L’Arciragazzi Portici è alla ricerca di ragazzi e ragazze interessati a partecipare a due progetti di dialogo strutturato “Grass Roots Voices” e “diaLOG IN YOUTH WORK”, finanziati dal programma Erasmus+ che coinvolgono i giovani, gli youth worker, le associazioni e i decisori politici.
Entrambi i progetti sono frutto di una cooperazione che ha una ricaduta a livello territoriale, regionale e nazionale. Nello specifico:
- “Grass Roots Voices” vuole creare spazi partecipati di dialogo tra i giovani del territorio, attori del terzo settore ed amministrazioni locali su pratiche di inclusione educativa e sociale per giovani in situazione di vulnerabilità (comunitaria, sociale,economica, digitale, famigliare…). Il progetto intende valorizzare e sistematizzare pratiche di inclusione già sperimentate nei territori dei partner e favorirne la trasferibilità. Le regioni coinvolte sono sei: Piemonte, Lombardia,Veneto, Toscana,Lazio e Campania. I-Dare Italy (associazione piemontese e capofila di progetto) insieme ad altre realtà associative provenienti dalle regioni coinvolte, hanno promosso questo spazio di scambio e confronto fra giovani e tutti gli attori sulla visione della situazione sociale attuale e costruire una visione comune che possa favorire un agito sinergico e partecipato. A Portici si sono concluse le giornate di dialogo regionale che hanno coinvolto 10 giovani dell’area vesuviana e decisori politici della città di Portici ed Ercolano. L’Arciragazzi insieme alla Cooperativa Giancarlo Siani e alla Cooperativa Shannara si stanno preparando ad accogliere 50 giovani provenienti dalle regioni di progetto per la visita studio che si realizzerà dal 17 al 20 di Ottobre e coinvolgerà il Comune di Portici, Maestri di Strada, il Consultorio InConTra, Villa Fernades e Europe Direct Vesuvio. Gli incontri pianificati permetteranno ai gruppi regionali coinvolti nella mobilità di apprendimento, di approfondire la conoscenza di pratiche e di strategie di inclusione al di fuori della loro dimensione regionale esplorando progetti e territori e di confrontarsi in una dimensione di gruppo eterogeneo per esperienze e conoscenza.
Se sei un giovane di età compresa tra i 17 e 25 anni, e sei interessato ai processi di inclusione e a scoprire le realtà che ci lavorano nella Città Metropolitana di Napoli, puoi candidarti compilando il modulo:
- “diaLOG IN YOUTH WORK” Azione Chiave 3 – Dialogo Giovanile, ambisce invece a definire la dimensione politica, economica e sociale dello Youth Work. Lo Youth Work è praticato in Italia ormai da decadi ma la sua definizione normativa soffre di un vacuum che impedisce all’intero settore a ai professionisti che vi operano di ottenere quel riconoscimento, sociale, economico e politico, che permetta l’affermarsi di uno standard qualitativo garantito, un percorso professionalizzante chiaro e una strategia di implementazione inserita a pieno titolo nel quadro delle politiche per la gioventù in Italia. Parimenti l’Educazione Non Formale, sebbene largamente diffusa e affermata in connessione alle metodologie utilizzate nell’ambito dello Youth Work, non è ufficialmente riconosciuta come metodologia educativa nell’ambito dell’Educazione Formale, non esiste in Italia una osservazione sistematica dell’impatto dell’educazione non formale nel processo educativo giovanile e al di fuori delle attività sostenute dal Programma Erasmus+, molto resta ancora da fare in Italia in applicazione della Raccomandazione del Consiglio dell’UE del 20 dicembre 2012 sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale (2012/C 398/01). Giosef Italy, capofila di progetto,6 regioni (Puglia, Piemonte, Campania, Calabria, Lazio, Toscana),14 associazioni,180 tra giovani e youth worker, 9 esperti in politiche giovanili e otto enti pubblici 8tra le quali la Regione Campania), attraverso un progetto di dialogo giovanile nazionale, hanno avviato un dibattito nazionale per il riconoscimento dello Youth Work, della figura dello Youth Worker e dell’Educazione non formale. In Campania, promotori delle due giornate di dialogo regionale sono l’Arciragazzi Portici e CET Platform ITALY di Caserta. Le due giornate saranno realizzate la prima – 26 ottobre – a Caserta presso il Paguro di Casapesenna, la seconda a Portici – 9 novembre – presso Villa Fernades. Entrambe le sedi sono beni confiscati alla camorra e sono state scelte con un intento preciso: “sovvertire il concetto di un territorio laboratorio di illegalità e malaffare proponendo uno spazio dove si possa realizzare una factory di cittadinanza attiva”. Per dirla alla Giosef! E nei luoghi in cui si parla di cittadinanza attiva, si parla di youth work e di educazione non formale. diaLOG IN Campania parte da questi spazi.
Se sei un* giovane tra i 18 e i 30 anni o uno youth worker (senza limiti di età) e vuoi partecipare al dialogo, puoi candidarti registrandoti al seguente modulo: