Riproponiamo l’articolo di Alessia Ciccotti – CSVnet relativo all’impegno dei CSV per aiutare chi fugge dalla guerra. L’articolo è aggiornato al 30 marzo 2022.

Da nord a sud Italia ancora una volta non si è fatta attendere la risposta di volontari e associazioni, così come di singoli cittadini o gruppi informali con iniziative di solidarietà verso il popolo ucraino. La macchina si è messa in moto e il sistema dei Centri di servizio per il volontariato sta garantendo il proprio supporto su vari fronti, cercando di coordinare e convogliare tutte le risorse rese disponibili per far sì che nulla vada disperso.

Intanto il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha reso noto che il tavolo di lavoro a cui partecipa CSVnet insieme ai tecnici del Ministero e Protezione Civile, il gruppo di coordinamento del Consiglio Nazionale del Terzo Settore e il tavolo Asilo e Immigrazione – sta mettendo a punto forme e modalità con le quali gestire l’accoglienza di cittadini ucraini in collaborazione con gli enti di terzo settore. Nel comunicato si specifica che “Il modello organizzativo e le risorse necessarie dovrebbero essere contenute in un provvedimento atteso in Consiglio dei Ministri”.

Accoglienza e ospitalità 

In tema di accoglienza segnaliamo in primo luogo che il Dipartimento della protezione civile e il Ministero dell’Interno hanno realizzato la scheda “Benvenuto in Italia” contenente indicazioni relative agli obblighi sanitari da rispettare per far fronte alla pandemia, a chi rivolgersi per usufruire di un alloggio, come regolarizzare la propria posizione in Italia. La scheda è disponibile qui in ucraino, russo, italiano e inglese.

Alcuni Centri stanno collaborando con gli enti locali ed altri soggetti del terzo settore per offrire luoghi sicuri di ospitalità a quanti stanno già arrivando in Italia, in fuga dall’Ucraina.

Il Csv della Valle d’Aosta, ad esempio, siede al tavolo di coordinamento per la gestione dell’accoglienza dei cittadini ucraini voluto dal presidente della Regione Erik Lavevaz. Oltre al presidente Claudio Latino, partecipano i rappresentanti delle strutture regionali coinvolte (Protezione civile, Sanità e Salute, Politiche sociali e Affari di Prefettura), dell’Azienda USL, della Croce Rossa Italiana, della Caritas italiana, del CPEL, del Comune di Aosta e della Caritas Diocesana. Ovviamente, il sistema di accoglienza ruota attorno alla Protezione civile che raccoglierà, attraverso il filtro dei Comuni e gli enti del Terzo settore, le disponibilità degli alloggi gratuiti per i profughi, che saranno comunque presi in carico dai servizi sociali regionali.

A Padova lo scorso 1° marzo sono arrivati 56 bambini e ragazzi ucraini, al momento ospitati in uno spazio della Diocesi di Padova, grazie all’attivazione di un’associazione del territorio. Il Csv di Padova e Rovigo, in entrambe le province di competenza, è in contatto con Prefettura, Questura, Caritas, Comuni e con il Consolato onorario di Ucraina per il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige, ed ha avviato una ricognizione per le necessità del breve e lungo periodo come conseguenza del conflitto. In particolare, oltre ad alloggi si richiede la disponibilità da parte degli enti per attività ludiche e ricreative per bambini, ma anche quella di volontari e volontarie con conoscenza della lingua russa, per un eventuale supporto negli sportelli attivati dagli uffici immigrazione delle Questure. Inoltre il Csv organizza periodicamente degli incontri on line con le associazioni locali per fornire loro aggiornamenti e indicazioni utili su come agire.

Sempre in Veneto, il Csv di Vicenza partecipa ad un tavolo di coordinamento insieme alla OTB Foundation, al Ponte Mict ODV, alle istituzioni locali e oltre 30 associazioni, per dare pronte risposte alle urgenze e alle necessità di chi sta scappando dalla guerra ma anche di chi in Ucraina sta mettendo a rischio la propria vita per difendere il proprio paese. L’intervento del Csv e delle associazioni vicentine si sta concentrando sula raccolta di farmaci e materiale sanitario, e sull’organizzazione dei trasporti verso l’Ucraina di quanto raccolto; ma contemporaneamente si sta preparando l’accoglienza per i cittadini ucraini che troveranno ospitalità nel territorio vicentino. Qui le altre iniziative segnalate dal Csv Vicenza.

