Beni comuni e partecipazione, la nuova sfida di Bacoli

Nel giorno in cui la città di Bacoli scende in piazza in difesa del suo Sindaco per difenderlo dalle minacce ricevute la scorsa settimana, ci piace riproporre l’editoriale che Josi Della Ragione ha scritto per l’ultimo numero di Comunicare il Sociale. Nel suo contribuo, il Sindaco di Bacoli, parla di beni comuni, comunità e riappropriazione degli spazi. 

Bacoli è un Comune in dissesto economico-finanziario. Lo è dal 2018e nel corso degli ultimi anni, le amministrazioni politiche e commissariali di turno, sono state costrette a tagli sempre più  considerevoli dei fondi del bilancio comunale destinati al terzo settore ed alle politiche sociali. Eppure c’è chi sostiene che si possa (e si debba) ripartire necessariamente dal welfare, dalla
messa a reddito delle risorse pubbliche e dalla condivisione sociale per poter risalire la china. E’ questa la sfida che vogliamo affrontare con la nuova amministrazione comunale, eletta il 9 giugno scorso. Laddove la macchina comunale, da sola, non riesce a far fronte alle problematiche legate al sociale, ad ottimizzare le proprie risorse e non riesce a gestire i propri beni, i cittadini sono chiamati a cooperare. Da qui l’idea di sperimentare la gestione condivisa dei beni comuni, un percorso da intraprendere con tutta la cittadinanza attraverso un ciclo di incontri da tenere periodicamente sul territorio, al termine dei quali sarà possibile redigere un regolamento condiviso per gestire al meglio beni comuni altrimenti abbandonati al degrado. Atti concreti che
fanno seguito alle manifestazioni d’intenti evidenziate durante la campagna elettorale, come l’istituzione dei comitati di quartiere. Una forma di partecipazione cittadina, già avviata nel 2015, che ci permetterà, nell’arco dei primi 100 giorni, di completare la nostra rete di comitati civici su tutto il territorio comunale, alcuni riattivati rispetto alla precedente esperienza, altri di nuova formazione, grazie ai quali sarà più semplice ed efficace intervenire e rispondere alle varie istanze. Con i comitati di quartiere, a cui daremo supporto in organizzazione, pubblicità e finalità, i cittadini si sentono protagonisti del processo di cambiamento. Cittadini del presente ed anche del futuro, con la riattivazione del Consiglio Comunale dei giovani (già previsto dallo Statuto comunale) ed il forum delle associazioni, da avviare in seguito a momenti di profonda analisi del patrimonio conoscitivo e relazionale della città. Perchè per beni comuni non vanno considerati soltanto quelli immobili, ma anche le risorse umane presenti sul territorio in grado di fornire il proprio contributo. Come? Gruppi di lavoro da affiancare agli assessorati, forme di gestione cooperativa, l’istituzione del cosiddetto “baratto fiscale”, percorsi formativi di “alternanza scuola-lavoro” e l’introduzione della “Banca del tempo”, una banca costituita da ore di lavoro che, a titolo gratuito, artigiani, consulenti, professionisti, mettono a disposizione della popolazione meno abbiente .

di Josi Gerardo Della Ragione – sindaco di Bacoli

 

 

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Volontari del Nucleo Guardia Ambientale sul luogo di un incendio a Cardito

Intervento del  Nucleo Guardia Ambientale sezione di Cardito in supporto a carabinieri, polizia municipale e vigili del fuoco che nella giornata di ieri sono intervenuti sul luogo di un incendio in via Gattaneo, nei pressi della sede dell’Asl Napoli2.  “Sapendo  che in quel perimetro c’è  una struttura ASL che ospita persone con disabilità mentali- ha spiegato Angelo Chiacchio, volontario del Nucleo-  ci siamo attivati per salvaguardarli visto che ormai il fuoco era arrivato al muro di cinta. Abbiamo fatto chiudere finestre e condizionatori per evitare che il fumo entrasse nella struttura e abbiamo dato supporto alle forze dell’ordine intervenute sul luogo”. L’incendio è stato domato nel giro di qualche ora. Intano i volontari, allertati da alcuni cittadini, hanno anche  salvato una cucciolata di cani che era rimasta intrappolata dalle fiamme. Grazie al loro intervento gli animali sono stati salvati e sistemati in un posto più sicuro.

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Donazione degli organi, prosegue la campagna informativa

Donare non è solo un gesto di solidarietà, è soprattutto una scelta consapevole che si traduce in un processo complesso a tutela del donatore e del ricevente. Prosegue la campagna per l’informazione e la promozione della donazione degli organi promosso dalla Regione Campania: quando si rinnova o richiede la carta d’identita’ all’ufficio anagrafe, si puoi dichiarare la propria volonta’ sulla donazione di organi e tessuti, firmando un semplice modulo. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet dedicato

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Premio Vassallo: a Pollica i sindaci firmano il manifesto per la bellezza

Sabato 10 agosto, a Pollica (Salerno) sarà consegnato il premio Vassallo, giunto alla sua ottava edizione. Il premio è stato istituito in ricordo del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso nel 2010. Viene riconosciuto ogni anno a un sindaco che nella sua azione di governo si sia adoperato per la tutela ambientale e la trasparenza amministrativa, sperimentando pratiche innovative che possono essere di esempio per gli altri amministratori, e che si sia distinto per la capacità di fare comunità, coinvolgendo i cittadini. Promotori del premio sono il Comune di Pollica, Anci, Legambiente, Slow Food, Città slow, Federparchi e Libera. Nel nome del sindaco pescatore, del suo amore per la comunità e per i bellissimi luoghi che amministrava, delle sue battaglie per la legalità e per il decoro, noi sindaci ci ritroveremo nel suo paese – dichiara il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro – per consegnare il premio Vassallo e per apporre la nostra firma sotto un manifesto che ci impegni per la difesa della bellezza e della legalità”.

