“Raccontiamo il bene”, Libera presenta il rapporto sul riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati

Giovedì 6 marzo presso la biblioteca Annalisa Durante di Napoli (via Vicaria Vecchia, 23) avrà luogo la presentazione dell’edizione 2025 di Raccontiamo il bene, l’annuale rapporto di Libera sul riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati. Oltre al rapporto nazionale, Libera Campania presenterà un focus sui dati regionali.
Alla presentazione, prevista per le 10.30, sono previsti i saluti dell’assessore alla Legalità del Comune di Napoli, Antonio De Iesu. Seguiranno gli interventi del referente di Libera Campania, Mariano Di Palma, del responsabile dei beni confiscati di Libera Campania, Riccardo Falcone, dell’assessore alla Legalità della Regione Campania, Mario Morcone, della dirigente dell’ufficio di Napoli dell’Agenzia nazionale beni confiscati, Daniela Lombardi, del presidente di fondazione Polis, don Tonino Palmese.
Un’occasione di confronto sullo stato attuale e sulle prospettive di valorizzazione dei patrimoni sottratti alla criminalità organizzata. Dal 2013 Libera si è assunta la responsabilità di costruire una mappatura delle pratiche di riutilizzo sociale dei beni confiscati gestiti dal terzo Settore. Un censimento, aggiornato annualmente, in occasione dell’anniversario della legge 109, con l’obiettivo di contare e raccontare i valori di questo mondo variegato e articolato.

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Parte “SocializziAMO in Biblioteca 3” nel Punto Lettura di Barra

Un nuovo capitolo si scrive per le biblioteche della periferia est di Napoli con il progetto SocializziAMO in Biblioteca 3, un’iniziativa che, grazie al finanziamento dell’8xmille della Chiesa Valdese, darà linfa al neonato Punto Lettura di Barra –  hotspot della biblioteca Cozzolino – situato al terzo piano del Palazzo del Municipio di Barra, in Corso Sirena 305.
Questo progetto rappresenta una risposta concreta alle esigenze di riscatto e sviluppo del territorio, con l’obiettivo di creare un luogo di incontro, formazione e inclusione sociale per giovani e famiglie, attraverso un’offerta culturale ampia e accessibile.
Il finanziamento della Chiesa Valdese. Salvatore Cortini, rappresentante della Chiesa Valdese, ha dichiarato: “Il sostegno della Chiesa Valdese ai progetti ‘Socializziamo in Biblioteca’ è un segno tangibile della sua fiducia nel potenziale delle biblioteche come luoghi di incontro, crescita e inclusione per le comunità. Dopo il successo del progetto sulla Biblioteca Deledda, il finanziamento per il Punto Lettura della Biblioteca Cozzolino di Barra, reso possibile grazie all’8 x mille della Chiesa Valdese, testimonia il continuo impegno dell’ente a rendere la cultura e l’istruzione accessibili a tutti. In particolare, il progetto si rivolge ai giovani e alle famiglie, contribuendo alla rinascita sociale e culturale delle periferie di Napoli e al rafforzamento del tessuto comunitario locale.”
Una rete di enti che continua a fare la differenza. Il progetto “SocializziAMO in Biblioteca 3” è realizzato grazie alla collaborazione tra diverse realtà del terzo settore, come Noi@Europe, TerradiConfine APS e la cooperativa sociale Se.Po.Fà. Queste organizzazioni hanno già dimostrato sul campo l’efficacia di un approccio che integra il sociale con la cultura, facendo delle biblioteche non solo centri di lettura, ma veri e propri spazi di vita comunitaria.
“Il punto lettura di Barra è il secondo spazio bibliotecario a Napoli Est in cui il privato sociale ha un ruolo da protagonista. Dopo 4 anni alla Biblioteca Deledda a Ponticelli, replichiamo il modello altrove. Anche qui vogliamo costruire uno spazio aperto a tutti e inclusivo” dichiara Pietro Sabatino, presidente dell’associazione Noi@Europe. “Con orari adeguati ai bisogni delle persone, operatori formati e accoglienti: uno spazio di benessere, di crescita, di formazione in quartieri che troppo spesso sono violenti, senza luoghi di socializzazione. L’invito è agli abitanti del quartiere: vivete questo spazio, veniteci a studiare, a lavorare, a fare nuove conoscenze. Fate proposte per farne un punto di riferimento vero per la comunità”, conclude Sabatino.
Obiettivi concreti del progetto. Il progetto prevede l’apertura prolungata della biblioteca, la catalogazione del patrimonio librario e la creazione di laboratori culturali aperti alla partecipazione di tutti. Questi interventi mirano non solo a migliorare l’accesso ai servizi culturali, ma anche a coinvolgere attivamente i giovani, creando opportunità di formazione e impiego nel settore culturale.
Le attività sono destinate a tutti i membri della comunità, con un’attenzione particolare agli studenti, alle famiglie e alle associazioni locali, in un’ottica di inclusione sociale e rafforzamento del tessuto comunitario.
Con SocializziAMO in Biblioteca 3, il Punto Lettura di Barra sarà un punto di riferimento culturale e sociale per la zona dove ogni evento, ogni apertura prolungata o nuova attività sono un segno concreto che, anche nelle periferie, la cultura può rappresentare un motore di cambiamento, di crescita e di comunità.

