A Palazzo Gravina il Premio per la Responsabilità Sociale “Amato Lamberti”: la dedica ai bambini di Gaza

È dedicata ai bambini di Gaza e alla pace la dodicesima edizione del Premio per la Responsabilità Sociale Amato Lamberti organizzato dall’ associazione Jonathan e dal gruppo di imprese sociali Gesco, che si aprirà  con un collegamento in diretta con Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. L’appuntamento per la cerimonia di premiazione è a Palazzo Gravina a Napoli sabato 20 settembre 2025 a partire dalle ore 19. Sarà presente per i saluti iniziali il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Condotto dal giornalista Rai Ettore De Lorenzo, vedrà ospiti della serata personalità che si sono distinte per l’impegno sociale e per una sensibilità civile che va oltre il comune senso del dovere e che sono chiamati a portare la loro testimonianza in occasione della cerimonia conclusiva. Insieme con Francesca Albanese che riceverà il Premio Edizione 2025, interverranno e saranno premiati Francesco Di Leva (attore e direttore artistico del teatro Nest, Premio alla Cittadinanza); Luciano Stella (produttore cinematografico e sceneggiatore, Premio per la Cultura); Ernesto Albanese (imprenditore, fondatore e presidente dell’associazione L’Altra Napoli, Premio Impresa); Piero Avallone (magistrato, menzione speciale “Paolo Giannino”); Valentina Tamborra (fotoreporter, Premio Diritti Umani); Giovanni Laino in rappresentanza dell’ Associazione Quartieri Spagnoli (categoria Lavoro Sociale). Sarà premiata anche la cantautrice Flo (categoria Impegno civile) che, oltre a portare la sua testimonianza, interverrà anche con qualche brano musicale del suo repertorio. Infine ci sarà un tributo speciale (Premio Napoli Città Solidale) ad Abdallah Motan, giovane regista palestinese e napoletano d’adozione, incarcerato dallo scorso gennaio senza accuse precise né colpe riconosciute, autore di un documentario sul terribile trattamento riservato ai palestinesi deceduti nelle carceri israeliane. Chiuderà la serata un altro collegamento in diretta, con il giornalista Nello Scavo (categoria Giornalismo) inviato di guerra per il quotidiano Avvenire. Il Premio è accreditato presso l’ Ordine dei Giornalisti della Campania (con il titolo “Responsabilità Sociale e deontologia: i bambini di Gaza”) e vale 5 crediti formativi, con iscrizioni entro il 18 settembre.

I premiati riceveranno, oltre alla targa, ciascuno un’opera d’arte realizzata per l’occasione da Daniela Pergreffi, pittrice e docente di Illustrazione nell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, e dagli artisti (ex allievi dell’Accademia) da lei selezionati: Nino CoMe, Alberto Cosenza, Federica Ferraro, Marta Fogliano, Andrea Matarazzo, Resli Tale, Valerio Sannino, Francesca Stella, Violante Varriale. La regia e la produzione della cerimonia sono a cura di Exit Com.

 

La dodicesima edizione ha il patrocinio di: Comune di Napoli, Regione Campania, Università Suor Orsola Benincasa, Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II,  Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Ordine dei Giornalisti della Campania. Si avvale quest’anno della collaborazione con il progetto  transnazionale SULIEIA dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, a sostegno di valori comuni di giustizia sociale e inclusione.

La serata si chiuderà con un rinfresco a cura di Monelli tra i Fornelli dello chef Luca Pipolo con i ragazzi di Nisida e selezione di vini a cura dell’Enoteca Continisio.

