Plastica monouso bandita dall’UE «Quella del Parlamento europeo è una decisione storica»

NAPOLI- Entro il 2021 nell’Unione europea non circoleranno più plastiche monouso. La decisione del Parlamento europeo a Strasburgo di mercoledì è netta e chiara. I prodotti usa e getta nel giro di poco più di due anni dovranno scomparire dal mercato dei Paesi in quota Ue. Da cancellare dunque prodotti come cotton fioc, posate, cannucce e molti altri. Le organizzazioni ambientali si sono pronunciate più volte negli anni sulla necessità di ridurre i materiali plastici usa e getta fino alla cessazione della loro produzione. In questi anni Let’s Do It! Italy ha promosso diverse campagne di sensibilizzazione in questo senso, sottolineando che i materiali plastici costituiscono il 70 per cento dei rifiuti marini. «Quella del Parlamento europeo è una decisione storica. Dalla quale non si torna indietro. Siamo fiduciosi che il Ministero dell’Ambiente italiano si adoperi in tempi celeri per la ratifica del provvedimento. Le azioni portate avanti finora guardano in questa direzione. Anche le parole pronunciate ieri nel corso del Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale Condivisa dal sottosegretario Micillo ce lo fanno credere». A dirlo Vincenzo Capasso, presidente di Let’s Do It! Italy. Con le nuove regole  si dovrebbe di cancellare più della metà dei rifiuti nei nostri mari, evitando danni ambientali per 23 miliardi di euro e con un risparmio per i consumatori di 6 miliardi e mezzo a fronte di costi di circa 2 miliardi e 300 milioni.

di W. M.

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Lutto al Csv di Napoli, scomparso Michele De Rosa.

È venuto a mancare all’affetto dei suoi cari Michele De Rosa, papà del direttore del CSV Napoli Giovanna. A Lei e alla Sua famiglia va tutto l’affetto del presidente Nicola Caprio, del Comitato Direttivo e di tutto lo staff del CSV Napoli che quotidianamente lavora al suo fianco al servizio dei volontari delle associazioni del Terzo Settore di Napoli e provincia.
I funerali avranno luogo domani 23 ottobre  in Piazza Raffaele Cimmino ad Arzano nella chiesa di S. Agrippino alle ore 16.30.

Beppe Grillo al Circo Massimo parla di autismo come “malattia del secolo”. Lo sdegno di famiglie e associazioni.

ROMA – “Chi siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autistici, l’autismo è la malattia del secolo. L’autismo non lo riconosci, per esempio è la sindrome di Aspengher (sic) c’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger. Che è quella sindrome di quelli che parlano in quel modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti e fanno magari esempi che non c’entrano un cazzo con quello che sta dicendo, (risate) hanno quel tono sempre uguale. C’è pieno di psicopatici…”. Le provocazioni di Beppe Grillo, gridate al Circo Massimo, dal palco di Italia 5 Stelle, in poco tempo scatenano una serie di reazioni, veementi quanto le sue esclamazioni, a ricordare che l’autismo non è un modo di dire, né tanto meno un modo per insultare: è la complicata realtà vissuta da tante famiglie, che non hanno alcuna voglia di scherzare.  

A farsi portavoce dello sdegno diffuso, non tarda Gianluca Nicoletti, giornalista, papà di un ragaazzo autistico e lui stesso Asperger, come ha dichiarato alcuni mesi fa. Sulle pagine di Pernoiautistici, così sintetizza il malcontento generale in una lettera aperta a Grillo: “Non è bello prendere in giro noi autistici, darci degli psicopatici e usarci come oggetto di scherno. Proprio tu…Dovresti sapere che chi ha un figlio autistico già deve ogni istante combattere perché il figlio non sia discriminato, non debba subire lo scherno di chi non capisce che proprio quel suo ‘non capire’ non è dovuto a cattiveria ma a un suo modo d’essere, al suo ‘cervello diverso’. Suscitare la risata della folla su quello che per un Asperger è sintomo della sua diversità è ingeneroso, soprattutto da parte di chi dovrebbe ben conoscere cosa sia l’autismo – Gli autistici hanno diritto di essere trattati da cittadini come qualsiasi altro abitante del nostro paese – continua Nicoletti – A dirtelo è un uomo a cui è stato diagnosticato di essere Asperger ed è molto contento di esserlo, in più è padre di un ragazzo autistico a basso funzionamento, che tiene con lui e combatte perché non debba finire rinchiuso e dimenticato quando non ci sarà lui a occuparsene. Noi facciamo battaglie per diffondere cultura sulla neurodiversità – riferisce – perché i nostri figli non siano le prime vittime degli atti di bullismo dei loro compagni di scuola, come dicono le statistiche. Se un leader politico arringa la folla sul disprezzo degli autistici torniamo indietro di anni luce. Qui non è questione di essere grillini o antigrillini – conclude -: è questione di civiltà…Poi fai come vuoi, ognuno fa come vuole ormai”. 