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Castel Volturno, grande partecipazione alla seconda edizione di “Donne e Tartarughe”

Ha riscosso grande partecipazione e tanta curiosità la seconda edizione di “Donne e Tartarughe” tenuta ieri, domenica 2 marzo, presso il Centro di Aggregazione in Via Nicolò Macchiavelli a Castel Volturno.
L’evento, unico nel nostro Paese, ha riunito i centri di ricerca più importanti d’Italia ed è stato organizzato dall’Associazione ELSA e da Enpa – Ente Nazionale Protezione Animali, con il patrocinio del comune di Castel Volturno.
Durante l’incontro, sono state rese note le ultime ricerche scientifiche e le strategie in atto per la tutela della Caretta caretta, grazie al prezioso contributo di ricercatrici e professioniste impegnate nella conservazione delle tartarughe marine a rischio estinzione.
Entusiasti i componenti dell’Associazione “Filicudi Wildlife Conservation”, che subito dopo l’iniziativa hanno dichiarato: “Meravigliosa condivisione quella di oggi con persone fantastiche che hanno dedicato la loro vita alla salvaguardia della tartarughe marine. Questi sono i momenti in cui realizzi di far parte di un mondo speciale e che vale la pena aver scelto questa vita. Voglio ringraziare l’Associazione Elsa per aver reso questo incontro un appuntamento fisso annuale che vede la partecipazione di tanti studenti, volontari e appassionati. Si è parlato tanto di tartarughe marine ma anche dell’importante ruolo di noi donne, spesso ancora escluse da ruoli decisionali e di potere, che nonostante tutto, con tanta forza e coraggio combattiamo tutti i giorni per la salvaguardia di questi meravigliosi animali, senza mai perderci d’animo.”
“Una giornata ricca di emozioni e di spunti utili, dove la ricerca, l’impegno per la sostenibilità e l’uguaglianza di genere si sono unite in una rete ben salda, dando risultati importanti. Proprio per questo – precisa Leda Tonziello Presidente di Elsa – abbiamo deciso di farlo diventare un appuntamento itinerante. Voglio ringraziare le associazioni e i tanti cittadini intervenuti, Enpa, il comune di Castel Volturno, Aroma caffè, Nearteneparte, Varca d’or, Hotel Barracud, Lido D’Angelo e Bimbus animazione, per aver creduto nell’importanza del network per il confronto, la divulgazione e l’educazione ambientale. Un grazie particolare a Monica Francesca Blasi, Ricercatrice e Fondatrice di Filicudi WildLifeConservation; Sandra Hochscheid, Ricercatrice Senior, Dipartimento Conservazione Animali Marini e Public Engagement, Stazione Zoologica Anton Dohrn (Napoli); Daniela Freggi, Biologa, Associazione Caretta Caretta, Lampedusa Turtle Rescue; Chiara Mancino, Ricercatrice presso l’Università La Sapienza di Roma e Referente Scientifico di Tartapedia; Luana Papetti, Direttore Scientifico del Centro di Primo Soccorso Tartarughe Marine Grosseto e Curatore del progetto “tartAmare”; Laura Pireddu, Responsabile del Centro Recupero Animali Marini del Parco Nazionale dell’Asinara e Presidente dell’Associazione CRAMA; Valeria Angelini, Biologa, Referente Settore Educazione e Scientifico di Fondazione Cetacea; Tania Il Grande, Vice Presidente Blue Conservancy e Responsabile Area Ricoveri del CRTM di Brancaleone; Simona Zirletta, Regione Lazio – Rete TartaLazio; Teresa Malito, Caretta Calabria Conservation; Daniela Guariglia, Circolo Legambiente Cilento Mediterraneo.”
Le ricercatrici, che si occupano da anni di tartarughe e che viaggiano in tutto il mondo per condividere le proprie conoscenze, hanno raccontato dei pericoli che minacciano questi meravigliosi esseri viventi, in primis la pesca. Al centro del dibattito anche il divario di genere, poiché a “prendersi cura” delle tartarughe per il 90% sono donne, e di queste solo il 30% ricopre ruoli decisionali.

