05 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
La maggior parte dello spreco alimentare avviene fra le mura domestiche, è proprio dal frigorifero della propria abitazione che deve cominciare la correzione di un difetto diventato ormai una vera e propria emergenza. A lanciare l’invito è la Coldiretti Campania, in occasione della giornata dello spreco che ricorre il 5 febbraio.
La maggior parte degli sprechi avviene nelle case dei consumatori e nella parte finale della filiera (1,05 miliardi di tonnellate) rispetto alla produzione primaria e l’industria (666 milioni di tonnellate di cibo). Un trend in crescita del 13%. A pesare sugli sprechi sono anche l’attuale modello della distribuzione delle risorse alimentari e gli squilibri causati dal declino dei sistemi alimentari locali basati sull’agricoltura familiare, che necessitano di essere sostenuti e rilanciati. Dati diffusi dalla Coldiretti, sulla base di un’analisi su dati Unep resa nota proprio in occasione della Giornata contro lo spreco.
Ogni secondo che passa nel mondo l’equivalente di quasi dodicimila pasti finisce nella spazzatura, con un impatto pesante dal punto di vista economico e della sostenibilità ambientale, oltre che da quello etico, considerato l’aumento delle persone affamate. Secondo le stime della Fao, il cibo perso e sprecato potrebbe, sfamare ogni anno 1,26 miliardi di persone.
Secondo elaborazioni del Centro Studi Divulga, vengono sprecati o persi oltre 1,7 miliardi di tonnellate di cibo all’anno per un valore economico che sfiora i 4.500 miliardi di dollari a livello mondiale. Si tratta di circa un terzo dei 6 miliardi di tonnellate di cibo disponibile.
Nell’ultimo anno, si registra peraltro – spiega Coldiretti – una crescita dell’8% del costo economico dovuto agli sprechi, a fronte di un incremento del 6,6% dei volumi complessivi. L’agricoltura e l’industria alimentare hanno visto una riduzione delle perdite (-2,2%), Se non assisteremo ad un reale cambio di passo, secondo il Centro Studi Divulga entro il 2033 i dati potrebbero peggiorare con una perdita aggiuntiva di cibo quantificabile in 230 milioni di tonnellate in più di cibo sprecato rispetto al periodo attuale.
L’articolo Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, Coldiretti: “lo stop allo spreco deve cominciare dentro casa” proviene da Comunicare il sociale.
05 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
“Insieme oltre le parole”. E’ un ponte fatto di comunicazione gestuale e visiva quello che Zoomarine si appresta a rilanciare per il 2025 con una campagna di sensibilizzazione che intende sottolineare l’importanza di rendere accessibile il divertimento per tutti. Il parco alle porte di Roma, diretto da Alex Mata, è pronto a rinnovare e consolidare il proprio impegno per abbattere ogni barriera silenziosa, purtroppo ancora esistente nella nostra società, ed è per questo che scende in campo offrendo ai visitatori più piccoli l’opportunità di potersi avvalere della tecnologia per vivere pienamente alcune esperienze.
Lanciati, in via sperimentale, nella scorsa stagione fanno il loro ingresso ufficiale come servizio stabile i gilet sensoriali dotati di una tecnologia all’avanguardia e particolarmente adatta per i sordi (con o senza apparecchio acustico) che potranno entrare gratuitamente al parco (sia bambini che adulti) mostrando all’ingresso la certificazione in dotazione. Divertimento accessibile, quindi, è la parola d’ordine anche per la nuova stagione che si inaugura con una campagna dedicata annessa ad con un concerto speciale, previsto il 16 febbraio, di una delle più note cartoon band composta da un team di giovani che sta girando l’Italia con lo scopo di diffondere il linguaggio universale della musica attraverso il mondo colorato dei cartoon e utilizzando la principale forma di Lis, il linguaggio della lingua dei segni.
