“Quando il gioco si fa serio”. Leggi il nuovo numero di Comunicare il Sociale

“Quando il gioco si fa serio” è il titolo di un interessante seminario che il Csv Napoli, centro di servizio per il volontariato, in collaborazione con il Comune di Napoli e Cnca (Coordinamento nazionale comunità d’accoglienza) Campania ha organizzato tempo fa sulle dipendenze dal gioco d’azzardo. Da quel seminario è nato lo spunto per il primo piano del numero di febbraio di Comunicare il Sociale: sei pagine di dati, riflessioni e testimonianze sul gioco d’azzardo e la ludopatia. Nello stesso numero, gli editoriali di Cristina Liguori (presidente della commissione pari opportunità del Sugc) e di Antonella Ciaramella (consigliera regionale della Campania) e articoli sulle attività benefiche degli Inter club campani, sull’Alzheimer, il carpooling in Eav, la nazionale di calcio amputati, i progetti del Villaggio di Esteban, il fenomeno degli Hikikomori e altro ancora.

La rivista viene distribuita a oltre 50 associazioni di volontariato di Napoli e provincia (che hanno formulato un’apposita richiesta) per un totale di oltre 3000 copie. Altre copie sono, inoltre, in distribuzione al Csv Napoli (Centro Direzionale, Isola E 1 – Napoli). Il numero è scaricabile gratuitamente anche in versione Pdf.

Eletto il nuovo consiglio di CSVnet: Stefano Tabò confermato presidente

Con la partecipazione di circa 130 delegati da tutti i 64 CSV soci (su 65 attivi in Italia), nell’assemblea nazionale svoltasi sabato 10 febbraio a Roma CSVnet ha eletto i nuovi organi sociali che governeranno l’associazione nei prossimi tre anni.

Stefano Tabò è stato confermato presidente per il terzo mandato consecutivo. Al suo fianco, come vicepresidenti, ci saranno Luciano Squillaci (riconfermato) e Chiara Tommasini.

L’assemblea è stata aperta con la presentazione dei dati relativi al Report sulle attività dei Centri di Servizio per il volontariato. L’indagine, relativa al 2016, conferma sempre di più i CSV come “case diffuse del volontariato” con quasi 400 punti di servizio sul territorio nazionale e una mole di attività che si attesta su circa 226mila servizi (+8% rispetto all’anno precedente).

Dobbiamo avere coraggio, essere tempestivi e radicati nella società.”. Sono i principali concetti su cui Stefano Tabò ha insistito nella sua relazione. Un discorso inevitabilmente collocato nel contesto della recente riforma del terzo settore, che nel 2018 entrerà a regime e che prevede un ruolo decisamente rafforzato per il “sistema” (questa la parola ricorrente in vari interventi della giornata) dei Centri di servizio. Ma anche un discorso che ha delineato alcune linee strategiche per il mandato appena iniziato.

Con la riforma – ha detto il presidente – i Centri di servizio per il volontariato hanno conquistato sul campo il riconoscimento della loro azione in questi venti anni. Limitandosi all’operatività nazionale, la nuova normativa in realtà non ha cambiato quasi nulla per CSVnet, perché ha recepito sensibilità che da sempre sono nelle nostre corde. Ma ha cambiato le relazioni e il contesto in cui svolge le proprie funzioni: quel riconoscimento giuridico ha avuto un impatto immediato in chi si relaziona con noi”.

E riferendosi alla riduzione del numero dei CSV che la stessa riforma determinerà entro il 2018, Tabò ha spiegato: “A prescindere da quanti saranno i Centri, colgo infatti attorno a noi sollecitazioni affinché ci sia più presenza dei CSV sui territori per una più efficace promozione del volontariato. Per fare questo dobbiamo essere sempre di più un ‘sistema’, una grande infrastrutturazione nazionale in grado di avere impatto anche sulle mappe culturali del paese. Ma la nostra presenza non può essere avulsa da un progetto di società. Non ci possono lasciare indifferenti la crisi delle istituzioni e della rappresentanza democratica, la crisi della legalità, i crescenti atti di violenza e di razzismo: dobbiamo opporre a questi fenomeni i valori del volontariato nella promozione della cittadinanza, della nonviolenza, dell’accoglienza … Non possiamo non intercettare queste emergenze: dobbiamo esaltare il volontariato come respiro di civiltà”.

Ecco perché nei prossimi anni – ha aggiunto Tabò – ci è chiesto di essere coraggiosi, di abbandonare le abitudini anestetizzanti, perché dobbiamo affrontare scelte che comporteranno dei rischi e anche dei sacrifici. I nuovi organi sociali dovranno proteggere il sistema dei CSV dall’apatia, dall’infertilità, dall’incoerenza, dalla frammentazione e dalla miopia”.

