“Un passo avanti”, il nuovo bando promosso da Con i Bambini

Si tratta di una nuova linea di intervento pensata per il sostegno di progetti, dal contenuto particolarmente innovativo che, coerentemente con l’obiettivo del Fondo, siano rivolti al contrasto della povertà educativa minorile. Esistono certamente esperienze, ipotesi progettuali, programmi di intervento potenzialmente innovativi, in linea con la missione di contrasto alla povertà educativa minorile, ma non inquadrabili nei tre bandi già pubblicati. Al fine di promuovere tali opportunità, l’Impresa sociale ha destinato specifiche risorse da poter impiegare nella sperimentazione di interventi innovativi, che possano anche favorire una collaborazione tra Enti del Terzo Settore, altri enti erogatori, soggetti pubblici e privati, e i territori destinatari delle iniziative.

Per poter accedere ai contributi, occorre presentare all’Impresa sociale (attraverso il modello predisposto on line) una sintetica idea del progetto che si intende realizzare, in una o più regioni italiane. Con i bambini ha destinato al Bando fino a un massimo di 70 milioni di euro: le proposte dovranno arrivare entro, e non oltre, le ore 13:00 del 14 dicembre 2018.

La povertà educativa, insidiosa quanto e più di quella economica, priva bambini e adolescenti della possibilità di apprendere e sperimentare, di scoprire le proprie capacità, sviluppare le proprie competenze, coltivare i propri talenti ed allargare le proprie aspirazioni. Si creano così le condizioni per lo sfruttamento precoce nel mercato del lavoro, per l’abbandono e la dispersione scolastica (nelle loro diverse manifestazioni), per fenomeni di bullismo e di violenza nelle relazioni tra pari.

L’istituzione del Fondo costituisce un’importante sperimentazione per rendere operante una strategia complessiva nazionale, alimentata e ispirata dalle migliori esperienze territoriali, di lotta alla povertà educativa dei minori, con effetti di lungo periodo.

Il bando è disponibile sul sito dell’impresa sociale Con i Bambini al seguente link http://www.conibambini.org/bando-un-passo-avanti/.

Avviso Pubblico “Percorsi di inserimento attivo per gli alunni con bisogni educativi speciali”

E’ stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania l’Avviso Pubblico “Percorsi di inserimento attivo per gli alunni con bisogni educativi speciali”. Il bando, relativo alle Azioni 2 e 3 del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013, mette a disposizione di reti di scuole e soggetti del terzo settore 3.186.875,00 euro per la realizzazione di percorsi che favoriscano l’inserimento scolastico degli alunni con bisogni educativi speciali.

Con tali risorse vengono finanziati 40 progetti da sviluppare su due annualità nel periodo tra il novembre 2018 e il giugno 2020 articolati su tre percorsi: sostegno scolastico, sostegno psicologico e formazione dei docenti.
Beneficiari del bando sono reti composte da almeno 5 Istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo e secondo grado della Regione Campania e almeno un soggetto del Terzo Settore, per un totale dunque di circa 200 scuole e 40 associazioni della regione.

Il termine per la presentazione delle proposte progettuali è fissato al 7 novembre 2018.

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Comunicare il Sociale media partner ufficiale del Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale Condivisa

Rafforzare il dialogo e la collaborazione tra profit e no profit, contaminandone visione e modi di operare per costruire percorsi condivisi di responsabilità sociale. Con questo principale obiettivo il CSV Napoli rinnova la sua partecipazione al 6° CSRMed, Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale Condivisa coinvolgendo la sua testata Comunicare il Sociale come Media Partner dell’evento.

“Il Terzo Settore è in una fase di profonda trasformazione”, afferma Nicola Caprio – presidente del CSV Napoli. “Come Centro di Servizio per il Volontariato di Napoli e provincia dobbiamo farci interpreti del cambiamento ed intercettare tutti quei fenomeni ed iniziative che portano in sé l’occasione di dialogare con imprese, Istituzioni e società civile. La vera sfida del volontariato sta nel favorire il cambiamento dei suoi operatori che devono necessariamente divenire agenti di sviluppo sociale favorendo la nascita di nuove forme di collaborazione tra i vari attori delle nostre comunità. E’ perciò necessario investire nella comunicazione per giungere a un linguaggio comune, per rispondere concretamente ai bisogni emergenti dei nostri territori e generare valore condiviso”.