La band che sarà ospite di Zoomarine per un concerto entusiasmante si chiama Lis Team Rock’et, nasce nel maggio 2022 da un gruppo di appassionati musicisti e cantanti spinti dall’amore per la musica e i cartoni. Il loro animo rock li porta a creare un connubio tra le allegre note dei cartoon e l’energia tipica di una rock band. Dalla generazione Z alle odierne sigle di successo con uno scopo speciale, quello cioè di conquistare un pubblico trasversale senza nessun limite. Da qui l’idea di inserire interpreti Lis durante il viaggio musicale.
La band ha partecipato a numerose iniziative per il sociale, come gli eventi di beneficenza che si sono tenuti a Roma e a Ravenna (coinvolgendo i Gem Boy) a causa delle drammatiche alluvioni, al Romics, a numerose fiere nipponiche in Italia e collabora con importanti artisti storici dell’animazione. Un progetto che supera la fantasia per trasformarsi in una bella realtà e che invita anche i Cosplayers ad unirsi ad una giornata di festa per tutti con la possibilità di un 2 x 1. Chi entra in costume non paga l’ingresso.
L’articolo Gilet sensoriali per i sordi e concerto della cartoon band Lis Team Rock’et a Zoomarine proviene da Comunicare il sociale.
05 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Sono in ottanta e provengono da 28 diversi paesi del mondo gli esperti di neurochirurgia riuniti al Cardarelli di Napoli fino a venerdì 7 febbraio presso il Centro di Biotecnologie per il workshop internazionale di neuroendoscopia cerebrale, ventricolare e cranica dal titolo “Hands-on workshop on”, che quest’anno si arricchirà anche di una nuova sessione pratica sulla chirurgia della colonna vertebrale, con training sull’endoscopia mininvasiva finalizzata alla dimissione precoce del paziente affetto da ernia del disco, cervicale o bisognoso di decompressione del canale spinale.
Una full immersion nella neuroendoscopia, con 22 postazioni di lavoro distribuite tra tre camere operatorie, due sale procedure e una sala dry lab. Previste esercitazioni su modelli anatomici sintetici perfettamente identici a quelli reali, con l’ausilio di neurosimulatori appositamente studiati per mimare le procedure e le patologie con maggiore incidenza nella clinica medica e chirurgica.
Si tratta della 15esima edizione del corso pratico promosso per la prima volta nell’ormai lontano 2009 da Giuseppe Cinalli, primario di Neurochirurgia all’ospedale Santobono-Pausilipon, ed oggi organizzato insieme a Luigi Maria Cavallo, ordinario di Neurochirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e Claudio Schönauer, direttore della Neurochirurgia dell’Aorn “A. Cardarelli”.
Il workshop si avvale inoltre della collaborazione della Japanese Society of Neuroendoscopy (JSNE), del Grupo Latinoamericano de Estudios en Neuroendoscopia (GLEN), della Neuroendoscopy Society-India (NESI), Chinese Society for Neuroendoscopy (CSNE), Societa Italiana Neurochirurgia (SINCH) e, per il primo anno, anche della British Neuro Endoscopy Society (BNES).
Le edizioni precedenti hanno previsto due eventi, uno italiano e uno internazionale, che nel tempo si sono fuse in un unico workshop internazionale, divenendo di fatto il più grande evento pratico mondiale nel campo della neuroendoscopia cerebrale, ventricolare, cranica e spinale.
L’articolo A Napoli l’incontro mondiale sulla neuroendoscopia proviene da Comunicare il sociale.
04 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Si è concluso il Master di I livello in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies dell’Università del Salento, con una tesi che ha colpito particolarmente la commissione accademica, la quale ha voluto ricordare Angelo Vassallo, insieme al fratello Dario, per rendere omaggio al suo impegno. Il dott. Sabino Ardito, corsista del master, ha presentato la sua ricerca dal titolo “Cilento e Dieta Mediterranea: da Ancel Keys ai Mercatini di Prossimità di Angelo Vassallo”. La sua tesi è l’unica del master a unire elementi biografici di una persona che ha dedicato la sua vita personale e professionale a temi di rilevanza storica e attualità, come la gastronomia, e soprattutto il futuro della produzione di cibo e di eventi culturali.