Molto amareggiato anche Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas, l’associazione che sta al fianco delle famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale: gli “psicopatici” e i “nevrotici” di cui parla Grillo, insomma. “Le parole di Grillo non solo non fanno ridere e non aiutano alcuna riflessione critica, ma fanno male – ci spiega Speziale – Fanno male alle centinaia di migliaia di persone con disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie che si vedono, ancora una volta, associati ad accezioni negative e stigmatizzanti. Fanno male alle persone con sindrome di Asperger – aggiunge Speziale – che si vedono così ‘violentemente’ additati quale modello negativo. In poche battute Grillo mette nel nulla anni di dure battaglie da parte delle nostre associazioni e delle nostre famiglie – conclude – proprio per contrastare lo stigma sociale che tanto male ha fatto e continua a fare a tutte le persone con disabilità nel nostro paese”.

“Molto arrabbiata” si dice Benedetta Demartis, presidente nazionale di Angsa, l’associaizone nazionale genitori soggetti con autismo. “Abbiamo sentito le dichiarazioni di Grillo ieri, mentre davanti a migliaia di persone denigrava e sbeffeggiava l’autismo. Questo ha dato molto dolore a molte delle nostre famiglie. Mi aspetto che un comico faccia battute per far ridere una platea, che prenda in giro chi fa male le cose, chi ruba e chi non fa avanzare una cultura. Ma che arrivino frasi denigratorie e che la folla rida e applauda, ci fa fare un grosso passo culturale indietro. Come associazione e come madre di una ragazza con autismo sono veramente arrabbiata e mi aspetterei una presa di distanza da parte di tanti”.

(da Redattore Sociale)

 

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Campagna “Nastro Rosa”, nel mese di ottobre visite gratuite per prevenire il cancro al seno

NAPOLI – Ottobre è il mese della prevenzione e come ogni anno LILT – Lega italiana per la Lotta Contro i Tumori – lancia, con il patrocinio del Ministero della Salute, la Campagna Nastro Rosa per sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori al seno. Due le testimonial d’eccezione, due professioniste che trasmettono sicurezza, serietà, amore e attenzione per la vita: Filippa Lagerback e Federica Panicucci, volti noti della televisione impegnate a ribadire l’importanza della prevenzione come una cosa importante e necessaria, come sottolinea l’hashtag della campagna 2018 #vivilrosa.

L’iniziativa permetterà a tutte le donne di ogni età di effettuare una visita senologica gratuita da parte di un medico specialista di oncologia, presso uno degli sette ambulatori presenti in Provincia di Napoli.

Quest’anno, inoltre, grazie alla disponibilità del Comune di Pozzuoli, nei giorni 12, 13 e 14 ottobre “Palazzo Migliaresi”, location archeologica al Rione Terra, sarà illuminato di rosa.