Nel meridione, invece, dal Csv di Foggia si apprende che la Caritas Diocesana ha avviato un censimento per individuare abitazioni da mettere a disposizione di coloro che arriveranno nella città pugliese.

Il Csv di Trento dà notizia dell’individuazione di 150 posti disponibili per l’accoglienza.

Raccolte e consegne di beni primari 

Oltre a questo, la raccolta di cibo non deperibile e prodotti per l’igiene personale, è tra le principali iniziative avviate in gran parte d’Italia. Il Csv Abruzzo racconta attività di questo tipo da tutte le province, con collaborazioni tra protezione civile, Croce Rossa italiana, amministrazioni comunali, ma anche singole associazioni e parrocchie. A questo link è disponibile l’elenco completo.

Lo stesso sta avvenendo nei territori di competenza del Csv di Asti Alessandria, che racconta del gruppo di associazioni e volontari che a Novi Ligure stanno raccogliendo vestiti, medicinali, alimenti e prodotti per l’igiene, in tre punti di ritiro nella città; il Csv di Biella e Vercelli fa sapere che a Vercelli in gruppo di donne ucraine, già attive nel mondo della solidarietà, stanno raccogliendo beni e prodotti da inviare direttamente con mezzi propri.

In Umbria, oltre alla raccolta, molte associazioni si stanno occupando anche dell’organizzazione del trasporto di quanto donato direttamente ai confini con l’Ucraina. A questo link è disponibile l’elenco completo delle iniziative giunte da tutto il territorio regionale mentre l’homepage del sito del Csv sarà costantemente aggiornata con le notizie dal territorio.

Dal Csv Brindisi Lecce si apprende di un gruppo di ragazzi e ragazze in partenza con il Treno della memoria, diretti a Cracovia con un carico di prodotti da distribuire, tramite le associazioni del territorio, a chi sta scappando dall’Ucraina, attraversando la frontiera polacca.

Anche il Csv regionale del Friuli Venezia Giulia racconta, tra le altre cose, che ad Udine l’associazione Amis Dal Disu Onlus di Gonars ha già concluso tre viaggi in Ucraina, Moldavia e Romania, caricato circa 40 quintali di generi alimentari, 20 scatoloni di medicinali, pannolini, 200 coperte e moltissimi indumenti. A questo link le altre iniziative raccolte dal Csv attraverso una campagna Facebook dedicata.

Sono tante anche le raccolte solidali organizzate direttamente da associazioni o gruppi informali di persone di origine straniera, che una volta stabilitesi in Italia hanno scelto di impegnarsi nel mondo del volontariato e del terzo settore. Tra queste, dal Csv Monza Lecco Sondrio si apprende l’associazione Ucraina in Italia Monza e Brianza (Qui le altre iniziative segnalate dal Csv). Il Csv Lazio dà notizia invece della comunità ucraina di Viterbo che sta raccogliendo viveri, medicinali e altri beni di prima necessità.

Raccolte di farmaci e materiale sanitario

Si stanno moltiplicando anche le raccolte di medicinali (prevalentemente antinfiammatori, antibiotici) e materiale sanitario (come garze o disinfettanti), anche in collaborazione con le farmacie. Il 27 febbraio scorso, ad esempio, è partito il primo corriere diretto in Ucraina con i farmaci raccolti dal Csv di Avellino e Benevento, insieme all’associazione Ucraini Irpini, alla Confraternita di Misericordia di Sant’Angelo dei Lombardi ed alle associazioni ed ai volontari delle due province campane. Dal giorno seguente si è riattivata la possibilità di donare farmaci e materiale sanitario in entrambe le sedi del centro di servizio.

Aiuti economici

Non mancano inoltre segnalazioni relative a collette e raccolte fondi, come quelle di cui si apprende dai Csv di Asti Alessandria (qui l’elenco completo delle iniziative segnalate) e La Spezia, promosse soprattutto dalle Caritas diocesane o dai comitati locali della Croce Rossa italiana, sempre in collaborazione con le associazioni o altri enti del territorio.