CSV Napoli è da anni impegnato a promuovere con azioni concrete la cultura dell’amministrazione condivisa e della responsabilità sociale, come modello di sviluppo innovativo, sostenibile ed inclusivo e a valorizzare tutte le occasioni di dialogo e collaborazione tra organizzazioni responsabili, pubbliche e private, profit e no profit, protagoniste dell’economia positiva nei nostri territori”, dichiara Giovanna De Rosa, direttore del CSV Napoli. “Quest’anno, spazi di partecipazione saranno riservati proprio alle associazioni di volontariato, alcune coinvolte in percorsi formativi di empowermant e fundraising che potranno raccontare i loro progetti alle aziende, anche in un’ottica di reperimento delle risorse, altre impegnate nel lancio di “Plastic Less”, una campagna promossa per contrastare l’uso spropositato della plastica e sensibilizzare gli enti (scuole, comuni, università, ecc) all’uso consapevole delle risorse. Il salone ci permetterà, inoltre, di accendere i riflettori sui temi dell’accountability, della rendicontazione sociale e della valutazione di impatto, soprattutto alla luce della Riforma del Terzo Settore”.

Il mondo del volontariato e dell’associazionismo più in generale hanno un ruolo fondamentale nel promuovere una visione diversa di sviluppo, che tenga conto delle persone e dell’ambiente, a tutela delle fasce più deboli e a vantaggio di chi adotta comportamenti virtuosi”, afferma Raffaella Papa, Presidente di Spazio alla Responsabilità. “Ne siamo convinti da tempo, avendo avviato la collaborazione con il CSV Napoli già da diversi anni, proprio per lavorare sulla proficua convergenza tra tutti gli attori effettivamente impegnati a dare il proprio contributo per la crescita del territorio in cui operano. Il coinvolgimento di Comunica il Sociale è un ulteriore passo per tenere i riflettori puntati sulla necessità di alimentare la cooperazione tra profit e no profit pubblico e privato“.

Organizzato presso la Camera di Commercio di Napoli dal 24 al 26 ottobre, il 6° CSRMed, Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale Condivisa è una tre giorni di incontri e convegni, seminari, workshop ed un’area espositiva dedicata per promuovere una visione diversa di sviluppo che tenga conto delle persone e dell’ambiente, a tutela delle fasce più deboli e a vantaggio di chi adotta comportamenti virtuosi. Un luogo aperto di incontro e contaminazione culturale, che ispira idee e iniziative, partnership e nuove collaborazioni mettendo insieme pubblico e privato, profit e no profit. Un grande tavolo di lavoro per condividere le migliori esperienze, promuovere la cooperazione tra imprese, istituzioni e società civile e dare avvio a iniziative condivise di innovazione responsabile.

La convention nasce da un’idea della Intramedia srl ed è promossa da Spazio alla Responsabilità in collaborazione con INAIL Campania e SI Impresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Napoli, in partnership con l’EAV – società in house della Regione Campania e Deloitte, con la partecipazione del Consorzio Promos Ricerche, CSV Napoli, CISL Campania, l’Ordine degli Ingegneri di Napoli e Federmanager tra le 94 organizzazioni aderenti al CSRMed Forum. In qualità di PARTNER PROMOTORI, che hanno inteso coadiuvare la trattazione di specifiche tematiche contribuendo al coinvolgimento di expertise e casi di successo partecipano l’Autorità di Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale, l’ASSTRA, il Consorzio ASI Napoli, SRM – Studi e Ricerche nel Mediterraneo e l’IRiSS/CNR.

Fondazione CON IL SUD lancia il Bando Artigianato

La Fondazione CON IL SUD intende sostenere alcune eccellenze della tradizione artigiana meridionale che stanno scomparendo. A questo scopo, in collaborazione con l’Osservatorio dei Mestieri d’Arte di Firenze (OMA), rivolge un invito alle organizzazioni del Terzo settore per progetti di valorizzazione di antiche produzioni e competenze in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, da realizzare anche in partenariato con enti pubblici o privati, profit o non profit. Le proposte dovranno essere presentate online entro il 17 ottobre 2018 tramite la piattaforma Chàiros.

Il sapere e la tradizione artigianale sono tra le cifre più caratteristiche della cultura e dell’economia italiana e rivestono un’importanza strategica anche sul piano sociale: il lavoro artigiano, grazie alla qualità dei manufatti, restituisce dignità alle persone, rendendole orgogliose e gratificate, e permette di rafforzare, quando non di ricostruire, il legame con il territorio.