Di seguito l’elenco degli ambulatori:

Napoli
Via Santa Teresa degli Scalzi, 80
Tel. 081 5495188
martedì e giovedì dalle ore 9.30 alle 17.00

Caivano
Via Savonarola, 5
Tel. 081 8342341
martedì e venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 11.00

Monterusciello Pozzuoli
Presso il Centro Sociale A.C.V.L. Onlus (Associazione Vincenzo Luongo)
Via G. Parini, fabbricati I, interno 1
Tel. 081 5244702
martedì dalle ore 18.30 alle 19.30 e sabato dalle ore 9.30 alle ore 10.30

Castellammare di Stabia
Presso la Clinica Stabia
Viale Europa, 77
Tel. 081 8748111

Vico Equense (Na)
Presso Centro Caritas Chiesa San Ciro Piazza Marconi
Tel. 081 8016494
giovedì dalle ore 10.00 alle ore 1200

Piano di Sorrento
Presso il Consultorio Vita e Amore
Piazza Cota, 40
Tel. 331 9024126
dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00

Pomigliano D’Arco
Presso laboratorio analisi “kappa”
Via F. Terracciano, 217
Tel. 3883784531
mercoledì e venerdì dalle ore 18.00 alle ore 20.00

Per maggiori informazioni www.lilt.it
numero verde SOS LILT 800 998877

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COLLISIONE NAVI NEL SANTUARIO DEI CETACEI, GREENPEACE: «IMMAGINI SATELLITARI MOSTRANO CHE CONTAMINAZIONE DA IDROCARBURI INTERESSA OLTRE 100 KM»

ROMA – Una elaborazione di Greenpeace effettuata su immagini satellitari rivela che la contaminazione di idrocarburi rilasciati dalla collisione tra il portacontainer Virginia e il traghetto Ulysses, circa trenta chilometri a nord ovest di Capo Corso, in pieno Santuario dei Cetacei, riguarda ormai un’area superiore ai 100 chilometri quadrati. Le immagini mostrano infatti che l’area interessata dalla contaminazione è passata dai circa 88 chilometri quadrati dell’8 ottobre ai 104 chilometri quadrati di ieri, 9 ottobre.

Le foto sono state ottenute dal Satellite SENTINEL (https://apps.sentinel-hub.com/eo-browser/) e l’area interessata dalla contaminazione è stata calcolata utilizzando il programma ArcGIS per desktop app con il sistema di proiezione delle coordinate Europe_Albers_Equal_Area_Conic.

«Questo è l’ennesimo disastro che si verifica nel Santuario dei Cetacei. Recuperare gli idrocarburi dispersi è impossibile e se non si mettono a punto meccanismi efficaci per prevenire simili incidenti il Santuario dei Cetacei sarà sempre a rischio», dichiara Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia. «È evidente che questo incidente poteva essere evitato. Il sospetto che sulla plancia del traghetto Ulysses non ci fosse nessuno è assolutamente fondato e un meccanismo di controllo delle rotte che si applichi almeno alle grandi imbarcazioni avrebbe potuto prevenire quest’incidente».

Secondo quanto si apprende da fonti stampa francesi, si potrebbe trattare del rilascio di varie centinaia di tonnellate di combustibile IFO (Intermediate Fuel Oil). Si tratta di una sostanza più leggera del “bunker” (combustibile semisolido), con un livello di tossicità acuta definito “medio”, ma con elevato livello di rischio per imbrattamento (a causa dell’elevata viscosità) e con elevata persistenza.

Le prossime ore potrebbero essere decisive per l’evoluzione di questo disastro. Fino ad ora le condizioni meteo sono ottimali, ma tra ventiquattro ore nella zona sono previste onde di due metri. Ciò potrebbe comportare non solo una notevolissima, ulteriore, dispersione degli idrocarburi fuoriusciti dalla portacontainer Virginia, ma anche rendere difficoltosa l’operazione di separazione delle due navi. In condizione di mare agitato, peraltro, le due navi potrebbero subire danni ulteriori con conseguenze pericolosamente imprevedibili.

«Dopo la Costa Concordia, la perdita di bidoni con sostanze pericolose al largo della Gorgonia, il naufragio del cargo turco Mersa 2 sull’Isola d’Elba, quest’ennesimo incidente ci conferma che il Santuario oggi è indifeso», continua Giannì. «Chiediamo al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, di dare finalmente concretezza, con i suoi colleghi di Francia e Monaco/Montecarlo, al Santuario dei Cetacei che evidentemente, per ora, è solo un Santuario virtuale», conclude.

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