Natale in Reggia a Portici, i mercatini sociali per avvicinare il territorio alle risorse economiche e morali

E se tra i mille meravigliosi mercatini di Natale ce ne fosse uno pronto a mettere assieme tante realtà impegnate nel sociale? Se alla gastronomia si associasse il valore della cooperazione per trovare il riscatto della propria vita? E se alla riabilitazione morale, sociale e medica che restituisce dignità si aggiungesse anche la ricerca del bello?

I mercatini di Natale in Reggia sono in partenza, e per questa ottava edizione il piacere si raddoppia, anzi, no, di più: saranno tantissime le occasioni per portare in mostra le eccellenze – sociali, gastronomiche, artigianali, culturali – del territorio. Presentazioni di libri, cori, spettacoli e laboratori per una kermesse all’insegna di scienza, cultura e tradizione.

Quaranta e più espositori si avvicenderanno agli stand allestiti presso il Galoppatoio reale, decine e decine di eventi, il territorio al centro di tutto, e il sociale “in mostra” a testimonianza che facendo rete tutto è possibile. Anche quest’anno nello spazio espositivo allestito in occasione della kermesse organizzata dal Dipartimento di Agraria e che ogni anno negli ultimi otto anni ha riunito le eccellenze del territorio vesuviano e non solo, chi visiterà la Reggia, le sue stanze, i suoi luoghi magici, potrà scoprire cosa significa essere comunità. Una comunità di studenti, quelli di Agraria, che racconteranno il loro mondo di solidarietà, di esperimenti scientifici e formazione umana. Una comunità fatta di enogastronomia, artigianato di pregio e cultura, ma fatto soprattutto di persone. Una comunità fatta di voglia di mettersi e rimettersi in gioco grazie al salvifico impegno di cooperative sociali, come i Litografo Vesuviani, di volontari, che si occupano di riabilitazione psichiatrica, di educatori che provvedono alla formazione per il reinserimento in società di detenuti ed ex detenuti ai quali viene restituito il bene più prezioso, la dignità, di comunità, come la cooperativa Shannara che si impegna a restiruire questa dignità attraverso la formazione, l’accoglienza, il lavoro.

Saranno dei giorni – dal 12 al 22 dicembre – tutti da scoprire e da vivere. Nomi importanti ed eccellenze del territorio per rendere le festività ancora più coinvolgenti.

Il programma completo è su www.nataleinreggia.it
Ingresso libero e gratuito, possibilità di parcheggio all’interno.

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Riapre a Frattamaggiore il centro “Il Cantiere”. Un ex padiglione scolastico inutilizzato diventa un polo educativo

Affrontare il tema della povertà educativa, particolarmente grave nell’area a Nord di Napoli, attraverso il riutilizzo di spazi e strutture abbandonate. È questo il focus del convegno in programma giovedì 12 dicembre alle ore 10:30 a Frattamaggiore (Napoli), presso “Il Cantiere” (Traversa XXXI Maggio, 20), che riapre ufficialmente proprio in un luogo abbandonato e adesso riqualificato. Un padiglione in disuso dell’Istituto Comprensivo Frattamaggiore 3 G. Genoino.

L’incontro, organizzato da Cantiere Giovani (organizzazione non-profit nata nel 2001, attiva principalmente tra Napoli e Caserta), affronta il tema del recupero e del riutilizzo degli spazi pubblici in disuso e la loro trasformazione in risorse per la comunità. Promuovendo, innanzitutto, azioni di prevenzione e contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, che a Napoli Nord raggiunge livelli allarmanti.

Un esempio concreto di questa strategia è il progetto “Il Cantiere – piattaforma di cooperazione e contaminazioni”, selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il Contrasto della povertà educativa: un ex padiglione scolastico inutilizzato, trasformato in polo educativo con attività per minori, giovani e stranieri.

Nella struttura riqualificata e donata nuovamente al territorio sono già in programma corsi di lingua, laboratori d’arte, musica e cinema, un’aula studio e uno spazio d’ascolto, oltre a diverse attività di promozione della cittadinanza attiva e del volontariato. Uno spazio vivo che accoglie i bisogni della comunità attraverso la programmazione di attività e servizi formativi.

 All’incontro del 12 dicembre, moderato dalla giornalista Chiara Sgreccia, che inaugura le attività del centro Il Cantiere, parteciperanno rappresentanti della sfera istituzionale, sociale e scolastica. Interverranno: Giovanni Campagnoli, presidente della Fondazione Riusiamo l’Italia, Patrizia Piscitelli, referente per le attività istituzionali dell’Impresa Sociale “Con I Bambini”, Cinzia Festa, coordinatrice Area Educativa di Cantiere Giovani, Pier Paolo Inserra, esperto di politiche sociali e giovanili, Franco Iannucci, portavoce della Rete CSL e Pasqualino Costanzo, direttore di Cantiere Giovani. Concluderà gli interventi, l’assessore all’Istruzione e Politiche Sociali e Giovanili della Regione Campania, Lucia Fortini. All’incontro parteciperanno anche il sindaco di Frattamaggiore, Marco Antonio Del Prete e Angela  Cecere, dirigente scolastico dell’ IC Frattamaggiore 3 G. Genoino.

 «Trasformare spazi abbandonati in luoghi di aggregazione e formazione, offre ai ragazzi opportunità per il loro futuro, soprattutto in aree con enormi bisogni inespressi. dichiara Pasqualino Costanzo, direttore di Cantiere Giovani. Crediamo che il recupero dei beni comuni sia un’ottima risorsa nel contrasto alla povertà educativa, perché offre alla comunità momenti di crescita e condivisione».

Attualmente Cantiere Giovani ha attivi vari servizi socio-educativi e culturali presso diverse strutture recuperate e riqualificate grazie all’azione sinergica tra comuni dell’area nord di Napoli e istituti scolastici. Come i centri polifunzionali per minori nelle ex-case custode delle Scuole a Frattamaggiore, Frattaminore e Casandrino.

Con la Rete CSL Coordinamento per lo Sviluppo Locale (che conta circa 50 realtà del terzo settore, compresa Cantiere Giovani) sono stati realizzati interventi significativi nel giardino, nella biblioteca e in uno spazio educativo del Palazzo Mastrilli a Cardito. Un polo educativo e culturale nel l’ex municipio di Atella a Sant’Arpino, la biblioteca a Casoria e i servizi di accoglienza e orientamento per migranti al Centro Astalli Sud a Grumo Nevano.

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“Perdonami”, l’opera d’arte nata nel carcere che racconta l’inclusione sociale

Un’opera d’arte che racconta il potere della rinascita e dell’inclusione sociale.

Questo lo spirito di “Perdonami”, un’opera pittorica la cui creazione è stata curata da Igor Scalisi Palminteri insieme ad alcuni detenuti della Casa Circondariale “A. Burrafato” di Termini Imerese. Il tutto, nell’ambito di “Open”, un progetto finanziato dall’Assessorato regionale per la famiglia col Piano Operativo del Fondo Sociale Europeo e promosso dal Centro Studi Opera Don Calabria.

L’obiettivo di OPEN unisce arte, cultura, orientamento professionale e inclusione sociale con un approccio profondamente umano: favorire il reinserimento sociale e lavorativo di persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, tramite percorsi di formazione, orientamento e qualificazione professionale. PERDONAMI non è quindi solo un’opera artistica, ma strumento e simbolo tangibile di trasformazione e speranza.

Durante il percorso di Street Art, Igor Scalisi Palminteri, coadiuvato da Nino Carlotta, ha lavorato fianco a fianco con i detenuti, trasformando le pareti della sala colloqui della struttura – un luogo di incontri e di emozioni intense – in uno spazio di bellezza e riflessione. L’opera, che è stata inaugurata nello scorso fine settimana, è il frutto di un processo condiviso, in cui l’arte ha fatto da ponte tra mondi apparentemente distanti, offrendo ai partecipanti l’opportunità di raccontarsi e riconquistare dignità attraverso la creatività.

Il progetto ha coinvolto complessivamente 232 persone detenute o sottoposte a misure penali, attraverso 11 percorsi formativi che hanno spaziato dalla ristorazione alla manutenzione, dal giardinaggio all’alfabetizzazione digitale. Ogni attività è stata pensata per fornire strumenti concreti per il reinserimento sociale e lavorativo, abbattendo le barriere tra “dentro” e “fuori” grazie alla collaborazione di partner istituzionali e organizzazioni come la CNA e gli uffici locali del Ministero della Giustizia.

“PERDONAMI non è solo un gesto artistico, ma un potente simbolo di speranza e riscatto,” ha dichiarato Don Ivo Pasa, Direttore del Centro Studi Opera Don Calabria. “Questo progetto dimostra che il lavoro e l’arte possono diventare strumenti fondamentali per trasformare vite e costruire ponti tra chi è dentro e chi è fuori.”

Per Igor Scalisi Palminteri, “l’incontro con i detenuti è stato un viaggio straordinario, un lento abbattimento di pregiudizi e paure. Ho ancora una volta visto che ogni persona, anche chi vive ai margini, custodisce dentro di sé amore e il bisogno di riceverlo. Nei loro occhi, nelle voci e nei gesti, ho percepito dolore, amore e un profondo disagio per una vita lontana dall’equilibrio. Questo laboratorio è stato tra i più belli della mia vita, possibile grazie a chi ha collaborato con passione. Luoghi come il carcere di Termini Imerese, periferie del cuore e degli affetti, richiedono cura e bellezza per ispirare cambiamento e dignità. La bellezza, infatti, insegna la speranza e la possibilità di una rinascita.”

Antonio Macaluso di VediPalermo, che ha documentato il progetto con un’opera audiovisiva, ha sottolineato “l’importanza di dare visibilità a esperienze spesso invisibili: raccontare storie come questa è un privilegio. L’opera e il video diventano strumenti per dare voce a chi lotta per una seconda opportunità, dimostrando che sbagli ed emozioni ci accomunano tutti.”

Con un finanziamento complessivo di circa 600.000 euro da parte della Regione Siciliana, il progetto si inserisce in una più ampia visione di inclusione sociale promossa dal Don Calabria, che da anni lavora per creare percorsi di dignità e reinserimento lavorativo attraverso iniziative come Jail to Job e i progetti di ristorazione sociale Cotti in Fragranza e Al Fresco bistrot.

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LA APP DI ATON PER EMERGENCY IN AIUTO ALLE FAMIGLIE VULNERABILI 

Accordo tra la tech company veneta Aton e EMERGENCY per il sistema gestionale degli hub di aiuto alimentare che sostengono le nuove povertà. Grazie ad un’applicazione software web sviluppata da Aton, nell’Hub Aiuto Alimentare Cuccagna, inaugurato ad ottobre nel Municipio 4 di Milano, il beneficiario viene profilato (in forma anonima), vengono determinati i beni a cui ha diritto e tracciato l’avvenuto ritiro. Il sistema mantiene anche la giacenza del punto di distribuzione, permettendo così di pianificare gli approvvigionamenti e controllare i flussi di beni e l’accuratezza del servizio alla comunità.
Aton, Società Benefit e B Corp, gioca un ruolo chiave nell’ambito tecnologico a supporto di EMERGENCY, di cui è “Partner friend”, contribuendo in questo caso alla gestione efficiente della distribuzione di prodotti di prima necessità alle famiglie vulnerabili del Comune di Milano.
La genesi della collaborazione tra Aton ed EMERGENCY è legata a una volontaria di EMERGENCY che da tempo lavora a stretto contatto con Aton presso un partner. L’idea è stata prontamente accolta dal board aziendale e da alcuni collaboratori che si sono messi a disposizione. È d’altronde nel dna di Aton creare soluzioni software capaci di integrare persone e risolvere situazioni complesse in modo innovativo, come quelle realizzate per agevolare UN nelle missioni di peace keeping.

Da questa collaborazione è nata Food Hubber, una web application rilasciata come software libero e open source disponibile su GitHub (GitHub – proofrock/foodhubber: Manage a Food Hub, Emergency style.) per tutti gli hub di aiuto alimentare che vogliano beneficiare dello stesso strumento.
Il software di Aton gestisce così il supermercato sociale e comunitario che risponderà ai bisogni di circa 350 famiglie che saranno accompagnate verso un percorso di autonomia (secondo il modello del self-service e della vendita assistita) ponendo al centro l’attenzione alla socialità, alla qualità del cibo e all’equilibrio della dieta.

“Partecipare ad iniziative di questo tipo per noi di Aton è un onore”, dichiara Giorgio De Nardi, CEO di Aton. “Siamo una Società Benefit e B Corp che opera nel mondo del tech. Le nostre soluzioni sono concepite per ridurre gli sprechi, efficientare i processi, ottimizzare la logistica distributiva e migliorare la qualità di vita delle persone. Vogliamo fare la differenza e la collaborazione con EMERGENCY, per noi, è un esempio perfetto di come la tecnologia possa avere un impatto positivo sulla società. Aton conferma così il proprio impegno a favore della sostenibilità e dell’innovazione, rafforzando la missione di una B Corp che punta a fare impresa in modo responsabile e consapevole”.

L’Hub Aiuto Alimentare Cuccagna è progettato e sostenuto da Food Policy – Comune di Milano; promosso da Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna ed EMERGENCY, Recup, EStà – Economia e Sostenibilità, Associazione Comunità Il Gabbiano ODV e Fondazione ACRA; in collaborazione con Fondazione Cariplo, Assolombarda, Fondazione Snam, Politecnico di Milano e The Earth Shot Prize; con il contributo di Fondazione Azimut e la partecipazione di Aton, Coop Lombardia, Supporto Popolare e Falegnameria Cuccagna.
L’inaugurazione di questo nuovo Hub, che rientra in un progetto contro gli sprechi alimentari, ha visto la partecipazione della Vicesindaco con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo, del Console Generale Britannico a Milano Kassim Ramji, dell’Assessora del Municipio 4 Marina Melloni, del Presidente di Cascina Cuccagna Andrea Distefano, della Presidente di EMERGENCY Rossella Miccio, del Presidente di EStà Andrea Calori e del Direttore Generale di Fondazione Azimut Lidia Lommi.

 

LA STORIA DI ATON 
Aton è una tech company con headquarter a Villorba, nel Trevigiano, operativa nel settore digitale-informatico. Sviluppa soluzioni per la trasformazione digitale sostenibile delle vendite omnichannel e dei processi di tracciabilità e supply chain aziendale. Si affianca alle imprese con servizi di supporto internazionali e copertura su tutti i fusi orari, 365 giorni all’anno. Tra i clienti, top player nel settore del fashion e del retail, dell’industria, della grande distribuzione organizzata e del settore energy.
Fondata da Giorgio De Nardi nel 1988, la sua missione è crescere insieme all’ecosistema di collaboratori, clienti, partner, ambiente e comunità, realizzando profitti etici e sostenibili.
Il gruppo Aton, composto anche dalle aziende “Blue Mobility” (soluzioni IT per la logistica e la rete vendita delle pmi) e “Aton AllSpark” (joint venture di Aton e Allspark, azienda IT specializzata nel mercato fashion retail), nel 2023 ha chiuso il fatturato a 22,8 milioni di euro, +2,2% sull’anno precedente.
Oggi il gruppo occupa oltre 250 persone che servono oltre 750 clienti in tutto il mondo che operano nei seguenti settori: il 39% nei prodotti di largo consumo dal cibo alla cura della persona, il 42% nella grande distribuzione organizzata e nel fashion, il 19% nel mondo dell’energia.
Dal 2018 Aton è certificata Great Place To Work. Nel 2021 è diventata Società Benefit e ha integrato nel proprio statuto obiettivi sociali (people), ambientali (planet) oltre che economici (prosperity). Nel 2023 è entrata a far parte della community delle aziende B Corp che si impegnano in un percorso di miglioramento continuo per trasformare il sistema economico globale. L’azienda presenta ogni anno un report di impatto.
La visione strategica dell’azienda nasce dal fondatore e Ceo Giorgio De Nardi, affiancato dal board, l’organo collegiale di gestione, composto dagli executive team leader di tutte le funzioni aziendali e da un coach indipendente. Altri ruoli apicali sono quelli legati all’ambito finanziario con Tania Zanatta; vendite Gianluca Palmisano; persone e cultura aziendale Stefano Negroni, sviluppo di business Giovanni Bonamigo, sviluppo di software Piero Pescangegno, progetti di integrazione Giovanni Pozzobon e servizi di assistenza Marco Arrigoni.
Il business si articola in vendita di servizi, consulenza e prodotti IT. Le app di Aton fanno parte di un’unica piattaforma digitale di proprietà che abbraccia tutta la supply chain.
L’azienda propone software e servizi di gestione dei processi legati alle vendite, con particolare attenzione ai canali di distribuzione: dall’e-commerce al punto vendita fisico, passando per la gestione e la relazione con il cliente. Sul fronte della supply chain Aton mette a disposizione software e servizi per il monitoraggio e la gestione di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita, garantendone la tracciabilità. Soluzioni che Aton applica anche in missioni di pace internazionali grazie a collaborazioni con organizzazioni intergovernative a carattere mondiale.
Aton realizza progetti per i clienti tramite analisi, consulenza e disegno di soluzioni software e hardware, integrazione dati, project e service management, governo da remoto del parco hardware con piattaforme di enterprise mobility management, affiancamento sul campo e formazione, supporto multilingua a utenti e sistemi software e hardware.
Ma non solo, Aton è aggiornata sulle ultime tecnologie presenti sul mercato e fornisce la consulenza per scegliere i migliori hardware in base ai relativi software. Con le attività di assistenza tecnica hardware, Aton opera in ottica green contribuendo all’allungamento del ciclo di vita di un parco di migliaia di dispositivi in un’ottica di economia circolare, riducendo la quantità di rifiuti tecnologici.