Il presidente ha poi comunicato che la costituzione dell’Organismo nazionale di controllo (il nuovo soggetto previsto dalla riforma per l’indirizzo e il controllo dei Centri di servizio) “sarà l’ultimo atto di questo governo, dato che il decreto è già firmato ed è al vaglio della Corte dei Conti. Da quel momento – ha affermato – dovremo svolgere appieno anche la nostra azione informativa e propositiva”. Un riferimento al nuovo Sistema informativo realizzato da CSVnet e presentato nel corso dell’assemblea: una complessa piattaforma di strumenti web per la rendicontazione economica e sociale che, ha detto Tabò, “metteremo a disposizione anche degli organismi di controllo e di altre reti del Terzo settore”.

Rinnovato per un terzo, il consiglio direttivo è composto da 33 persone: 24 volontari e 9 volontarie (elette senza bisogno di prevedere le quote rosa) i cui profili sono disponibili sul sito di CSVnet. Oltre a Tabò, Squillaci e Tommasini ne fanno parte: Emanuele Alecci, Maria Antonia Brigida, Giorgia Brugnettini, Simone Giovanni Bucchi, Paola Capoleva, Nicola Caprio, Giorgio Casagranda, Lamberto Cavallari, Luigi Conte, Luca Cosso, Antonio D’Alessandro, Casto Di Bonaventura, Ermanno Di Bonaventura, Gian Piero Farru, Rosa Franco, Claudio Latino, Giampiero Licinio, Maria Luisa Lunghi, Silvio Magliano, Emilia Muoio, Ivan Nissoli, Katia Orlandi, Luigi Paccosi, Piero Petrecca, Giuditta Antonia Petrillo, Renzo Razzano, Attilio Rossato, Luigi Russo, Pierluigi Stefani, Leonardo Vita.

Il comitato esecutivo sarà composto da 7 persone, tra cui il presidente e i vicepresidenti. La nomina degli altri quattro membri avverrà nella prossima seduta del consiglio direttivo fissata per il 16 e 17 marzo prossimi.

Nominati anche i componenti del collegio dei revisori – Ermete Dall’Asta, Giuseppe Merante e Adriano Propersi, e dei garanti – Elisabetta Bonagiunti, Emanuela Maria Carta, Stefano Iandiorio (presidente), Pasquale Lacagnina.

Durante l’assemblea è stata anche illustrata la programmazione delle attività messe in campo da CSVnet per il 2018. Tra queste il varo del già citato “Sistema informativo”: orientato all’efficienza nella raccolta dei dati e alla massima trasparenza, è costituito da un software di rilevazione dei servizi erogati dai Centri, da una anagrafica degli enti del Terzo settore coerente con la riforma, da strumenti per il monitoraggio e la gestione della vita associativa.

Sul piano della comunicazione è stata prevista per i primi mesi dell’anno la pubblicazione del Reportage sui 20 anni dei CSV (1997-2017) che sarà presentata con un evento nazionale. Rispetto alla formazione, diverse sono le iniziative in programma per il supporto e l’accompagnamento dei CSV all’interpretazione delle nuove norme del Codice del terzo Settore e per lo sviluppo della progettazione europea sui territori. Confermato infine lo spirito di apertura al lavoro di rete, anche sostanziato dal rafforzamento delle partnership già avviate.

Per maggiori informazioni www.csvnet.it

Attacco hacker al server del Csv di Napoli: scatta la denucia alle autorità competenti.

Nei giorni scorsi il Csv Napoli è stato vittima di un attacco hacker. In particolare sono stati presi di mira i server e gli archivi informatizzati della struttura. Abbiamo sporto regolare denuncia alle autorità competenti e dato mandato a esperti informatici per cercare di recuperare la maggior parte dei file compromessi. Un vile e deprecabile attacco, che in un click, “cancella” 12 anni di intenso lavoro del CSV Napoli. Continueremo a svolgere la nostra attività al servizio delle associazioni della città metropolitana, nonostante il duro colpo subito. Grazie a quanti hanno già manifestato la loro solidarietà al Presidente, al direttivo e allo staff del CSV Napoli.

Candida il progetto che ti sta a cuore, Aviva lo sosterrà

Aviva è uno dei principali gruppi assicurativi al mondo. Aviva Italia ha una capillare presenza sul territorio, grazie a oltre 500 agenzie plurimandatarie, consulenti finanziari e accordi con primari gruppi bancari italiani (come UBI Banca, Unicredit, Banca Popolare di Bari). Si tratta di un’azienda in crescita (utile operativo 2016 circa +10% vs.py), con oltre 550 dipendenti e riconosciuta tra le aziende “Top Employers Italia”. Aviva vuole ricambiare la fiducia accordatagli dagli oltre 2 milioni di Clienti italiani, investendo in attività no-profit in Italia.