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Fun Run, stracittadina di Roma con SOS Villaggi dei Bambini

Sabato 15 marzo torna l’appuntamento con la Fun Run, la stracittadina legata alla Run Rome The Marathon. Se si ama lo sport e desidera fare qualcosa di concreto per una causa importante, è possibile unirsi a SOS Villaggi dei Bambini per correre o camminare insieme durante la Stracittadina di Roma 2025. Ogni passo contribuirà a regalare un futuro migliore a migliaia di bambine e bambini che non possono contare sul supporto della loro famiglia per crescere.
Ci si può iscrivere alla Stracittadina di Roma 2025, partenza e arrivo all’interno del Circo Massimo, 5km di festa, con la famiglia, i bambini o gli amici, che tu scelga di camminare o correre, il passo è libero. Donazione minima richiesta per l’iscrizione di € 20 a persona, c’è tempo fino al 7 marzo 2025.
SOS Villaggi dei Bambini da oltre 60 anni è al fianco dei bambini e ragazzi che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali, affinché crescano in una situazione di parità con i propri coetanei, realizzando appieno il proprio potenziale e abbiano la possibilità di vivere una vita indipendente. L’Organizzazione opera in Italia e nel mondo attraverso i Programmi e i Villaggi SOS nei quali accoglie e sostiene bambini, ragazzi e famiglie che vivono gravi situazioni di disagio. Ogni giorno assicura cure di qualità, un ambiente amorevole, sicuro e protetto; promuove servizi di sostegno familiare, lavora con le famiglie migranti, offrendo loro interventi integrati di protezione e integrazione, sostiene i giovani che, raggiunta la maggiore età, usciranno dai Villaggi SOS; favorisce percorsi di integrazione per i Minori Stranieri Non Accompagnati e infine forma gli operatori sui temi di salute mentale.
Iscriviti qui per correre o camminare con SOS Villaggi dei Bambini:
https://www.sositalia.it/sostieni/donazioni-attivismo – inserendo Stracittadina di Roma nelle note della donazione.
Gli attivisti di SOS Villaggi dei Bambini saranno presenti con uno stand informativo al villaggio del Circo Massimo, Volontari Fun Village, il 15 e 16 marzo 2025.
SOS Villaggi dei Bambini si impegna affinché i bambini e i ragazzi che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali crescano in una situazione di parità con i propri coetanei, realizzando appieno il proprio potenziale e la possibilità di vivere una vita indipendente. È presente in Italia da oltre 60 anni e oggi opera attraverso 8 Programmi e Villaggi SOS, a Trento, Ostuni, Vicenza, Saronno, Mantova, Torino, Crotone e Milano. SOS Villaggi dei Bambini si prende cura di oltre 2.600 persone, tra bambini, ragazzi e famiglie che vivono gravi situazioni di disagio, e sostiene i diritti di oltre 47.000 bambini e giovani, protagonisti delle sue attività di Advocacy. È parte del network SOS Children’s Villages, presente in 136 tra Paesi e territori dove aiuta circa 3 milioni di persone, e del quale ospita e gestisce a livello internazionale il Programma globale di esperti sulla salute mentale e sul supporto psicosociale.