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Spaccio alcolico, la marijuana finisce nel brindisi. Carabinieri sequestrano decine di “liquori all’erba” e arrestano 24enne

Cocaina rosa, francobolli di LSD, “svapo” stupefacente, droga dello stupro e polvere di funghi allucinogeni. Da anni, i sequestri dei Carabinieri raccontano il panorama delle droghe e modalità di assunzione sempre più eccentriche. Siamo testimoni quotidiani di nuovi orizzonti dello sballo, affiancati da una domanda di narcotici tradizionali che fatica a esaurirsi.
Una digressione necessaria che aiuta a raccontare il blitz dei militari della sezione operativa di Castellammare di Stabia. Lo scenario è l’abitazione di un 24enne di Sant’Antonio Abate.
I carabinieri perquisiscono ogni stanza. Trovano un barattolo di latte per neonati contenente marijuana. Sulla bilancia si legge 126 grammi. Poi circa mille euro in banconote di vario taglio, materiale per confezionamento e taglio. Un copione già vissuto che fa spalancare gli occhi solo quando da una scatola in salone emerge una cinquantina di bottigline di vetro.

All’interno un liquido verdastro dall’aroma pungente ma familiare. E’ liquore alla marijuana, un infuso artigianale piuttosto inedito per un aperitivo o un dopo cena dagli effetti stupefacenti.
Il 24enne è finito in manette per detenzione di droga a fini di spaccio. Per lui i domiciliari, in attesa di giudizio. Sulla fetta di mercato occupata dai liquori verdi continuano le indagini

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A Napoli la Carovana della Pace 2025 promossa dalle Acli

Venerdì 19 settembre 2024 alle ore 15:30, presso il Museo della Pace di Napoli in via De Pretis 130, si terrà un’importante tappa della Carovana della Pace 2025. L’evento ha come titolo “Peace at Work – L’Italia del lavoro costruisce la pace”. L’iniziativa è organizzata dalle Acli Metropolitane di Napoli in collaborazione con il Dipartimento per le politiche sociali, del terzo settore e immigrazione e con il sostegno del Museo della Pace.

L’incontro sarà aperto dai saluti del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, del Presidente delle Acli Metropolitane di Napoli Umberto Cristadoro e del Presidente del Museo della Pace Michele Capasso. A moderare l’incontro sarà il Presidente delle AcIi Campania Maurizio D’Ago. Interverranno il Vescovo ausiliare di Napoli monsignor Francesco Beneduce, la direttrice della Caritas Diocesana suor Marisa Pitrella, il rappresentante della Comunità di Sant’Egidio Francesco Dandolo, il Garante delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello, la Portavoce campana dell’Alleanza contro la povertà e Segretaria generale della CISL Campania Melicia Comberiati, il Segretario generale della CGIL Campania Nicola Riccio, il Segretario generale della UIL Campania Giovanni Sgambati, il Segretario ramo ETS della Chiesa di Napoli Don Federico Battaglia e il Portavoce del Forum Terzo Settore Campania Giovanpaolo Gaudino. Don Marco Ricci, assistente spirituale delle Acli Metropolitane di Napoli, terrà una riflessione spirituale. Le conclusioni saranno affidate a Pierangelo Milesi, vicepresidente nazionale delle Acli con delega alla pace.
L’iniziativa, patrocinata dall’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, dalla Rete Italiana Pace e Disarmo e dalla Fondazione Perugia – Assisi, vuole essere un momento di confronto e costruzione di percorsi comuni tra istituzioni, terzo settore e società civile per promuovere la cultura della pace a partire dal mondo del lavoro.

“Con la tappa napoletana della Carovana della Pace 2025 vogliamo riaffermare con forza il valore del lavoro come strumento di costruzione della pace. – dichiara il presidente delle Acli metropolitane di Napoli, Umberto Cristadoro – In un momento storico segnato da conflitti, disuguaglianze e tensioni sociali, crediamo che solo attraverso il dialogo, la solidarietà e la responsabilità condivisa tra istituzioni, mondo del lavoro, terzo settore e comunità ecclesiali sia possibile promuovere un cambiamento reale. Napoli, città ricca di contraddizioni ma anche di straordinarie energie sociali e culturali, è il luogo simbolico ideale per lanciare un messaggio che mette al centro la dignità del lavoro, la giustizia sociale e i diritti umani. Ringraziamo tutti i relatori, le associazioni, le istituzioni e i cittadini che hanno scelto di partecipare, dimostrando che costruire la pace non è un’utopia, ma una responsabilità concreta che si gioca ogni giorno nei nostri territori e nelle nostre scelte quotidiane.”