Con il supporto di Fondazione Sodalitas, ha lanciato la terza edizione del Community Fund, un fondo benefico a favore delle organizzazioni nonprofit attive a livello delle comunità locali. L’iniziativa mette a disposizione 10 donazioni – 6 Premi categoria (fino a 15.000€) e 4 Premi speciali (5.000€ ciascuno) – per le organizzazioni operanti in tre aree di intervento: “sostegno alla salute”, “al fianco degli anziani” e “occupazione”.

Fino alle ore 18 del 15 febbraio, chiunque, accedendo al sito www.avivacommunityfund.it, può candidare il progetto sostenuto dall’organizzazione che gli sta a cuore, specificando l’entità del contributo economico necessario al suo sostegno.

Dal 1 marzo, invece, sarà possibile accedere al sito per votare i progetti preferiti. Le candidature con il maggior numero di voti accederanno alla fase finale: una giuria valuterà i progetti tenendo conto di diversi fattori, tra cui l’impatto sulla comunità, la sostenibilità e l’originalità. I vincitori saranno annunciati il 15 maggio.

Promuovere legalità e volontariato nelle scuole, al via il bando del MIUR

Il Ministero dell’istruzione, università e ricerca – Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione ha emanato l’Avviso pubblico “Piano nazionale per la promozione della cultura della legalità” diretto a tutte le istituzioni scolastiche ed educative statali di ogni ordine e grado, singole o organizzate in reti di scuole, allo scopo di sostenere percorsi di educazione e formazione interdisciplinare su almeno una delle seguenti tematiche:

educazione alla cittadinanza attiva e al rispetto delle regole attraverso la costruzione di una rete di collaborazione tra la scuola ed enti pubblici e/o privati presenti sul territorio di riferimento che contemplino tra i propri scopi l’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità;
– educazione al rispetto per contrastare ogni forma di violenza e discriminazione e favorire il superamento di pregiudizi e disuguaglianze, secondo i principi espressi dall’art. 3 della Costituzione;
educazione al volontariato, all’impegno sociale e alla cultura del dono e della solidarietà;
– educazione alla valorizzazione del territorio e del patrimonio artistico e culturale;
– educazione al rispetto ed alla cura degli spazi al servizio della collettività (la scuola, gli spazi messi a disposizione degli studenti, i luoghi collettivi del quartiere di riferimento come piazze, parchi, giardini, strade, piste ciclabili, etc.);
cittadinanza economica, con particolare attenzione alla normativa e alle procedure che contraddistinguono il sistema produttivo e d’impresa che opera nel rispetto della legalità, della trasparenza e dell’anticorruzione;
– educazione all’uso attento del linguaggio e al rispetto delle regole di convivenza civile, nei contesti di relazione linguistica scolastica (assemblee, dibattiti in classe, dialoghi anche attraverso social network, chat e whatsapp) ed extra-scolastica.

Le domande di partecipazione dovranno essere inviate alla Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione esclusivamente attraverso il portale www.monitor440scuola.it seguendo la relativa procedura guidata, a partire dal 24 gennaio 2018 ed entro e non oltre le ore 12.00 del 23 febbraio 2018.

Per consultare l’avviso pubblico…clicca qui

Famiglia, lavoro e inclusione sociale: CSV Napoli organizza incontri informativi sul bando del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il Dipartimento per le politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato un avviso pubblico allo scopo di potenziare le capacità d’intervento degli attori pubblici e del privato sociale per fornire adeguate risposte alle situazioni di fragilità e complessità delle famiglie, in linea con gli standard europei ed internazionali.

Scopo dell’azione è di promuovere e sostenere l’attuazione di interventi progettuali articolati in distinte linee d’intervento anche per dare seguito alle esigenze emerse dalla Terza Conferenza Nazionale sulla Famiglia.

Potranno partecipare all’avviso: gli enti locali in forma singola o associata; gli enti pubblici territoriali e non territoriali; gli Enti del Terzo Settore, ovvero gli enti che abbiano una delle forme
giuridiche di cui all’art. 4, comma 1, del “Codice del Terzo Settore”, operanti nei settori d’interesse delle linee d’intervento dell’Avviso e che abbiano nello Statuto e/o nell’Atto Costitutivo i temi ad
oggetto dell’Avviso.

Il bando, che scade il prossimo 28 febbraio, sarà presentato nelle sedi del CSV Napoli nei seguenti giorni:
mercoledì 7 febbraio 2018 alle ore 14.30 al CSV Napoli (Centro Direzionale Isola E/1)
giovedì 8 febbraio 2018 alle 15.00 allo Sportello Area Nord (Piazza Cesare Battista – Caivano)
giovedì 15 febbraio 2018 alle ore 15.30 allo Sportello Area Vesuviana (Piazza Vittorio Emanuele III – Somma Vesuviana)

Per consultare l’avviso…clicca qui