 

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Sport e Solidarietà: “I Pochos Volley Napoli protagonisti della giornata di raccolta fondi per Telethon al centro Pino Daniele”

In occasione della tradizionale raccolta fondi per Telethon, che caratterizza il mese di dicembre con numerose iniziative solidali culminanti nella celebre Maratona TV, i Pochos Volley Napoli hanno preso parte a una straordinaria Giornata di Sport presso il “Centro Pino Daniele” di Caivano, gestito dalle Fiamme Oro. L’evento, concepito per promuovere la solidarietà attraverso lo sport, è stato un grande successo, combinando attività sportive, intrattenimento e generosità per raccogliere fondi a favore della ricerca scientifica contro le malattie genetiche.

La giornata ha visto protagonisti atleti e appassionati di numerose discipline, tra cui pallavolo, calcio, padel, tennis, danza e calcio balilla. Gli ingredienti principali sono stati il divertimento, la voglia di stare insieme e il forte impegno collettivo per una causa così importante. I Pochos Volley Napoli hanno dato un contributo significativo sia dentro che fuori dal campo. Sul piano sportivo, hanno conquistato la vittoria nel Girone Unico di pallavolo, superando le selezioni BNL e trionfando in un match finale molto combattuto contro una delegazione mista degli Storm Volley di San Sebastiano, avversari sempre leali e amici di vecchia data.

Oltre all’aspetto agonistico, l’evento ha messo in luce il vero significato della giornata: raccogliere fondi per sostenere le ricerche scientifiche che possono migliorare la vita di tante persone colpite da malattie genetiche. I sorrisi, l’entusiasmo del pubblico e la partecipazione attiva delle squadre hanno creato un clima unico, dimostrando ancora una volta il potere dello sport come strumento per fare del bene. I Pochos Volley Napoli ringraziano tutti i partecipanti, gli organizzatori e il pubblico per aver condiviso questa straordinaria esperienza. Insieme, possiamo continuare a sostenere la ricerca e fare la differenza.

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Ercolano, siglata la convenzione tra Comune e Parco Archeologico per realizzare un laboratorio da campo e un’isola tecnologica

Il Comune di Ercolano e il Parco Archeologico di Ercolano hanno sottoscritto, questa mattina presso il Palazzo di Città, una convenzione per l’utilizzo temporaneo delle aree demaniali censite al catasto. La convenzione nasce dalla necessità del Parco Archeologico di individuare le aree idonee a realizzare, grazie a fondi PNRR, un laboratorio da campo mobile e un’isola tecnologica. Il Comune ha dato quindi la possibilità al Parco di realizzare queste nuove strutture presso aree demaniali, per una durata di cinque anni, prorogabili per altri cinque. Le aree oggetto di convenzione verranno adibite a deposito e primo ricovero dei reperti appena rinvenuti dalla fase di scavo, così da avviarne lo stoccaggio e il restauro.
“Il Parco Archeologico di Ercolano si sta affermando con forza come sito di rilevanza internazionale – ha dichiarato Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano – Nell’ultima domenica gratuita dei musei del 2024 sono stati ben 1.400 i visitatori che hanno apprezzato le bellezze del Parco, nonostante il maltempo. Questa convenzione si inserisce in un quadro di lavoro che stiamo portando avanti da tempo, in piena sinergia con tutte le istituzioni e gli enti coinvolti. Concedere le aree demaniali al Parco significa credere nel proprio territorio, investire in cultura e bellezza, con l’obiettivo di creare anche nuovi posti di lavoro. Un passo ulteriore che si aggiunge all’inaugurazione della spiaggia della città antica, avvenuta il 19 giugno scorso, e il protocollo d’intesa per l’ampliamento e la riqualificazione del Parco Archeologico siglato presso il Ministero della Cultura lo scorso luglio”. Ha concluso il sindaco Buonajuto.

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