Uno dei più lampanti paradossi del nostro paese, famoso per i suoi prodotti di qualità e con un’altissima disoccupazione giovanile, è che scarseggiano sempre di più calzolai, vetrai, falegnami, sarti o scalpellini. Questo succede perché i nipoti non seguono le orme dei nonni e perché questi mestieri risultano poco redditizi su un mercato veloce e globalizzato. La sfida di Fondazione CON IL SUD e OMA è quella di riscoprire il saper fare tradizionale, immaginando nuovi campi di applicazione tecnologica e commerciale e trovando nuovi potenziali talenti anche nelle giovani generazioni e tra le persone più fragili.

Il bando interviene su settori artigianali particolarmente vulnerabili: dal ricamo tradizionale, come lo squadrato lucano, all’intreccio di fibre vegetali per realizzare cesti a Reggio Calabria o nasse e reti da pesca in Sardegna; dalla produzione di fili di seta a Catanzaro alla costruzione del mandolino napoletano e della chitarra battente cilentana; dalla costruzione di carretti siciliani alla tessitura con la tecnica del fiocco leccese o alla filatura della lana in Sardegna. Sono solo alcuni degli esempi di saperi antichi che rischiano realmente l’estinzione e che, inseriti in opportuni percorsi di innovazione e inclusione sociale, possono al contrario rappresentare opportunità per nuovi talenti e occasione per sperimentare approcci e modelli inediti di valorizzazione.

Per la realizzazione delle singole iniziative, la Fondazione mette a disposizione complessivamente un contributo di 800 mila euro, in funzione della qualità delle proposte ricevute e della loro capacità di generare valore sociale ed economico sul territorio.

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Valore Paese: Bandi di gara aperti per 9 immobili in affitto fino a 50 anni

Fari, torri, fortificazioni, edifici militari, ville e colonie diventano luoghi di accoglienza turistica e animazione sociale, grazie al nuovo bando dell’Agenzia del demanio “Valore Paese – Fari”. Si tratta di nove immobili pubblici a disposizione fino a un massimo di 50 anni e messi a bando grazie a una serie di iniziative di valorizzazione del patrimonio pubblico realizzate con un’ampia rete di partner tra cui CSVnet.

Il progetto a rete mira al recupero e riuso dei fari e degli edifici costieri per finalità turistiche, culturali e sociali, in linea con i principi di sostenibilità legati alla cultura del mare. Una storia iniziata nel 2015, grazie alla quale finora sono stati assegnati in concessione a privati 29 beni pubblici, 19 dei quali di proprietà dell’Agenzia, che ne stanno curando la riqualificazione. Novità del bando 2018 – in scadenza il prossimo 27 novembre – la presenza di edifici costieri di proprietà di comuni e regioni, che gestiranno i bandi con il supporto dell’agenzia.

I sei “gioielli del mare” che troveranno nuova vita grazie a questo bando in gestione all’Agenzia del demanio sono in Toscana, in Emilia Romagna, in Campania e in Liguria. Si tratta di Villa Celestina a Rosignano Marittimo (LI), esempio di architettura razionalista italiana in una delle mete di villeggiatura note fin dagli anni sessanta; Forte di Castagneto Carducci (LI), piccola fortificazione sulla spiaggia nel borgo della Maremma toscana che ha appena ricevuto la Bandiera Blu; Ottagono di Ca’ Roman, nella laguna di Venezia, piccola isola fortificata appartenente al sistema difensivo dei “cinque ottagoni”; l’ex Colonia Onfa a Ravenna, ex colonia marina in una zona a forte vocazione turistica e commerciale; Complesso ex Polveriera di Bacoli (NA), edificio lungo la strada che porta al promontorio di Capo Miseno sul Golfo di Pozzuoli; Faro Semaforo Nuovo, a Camogli (Ge) a picco sul mare sul promontorio del Parco di Portofino.

I tre immobili di proprietà di enti territoriali – presto pubblicizzati sui siti istituzionali – sono in Liguria con Torre Capitolare a Porto Venere, in provincia di La Spezia, un edificio lungo le mura storiche del borgo medioevale, incluso nel perimetro del sito Unesco, di proprietà del comune; in Toscana con Villa Mirabello a Rosignano Marittimo (Li), in provincia di Livorno, una dimora lungo la costa con un grande parco, suggestivo esempio di barocco toscano di proprietà del comune e in Sicilia, dove la regione pubblicherà il bando per il Castello della Colombaia a Trapani, un’antica fortezza medievale su un’isoletta all’estremità orientale del porto di Trapani.

