Prendi pARTE, il bando che porta la cultura in periferia

La Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane- DGAAP presenta il bando ‘PRENDI PARTE! Agire e pensare creativo’, iniziativa volta al finanziamento di progetti culturali per la realizzazione di attività creative nelle aree caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale.
Il bando è rivolto a istituzioni culturali pubbliche e private, senza scopo di lucro, dedicate alla creatività contemporanea e situate nelle periferie urbane. Le proposte, che dovranno essere presentate in partenariato con almeno un ente del Terzo settore, dovranno riguardare progetti finalizzati a coinvolgere in modo significativo giovani di età compresa tra 18 e 29 anni – con particolare preferenza per i giovani che non studiano e non lavorano – al fine di stimolare la coesione sociale, con una programmazione articolata di attività in un arco di tempo di almeno 6 mesi, concepite a partire dalle esigenze del contesto territoriale, dalle sue criticità e dalle opportunità rilevate.

Le risorse impegnate dalla DGAAP ammontano a 600mila euro, per un massimo di 60mila euro per ogni progetto, e comunque per una copertura non superiore all’80% del budget totale.

Per partecipare al bando è necessario registrarsi sul sito www.aap.beniculturali.it/prendiparte entro e non oltre il 30 aprile 2018 alle ore 12.00.

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Minori disabili, ecco il bando di Fondazione San Gennaro

I bambini e gli adolescenti con disabilità sono troppo spesso invisibili – nelle statistiche, nelle politiche, nella società. Purtroppo ancora oggi i minorenni con disabilità sono spesso al di fuori della portata dei Servizi, con la conseguente riduzione delle opportunità di partecipare alla vita delle loro comunità. Sotto il grande cappello della disabilità ritroviamo un corollario di termini strettamente connessi che tendono ad esprimere significati simili ma non uguali tra di loro, come: handicap, diversamente abile, menomazione, minorazione, incapacità, malattia, limitazione, ecc. Chiunque vive e lavora a stretto contatto con la disabilità ne percepisce la complessità, la dinamicità, la trasversalità. Di per sé la disabilità assume due prospettive diverse: la prima afferisce al mondo medico-sanitario che concerne anormalità fisiologiche e psicologiche; l’altra di natura sociale che considera gli svantaggi causati dall’ambiente fisico e sociale, che impediscono l’inclusione. Il rischio di ghettizzazione quando si parla di disabilità è dietro l’angolo e, sempre più spesso, viene considerata limitante per chi la vive e per chi ci convive. La disabilità, comunque, in nessun modo e a nessun livello può essere assunta come criterio di separazione tra i bisogni dei bambini o considerata un colore con il quale dipingere una parte dei minori o, peggio, un contenitore nel quale collocare indistintamente tutti i problemi che può comportare. Non ci sono bisogni speciali per bambini «speciali», ma soltanto bisogni maggiori. Sono le condizioni di svantaggio, uniche e specifiche, che li pongono spesso in situazioni da esigere ulteriori attenzioni.

Da qui la necessità di creare i presupposti per dar vita ad una vera inclusione tra i bambini che superi ogni barriera ed educhi alle differenze. La Fondazione di Comunità San Gennaro Onlus con il Bando “In©Ludere” intende concentrare gli interventi sull’Inclusione dei minori disabili nel Rione Sanità di Napoli. La Fondazione mette a disposizione alcuni spazi interni all’Ipogeo della Basilica del Buon Consiglio a Capodimonte al fine di promuovere strategie e realizzare attività a favore dei minori disabili per favorire la loro partecipazione. Saranno ammesse alla fase di istruttoria e di valutazione le proposte di progetto promosse e presentate da Enti del Terzo Settore in rete con altri soggetti interessati alla sperimentazione di soluzioni innovative per l’inclusione dei minori disabili. La scadenza del bando è prorogata al 20 aprile 2018. Per info e scaricare la modulistica è possibile visitare la pagina web www.fondazionesangennaro.org

Torna Culturability, il bando per rigenerare spazi da condividere

Prende il via la quinta edizione del bando “culturability” promosso dalla Fondazione Unipolis: 450 mila euro per progetti culturali innovativi ad alto impatto sociale che rigenerano e danno nuova vita a spazi, edifici, ex siti industriali, abbandonati o sottoutilizzati. Cultura, innovazione e coesione sociale, collaborazione, sostenibilità, occupazione giovanile: questi gli ingredienti chiesti per riempire di creatività questi vuoti e restituirli alle comunità territoriali di riferimento.

Fino al 20 aprile organizzazioni no profit, cooperative e imprese culturali, team informali, composti in prevalenza da under 35, potranno candidare i propri progetti online sul sito www.culturability.org.
Fra le proposte pervenute, ne saranno selezionate 15 che avranno l’opportunità di partecipare a un percorso di formazione nei mesi di giugno e luglio. Tra queste, nel mese di settembre, una Commissione di Valutazione selezionerà i 6 progetti finalisti che riceveranno 50 mila euro ciascuno e continueranno l’attività di accompagnamento e mentoring. Gli altri 150 mila euro stanziati saranno utilizzati per realizzare le attività di formazione e accompagnamento per l’empowerment dei team, rimborsi spese per partecipare ai programmi di supporto.