 

“Il premio – afferma Stefano Pisani, sindaco di Pollica – è un modo per continuare ad alimentare un sogno, quello di Angelo Vassallo. La salvaguardia della bellezza e dello spirito di una comunità, la caparbietà e la perseveranza nella ricerca di nuove vie di sviluppo e del benessere sono state le idee di Angelo. Attraverso la costruzione di una rete e di un impegno comune di tutti i sindaci d’Italia, quelle idee dovranno diventare realtà”. “Con questo premio vogliamo onorare non solo la memoria del sindaco-pescatore, ma parlare di bella politica, di bellezza e di legalità per portare così avanti la sua eredità morale – dichiara Stefano Ciafani, presidente di Legambiente –. Ogni anno premiamo e mettiamo in rete le realtà amministrative che favoriscono lo sviluppo dei territori nel rispetto di questi principi, che si impegnano a fare crescere tra i cittadini una maggiore consapevolezza e partecipazione alla vita collettiva nel rispetto dei beni comuni. Un’ulteriore importante dimostrazione di come per le mani dei sindaci passi il buon governo dei territori e la concretezza della politica”.

La serata di sabato 10 agosto, sul molo di sopraflutto al porto di Acciaroli, nel territorio di Pollica, si articolerà in due momenti: alle 21 “Patto per la bellezza, cura delle comunità”, una discussione, animata dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, dal sindaco di Pollica, Stefano Pisani, dal presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, da Giuseppe Orefice, del comitato esecutivo di Slow food Italia e Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania intorno al “Manifesto dei sindaci per la bellezza” che sarà firmato pubblicamente; a seguire la cerimonia di consegna del premio Vassallo che quest’anno prevede una sezione speciale riconosciuta alla memoria del sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, e sarà consegnato alla vicesindaca Veronica Cimino.

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Ambiente, il ministro Costa dialoga con i giovani a Scampia: «Veleni in tutta Italia, ma una bonifica non può durare vent’anni»

Incontro speciale per i ragazzi partecipanti al Campus Antimafia organizzato dall’Officina delle Culture Gelsomina Verde di Scampia. A far visita ai 140 giovani, provenienti da Brescia, Bergamo, Cagliari ed anche da Gragnano, è stato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Il generale dei carabinieri ha parlato della sua attività prima come ufficiale ed ora come membro del Governo per combattere l’avvelenamento ambientale dei territori in tutt’Italia dove, al pari della Campania, sorgono diverse Terre dei Fuochi, da Nord a Sud. Rispondendo alle domande dei numerosi ragazzi che per una settimana svolgeranno attività sociali nel quartiere di Scampia e nel fondo rustico Amato Lamberti di Chiaiano (bene confiscato alla camorra), Costa ha detto: «I ragazzi è necessario che studino, devono informarsi. In questo modo è più facile per un ministro sapere chi ha di fronte e discutere delle soluzioni». Tornando a ritroso nel tempo, Costa si è soffermato «sull’origine della Terra dei Fuochi che risale addirittura agli anni ’70 quando i ragazzi presenti qui non erano neppure stati concepiti». Ma, l’aggiunta del ministro, «le prime leggi per contrastare gli sversamenti e i roghi si sono avute soltanto tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 mentre la legge sugli Ecodiritti risale al 2015».

TERRA MIA – Tra i disegni di legge depositati da Costa, c’è quello denominato Terra Mia. In che cosa consiste? «Richiama la norma Falcone-Borsellino sulle mafie e prevede la confisca dell’intero patrimonio di chi è stato riconosciuto colpevole di inquinamento. Non solo: i responsabili sono anche destinatari di Daspo, cioè vengono allontanati sui territori che hanno contribuito ad avvelenare». Ma il vero cambiamento è sull’inizio e, soprattutto, la fine delle bonifiche dei terreni inquinati in Campania come in Lombardia o nella zona della Pianura Padana. «Per accelerare le bonifiche – ha ricordato Costa – abbiamo depositato un disegno di legge governativo, che è stato diramato tra i vari ministeri con i quali c’è la concertazione. Il ddl andrà sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni nei prossimi giorni, subito dopo la pausa di Ferragosto. Le bonifiche, non solo in Campania ma in tutt’Italia, procedono ancora troppo lentamente e il cittadino il risultato non lo vede. Una bonifica non può durare vent’anni». Ciro Corona, referente dell’Officina delle Culture Gelsomina Verde spiega i motivi dell’iniziativa. «I giovani del Campus quando giungono qui credono di arrivare nella Terra dei Fuochi. In realtà essa non esiste solo nel napoletano o nel casertano ma ci sono appunto diverse Terre dei Fuochi in tutt’Italia e non solo in Campania. E chi meglio del ministro Costa poteva parlare di queste cose?». Corona ha svelato poi un piccolo retroscena. «Annunciando ai ragazzi che il ministro avrebbe parlato dei diversi territori in Italia, qualcuno di loro è rimasto sbalordito perché credeva che il fenomeno dei roghi non riguardasse il posto da cui provengono. Invece, la problematica esiste in diverse zone del Paese».

di Antonio Sabbatino

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