28 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Si è svolta ieri la prima edizione del Premio “MASSimo” Maestro del Sapore Solidale, promosso dalla Regione Campania per promuovere i dieci progetti che coniugano tradizione culinaria, inclusione solidale, sostenibilità ambientale, protagonismo delle comunità locali e turismo responsabile stimolando la collaborazione tra pubblico e privato sociale.
La premiazione, introdotta da Rosanna Romano, direttore generale delle Politiche Culturali e del Turismo della Regione Campania si è conclusa con l’intervento di Felice Casucci, assessore al turismo della Regione Campania.
Sono interventi Elisabetta Moro, professoressa di Antropologia Culturale presso l’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, Giovanni Galano, garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Campania, e Antonio Tubelli, cuoco e gastronomo.
Tra i progetti premiati, la Cooperativa Sociale Lazzarelle con “Sapori di Riscatto” che dimostra come il lavoro nel carcere femminile di Pozzuoli possa offrire nuove prospettive alle detenute.
Poi un’altra importante realtà, la Fattoria Sociale Fuori di Zucca con “Un Fiore per la Vita”, che integra persone con disabilità, ex detenuti e soggetti fragili, utilizzando l’agricoltura sociale come strumento di riscatto e creando opportunità di relazione autentiche grazie ai laboratori e pranzi comunitari.
E ancora: il progetto “Festa a Vico 2025”, promosso dall’Associazione Cucina Italiana Contemporanea, fondata dallo chef Gennaro Esposito, che promuove l’inclusione di persone con disabilità, offrendo eventi culinari e stand tematici.
Il turismo responsabile e la cultura della legalità sono al centro anche di iniziative come “Le 4 stagioni del bene” della Cooperativa Tram Travel, che organizza percorsi nei beni confiscati alla criminalità, facendo riscoprire ai partecipanti l’importanza di un consumo consapevole e responsabile.
Un progetto che unisce memoria e gastronomia per valorizzare la legalità. “MOSS-E”, della Cooperativa La Kumpania, trasforma il quartiere di Scampia in un laboratorio di cultura e integrazione attraverso eventi enogastronomici multiculturali, creando occasioni di incontro tra diverse realtà sociali.
La Fondazione Ente Ville Vesuviane, con il progetto “Scuola in Villa Solidale”, che integra la storia locale e la gastronomia per coinvolgere ragazzi con disabilità, offrendo momenti di apprendimento e socializzazione nelle splendide ville del Miglio d’Oro. “Saperi antichi, futuro etico” di Terra Felix Società Cooperativa Sociale è un altro esempio di come la valorizzazione dei prodotti tipici dell’Agro Aversano, attraverso laboratori sensoriali e masterclass, possa promuovere il turismo responsabile, l’educazione alimentare e la sostenibilità.
La Fondazione Made in Cloister, con “Gastronomia Solidale”, che combatte lo spreco alimentare recuperando eccedenze per destinarle a chi è in difficoltà. In questa stessa direzione si muove anche “Dieta Med in Camp” del Consorzio Cilento Verde Blu, che celebra la Dieta Mediterranea – Patrimonio Immateriale Unesco – come stile di vita sano, attraverso percorsi di educazione alimentare e degustazioni dei prodotti tipici locali.
Infine, Sale della Terra con “Welcome Social Food Days” che dimostra come l’enogastronomia possa diventare un motore di sviluppo per le comunità locali, coinvolgendo anche soggetti svantaggiati in eventi solidali che uniscono cittadini, turisti e operatori del settore.
di Annatina Franzese
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28 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Nuove tecnologie e social media hanno rivoluzionato i modi di comunicare e interagire di tutti noi, ma a farne le spese sono in particolare i giovani, che si trovano immersi in un ambiente digitale complesso e dove la connessione è immediata e a prova di un clic, portando spesso a un uso compulsivo che genera dipendenza e a rifugiarsi in una realtà immaginaria caratterizzata da solitudine e isolamento emotivo.