La commissione ha apprezzato l’approccio innovativo e il valore biografico della tesi, che ha messo in luce come il sindaco pescatore, attraverso la sua visione, abbia contribuito in maniera determinante al riconoscimento della Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell’Umanità da parte dell’UNESCO, avvenuto il 13 marzo 2010, poco prima della sua tragica morte. La ricerca di Ardito si distingue per l’integrazione di elementi biografici, raccontando la vita di Angelo Vassallo come figura centrale nella difesa e valorizzazione del patrimonio gastronomico e culturale del Cilento.
Dichiarazione di Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore: “L’impegno di Angelo Vassallo per la Dieta Mediterranea non è mai stato solo un sogno, ma una visione concreta per il futuro. La sua lotta per un Cilento che preservi la sua autenticità e le sue tradizioni continua a ispirare le nuove generazioni. Iniziative come questa sono fondamentali per ricordare l’importanza di valorizzare le nostre radici e per promuovere politiche alimentari più giuste e sostenibili.”
L’appendice della tesi, un’intervista con Dario Vassallo, offre uno spunto per riflettere sul legame indissolubile tra la memoria di Angelo e la sua visione per un futuro che salvaguardi il patrimonio gastronomico e promuova la sostenibilità dei prodotti locali, come i mercatini di prossimità che oggi rappresentano un modello virtuoso di economia sostenibile. La Fondazione prosegue il suo impegno nella protezione e valorizzazione della Dieta Mediterranea, lavorando affinché venga tutelata secondo i principi della Carta dei Valori UNESCO e contro le minacce di falsificazioni che ne potrebbero compromettere l’autenticità.
L’articolo Fondazione Vassallo: “Università del Salento, una tesi su Angelo Vassallo e la Dieta Mediterranea” proviene da Comunicare il sociale.
04 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
L’11 febbraio 2025, alle ore 16:30, presso la sede dell’A.T.I.P.H. ODV in Via B. Brin 3 (Stazione Metropolitana di Gianturco, Napoli), si terrà un’importante iniziativa formativa dal titolo “Un Gesto per la Vita”, dedicata al corretto riconoscimento e trattamento delle ostruzioni delle vie aeree.
L’evento, organizzato dai Lions Club Napoli Camaldoli e Lions Club Acerra Valle di Suessola, in collaborazione con l’A.T.I.P.H. ODV, l’Associazione So.la.Vi. Onlus Centro di Formazione Napoli e l’Italian Resuscitation Council, ha l’obiettivo di diffondere le buone pratiche di primo soccorso tra il personale e la cittadinanza interessata.
Il corso sarà condotto da istruttori qualificati di rianimazione cardiopolmonare certificati dall’Italian Resuscitation Council. I partecipanti avranno l’opportunità di apprendere tecniche fondamentali per il pronto riconoscimento e il trattamento delle ostruzioni delle vie aeree, grazie anche all’uso di manichini per simulazioni pratiche.
L’articolo Un Gesto per la Vita: corso gratuito di primo soccorso a Napoli proviene da Comunicare il sociale.
04 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Giovedì 6 febbraio alle 20:00, la festa dei folli ha il piacere, dopo ben 21 anni, di accogliere il ritorno del Maestro Antonio Capuano e VITO E GLI ALTRI, presso la Multisala Savoia.
Il film, dopo la presentazione a Roma, il 24 ottobre scorso, in Alice nella città, arriva a Nola, per la PRIMA volta in Campania, nella sua versione restaurata in 4K realizzata da Cinecittà.
