Musica, cultura e solidarietà per far rinascere la chiesa di San Potito

San Potito ad Alta Voce è un progetto promosso dall’Associazione culturale Ad alta voce, impegnata dal 2003 a promuovere la cultura, in particolare musicale, sostenendo la nascita di nuovi talenti musicali, e favorendo l’accessibilità alla cultura da parte di ogni classe sociale.

Il progetto nasce non solo dall’esigenza di restituire un bene culturale, storico e religioso alla cittadinanza, ma anche e soprattutto nella volontà di restituire il diritto “a vivere la cultura” nella città di Napoli, costruendo una rete di solidarietà e supporto da parte di tutta la collettività.
Tutto questo è possibile attraverso la creazione di un’Accademia permanente che l’Associazione Ad Alta Voce intende realizzare all’interno della storica Chiesa di San Potito.

Questo progetto può essere sostenuto attraverso Meridonare, piattaforma di crowdfunding sociale figlia della Fondazione Banco Napoli, che promuove le migliori idee del mezzogiorno e sostiene progetti sociali, culturali e civici.

Sostenendo questo progetto aiuterai l’associazione a:
– creare un centro di eccellenza italiano che diventi il punto di riferimento per la formazione e il perfezionamento di figure qualificate nel campo del canto, del musical e della danza;
– trattenere la fuga di giovani talenti, dotati di capacità naturali e competenze acquisite, che possano esprimere le potenzialità formative e lavorative attraverso un centro di perfezionamento unico nel suo genere;
– convertire l’attuale tendenza a fare delle discipline in questione un mero prodotto di massa, volgarizzato e de-naturalizzato, in una vera scuola di pensiero educativo che possa trainare i valori dell’istruzione, del lavoro, della disciplina, dell’eccellenza in generale;
– attrarre risorse ed investimenti provenienti da ambiti diversi ma “trasversali”, in un progetto che nasce sotto un’ottica di politica giovanile in senso stretto ma che abbraccia la politica dei beni culturali in senso lato, della diffusione del sapere e di una politica di formazione e istruzione del patrimonio artistico da far conoscere in Italia e nel mondo;
– diffondere una cultura giovanile che si fa portatrice di valori sani, con uno sguardo alla dimensione divulgativa di una best practice e alle ricadute positive nel tessuto sociale.

Come verranno utilizzati i fondi?
Obiettivo primario dell’Associazione culturale Ad alta voce è quello di restaurare la sacrestia della chiesa di San Potito, in modo tale da poterla destinare alla formazione d’aula, attraverso l’istituzione di laboratori musicali, recitazione e managment dello spettacolo.

Dove si trova la Chiesa di san Potito?
La chiesa di San Potito, in via Salvatore Tommasi, si trova all’apice dell’omonimo colle, poco a nord della chiesa di San Giuseppe de’ Vecchi, tra le scomparse Fosse del Grano, le ultime propaggini del Borgo dell’Avvocata e Salvator Rosa. Rientra nel variegato mondo delle chiese chiuse del centro storico della città, dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel 1985, ed afferma la testimonianza storica del passaggio di quelle monache divenute famose per esser passate da Basiliane a Benedettine in una sola notte.

Fai la tua donazione…clicca qui

Riforma sui tribunali per minorenni: a Napoli una tavola rotonda di confronto

L’associazione CAM Telefono Azzurro di Napoli, da sempre in prima linea nell’assistenza ai minori, promuove in collaborazione con il Tribunale per i Minorenni di Napoli la tavola rotonda sul tema “Tribunale per i minori: Riflessioni sulla riforma”.

L’iniziativa che si terrà giovedì 22 giugno p.v. alle ore 14.30 nella Sala Convegni del Tribunale per minorenni di Napoli (Viale Colli Aminei, 44) vuole offrire occasione di confronto tra i fautori del Si ed i sostenitori del No su una riforma che si annuncia epocale e che prevede la soppressione del tribunale per minorenni.

