normative sulle migrazioni e protezione internazionale nel nostro Paese. Morcone esprime anche un rammarico. «Avevamo lavorato bene, per garantire servizi, con gli Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati ndr.) che hanno funzionato soprattutto con i Comuni più piccoli. Poi c’è stata l’ondata della cattiveria dei Siproimi (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati ndr.), senza dimenticare le regole rigide di Dublino 3 sulla protezione internazionale. Ma su Welfare e diritto alla casa vanno date risposte di sistema».

I numeri

Importante dare dei numeri per affrontare con maggiore sostanzialità la questione rifugiati. A fornirceli, per ciò che concerne il territorio della provincia di Napoli, è il vicesindaco della Città Metropolitana Domenico Cirillo, anch’egli presente all’incontro al Maschio Angioino.  «Fino allo scorso anno, in Campania si contavano oltre 190mila cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti, di cui più della metà, circa 100mila, nella città metropolitana di Napoli». Inoltre, sul territorio campano, sono stati accolti «circa 18mila rifugiati di nazionalità ucraina, posizionandosi tra le prime regioni in Italia, e tanti altri dagli altri Paesi del mondo da cui si scappa per la guerra o per crisi umanitarie. Questi numeri ci ricordano l’importanza e la delicatezza del nostro compito, ma anche la straordinaria risorsa che queste persone rappresentano». Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo, è delegato dell’Associazione Nazionale dei Comuni per l’accoglienza, l’immigrazione e l’integrazione. Le sue, sono parole di consapevolezza. «Il sistema è lacunoso soprattutto per ciò che attiene l’ambito delle Regioni sulla casa, sulle politiche di indirizzo. Anche quello Sai ha subìto troppe modifiche». Nonostante ciò, nel 2024 ha consentito sul territorio nazionale di assistere 55.000 persone sul tema dell’accoglienza su 2000 Comuni, 1000 dei quali di dimensione più piccola con 25.000 operatori». Su scala mondiale interviene con numeri da brividi Andrea De Bonis dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). «Nel mondo sono 122 milioni i rifugiati, con una crescita costante negli ultimi 15 anni. Oggi abbiamo diversi teatri di guerra: dalla Siria all’Afghanistan, passando per l’Ucraina, la Palestina e senza dimenticare che ora ci saranno i rifugiati della guerra tra Israele e Iran». Nel nostro Paese, sottolinea De Bonis, «il 45% dei rifugiati vive in condizione di povertà assoluta, il 67% in condizione di povertà relativa mentre il 52% parla poco e male l’Italiano perché nei centri di accoglienza si studia oggi poco e il 25% ha avuto problemi a trovare un alloggio con l’11% che ha dovuto dormire per strada». De Bonis lancia poi un altro allarme riguardante l’Unchr. «A causa della decisione di alcuni Stati, nel 2025 il nostro budget è stato tagliato del 40%. In questo modo è difficile dare risposte ai rifugiati».

di Antonio Sabbatino

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SPAZ-IO: il festival che mette al centro creatività, arte e partecipazione