Un’opera di rara potenza visiva e narrativa, “VITO E GLI ALTRI” segna l’esordio alla regia di Capuano nel 1991, dando il via alla sua straordinaria carriera e contribuendo alla nascita di una nuova onda del cinema partenopeo, che negli anni successivi avrebbe conquistato la scena non solo nazionale.
Presentato e premiato all’ottava Settimana Internazionale della Critica di Venezia, il film valse a Capuano il Nastro d’Argento come miglior regista esordiente.
Un’opera audace, che offre uno sguardo crudo e autentico su Napoli, lontano da ogni stereotipo, raccontando il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza attraverso una narrazione viscerale, in bilico tra denuncia sociale e poesia visiva.
Tratto da un vero fatto di cronaca, il film racconta la vicenda di Vito, un bambino di dodici anni che, rimasto solo dopo l’arresto del padre, precipita nella spirale della criminalità. Il film affronta con lucidità e profondità temi come la violenza, la solitudine e la disperata ricerca di un’appartenenza, con un cast di giovani attori non professionisti dalla straordinaria naturalezza.
Il restauro 4K, eseguito nei laboratori di Cinecittà, ha restituito al film la sua qualità originaria, rimuovendo imperfezioni e ripristinando scene in dialetto napoletano che erano state alterate da sottotitoli in italiano.
A dialogare con il Maestro Antonio Capuano ci saranno:
-
Alberto Castellano, saggista e critico cinematografico, (altro graditissimo ritorno dopo 21 anni)
-
Paola Pagliuca, formatrice e docente
SINOSSI
La notte dell’ultimo dell’anno. La città è in festa, saluta l’anno nuovo appena iniziato. Rosario ha ucciso sua moglie e uno dei figli. Punta la pistola sull’altro figlio, Vito, quasi dodici anni. Sta per sparare. Ma Vito riesce a dire qualcosa, solo poche parole. L’uomo abbassa l’arma. Dopo l’arresto del padre, Vito rimane solo. Va a vivere dalla zia, in una famiglia di persone ugualmente sole, prive di rapporti di solidarietà. Vito si adegua a questa solitudine. Combatte, certo, con le armi che conosce. Impara presto ad usarle, perché è necessario, per legittima difesa. Così si inserisce, inconsapevolmente vittima, nella spirale senza fine della violenza. Percorre velocemente tutti gli stadi della parabola delinquenziale. Furti, scippi, spaccio di droga, rapine, prostituzione. Passa attraverso aridi istituti di rieducazione. Ormai non ama più niente. Per un “errore” delle istituzioni conosce anche il carcere. E poi giù a precipizio fino ad arrivare all’assassinio su commissione. Killer a dodici anni.
ANTONIO CAPUANO
Antonio Capuano, sin dal suo esordio con “VITO E GLI ALTRI”, ha saputo raccontare con sguardo unico l’infanzia, l’adolescenza e la complessità della realtà napoletana. Opere come “Pianese Nunzio 14 anni a maggio” (1996), “La guerra di Mario” (2005) e “L’amore buio” (2010) hanno continuato ad approfondire il rapporto tra giovani, violenza e società.
Nel 1998, con “Polvere di Napoli”, scritto insieme a Paolo Sorrentino, ha reso omaggio a “L’oro di Napoli” di De Sica, mentre in “Luna rossa” (2001) ha indagato le gerarchie della criminalità organizzata. Più di recente, con “Il buco in testa” (2020), ha riletto gli anni di piombo attraverso lo sguardo di una donna segnata dalla perdita del padre, ucciso negli anni Settanta.
Nel 2022, l’Accademia del Cinema Italiano gli ha conferito il David Speciale per il suo straordinario contributo al cinema.
Un autore imprescindibile, che continua a raccontare Napoli con uno sguardo privo di retorica e capace di trasformare il reale in poesia.
L’articolo La festa dei folli, Capuano a Nola proviene da Comunicare il sociale.