12 Mag, 2025 | Comunicare il sociale
Un nuovo appuntamento inserito nel calendario di “Arte, cultura e solidarietà”, il ciclo di visite guidate organizzato dalla Fondazione ANT in Campania, che permette di esplorare alcuni dei luoghi più affascinanti e storici di Napoli, sostenendo al contempo le équipe sanitarie di ANT.
Domenica 18 maggio alle ore 11:00, con il sostegno dell’associazione ArtDALB, Fondazione ANT propone “Sireneide – Sulle tracce di Partenope”, una passeggiata solidale nel cuore del Centro Storico di Napoli, alla scoperta delle origini mitologiche della città.
Non si tratta di una semplice visita guidata, ma di un’esperienza immersiva e affascinante che unisce mito, arte e scoperta: una vera e propria “sfida” a cielo aperto per riconoscere e riscoprire le immagini, spesso invisibili agli occhi distratti, della Sirena Partenope nei luoghi e nelle opere d’arte napoletane. Il percorso condurrà i partecipanti fino al luogo dove – secondo la leggenda – la Sirena avrebbe trovato il suo eterno riposo.
L’iniziativa è pensata per adulti e famiglie, e si propone di offrire un’esperienza coinvolgente e fuori dai circuiti turistici più comuni. Oltre al valore culturale, l’evento ha un importante scopo solidale: l’intero ricavato sarà devoluto a sostegno delle attività gratuite di assistenza domiciliare e prevenzione oncologica di Fondazione ANT.
Da oltre 45 anni, la Fondazione ANT garantisce ogni giorno cure specialistiche e supporto psicologico a casa dei malati oncologici in 31 province italiane, inclusi i territori di Napoli e Caserta. Attualmente sono circa 3.000 i pazienti assistiti ogni giorno grazie a un’équipe di medici, infermieri e psicologi che lavorano per offrire dignità e conforto, gratuitamente, a chi affronta la malattia. ANT si occupa anche di prevenzione: sono in programma a fine maggio e inizio giugno anche visite gratuite di prevenzione del melanoma a Napoli e Caserta (https://ant.it/prevenzione/).
Il punto di partenza dell’itinerario, che sarà svelato solo nel corso della visita, è da Piazza Bovio Napoli (ritrovo ore 10.45). La durata è di 1 ora e mezza circa.
Il contributo solidale è di 15 € per gli adulti, 7 € per i ragazzi (7-14 anni), gratuito per bambini fino a 6 anni
La prenotazione è obbligatoria. Si può contattare la delegazione ANT di Napoli ai numeri:
081 6338318 | 348 3150325| 328 8427184.
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12 Mag, 2025 | Comunicare il sociale
Grazie a un progetto che ha visto la partecipazione, in qualità di esperti, dello street art sannita Fabio Della Ratta e dell’artista Domenico Olivieri, nel carcere femminile di Benevento, è nata l’officina artistica rosa, che ha regalato alle detenute, la possibilità di lasciare un segno tangibile della loro creatività all’interno del carcere stesso.
Le mura sono state trasformate ed hanno preso vita, regalando colore e speranza alle ospiti della casa circondariale.
Il progetto dello street art ha avuto il merito di essere un’esperienza creativa, che ha donato voce e speranza, rappresentando un’occasione di riscatto e presenza.
Un laboratorio artistico parte di un percorso ben più ampio, che ha visto nell’arte uno strumento di reinserimento sociale e umano, permettendo a stencil e collage di diventare strumenti per raccontarsi con sincerità e senza filtri, mettendo in evidenza sentimenti, mancanze, fragilità e speranze.
Le opere create, per il momento, non sono state portate fuori dal carcere.
Si è scelto infatti di custodirle al suo interno con forza intima, un po’ come a volerne preservare il messaggio e un po’ per far in modo che, lo stesso, si sedimenti nel cuore di chi passa da lì.
Un progetto che ha lasciato il segno, dunque, non solo nell’animo delle detenute coinvolte, ma anche all’interno dello stesso carcere, le cui pareti sono diventate esempio di narrazione viva ed identità.