Venerdì 27 e sabato 28 giugno 2025,  l’I Point e il Parco di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano ospiteranno SPAZ-IO, festival gratuito e aperto a tutt* che invita * partecipant* a trovare – o ritrovare – il proprio spazio. Non solo fisico, ma soprattutto creativo, relazionale e sociale: sarà una due giorni animata da laboratori a cielo aperto di arte, musica, riflessione e sperimentazione.
SPAZ-IO è un festival che nasce nell’ambito del progetto YICF – Youth Impact Through Community Festivals, co-finanziato dall’Unione Europea, che ha coinvolto giovani da Italia, Romania, Spagna e Norvegia, chiamat* a co-creare un evento culturale nel proprio territorio per stimolare cittadinanza attiva e innovazione sociale.
A ospitare la prima edizione di SPAZ-IO è Two+Two, realtà che opera da anni nella progettazione culturale e sociale all’interno dell’iPoint di San Giorgio a Cremano, che insieme a Camilla Palange, Angelo Rainone, Valerio De Luca, Giulia Paone e Simona Papa. Una squadra giovane e multidisciplinare, nata per promuovere pratiche di cura, attivazione e sostenibilità attraverso i linguaggi dell’arte e della partecipazione.
SPAZ-IO è per chi cerca un punto da cui partire
SPAZ-IO non è solo un festival, ma un invito: a esplorare le proprie passioni, a connettersi con gli altri, a occupare attivamente il proprio tempo e a costruire con la propria comunità.
SPAZ-IO sarà un acceleratore di idee, voci e visioni, capace di generare legami autentici, attivare processi di consapevolezza e lasciare una traccia fertile nel territorio.
Il nome “SPAZ-IO” gioca con il doppio senso tra spazio fisico e simbolico e l’io individuale e collettivo. Il trattino sottolinea un movimento: l’”io” che si cerca, si afferma, si relaziona.
È uno spazio in cui identità diverse si incontrano, si raccontano, si intrecciano.
Uno spazio che non si limita a ospitare, ma attiva e trasforma.
Un evento gratuito e inclusivo, pensato per creare legami, possibilità e ispirazioni nuove.
Perché lo spazio di ciascuno di noi si costruisce insieme.
Un’esperienza collettiva tra talk, workshop, arte e musica
Il festival si apre venerdì 27 giugno con uno spazio di benvenuto e presentazione del progetto: una serie di talk ispirazionali in cui si alterneranno Two+Two, Futura Torre, realtà di rigenerazione urbana attiva a Torre del Greco, e Europiamo, associazione che promuove opportunità europee per i giovani su tutto il territorio nazionale.
A seguire, spazio agli artisti che si esibiranno sul palco. Un Open Mic Contest aprirà la serata; una sfida tra giovani talenti emergenti suddivisi in due categorie di concorso: “OPEN”, aperta a cantanti, rapper, cantautori/cantautrici, musicistɜ solistɜ o band emergenti (massimo 3 componenti), e “SCUOLA DI MUSICA”, categoria speciale riservata esclusivamente agli/alle studenti/esse della scuola di musica “Music Pole” di Ivana Muscoso, che si esibiranno durante un momento dedicato della serata.
La giuria per entrambe le categorie sarà composta da Ivana Muscoso, Angelo Rainone, Salvatore Rainone, Sevenai e Pietro Santangelo. In palio per ognuna delle due categorie ci sarà la possibilità di vincere due ore di registrazione in studio professionale a Napoli, con produzione completa di un singolo.
Chiude la serata il live di PS2 – Pietro Santangelo Duo (Pietro Santangelo e Salvatore Rainone), con una performance di world music e improvvisazione, accompagnati per l’occasione da Angelo Rainone.
La giornata di sabato 28 giugno è interamente dedicata alla sperimentazione creativa, alla formazione informale e alla relazione. Dalla mattina al tramonto, si alterneranno workshop e attività a tema “spazio”, declinato nei suoi molteplici significati.
Tra i protagonisti delle attività:
  • Valerio De Luca, attore e performer, con SPAZ-IO IN GIOCO, un laboratorio di teatro fisico e relazionale per chi vuole mettersi in gioco con il corpo e con l’altro;
  • Angelo Rainone, musicista e produttore, guiderà Dentro il ritmo, un’esperienza immersiva tra percussioni afrocubane e movimento;
  • Maurizio Capone, storico fondatore dei Capone & BungtBangt, insegnerà a costruire strumenti musicali da materiali di scarto nel laboratorio L’eco degli scarti;
  • Annalisa Di Filippo, pittrice, proporrà una sessione collettiva di pittura libera e sperimentale, L’alchimia del colore;
  • Donato Ciao, CEO di Gruv – Design for Impact, condurrà un talk partecipato sulle possibilità del design civico e della partecipazione dal basso.
Non mancheranno momenti di socialità e condivisione, come il pranzo curato dalla Panetteria Sociale o il DJ Set con dance floor all’aperto.
Per tutta la giornata di Sabato 28 giugno, il festival ospiterà esposizioni artistiche, market creativi e stand interattivi:
  • Le opere di Annalisa Di Filippo (Bodailab) e le creazioni etiche in corallo rigenerato dell’artista Ramona Raiola;
  • Lo Swap Party a cura di Greenpeace gruppo locale Napoli, per scambiare abiti e oggetti in un’ottica di economia circolare;
  • Lo stand “Guerrilla Planting” dell’associazione Donne in Movimento, per seminare una rivoluzione verde partendo da piccoli gesti;
  • L’info point di Europiamo, con materiali sulle opportunità europee, e quello di Futura Torre, per conoscere pratiche partecipative locali;
  • L’attività di mappatura partecipata “La tua idea di spazio pubblico” promossa da Futura Torre, per immaginare insieme nuovi spazi di cittadinanza.
  • Il contributo di The Future We Need, associazione nata da giovani per i giovani, che ha già operato all’EYE (European Youth Event) 2025 con un’attività partecipata sulla fast fashion.