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Terminata la Cop 16, incontro raggiunto accordo per la biodiversità. Legambiente : “Italia assente”

Dopo tre giorni di negoziati, si è conclusa anche la seconda parte della Cop16 sulla biodiversità, interrotta a Cali nel novembre 2024 e ripresa alla sede Fao di Roma dal 25 al 27 febbraio 2025, con una strategia comune per mobilitare le risorse finanziarie necessarie per la protezione della biodiversità.
“Qualche passo avanti ma c’è ancora molto da fare- spiegano da Legambiente in una nota pubblicata sul proprio portale- Il negoziato di Roma appare comunque come è un accordo in chiaroscuro, con qualche significativo passo avanti ma ancora con molte incertezze evidenziate dal fatto che molte delle risoluzioni appaiono solo come buone intenzioni già evidenziate dalle precedenti COP ma senza ulteriori fatti concreti. Ben venga da un lato la conferma a mobilitare a favore della biodiversità almeno 200 miliardi di dollari all’anno entro il 2030, anche se le modalità con cui avverrà la gestione dei finanziamenti saranno determinate solo nel 2028.
Anche il riferimento all’obiettivo di ridurre, invece, i sussidi alle attività dannose per la natura di almeno 500 miliardi di dollari all’anno entro il 2030 appare come una buona intenzione, peccato però che non sia stata definita una cornice di riferimento ad azioni concrete che vincolino gli stati a delle coperture chiare rispetto al taglio di questi sussidi.
Riguardo invece la conferma del cosiddetto Cali Fund, previsto nella prima sessione della COP16 a Cali in Colombia lo scorso autunno e che ha l’obiettivo di mobilitare risorse finanziarie dalle aziende e dalle multinazionali che traggono profitto dallo sfruttamento dei dati genetici sequenziati digitalmente di specie animali e vegetali, si è persa un’importante occasione per renderlo obbligatorio. Questo fondo comune resta infatti uno strumento su base volontaria e occorrerà vedere quante aziende vorranno comunicare la propria volontà di contribuire a ciò. Stando a quanto emerso dalla COP16 di Roma questo fondo comune sarebbe reinvestito nella tutela della natura e in iniziative per la conservazione della biodiversità prevedendo che il 50% sia destinato alle popolazioni indigene e alle comunità locali.
Oltre a quello finanziario- prosegue la nota- l’altro punto nodale della discussione è stato quello del monitoraggio per misurare il raggiungimento degli obiettivi delle misure attuate e da attuare per la biodiversità, e quindi misurare i progressi compiuti sia per ottimizzare gli investimenti e sia per avere risultati concreti.  Dall’appuntamento di Roma è stato approvato anche un pacchetto di indicatori per misurare tutti i 23 obiettivi in cui si articola il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (GBF). Un passo incoraggiante e significativo”.
L’assenza dell’Italia – “Riguardo il ruolo dell’Italia – si legge ancora- che in questa COP16 si è mostrata del tutto assente con il MASE che ha totalmente sottovalutato l’importanza di questo appuntamento, chiediamo un serio impegno per rispettare quanto stabilito in questo vertice internazionale e un’accelerazione nel recuperare anche i ritardi rispetto agli obiettivi 2030 fissati nella Strategia Europea per la biodiversità, come abbiamo esplicitato anche nelle proposte indirizzate al Governo Meloni e riassunte nel nostro ultimo report Natura selvatica a rischio in Italia”.