Un viaggio introspettivo, che ha dato vita ad una vera e propria memoria collettiva ove ogni colore rivendica, come le persone, il suo diritto all’esistenza.
di Annatina Franzese
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12 Mag, 2025 | Comunicare il sociale
È in programma domani, 13 maggio, l’intitolazione della Biblioteca diocesana di Nocera Inferiore- Sarno al beato Giovanni Paolo I. L’appuntamento è alle 10.00 presso il Palazzo della Curia vescovile di Nocera Inferiore.
La Biblioteca diocesana “Giovanni Paolo I” raggrupperà le sezioni già dedicate a monsignor Gaetano Ficuciello e al servo di Dio Igino Giordani. All’incontro interverrà Stefania Falasca, postulatrice della Causa di Canonizzazione di papa Albino Luciani. Ad introdurre i lavori sarà Giuseppe Palmisciano, direttore dell’Archivio e della Biblioteca diocesana, mentre il vescovo monsignor Giuseppe Giudice detterà le conclusioni della mattinata.
La conferenza che seguirà all’intitolazione della Biblioteca diocesana partirà dall’edizione critica a cura di Falasca, con la prefazione del cardinale Josè Tolentino de Mendonça, del volume Illustrissimi. Si tratta di una silloge di quaranta lettere immaginarie che Luciani, poi diventato Giovanni Paolo I, destinò a un caleidoscopio di personaggi storici e biblici, ignoti pittori, santi e persino un orso, autori reali di epoche e letterature diverse, personaggi del mito classico o fittizi. L’intitolazione si inserisce nell’ambito della rassegna Maggio della Cultura. Giunta alla quarta edizione, l’iniziativa è promossa dalla Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno attraverso il Mensile Insieme, il Museo San Prisco, l’Ufficio Beni Culturali e Edilizia di culto, l’Archivio e la Biblioteca diocesana. Gli eventi sono stati aperti dalla mostra Jubileum25. Il prossimo appuntamento è in programma sempre nel Palazzo della Curia venerdì 16 maggio, alle 19.00, con la presentazione del libro di Maria Rita Cerimele, “Diana Pezza Borrelli. Come un uragano”.
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12 Mag, 2025 | Comunicare il sociale
Arriva su Amazon Prime Video “(Non) c’è 3 senza 2”, un cortometraggio a capitoli che racconta un tema ancora poco esplorato dal cinema italiano, la ricerca della maternità, tra intimità, ostacoli e tabù. “(Non) c’è 3 senza 2” è scritto e diretto da Antonio Esposito, che ne è anche interprete insieme a Sara Saccone.
Il film esplora con delicatezza una quotidianità spesso nascosta, fatta di tentativi, visite mediche, attese silenziose e speranze disattese. Alternando situazioni surreali a momenti di autentica profondità emotiva, offre una prospettiva realistica sulle sfide affrontate da molte coppie nel percorso verso la genitorialità. Senza scadere in drammatizzazioni eccessive, mostrando le difficoltà che spesso vengono affrontate con segretezza o stigma sociale, rompendo così il tabù intorno alla fertilità, la narrazione procede con un equilibrio sottile tra malinconia leggera e ironia intelligente, capace di coinvolgere e sensibilizzare lo spettatore.
“(Non) c’è 3 senza 2” è un lavoro autoprodotto da Gli Scusateci, che non ha avuto accesso a finanziamenti pubblici o privati. Il progetto ha conquistato svariati riconoscimenti in Italia ed all’estero, tra i quali il Silver Award for Best Web Series ai New York Movie Awards, premio che ne ha consolidato credibilità artistica e aperto nuove opportunità di distribuzione. Il suo approdo su Prime Video è il segnale che anche un cinema indipendente, costruito con cura, come nella scelta di farsi affiancare da una psicoterapeuta sistemica relazionale nella scrittura, può incontrare un pubblico più ampio. Ed è un’occasione per aprire una riflessione collettiva su una realtà che riguarda tante coppie, ancora troppo spesso lasciate sole.