Il libro propone una riflessione e un pensiero critico in relazione alle problematiche giovanili in questo tempo complesso e all’importanza di educare le nuove generazioni verso una crescita, che permetta loro di imparare a trarre beneficio dal corretto uso delle nuove tecnologie. Così gli autori nella prefazione al volume: «Il libro è stato scritto pensando e riflettendo sulla società odierna, sui nodi nevralgici fondamentali che si sono formati dopo il Covid e sull’attuale situazione di crisi esistenziale che sta severamente influenzando i nostri giovani. Desiderosi di dare un contributo onesto e sincero abbiamo scritto questo libro a quattro mani pensando e condividendo quegli aspetti che stanno avendo un notevole peso e una certa rilevanza sugli adolescenti e anche sugli adulti. Il mondo di oggi sembra essere sempre più coinvolto in un processo di rivoluzione che, tra il resto, presenta punti deboli che nascondono pericoli e insidie capaci di stravolgere la nostra quotidianità ed il nostro benessere. Viviamo in una società ipertecnologicizzata in cui gli strumenti come internet e i social media creano problematiche a cui è necessario porre una certa attenzione poiché minano, e talvolta distruggono, quei valori fondanti e fondamentali su cui si regge la nostra civiltà (come, per esempio, il senso del sacrificio, il buon senso, l’educazione) lasciando gradualmente il posto all’arroganza, alla superficialità e a un bisogno assoluto di avere e possedere tutto e subito. Perché sta succedendo questo? Quali strumenti abbiamo per contrastare i nuovi fenomeni che stanno emergendo tra i giovani? […] Nella società odierna, infatti, l’uso dei social è una delle attività più comuni tra gli adolescenti, tanto da diventare parte integrante della loro vita, un vero e proprio contesto in cui esprimere debolezze ed emozioni. La tradizionale socializzazione faccia a faccia è sempre più sostituita da comunicazioni virtuali, che consentono l’interazione con l’altro senza la necessità della presenza fisica degli interlocutori. Questo cambiamento sta portando a conseguenze a volte devastanti perché induce i ragazzi, e troppe volte anche gli adulti, a vivere rinchiusi in un mondo parallelo, virtuale, costruito, inventato, con regole ben definite e valori condivisi, dove spesso prevalgono l’immagine e l’avere invece dell’essere che, rimanendo confinato dentro ai margini di uno schermo, diviene falso e irreale. Risulta necessario allora, in qualità di terapeuti ma anche di educatori e genitori, cercare di capire meglio ciò che sta avvenendo in questo nuovo mondo, con uno sguardo aperto ma critico, per dare soluzioni e risposte adeguate ai giovani che si trovano intrappolati in un falso Sé e per garantire loro un nuovo futuro».
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28 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
A distanza di anni dalla modifica legislativa della Legge 167/2016, che ha introdotto in Italia lo screening neonatale anche per le patologie neuromuscolari genetiche, immunodeficienze congenite severe e malattie da accumulo lisosomiale, la situazione italiana si presenta ancora grandemente frammentata. In assenza di una linea uniforme a livello nazionale e dunque di un decreto per l’aggiornamento del panel delle patologie da sottoporre a screening neonatale esteso, infatti, le diverse Regioni si sono mosse in maniera autonoma al fine di introdurre, a livello territoriale, il test che consente di individuare in maniera precoce l’atrofia muscolare spinale (SMA) e prendere in carico il paziente, anche attraverso la somministrazione di terapie innovative in grado di cambiare la storia naturale della patologia.
Sulla base di queste premesse e con l’obiettivo di approfondire tutti questi aspetti OMaR – Osservatorio Malattie Rare, in collaborazione con Famiglie SMA Aps Ets e con il contributo non condizionante di Novartis, ha ritenuto opportuno organizzare il convegno online “SMA e Screening Neonatale Esteso. Ostacoli, traguardi e opportunità future” nel corso del quale verrà anche presentata la pubblicazione “Screening per la SMA: la responsabilità di una scelta”, allo scopo di fare il punto su quanto sino a oggi realizzato in tema di screening neonatale esteso e SMA.
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28 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Il Lions Club Capaccio Paestum Magna Graecia, presieduto dal Dottor Vincenzo Mallamaci, promuove un’importante iniziativa dedicata alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere. Il 1° marzo 2025, alle ore 16:00, presso la Sala Erica di Capaccio Paestum, si terrà il convegno “Femminicidio: l’altra faccia dell’amore – Prevenzione e contrasto alla violenza di genere”, un momento di riflessione e confronto su una delle piaghe sociali più drammatiche del nostro tempo.
