È partita ufficialmente la campagna AIB (antincendio boschivo) 2020 del Parco Nazionale del Vesuvio.

Anche quest’anno l’Ente Parco, facendo tesoro degli ottimi risultati ottenuti nel 2018 e 2019 nel contrasto e nella prevenzione agli incendi boschivi, ha rinnovato la convenzione con la Direzione regionale della Campania dei Vigili del Fuoco.
I due presidi fissi dei Vigili del Fuoco nel Parco Nazionale saranno operativi dal 15 giugno al 15 settembre, periodo di massima allerta per gli incendi, e avranno in dotazione quattro mezzi fuoristrada con moduli antincendio che l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio ha consegnato ai Vigili del Fuoco.

Nel 2018 e 2019 scorso – spiega il Presidente del Parco nazionale del Vesuvio Agostino Casillo – abbiamo sperimentato e messo a punto un modello di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi, ottenendo come risultato l’azzeramento degli incendi nel Parco. La collaborazione con i Vigili del Fuoco con i due presidi fissi, insieme al sistema di videosorveglianza – aggiunge Casillo – realizzato dall’Ente parco e messo a disposizione del Reparto parco dei Carabinieri Forestali, oltre al nuovo Piano AIB, consolidano le attività di sorveglianza e tempestività di intervento in caso di incendio.

Un grosso aiuto lo chiediamo anche ai cittadini – conclude il Presidente del Parco – che visitano il Parco dopo un periodo che ci ha visti fermi a causa dell’emergenza Covid19, per evitare di creare situazioni di pericolo e segnalare tempestivamente ogni inizio d’incendio ai numeri dedicati

Poiché è accertato purtroppo che la generalità degli incendi è di natura dolosa o quantomeno colposa – afferma Giovanni Nanni Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Campania – i due presidi realizzeranno una condizione di massima prossimità ai luoghi più vulnerabili ad azioni incendiarie. Con indubbia accresciuta efficacia di azione nel contrasto degli incendi di vegetazione. I presidi determineranno altresì condizioni di estensione del controllo del territorio, quale misura indispensabile per favorire la prevenzione degli incendi dolosi. E’ chiaro – conclude Nanni – che a queste misure sarà utile si associ in ogni caso il contributo di presidio e vigilanza del territorio che ogni abitante dall’area parco potrà fornire.