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Agrorinasce annuncia i vincitori del Premio letterario nazionale “Letteratura per il Sociale e la Legalità”

 Agrorinasce annuncia i vincitori del Premio Letterario Nazionale “Agrorinasce – Letteratura per il Sociale e la Legalità” dedicato all’impegno civile, alla promozione dei valori di legalità e dell’inclusione sociale attraverso la scrittura. La cerimonia di premiazione si terrà il 24 ottobre 2025 alle ore 16:00 presso il Centro di Aggregazione Giovanile per l’Arte e la Cultura “Rosario Livatino” a Casapesenna.

L’iniziativa, promossa dalla società consortile a responsabilità limitata Agrorinasce, in collaborazione con l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” – Dipartimento di Lettere e Beni Culturali e la casa editrice Terra Somnia Editore, con il patrocinio della Regione Campania, si è confermata un importante punto di riferimento per la riflessione sui temi sociali e della legalità.

Il Premio nasce dalla missione di Agrorinasce, che da 27 anni opera per rafforzare la legalità nei territori storicamente ad alta densità criminale, gestendo e valorizzando i beni confiscati alle mafie e promuovendo la cultura della legalità. Un patrimonio che oggi conta oltre 42.000 beni a livello nazionale, di cui circa 160 amministrati da Agrorinasce nei Comuni soci (Casapesenna, San Cipriano d’Aversa, Villa Literno, San Marcellino, S. Maria La Fossa e Torre Annunziata).

Di seguito, i nomi dei vincitori per ciascuna sezione, selezionati per la loro capacità di interpretare e raccontare con profondità e sensibilità tematiche sociali. L’ordine di classificazione verrà svelato durante la cerimonia di premiazione.

Saggistica edita:

Mari Albanese – Cinque vite

Saverio Angiulli – Prigionieri per sempre

Sabrina Pisu – Il mio silenzio è una stella

Narrativa edita:

Rosamaria Aquino – Il naufragio di Cutro

Maurizio Milazzo – Il morso della farfalla

Alessandra Sciurba – Dove le cose accadono

Narrativa inedita:

Michele Piccolino – Sul ciglio della strada

Cataldo Russo – Cantando sull’impalcatura

Nicola Skert – Benvenuti a Crocezia

Saggistica inedita:

Lorenzo Diana – Si stava meglio quando si stava peggio.

Giovanni D’Onofrio – Cultura e contrasto alle mafie.

Cecilia Moreschi – Teatro, arte e felicità.

Giovani:

Antonio Lariccia – Certi scrupoli.

Sisillo Ersilia – Senza più nascondersi.

Taddeo Angelica – Oltre le sbarre.

I vincitori riceveranno una targa e un attestato di partecipazione, mentre i primi classificati anche un premio in denaro (€ 1.000 e € 500 per la sezione “Giovani”). Come previsto dal regolamento, le opere inedite dei primi classificati potrebbero essere pubblicate in collaborazione con la casa editrice Terra Somnia Editore.