Alla gara possono partecipare tutti gli operatori in grado di sviluppare progetti dall’elevato potenziale per i territori, favorendo la messa in rete di siti di interesse storico-culturale e paesaggistico a beneficio di tutta la comunità. Ma non solo. “Valore Paese” punta a innescare nuovi meccanismi economici a partire dall’accoglienza turistica pensata sia come servizio di accoglienza che in relazione alle attività formative di natura sociale e culturale e di scoperta del territorio. L’iniziativa, infatti, è parte di una strategia generale intrapresa negli ultimi anni dall’Agenzia del demanio di valorizzazione dei beni abbandonati di interesse collettivo di sua proprietà per creare nuove opportunità di sviluppo economico e sociale. Ai bandi dedicati agli edifici costieri, infatti, si aggiunge l’iniziativa “Valore Paese – Cammini e percorsi”, che in 4 anni ha messo a disposizione 46 beni gestiti dall’Agenzia del demanio (aggiudicandone 18) affidati ad associazioni, cooperative, onlus o imprese di giovani. Si tratta di edifici collocati lungo sentieri storico-religiosi e ciclopedonali che sono diventati punti di riferimento per i viaggiatori che si muovono secondo i principi del turismo sostenibile, offrendo servizi e attività di animazione sociale e culturale.

Tutte le informazioni sul progetto e i contatti dei referenti relativi ai beni dello Stato e a quelli appartenenti agli altri Enti sono disponibili sul sito dell’Agenzia del demanio nella sezione dedicata a fari, torri ed edifici costieri, dove ci sono anche la guida al Bando, il dossier del progetto e materiali illustrativi dei singoli immobili. Nell’ambito delle procedure di gara è inoltre disponibile un Information Memorandum per ogni bene.

Al via il programma ITIA: dalla Regione 60 milioni per misure a sostegno di persone svantaggiate a rischio esclusione

Con la pubblicazione sul Burc dell’avviso pubblico rivolto agli Ambiti Territoriali, entra nella fase operativa il programma I.T.I.A. (Intese Territoriali di Inclusione Attiva), della Regione Campania che mette in campo misure a sostegno delle persone svantaggiate e a rischio esclusione, in complementarietà con la misura nazionale del REI (Reddito di Inclusione).

Complessivamente vengono stanziati 60 milioni di euro (ripartiti per Ambito Territoriale sulla base anche della popolazione residente) finalizzati a:

– servizi di supporto alle famiglie: 25.5 milioni;

– percorsi di empowerment: 20.2 milioni;

– tirocini per l’inclusione sociale: 14.3 milioni di euro, di cui 6.5 milioni rivolti esclusivamente a persone con disabilità.

Soggetti attuatori di ogni singolo I.T.I.A. sono i partenariati composti, oltre che dagli Ambiti Territoriali in qualità di capofila, dagli enti del terzo settore, soggetti promotori di tirocini finalizzati all’inclusione sociale, dagli istituti scolastici, soggetti accreditati per l’erogazione di servizi di empowerment (percorsi formativi e/o servizi di sostegno orientativo), dai sindacati e dalle associazioni datoriali di categoria.

Ogni progetto I.T.I.A. realizza un Centro Territoriale di Inclusione (uno per Ambito Territoriale)per erogare servizi di sostegno a persone e famiglie svantaggiate, in
condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale secondo le tre misure previste dai finanziamenti (servizi di supporto alle famiglie, percorsi di empowerment, tirocini per
l’inclusione sociale). Nell’erogazione delle misure di sostegno sarà data priorità a persone con disabilità, giovani e donne.

“Oggi parte un’iniziativa molto importante sul versante delle politiche sociali: con gli I.T.I.A., le misure a sostegno dei più deboli e delle persone svantaggiate
diventano iniziative concrete per il reinserimento attivo dei soggetti coinvolti nei programmi di aiuto”, afferma l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Lucia
Fortini. “La Regione Campania investe risorse a sostegno dei più deboli, coinvolgendo il terzo settore, gli enti locali, le imprese e organizzazioni sociali. Vogliamo, in
questo modo, promuovere un modello di welfare moderno, vicino e attento alle esigenze del territorio, dove tutti possono e debbono avere un’opportunità”, conclude
l’assessore Fortini.

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