Interverranno:
dr. GIUSEPPE de CAROLIS di PROSSEDI
Presidente della Corte d’Appello di Napoli;
dr.ssa PATRIZIA ESPOSITO
Presidente del Tribunale per i Minorenni di Napoli;
dr.ssa MARIA DE LUZENBERGER MILNERNSHEIM
Procuratore della Repubblica Minorile di Napoli;
avv. ARMANDO ROSSI
Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli;
dr.ssa GERARDA MOLINARO
Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali;
ing. EMILIANO VENDITTI
Presidente nazionale del Telefono Azzurro C.A.M.;
DON MARIO DEL PIANO
Direttore del Don Bosco e membro del Consiglio del Telefono Azzurro
dr. FRANCESCO CANANZI
Componente del Consiglio Superiore della Magistratura;
dr.ssa SILVANA SICA
Giudice del Tribunale di Napoli e componente della giunta distrettuale dell’ANM;
prof. DARIO BACCHINI
Professore di psicologia dello sviluppo presso la II Università degli Studi di Napoli e membro del CTS del Telefono Azzurro;
avv. SABINA SIFO
Presidente dell’associazione giuristi del Golfo di Napoli.

La partecipazione è gratuita e per iscriversi è necessario contattare la segreteria organizzativa ai seguenti recapiti:
0815990590
telefonoazzurro@virgilio.it

Riparte a Napoli il Libro Parlato

Sembra  proprio si stia avviando alla rinascita, il Servizio del Libro Parlato dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), come dimostra, ad esempio, la ripartenza dell’iniziativa a Napoli, che verrà presentata il 16 giugno, nel corso dell’evento intitolato “Il valore culturale del Libro Parlato a Napoli: le ragioni della scelta”, promosso dall’UICI partenopea, dall’UNIVOC locale (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro-Ciechi) e dalla Fondazione Istituto Strachan Rodinò, durante il quale sarà anche possibile visitare le strumentazioni necessarie alla riproduzione di opere già in catalogo e la cabina di registrazione per la produzione di nuove opere. (S.B.)

“I libri – viene sottolineato dall’UICI Provinciale di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – possono essere molte cose: strumento di istruzione, oggetto di piacere o di meditazione, ma anche, volendo, un modo di prendersi cura di sé e degli altri, nel ricevere e trasferire conoscenze, perché leggere implica il dialogo con gli autori del presente e del passato, dai quali riceviamo storie di vite, testimonianze, pensieri che ci riconducono, spesso, al nostro vivere attuale; la lettura, infatti, non è mai una esperienza solitaria e le parole degli altri sono anche le nostre parole. È in quest’ottica e con queste finalità che è nato il Libro Parlato, servizio dell’UICI che può risultare molto utile non solo alle persone con disabilità visiva, ma anche ad altri, come ad esempio le persone con dislessia”.

Il Servizio del Libro Parlato – spiegano Mario Mirabile e Silvana Piscopo, presidenti rispettivamente dell’UICi e dell’UNIVOC di Napoli – si basa su un catalogo nazionale di oltre 30.000 volumi già registrati e disponibili e, a richiesta degli utenti, è possibile registrarne di nuovi, grazie alla preziosa collaborazione di donatori di voce volontari. Con questo evento di presentazione, dunque, intendiamo anche sensibilizzare coloro che vogliono dedicare un po’ del loro tempo agli altri, donando la propria voce”.

“Tanti sono i non vedenti e gli ipovedenti – aggiunge Mirabile – che grazie agli audiolibri possono accedere alla cultura, alla formazione e all’informazione. E ci sono anche tante persone che non hanno molta dimestichezza con il Braille o con gli strumenti informatici, in particolare anziani la cui vista si è abbassata e persone con difficoltà di lettura, che possono avvalersi di un servizio completamente gratuito, utile a ridonar loro il piacere della lettura”.