L’evento sarà introdotto dal Dottor Pasquale Bruscino, Past Governatore del Distretto Lions 108 YA, e vedrà la partecipazione di autorevoli relatori esperti in diversi ambiti giuridici, sanitari e sociali:
• Dott.ssa Maria Rosaria Picariello
• Dott. Francesco Longobardi, Presidente Nazionale Associazione Medea Osvaldo
• On. Guido Milanese, Neuropsichiatra e Delegato del Ministro dell’Ambiente
• S.Ten. Nicola Di Benedetto, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Agropoli
• Dott.ssa Anna Ida Capone, Sostituto Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere
• Dott.ssa Rosanna Ferraro, Giudice di Tribunale, già Gop Docente Cooperazione internazionale Cybersicurezza
• Avv. Rosa Maria Pepe, Responsabile Distrettuale Lions Lotta alla Violenza di Genere
• Dott.ssa Anna Malinconico, Sociologa, Coach sistemico relazionale e Scrittrice
• Dott. Rosario Castiello, Lions e delegato Area 2 Croce Rossa Italiana Capaccio Paestum
• On. Annarita Patriarca, Membro istituzionale della Camera dei Deputati, Commissioni d’inchiesta sul femminicidio
A moderare il dibattito sarà il Dottor Vincenzo Mallamaci, mentre le conclusioni saranno affidate al Dottor Tommaso Di Napoli, Governatore del Distretto Lions 108 YA.
In occasione del convegno, verrà inoltre inaugurato un nuovo Punto di Ascolto Antiviolenza promosso da e voluto fortemente dal presidente del Lions Club Capaccio Magna Graecia, il dottor Mallamaci che ha voluto così coniugare le sinergie di tanti enti a servizio di chi ne ha bisogno. Ed è per questo che il centro sarà gestito dai Lions con l’ Associazione Medea Odv, Croce Rossa Italiana e Comune di Capaccio Paestum, un presidio fondamentale per offrire supporto e assistenza a chi è vittima di violenza.
L’evento rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare la comunità su un fenomeno drammatico e diffuso, promuovendo azioni concrete per la tutela e la protezione delle vittime.
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28 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
Un viaggio intenso e toccante nella vita di un uomo che ha saputo trasformare le avversità in forza: esce il nuovo libro autobiografico di Riccardo, “Nella vita nasco Primo”, un’opera che racconta con autenticità e profondità il suo percorso di vita, dall’abbandono alla nascita fino alla piena consapevolezza di sé.
Nato nell’aprile del 1970 da una giovane madre che lo ha lasciato in ospedale, Riccardo ha vissuto i primi mesi della sua vita in un istituto per l’infanzia prima di essere adottato da una famiglia amorevole. Il libro ripercorre la sua infanzia spensierata a Caggiano, il trasferimento a Salerno, e il difficile momento della scoperta della sua adozione, avvenuta casualmente nell’adolescenza.
Attraverso pagine cariche di emozioni, Riccardo racconta la sua carriera nel mondo dello spettacolo, la passione per il canto, l’esperienza nella televisione e il lavoro dietro le quinte per importanti produzioni nazionali. La narrazione si snoda tra successi e battaglie interiori, come il periodo di bullismo vissuto tra i 15 e i 25 anni a causa della sua omosessualità, fino alla conquista della libertà di essere se stesso senza timori.
La perdita dei genitori adottivi – il padre nel 2009 e la madre nel 2023 – segna un altro momento cruciale della sua vita, costellato di difficoltà ma anche di rinascita, grazie all’aiuto di persone speciali che hanno saputo sostenerlo nei momenti più bui.
Un libro intenso e motivazionale, che vuole essere un messaggio di speranza per chiunque si trovi ad affrontare ostacoli nella vita.
Disponibile sullo store on line di Amazon
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28 Feb, 2025 | Comunicare il sociale
La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – museo Madre propone nel mese di marzo un nuovo programma di appuntamenti a cura del Dipartimento Educativo del museo che ogni fine settimana, da sabato 1 a domenica 30 marzo, offrirà la possibilità di partecipare a laboratori creativi dedicati ai bambini, percorsi per adulti e iniziative per le famiglie, itinerari per le donne in dolce attesa e neomamme, con lo scopo di garantire a tutti un’offerta il più inclusiva possibile alla scoperta del museo e delle opere esposte.
Un calendario di eventi compresi nel biglietto di ingresso al Madre volti ad incentivare la fruizione del museo durante i giorni festivi, al fine di concepirlo non solo come uno spazio culturale, ma anche come un luogo di aggregazione, svago e crescita.