📍 Parco di Villa Bruno, San Giorgio a Cremano
📆 27–28 giugno 2025
🎟 Ingresso libero e gratuito

Qui il programma completo

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Festa della Musica a villa Sora con i volontari del GAV e il Parco Archeologico di Ercolano

Il Parco Archeologico di Ercolano, in collaborazione con il Comune di Torre del Greco e in convenzione con il Gruppo Archeologico Vesuviano, celebra la Festa della Musica 2025 con un evento speciale all’interno della suggestiva cornice di Villa Sora, antica villa marittima situata a Torre del Greco. Un’iniziativa aperta al pubblico che intreccia archeologia, spettacolo, enogastronomia e valorizzazione del territorio, restituendo nuova vita a uno dei siti più affascinanti del litorale vesuviano.
Nel pomeriggio di sabato 21 giugno, a partire dalle ore 17.00, l’area archeologica si trasformerà in un palcoscenico naturale, grazie a un ricco programma articolato in momenti informativi, teatrali-musicali ed eno-gastronomici, con protagonisti assoluti i suoni, i sapori e i colori dell’antichità.
L’iniziativa si apre con visite guidate e pannelli didattico-esplicativi dedicati alla storia e all’architettura di Villa Sora, a cura dei volontari del Gruppo Archeologico Vesuviano (GAV), promotore attivo della valorizzazione del sito. A seguire, il pubblico sarà immerso nelle rievocazioni sonore dell’antichità con la performance dei Synaulia, ensemble di fama internazionale specializzato nella ricostruzione e nell’utilizzo di strumenti musicali del mondo classico. La loro esibizione, un connubio di teatro, danza e musica in costume d’epoca, rievoca le atmosfere spirituali e festose della romanità, fondendo ricerca filologica e spettacolo dal vivo.
A conclusione della serata, spazio ai piaceri del palato con una degustazione di pietanze dell’antichità, ispirate al celebre ricettario di Apicio e alle delizie locali come la Cassata Oplontis, in un viaggio sensoriale tra gusti dimenticati e tradizioni ritrovate.
L’evento, che si inserisce in un più ampio progetto di promozione e conoscenza di Villa Sora, condiviso con il Comune di Torre del Greco, rappresenta anche un importante momento di rete territoriale: il GAV coinvolgerà infatti altri Gruppi Archeologici della Campania per promuovere scambi culturali e valorizzare il patrimonio diffuso della regione.
La valorizzazione di Villa Sora è un obiettivo che abbiamo voluto condividere con tutta la comunità di Torre del Greco con un protocollo d’intesa con il Comune – dichiara Francesco Sirano, funzionario delegato alla Direzione del Parco Archeologico di Ercolano. – Con questa iniziativa vogliamo restituire vita a un luogo della memoria, intrecciando archeologia, musica, cibo e tradizioni per risvegliare il legame tra la popolazione e il proprio patrimonio culturale. Eventi come questo rappresentano una forma concreta di archeologia pubblica, in cui la bellezza e la conoscenza diventano strumenti di partecipazione e cittadinanza attiva. Ringrazio il Comune di Torre del Greco e il Gruppo Archeologico Vesuviano per il costante impegno e per l’appassionata dedizione al territorio.”
“Villa Sora è al centro di un programma di interventi che mirano alla piena valorizzazione del sito – afferma Luigi Mennella, sindaco di Torre del Greco – sulla base del protocollo d’intesa siglato con la direzione del Parco Archeologico di Ercolano. L’iniziativa in programma sabato si inserisce appieno nel piano portato avanti dall’amministrazione comunale di concerto con il Parco, che tra le altre cose ha inteso promuovere la realizzazione di un lavoro di documentazione storica sulle Terme Ginnasio. Un lavoro che vede in prima linea i responsabili del Gruppo Archeologico Vesuviano, che anche in questa occasione non lesineranno sforzi per far conoscere e apprezzare le bellezze di cui è dotata Villa Sora”.
Un’occasione unica per vivere l’archeologia in modo partecipato e coinvolgente, rafforzando il senso di appartenenza e l’identità culturale del territorio attraverso il recupero e la celebrazione del suo genius loci.
INFO E PRENOTAZIONI
L’evento è a ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria fino alle ore 18:00 di venerdì 20 giugno 2025.
I turni di visita saranno i seguenti:17:00, 17:20, 17:40 e 18:00.
Alle 18:30 si darà inizio allo spettacolo, a seguire la degustazione. Conclusione dell’evento alle ore 21:00 circa. Parcheggio a pagamento in via del Cimitero per l’intera durata dell’evento.
Per prenotazioni rivolgersi all’indirizzo mail archeotorre@gmail.com specificando se si intende trattenersi per l’intera durata dell’evento o partecipare solo allo spettacolo e alla degustazione.
Per informazioni telefono/whatsapp 379-2196736.

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