Grazie alla collaborazione iniziata lo scorso anno, la Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT mette a disposizione ulteriori risorse economiche che consentiranno di selezionare un altro progetto tra i 15 finalisti. Il bando culturability si avvale, inoltre, della partnership di Avanzi/Make a Cube³ e Fondazione Fitzcarraldo.

Già negli scorsi anni, “culturability” ha riscontrato ottimi risultati di partecipazione, in termini di progetti aderenti e di qualità delle proposte, come dimostrato dai successi delle realtà sostenute che continuano i loro percorsi di sviluppo. Complessivamente, per le quattro edizioni Fondazione Unipolis ha investito un milione e 500 mila euro e oltre 2.770 sono stati i progetti partecipanti.

“Resto al Sud”, il bando che sostiene l’imprenditoria del Mezzogiorno

Resto al Sud è il bando di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa del Ministero dell’Economia, rivolto ai giovani fino a 35 anni per l’avvio di attività imprenditoriali. Le domande possono essere inviate dal 15 gennaio 2018, esclusivamente online, attraverso l’apposita piattaforma web.

Il provvedimento, finalizzato a spingere l’imprenditoria giovanile nel Sud, ha una dotazione finanziaria complessiva di 1 miliardo e 300 milioni a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (programmazione 2014-2020) e prevede un contributo a fondo perduto (35% dell’investimento) e un finanziamento bancario a tasso zero (65% dell’investimento). É promosso dal Ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno.

É possibile avviare attività di produzione di beni e servizi. Sono escluse dal finanziamento le attività libero professionali e il commercio. Ogni soggetto richiedente può ricevere un finanziamento massimo di 50 mila euro. Nel caso in cui la richiesta arrivi da più soggetti, già costituiti o costituendi, il finanziamento massimo è pari a 200 mila euro. I progetti imprenditoriali possono avere un programma di spesa del valore massimo di 200 mila euro.

Sono finanziabili: – interventi per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa) – impianti, attrezzature, macchinari nuovi – programmi informatici e servizi TLC (tecnologie per l’informazione e la telecomunicazione) – altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative nel limite del 20% massimo del programma di spesa)

Non sono ammissibili le spese di progettazione, le consulenze e quelle relative al costo del personale dipendente. Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e prevedono: – contributo a fondo perduto, pari al 35% del programma di spesa – finanziamento bancario, pari al 65% del programma di spesa, concesso da un istituto di credito che aderisce alla convenzione tra Invitalia e ABI, garantito dal Fondo di garanzia per le PMI Gli interessi del finanziamento sono coperti da un contributo in conto interessi. Il finanziamento bancario deve essere restituito in 8 anni di cui 2 di preammortamento. Le agevolazioni sono erogate in regime de minimis.

Le agevolazioni sono rivolte ai giovani tra 18 e 35 anni che: – siano residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda di finanziamento – trasferiscano la residenza nelle regioni indicate dopo la comunicazione di esito positivo – non abbiano un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento – non siano già titolari di altra attività di impresa in esercizio

Possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.

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Fondazione CON IL SUD presenta il Social Film Fund Con Il Sud

È stato presentato e sarà pubblicato nel mese di gennaio il “Social Film Fund – Con il Sud”, nato dal comune interesse di Fondazione Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD allo scopo di promuovere una iniziativa congiunta per “raccontare” il Sud attraverso i fenomeni sociali che lo caratterizzano.

Coniugando l’esperienza e le competenze specifiche dei due promotori, l’iniziativa si presenta come unica nel suo genere: permette infatti l’incontro tra imprese e professionisti dell’audiovisivo con enti del Terzo settore e del volontariato, favorendo percorsi di coesione sociale e contribuendo alla diffusione di temi sociali di rilievo nel Sud Italia.

L’Avviso pubblico emesso dall’Apulia Film Commission rientra nell’ambito del patto per la Puglia FSC 2014-2020 “turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali” ed è cofinanziamento per il 50% dalla Fondazione CON IL SUD. L’avviso sarà pubblicato sul sito dell’Apulia Film Commission (www.apuliafilmcommission.it) a gennaio 2018 e resterà aperto per 60 giorni dalla data di pubblicazione.

L’Avviso è rivolto a partenariati composti da: il proponente, che deve essere un operatore economico di produzione audiovisiva, e partner del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, regioni in cui opera la Fondazione CON IL SUD. L’impegno delle due Fondazioni è di selezionare e sostenere fino a 10 prodotti audiovisivi, destinando un massimo di 40mila euro a progetto.