Le visite sono prenotabili sul sito Eventbrite (www.eventbrite.it) fino ad esaurimento dei posti disponibili.






Si parte con gli appuntamenti dedicati ai più piccoli “MADRE KIDS” (sabato 1 marzo ore 11.30; sabato 15 marzo ore 11.30; domenica 30 marzo ore 15.30. Dai 6 ai 13 anni) che condurrà i giovani ospiti in una visita speciale fra le opere della mostra Gli anni. Capitolo 1 a cura di Eva Fabbris, per poi proseguire con il laboratorio creativo dal titolo “I miei anni”, che prende spunto dal libro Gli Anni di Annie Ernaux che ha ispirato la mostra. I piccoli visitatori, in quest’occasione, saranno invitati a tracciare un’autobiografia, fatta di memorie personali e di immaginari collettivi, per generare insieme nuovi e unici racconti.
“MADRE KIDS” propone un altro itinerario per i più piccoli (domenica 9 marzo, ore 15.30. 4-6 anni), con la visita guidata alle opere della collezione permanente del museo Madre abbinata al laboratorio creativo dal titolo “Una mattonella per il Madre”. Il percorso parte da un’attenta osservazione dell’opera monumentale Ave Ovo di Francesco Clemente, un affresco di proporzioni monumentali, articolato in due sale, e un pavimento in ceramica, attraverso il quale l’artista ripercorre con la memoria dell’infanzia luoghi e simboli antichi di Napoli. I giovani visitatori, dopo aver individuato tutti i simboli raffigurati dall’artista, saranno invitati a realizzare la propria mattonella attraverso la quale raccontare un proprio ricordo utilizzando colori, forme e simbologie preesistenti, e inventandone di nuove.
Il programma prosegue con “MADRE WEEK”, gli appuntamenti dedicati agli adulti con le visite guidate alla mostra Gli anni e alle opere della collezione permanente del museo (sabato 8 marzo ore 11.30 visita guidata alla mostra Gli anni; domenica 23 marzo ore 16 visita alla mostra Gli anni con la direttrice del museo Eva Fabbris; sabato 29 marzo ore 11.30 visita guidata alla collezione permanente del museo). Gli anni CAP.1 – Episodi di storia dell’arte a Napoli dagli anni Sessanta a oggi a cura di Eva Fabbris è l’esposizione, visitabile fino al 19 maggio 2025, che propone un dialogo tra la collezione del Madre e importanti collezioni pubbliche e private, principalmente della città di Napoli. Attraverso opere emblematiche di artisti come Carlo Alfano, Nan Goldin e Ugo Rondinone, la mostra evoca momenti e produzioni artistiche di rilievo avvenute in questo territorio, raccontando una storia collettiva e celebrando la memoria condivisa.
Domenica 16 marzo (ore 15.30) ritorna la visita “PRE MADRE” dedicata alle donne in dolce attesa e neomamme, che questo mese andrà alla scoperta della mostra Gli anni. Un’iniziativa che intende promuovere l’idea di museo come luogo di aggregazione, con un percorso facilitato che segue tempi e modalità specifiche, strutturato per venire incontro alle esigenze delle donne in attesa o accompagnate dai loro piccoli.
Il calendario prosegue sabato 22 marzo alle ore 11:30 con un appuntamento speciale dedicato alle famiglie. “MADRE FAMILY” è una visita pensata per adulti e bambini, con l’obiettivo di promuovere una genitorialità partecipata e consapevole. Genitori e figli saranno invitati a esplorare insieme la collezione permanente del museo Madre, per poi prendere parte al laboratorio “Simboli, simbologie e progetti”. Un viaggio alla scoperta dei simboli legati alla città di Napoli, disseminati tra le opere più iconiche del museo.
Il museo Madre aderisce, inoltre alla domenica al museo, che prevede l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese. Domenica 2 marzo, oltre l’ingresso gratuito per l’intera giornata, sarà offerta alle 15.30 una introduzione guidata sulla storia del museo.
Le nuove proposte didattiche e visite guidate del museo Madre sono rivolte a pubblici differenti, con lo scopo di stimolare un dialogo creativo partendo dal contatto ravvicinato con opere d’arte, artiste, artisti ed esperti del settore.
Il programma proseguirà anche ad aprile ed è possibile consultare il calendario aggiornato nella sezione “visita” del sito del museo www.madrenapoli.it
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