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“MAESTRO DEL SAPORE SOLIDALE”: LA CAMPANIA PREMIA L’ENOGASTRONOMIA INCLUSIVA

Si è svolta ieri la prima edizione del Premio “MASSimo” Maestro del Sapore Solidale, promosso dalla Regione Campania per promuovere i dieci progetti che coniugano tradizione culinaria, inclusione solidale, sostenibilità ambientale, protagonismo delle comunità locali e turismo responsabile stimolando la collaborazione tra pubblico e privato sociale.
La premiazione, introdotta da Rosanna Romano, direttore generale delle Politiche Culturali e del Turismo della Regione Campania si è conclusa con l’intervento di Felice Casucci, assessore al turismo della Regione Campania.
Sono interventi Elisabetta Moro, professoressa di Antropologia Culturale presso l’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, Giovanni Galano, garante dell’infanzia e dell’adolescenza  della Regione Campania, e Antonio Tubelli, cuoco e gastronomo.
Tra i progetti premiati, la Cooperativa Sociale Lazzarelle con “Sapori di Riscatto” che dimostra come il lavoro nel carcere femminile di Pozzuoli possa offrire nuove prospettive alle detenute.
Poi un’altra importante realtà, la Fattoria Sociale Fuori di Zucca con “Un Fiore per la Vita”, che integra persone con disabilità, ex detenuti e soggetti fragili, utilizzando l’agricoltura sociale come strumento di riscatto e creando opportunità di relazione autentiche grazie ai laboratori e pranzi comunitari.
E ancora: il progetto “Festa a Vico 2025”, promosso dall’Associazione Cucina Italiana Contemporanea, fondata dallo chef Gennaro Esposito, che promuove l’inclusione di persone con disabilità, offrendo eventi culinari e stand tematici.
Il turismo responsabile e la cultura della legalità sono al centro anche di iniziative come “Le 4 stagioni del bene” della Cooperativa Tram Travel, che organizza percorsi nei beni confiscati alla criminalità, facendo riscoprire ai partecipanti l’importanza di un consumo consapevole e responsabile.
Un progetto che unisce memoria e gastronomia per valorizzare la legalità. “MOSS-E”, della Cooperativa La Kumpania, trasforma il quartiere di Scampia in un laboratorio di cultura e integrazione attraverso eventi enogastronomici multiculturali, creando occasioni di incontro tra diverse realtà sociali.
La Fondazione Ente Ville Vesuviane, con il  progetto “Scuola in Villa Solidale”, che integra la storia locale e la gastronomia per coinvolgere ragazzi con disabilità, offrendo momenti di apprendimento e socializzazione nelle splendide ville del Miglio d’Oro. “Saperi antichi, futuro etico” di Terra Felix Società Cooperativa Sociale è un altro esempio di come la valorizzazione dei prodotti tipici dell’Agro Aversano, attraverso laboratori sensoriali e masterclass, possa promuovere il turismo responsabile, l’educazione alimentare e la sostenibilità.
La Fondazione Made in Cloister, con “Gastronomia Solidale”, che combatte lo spreco alimentare recuperando eccedenze per destinarle a chi è in difficoltà. In questa stessa direzione si muove anche “Dieta Med in Camp” del Consorzio Cilento Verde Blu, che celebra la Dieta Mediterranea – Patrimonio Immateriale   Unesco – come stile di vita sano, attraverso percorsi di educazione alimentare e degustazioni dei prodotti tipici locali.
Infine, Sale della Terra con “Welcome Social Food Days” che dimostra come l’enogastronomia possa diventare un motore di sviluppo per le comunità locali, coinvolgendo anche soggetti svantaggiati in eventi solidali che uniscono cittadini, turisti e operatori del settore.

 

di Annatina Franzese

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