Inoltre, per l’occasione, sono previste delle menzioni speciali per le seguenti opere:

Saggistica edita:

Beni confiscati alla camorra. L’esperienza del Comune di Quarto nella Città Metropolitana di Napoli” di Ciro Biondi

Narrativa edita:

 Ilenia Pasquetti, LETTERA AD ELOISA. LETTERA AD UNA FIGLIA DEL NOSTRO TEMPO

Saggistica edita:

Ettore Cantile, ESSERE GIORNALISTI lavoro di gruppo liceo

Sezione Giovani:

Autori vari, IIS A.Lombardi, Airola – Parole dal carcere

La cerimonia di premiazione si svolgerà presso il Centro di Aggregazione Giovanile per l’Arte e la Cultura “Rosario Livatino” a Casapesenna il 24 ottobre 2025 alle ore 16.00, un bene confiscato alla camorra e oggi trasformato in un centro di cultura, arte e inclusione sociale. Questo luogo è in linea con il messaggio del premio: la cultura e la legalità possono riscattare e rigenerare i territori, trasformando storie di criminalità in opportunità di crescita per la comunità.

Agrorinasce continuerà a promuovere la cultura della legalità attraverso eventi e progetti che coinvolgano scuole, associazioni e cittadini, con l’obiettivo di costruire una società più riflessiva ed inclusiva.

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L’impresa incontra il volontariato: a Napoli una giornata di solidarietà con MAK, azienda bresciana leader nell’automotive

Non è stato solo un gesto di solidarietà, ma un incontro tra mondi diversi, un’esperienza in cui il lavoro si è trasformato in relazione, e l’impresa ha scoperto nuove forme di impatto positivo. È quanto accaduto alla mensa sociale San Vincenzo de Paoli, nel cuore di Napoli, dove un gruppo di dipendenti di MAK S.p.A. ha scelto di mettersi in gioco per una giornata di volontariato promossa da CSV Napoli, nell’ambito del progetto “Volontariato e Impresa”.

A guidare le attività alla mensa, Giuseppe Maienza, coordinatore che ogni giorno accoglie e segue decine di persone in difficoltà. Per lui, la giornata ha avuto un significato profondo, che va oltre l’aiuto materiale:

«Per i nostri ospiti, non si tratta solo di un pasto caldo. Quello che più conta è il bene relazionale: sapere che qualcuno si interessa a loro, che dedica tempo e ascolto. La presenza dei volontari di un’azienda come MAK è un segnale forte, che rompe barriere e costruisce ponti», racconta Maienza.

Durante la giornata, organizzata grazie al supporto di Matteo Verietà responsabile d‘Area di MAK, i dipendenti dell’azienda bresciana hanno collaborato con i volontari abituali della mensa, servendo i pasti, aiutando nell’organizzazione e, soprattutto, ascoltando le storie di chi vive quotidianamente la marginalità. È stato un momento di confronto umano, che ha lasciato un segno anche tra i partecipanti.

«Il progetto ‘Volontariato e Impresa’ – spiega  Giovanna De Rosa, direttrice del CSV Napoli- nasce per facilitare l’incontro tra aziende e organizzazioni del territorio, ma è molto di più: è un’occasione di crescita per entrambe le parti. Le imprese scoprono nuovi linguaggi, nuove priorità, e spesso rivedono il loro stesso ruolo nella comunità. Per il terzo settore, invece, è un’occasione per rafforzare competenze e creare alleanze strategiche che durano nel tempo».

Impresa, persone e comunità – A voler fortemente la partecipazione all’iniziativa è stata MAK S.p.A., azienda bresciana leader nella produzione di ruote in lega leggera per il settore automotive. Nata nel 1991, MAK si è distinta nel tempo per una visione imprenditoriale che mette al centro le persone, il territorio e la responsabilità sociale.

«Abbiamo scelto di esserci perché crediamo che il nostro ruolo come impresa non si limiti alla produzione. Iniziative come questa ci permettono di restituire valore, di conoscere realtà diverse e di rafforzare il legame tra dipendenti, azienda e comunità. È un percorso che da anni portiamo avanti, sostenendo centri per persone con SLA, Alzheimer, associazioni locali e progetti sportivi e sociali», spiega Guglielmo Bertolinelli, amministratore delegato di MAK.

Per i dipendenti coinvolti, è stata un’esperienza fuori dall’ordinario, che ha generato non solo consapevolezza, ma anche orgoglio di appartenere a un’azienda che sceglie di esserci.