Anche il mondo della cultura partecipa alla gara di solidarietà che è partita in questi giorni: dal Csv Lazio si apprende ad esempio che a Roma il Museo Maxxi devolverà gli incassi dei giorni di domenica 27 febbraio e domenica 6 marzo al fondo costituito da UNHCR Italia – Agenzia ONU per i Rifugiati, UNICEF Italia e Croce Rossa Italiana – Italian Red Cross. Qui le altre iniziative segnalate dal Csv regionale.

Il Csv di Torino dà notizia della raccolta promossa dal Banco farmaceutico di Torino per l’acquisto di farmaci, materiale per medicazione e strumentazione chirurgica, per sostenere la popolazione vittima della guerra in Ucraina e far fronte alle loro emergenze sanitarie. Il ricavato verrà utilizzato in via prioritaria per rispondere alle esigenze espresse da Rainbow 4 Africa e Sermig – Arsenale della Pace, che stanno organizzando i primi convogli di aiuti da portare al confine con l’Ucraina.

In marcia per la pace

Insieme agli aiuti materiali ed economici, un ultimo capitolo di iniziative in cui i centri di servizio stanno cooperando insieme agli altri soggetti locali riguarda le manifestazioni per la pace. Nei giorni scorsi il Csv di Belluno e Treviso ha aderito alle mobilitazioni indette dai sindacati territoriali in entrambe le città. Il Csv Molise ha invitato le associazioni del territorio regionale a partecipare alla marcia per la pace che ha sfilato per le vie di Isernia lo scorso 2 marzo. Il Csv di Foggia racconta invece della maratona, che si è svolta il 5 marzo, per coprire simbolicamente la distanza tra Roma e Gerusalemme e tra Mosca e Kiev, organizzata dall’Azione Cattolica e dall’Arcidiocesi di Foggia Bovino. A questo link l’elenco completo delle iniziative di cui il Csv ha dato notizia. Il Csv regionale del Lazio ha poi raccontato della manifestazione che si è svolta a Roma il 5 marzo alla quale ha aderito e il cui corteo ha visto in testa i ragazzi del servizio civile universale.

Informazione, monitoraggio del territorio e raccolta disponibilità

Al fine di coordinare gli aiuti, le iniziative e tutte le energie che in questi giorni in tutta Italia si stanno rendendo disponibili, i Centri di servizio stanno svolgendo un ruolo di raccordo tra associazioni, singoli cittadini e enti locali. In quest’ottica alcuni Csv, come quelli di MarcheNovaraCataniaBari Padova, hanno attivato specifici canali di comunicazione (come chat e form on line) per la raccolta di informazioni e disponibilità da parte del territorio, a far fronte alle principali esigenze. Il risultato del questionario diffuso dal Csv Lazio è invece una mappa on line interattiva e in costante aggiornamento sul sito del Centro di servizio. Il Csv Basilicata ha organizzato un webinar il 14 marzo con tutte le realtà associative impegnate per fornire sostegno e supporto alle popolazioni dell’Ucraina, al fine di conoscere e condividere le esperienze e avviare un coordinamento tra le stesse. Il Csv partecipa al Centro coordinamento soccorsi insieme a Regione, Provincia di Potenza, Comune di Potenza, Anci Basilicata, Questura, Comando Provinciale Carabinieri, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Asp, Croce rossa italiana, Tribunale per i minorenni, Direzione scolastica provinciale.

Per mettere in contatto le varie realtà locali e diffondere informazioni e notizie corrette, sono state allestite sui siti dei Csv pagine web in costante aggiornamento. Di seguito l’elenco di quelle già attive:

Abruzzo

  • Tutti gli aggiornamenti sul sito web del Csv regionale

Basilicata 

  • Tutti gli aggiornamenti sul sito web del Csv regionale

Calabria 

Campania 

Emilia Romagna

Lazio

  • Tutti gli aggiornamenti sul sito web del Csv regionale

Liguria

Lombardia

Marche

  • Tutti gli aggiornamenti sul sito del Csv regionale qui e qui

Molise

  • Tutti gli aggiornamenti sul sito web del Csv regionale

Piemonte

Puglia

Sicilia

Toscana

  • Tutti gli aggiornamenti sul sito web del Csv regionale

Veneto