Il nucleo narrativo delle opere audiovisive dovrà essere incentrato sul processo di virtuoso sviluppo del capitale sociale nel Mezzogiorno, con specifico riferimento a uno o più dei seguenti ambiti: l’educazione dei giovani, con particolare riferimento alla cultura della legalità e ai valori della convivenza civile; la valorizzazione dei talenti, anche per contrastare la tendenza alla fuga dei “cervelli”; la cura e la valorizzazione dei “beni comuni” (patrimonio storico-artistico e culturale; ambiente e paesaggio; beni confiscati alle mafie) e lo sviluppo di iniziative di economia civile; la qualificazione e l’innovazione dei servizi socio-sanitari, rivolti soprattutto a persone svantaggiate; l’accoglienza e l’integrazione culturale, sociale ed economica degli immigrati; il contrasto alla violenza di genere e a ogni forma di discriminazione.

Sono previste due categorie di opere audiovisive: “Short”, cortometraggi di finzione dai 5 ai 20 minuti di durata, e “Doc”, documentari creativi con una durata compresa tra i 20 e i 52 minuti. La produzione, da realizzare in tutto o in parte in Puglia, deve essere integrata e curata dei soggetti del Terzo settore, da attività di valorizzazione e promozione della tematica sociale affrontata, sia nella fase di ideazione e realizzazione, sia nella fase di promozione e divulgazione del prodotto audiovisivo. Tali attività potranno essere svolte in una o più delle Regioni meridionali in cui interviene la Fondazione Con il Sud.

Le imprese cinematografiche che intendono proporre e avviare collaborazioni con gli enti del Terzo Settore meridionale potranno consultare liberamente anche il sito web della Fondazione CON IL SUD (www.fondazioneconilsud.it), in cui sono indicati su mappa tutti i progetti finora sostenuti nelle regioni meridionali. Gli esiti delle domande pervenute, saranno pubblicati entro 30 giorni dalla chiusura dell’Avviso.

Il bene torna comune. Al via la quarta edizione del bando che valorizza i beni culturali inutilizzati

La Fondazione CON IL SUD promuove la quarta edizione del Bando Storico – Artistico e Culturale, riproponendo la formula sperimentata nella precedente edizione: ovvero chiedendo ai proprietari di immobili inutilizzati di metterli gratuitamente a disposizione della comunità locale per almeno 10 anni e, successivamente, rivolgendosi alle non profit per proposte di valorizzazione dei beni in chiave comunitaria. L’iniziativa, che mette a disposizione 4 milioni di euro, prevede due fasi e interessa i beni immobili di pregio storico, artistico e culturale presenti in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Nel corso della prima fase, amministratori e proprietari dei beni (persone fisiche e giuridiche, enti pubblici e privati) potranno inviare alla Fondazione una manifestazione di interesse con cui si impegnano, tra l’altro, a riservarle l’onere e il diritto di individuare il miglior intervento di valorizzazione del bene e, di conseguenza, di selezionare l’ente del Terzo settore a cui concederanno l’utilizzo del bene per almeno 10 anni.

Potranno essere candidati immobili o porzioni di immobili che non siano già utilizzati o affidati e che siano idonei ad ospitare attività socio-culturali. Potranno essere prese in considerazione le aree archeologiche solo se adattabili allo svolgimento di questo tipo di attività e le chiese, solo se non più adibite al culto.

Sono esclusi ruderi, giardini, parchi, cave, piazze, cimiteri, sorgenti, terreni o altri beni ritenuti non idonei alle attività previste. Le candidature dei beni potranno essere inoltrate fino al 30 marzo 2018. La Fondazione si riserva di chiudere in anticipo il periodo di candidatura qualora fosse raggiunto un numero sufficiente di beni selezionati.

La Fondazione valuterà man mano gli immobili: di quelli ritenuti idonei sarà pubblicata una scheda sul sito www.ilbenetornacomune.it, dando la possibilità alla comunità di condividere idee e commenti.

Per la selezione dei beni, oltre all’effettiva rilevanza storica, artistica e culturale dell’immobile, saranno valutati anche altri aspetti come le condizioni generali, le potenzialità di utilizzo, la posizione del bene e il contesto in cui è inserito, l’accessibilità e fruibilità, l’entità dell’eventuale canone richiesto.

Nella seconda fase, gli enti del Terzo settore potranno presentare progetti di valorizzazione relativi ai beni selezionati, in un’ottica di uso comune e di restituzione alla collettività degli immobili. Le proposte progettuali potranno essere presentate da partnership composte da almeno tre soggetti, di cui due organizzazioni di Terzo settore, oltre a istituzioni, università, mondo economico e della ricerca. I proprietari dei beni selezionati non potranno aderire a partenariati che presentino proposte di riqualificazione e rivalutazione dell’immobile di cui detengono la proprietà. Le proposte dovranno prevedere interventi capaci di generare concreti effetti positivi, in termini di sviluppo socio-economico, per la comunità locale.

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