In un contesto economico e sociale sempre più complesso, l’esperienza vissuta alla mensa San Vincenzo de’ Paoli racconta una storia diversa: quella di un’impresa che si fa comunità, di dipendenti che si fanno cittadini attivi, e di un territorio che risponde con apertura e gratitudine.

Una giornata che non resterà isolata, ma che si inserisce in una visione più ampia: quella di un fare impresa che costruisce legami, valorizza le persone e contribuisce – davvero – a migliorare il mondo fuori dalla fabbrica.






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World Cleanup Day Italia 2025: il 17 settembre l’evento inaugurale a Ponticelli

Sarà l’Orto Sociale Urbano di Ponticelli, all’interno del Parco Fratelli De Filippo di via Malibran a Napoli, a ospitare l’evento inaugurale del World Cleanup Day Italia 2025, in programma il 17 settembre dalle ore 10.

La giornata unirà un’azione di pulizia collettiva dei viali dell’orto, gesto concreto di cura e responsabilità condivisa verso i beni comuni, e una sfilata speciale in cui verranno presentate le borse e le creazioni sartoriali realizzate dal Centro Diurno per le Dipendenze Lilliput.  Vecchi vestiti, jeans e tessuti sono stati trasformati in accessori unici, dimostrando che anche ciò che siamo abituati a considerare scarto può rinascere e diventare bellezza.

Questa scelta si lega al tema dell’edizione 2025, che accanto al claim internazionale “Strive for Five”,  a ricordare come basti il 5% di cittadini attivi per generare un cambiamento collettivo, porta avanti la campagna “Waste Less When You Dress – Spreca meno quando ti vesti. Cambia il mondo, un vestito alla volta”. Un invito a ridurre lo spreco tessile e a scegliere moda sostenibile, vintage e di seconda mano, in un momento in cui i dati europei parlano chiaro: nel 2022 ogni cittadino UE ha acquistato in media 19 chili di prodotti tessili, generando quasi 7 milioni di tonnellate di rifiuti.

“Abbiamo scelto di partire da Ponticelli con un evento che unisce pulizia e creatività – dichiara Vincenzo Capasso, presidente di Let’s Do It! Italy, ente organizzatore del WCD –. Il lavoro del Centro Diurno Lilliput,  centro che offre sostegno e accompagnamento a persone con problemi di dipendenze, dimostra che anche da materiali considerati rifiuti possono nascere nuove opportunità. È lo stesso spirito del World Cleanup Day: prenderci cura dei luoghi e delle persone, generando bellezza e cambiamento. Il 17 settembre sarà un primo passo, in attesa del grande weekend del 20 e 21 settembre che vedrà tutta l’Italia mobilitata”.

L’appuntamento del 17 settembre anticipa infatti il momento clou del World Cleanup Day 2025, che si terrà in tutta Italia il 20 e 21 settembre, con centinaia di azioni di pulizia coordinate da Let’s Do It! Italy nell’ambito della più grande mobilitazione civica del pianeta.

Il centro Lilliput e l’Orto Sociale Urbano di Ponticelli – Nato nel 2015, a seguito dell’affidamento da parte del Comune di Napoli all’ASL Napoli 1 Centro (Dipartimento Dipendenze) di un’area della Villa Comunale di Ponticelli, l’Orto Sociale Urbano è promosso dal Centro Diurno Lilliput – struttura intermedia socio-riabilitativa per persone con dipendenze dell’ASL Napoli 1 Centro – e gestito operativamente, per conto dell’ASL, dal gruppo di imprese sociali Gesco tramite la cooperativa Era. L’Orto Sociale Urbano conta oggi oltre 200 terrazze, assegnate in adozione a cittadini, associazioni e scuole, coordinate dal Centro Diurno Lilliput e coltivate senza prodotti chimici, nel rispetto della stagionalità e del risparmio idrico.

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