 

Fede e omosessualità: a Napoli un incontro promosso dall’Associazione “Ponti Sospesi”

Si terrà venerdì 16 giugno p.v.  alle ore 19.00 al Tempio Valdese di Napoli (Via Andrea Vaccaro, 24) la proiezione di “Prayers for Bobby” un film drammatico che raccontata la storia vera di Mary Griffith e del suo percorso verso una più consapevole comprensione dell’omosessualità dopo il suicidio dell’amato figlio Bobby.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Ponti Sospesi, si inserisce nel percorso del Mediterranean Pride of Naples previsto per il prossimo 24 giugno, e sarà occasione per riflettere e discutere sul rapporto tra fede e omosessualità nonchè sulle relazioni affettive che legano genitori e figli.

Cittadini, famiglie e associazioni sono invitati ad intervenire. La partecipazione è gratuita.

Per maggiori informazioni:
info@gruppopontisospesi.eu
333.1889014

Unicef celebra i “Super papà”

Da noi viene celebrata come da tradizione il 19 marzo, ma in ben 90 paesi del mondo la Festa del Papà ricorre nel mese di giugno – in particolare nella terza domenica del mese.

Per l’occasione l’UNICEF ha lanciato una nuova campagna, denominata “Super Dads” (Super papà) ideata per celebrare la paternità e sottolineare l’importanza che l’amore, il gioco, la protezione e una buona nutrizione rivestono per un sano sviluppo mentale dei bambini.

All’iniziativa hanno aderito star dello spettacolo e dello sport, fra le quali l’ex star del calcio britannica David Beckham, la leggendaria squadra neozelandese di rugby degli All Blacks, il tennista serbo Novak Djokovic, il pilota e pluri-campione di Formula 1 Lewis Hamilton e l’attore australiano Hugh Jackman.

Nei paesi in cui si celebra la Festa del Papà a giugno, l’UNICEF invita individui e famiglie a postare su Instagram e Twitter fotografie e brevi video su ciò che occorre per essere dei “super papà”, utilizzando l’hashtag #EarlyMomentsMatter (“i primi momenti contano”).

I primi a farlo saranno gli Ambasciatori UNICEF e i loro sostenitori: le immagini saranno inserite nella photogallery della campagna che andrà avanti da oggi al 18 giugno.

Anche tu puoi vedere comparire l’immagine di te come “superpapà” (o del tuo superpapà) nella galleria fotografica messa a disposizione dall’UNICEF! Devi solamente postare su Instagram o Twitter la foto, con l’hashtag #EarlyMomentsMatter.

Per saperne di più…clicca qui

Giornata mondiale FSHD: fatti un selfie all’arancia

Il 20 giugno torna la Giornata mondiale dedicata alla FSHD (distrofia facio-scapolo-omerale), con l’obiettivo di far conoscere meglio questa patologia e combatterla.

UILDM sostiene in questo importante appuntamento FHSD Europe, l’associazione che rappresenta i malati e le loro famiglie e di cui fa parte anche la nostra Unione, che per dare forza alla Giornata invita tutti a farsi un selfie “all’arancia”, come se fosse un sorriso, e a postarlo sui propri canali social utilizzando l’hashtag #WorldFSHDDay.

Le persone che soffrono di FSHD spesso fanno fatica a sorridere o non sorridono del tutto, ecco perché un simbolico spicchio d’arancia può aiutare a veicolare il messaggio lanciato dalla Giornata mondiale sulla FSHD.

Sensibilizzare a proposito di questa patologia è fondamentale perché ci sono persone con FSHD che non sanno di avere questa malattia e spesso, quando ricevono la diagnosi, non sanno a chi rivolgersi per avere il supporto più adeguato, o per incontrare altri pazienti. Un dato importante da ricordare: la FSHD è la forma di malattia ereditaria muscolare più frequente dopo la distrofia di Duchenne e la distrofia di Steinert (DM). Attualmente più di venti studi di ricerca sono in corso in tutto il mondo per trovare una cura. Per maggiori informazioni www.fshsociety.org

Scarica la locandina con le istruzioni sul selfie “all’arancia” e partecipa alla Giornata mondiale FSHD

Scarica il World FSHD Day Toolkit 2017