LA STORIA – Il cortometraggio segue le vicende di Gaetano e Sandra, una coppia che desidera avere un figlio ma si confronta con le sfide legate alla fertilità. Attraverso situazioni quotidiane e incontri con personaggi singolari, il film affronta con ironia e sensibilità le difficoltà emotive e sociali legate alla ricerca di una gravidanza.
Gli Scusateci sono un gruppo di film-maker napoletani, nati in teatro alla fine degli anni ’90, approdati sul web nel 2014. Lo stile dei loro lavori prende spunto dal cinema, dal teatro e dal web attraverso un linguaggio ironico, leggero e partenopeo. I loro video hanno totalizzato più di due milioni di visualizzazioni su Facebook, YouTube e TikTok.
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12 Mag, 2025 | Comunicare il sociale
Si chiama “Terra mia” il concorso sul linguaggio cinematografico e audiovisivo con cui l’I.S.I.S. Elena di Savoia di Napoli ha chiamato a raccolta gli studenti della regione con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni sul legame tra i luoghi della Campania e i suoi abitanti.
Un concorso sulla produzione di un video partendo dal titolo della canzone di Pino Daniele, alunno dell’Istituto Diaz, oggi succursale dell’ Elena di Savoia, in cui i ragazzi possono raccontare i propri territori e il legame che li unisce alla propria terra.
«Il progetto- spiega Daniela Oliviero, dirigente scolastico dell’ I.S.I.S. Elena di Savoia- è un’iniziativa di formazione e diffusione cinematografica realizzata nell’ambito del progetto “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione” voluto dal MIM e dal Ministero della cultura. La nostra scuola è stata una delle poche a ricevere il finanziamento. Il progetto ha un duplice scopo: conoscere la teoria e mettere in pratica le fasi di una produzione cinematografica (scrittura, produzione, montaggio) volte alla realizzazione di un cortometraggio e organizzare un concorso cinematografico».
Educazione alla legalità e ambientale, paesaggi e bellezze della regione, valorizzazione del turismo, storie e/o leggende legate a Napoli o ad altri comuni campani e legame tra cittadini e ambiente sono tra i temi del bando su cui gli studenti sono stati invitati a ragionare e lavorare per la creazione del video finale.
La selezione degli elaborati è avvenuta attraverso visioni collettive e critiche da parte dei partecipanti. Il concorso è stato organizzato dagli allievi partendo dalla stesura del bando, lo sviluppo di un’idea creativa sulla comunicazione e sulle grafiche del concorso e la creazione di un catalogo di premi da consegnare.
La prima edizione del festival cinematografico si concluderà mercoledì 14 maggio, dalle ore 10, al Cinema Materdei in via Fontanelle a Napoli, con la proiezione dei prodotti finalisti realizzati dalle scuole partecipanti e la partecipazione, tra gli altri, di Antonella Di Nocera- ufficio terzo USR Campania e Roberta Gaeta – consigliera regionale e il Maestro Valerio Virzo.
Durante la giornata verranno premiati i migliori elaborati, uno per ciascuna categoria – cortometraggio, documentario, videoclip e spot – per ogni ordine e grado di scuola. Ai primi classificati verrà consegnata una targa ricordo, mentre a tutti i candidati sarà consegnato un attestato di partecipazione.
«Il titolo del progetto – prosegue Daniela Oliviero- è un omaggio alla figura di Pino Daniele che fu allievo della nostra sede succursale, plesso “Armando Diaz”, che si trova a via dei Tribunali, 370. Nell’istituto è presente anche un’aula a lui dedicata dove è stato realizzato un murales che lo raffigura. Questo legame con il nero a metà è stato uno spunto da cui si è partiti per ideare e sviluppare il cortometraggio realizzato dai nostri allievi. Sono state ascoltate le canzoni di Pino Daniele, legandole ai temi del bando, sviluppando le idee creative che sono diventate film. Il ricordo di Pino Daniele, artista conosciuto a livello mondiale, è ancora fortemente presente nel quartiere dove lavora la nostra scuola, dove il cantante viveva e trascorse la giovinezza, dove mosse i primi passi come musicista. Tra l’altro conserviamo ancora nei nostri archivi la pergamena del suo diploma di maturità, che Pino non ha mai ritirato».
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