“Il nostro Ciak”. 100 ragazzi con disabilità si cimenteranno nel cinema e nel giornalismo

A Mazara del Vallo, presso la sala-conferenze del risto-bar “Lu-Mè”, si è tenuto il workshop “Il nostro Ciak: il progetto e i suoi obiettivi” che segna di fatto l’avvio del progetto promosso dalla UILDM Mazara. L’idea progettuale è stata selezionata attraverso l’Avviso n. 2/2024 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali relativo ad iniziative promosse ai sensi dell’articolo 72 del D.Legs. 3 luglio 2017 n. 117 (“Codice per il Terzo Settore”). Il progetto “Il nostro Ciak” è strutturato per rispondere in maniera integrata ai bisogni di giovani tra i 18 e i 29 anni con disabilità e in situazioni di svantaggio socio-economico. L’iniziativa si articola in una serie di interventi educativi e culturali volti a promuovere l’inclusione sociale, attraverso percorsi di comunicazione, formazione e attività teatrali. Il progetto si avvale del contributo di una rete composta da 11 partner nazionali (Circolo Legambiente “Francesco Lojacono” di Palermo, Fiadda Roma APS, Fiadda APS, Avi Umbria APS, Associazione Atlantis 27 OD, ANIS Regione Puglia, FISH FVG, FISH Calabria, Associazione Insieme Verso Nuovi Orizzonti ODV, Associazione Crescere Insieme e Fondazione Messina–Ente Filantropico) e da un’équipe multidisciplinare che opererà in sinergia per garantire la qualità metodologica e l’efficacia degli interventi.

Ad aprire e coordinare l’incontro, che ha visto la partecipazione di molti ospiti della struttura gestita dalla UILDM Mazara e fra i beneficiari del progetto, è stata la Presidente di ANIS Regione Puglia, Anna Capra che ha così spiegato: “Il progetto vedrà coinvolti 100 destinatari in tutta Italia che realizzeranno prodotti artistici, teatrali giornalistici, si cimenteranno anche nel fare gli speaker in una radio. Il progetto avrà una durata di 14 mesi, inizia a Mazara del Vallo e terminerà Monopoli, con diversi step e con il coinvolgimento di diverse realtà che si occupano di diverse disabilità, costituendo così una rete con l’obiettivo l’inclusione sociale”.

Giovanna Tramonte, Presidente UILDM Sezione Mazara, ha così sottolineato: “E’ un progetto molto ambizioso, importante, la sua bellezza nel fatto che ha saputo cogliere lì dove le istituzioni sono carenti considerata la mancanza di servizi per una completa integrazione che vedono il disabile soggetto passivo di iniziative spesso slegale fra loro. I destinatari del Progetto ‘Il nostro Ciak’ diventano protagonisti. Ringraziamo pertanto la progettista dott.ssa Giuseppa Adamo e benvenuti a bordo a tutti i partner”.

Sono così intervenuti online alcuni partner del Progetto. Antonio Cotura, Presidente di Fiadda APS, ha evidenziato il tema dell’accessibilità e fruibilità dei servizi nella partecipazione alla vita sociale. “Nell’immaginario collettivo si pensa solo alle barriere architettoniche ma l’accessibilità lato sensu –ha avvertito il prof. Cotura- riguarda le relazioni umane in generale, la fruizione di spazi pubblici. Con ‘Il nostro Ciak’ siamo tutti chiamati a portare conoscenze, esperienze, competenze per rendere questa progettualità conforme ai suoi obiettivi e per renderla divulgabile e replicabile attraverso un criterio di progettazione universale”. Emilia del Fante, presidente di Fiadda Onlus Roma, ha aggiunto: “questo progetto ci tocca il cuore perché rientra nella cultura di Fiadda Roma impegnata da anni nella promozione delle tecniche cinematografiche fra i giovani, pertanto daremo il nostro forte contributo alla sua riuscita”.

E’ intervenuto anche il dott. Andrea Tonucci di Avi Umbria:  “Ringraziamo per esser stati coinvolti in questa bellissima iniziativa, stimolante, di prospettiva nazionale. Porteremo la nostra esperienza nello sviluppo di forme di aggregazione, dal lavoro, al tempo libero, alla comunicazione con strumenti innovativi. In bocca al lupo a tutti noi”.

Il nostro Ciak -ha spiegato infine Giuseppa Adamo, project manager del progetto- è un progetto a misura delle diverse espressività ed ha finalità ludico-aggregative per rafforzare le competenze personali e relazionali dei beneficiari, valorizzando le loro potenzialità e favorendo l’accesso attivo alla vita culturale e sociale. Ringraziamo il Ministero delle Politiche Sociali e l’UILDM Mazara per la fiducia, e tutti i partner che si adopereranno per la riuscita del progetto. Fra le attività previste anche la realizzazione di un cortometraggio con il noto regista Giuseppe Gigliorosso da portare in festival nazionali e internazionali. In un momento così tragico ove la vita di migliaia di innocenti è quotidianamente a rischio, questo progetto vuole essere anche un momento di riflessione. Non si può restare inermi di fronte a quanto di orribile sta avvenendo dall’altra parte del Mediterraneo”. 

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Liceo “Bruno Munari di Acerra” in visita alla Comunità Energetica e Solidale di Barra: i ragazzi scoprono l’energia che fa bene anche al prossimo

Tre classi del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Acerra – indirizzo “Architettura e Ambiente”, accompagnati dai docenti arch. Tommaso De Falco e arch. Luciana Arciuolo,  guidati dalla D.S. Lea Vitolo, hanno fatto visita alla Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale (CERS) costituita presso la “Casa del Fanciullo” di Napoli, nel quartiere di Barra, nell’ambito di un percorso di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) in collaborazione con la società 3E Environment Energy Economy.

La visita si è inserita in un progetto formativo già avviato con gli studenti, incentrato sul tema dell’energia rinnovabile e del risparmio energetico. I ragazzi hanno avuto modo di visitare dapprima un impianto fotovoltaico, poi – ieri – l’impianto installato presso la Casa del Fanciullo, fulcro della CERS promossa dalla Parrocchia Maria SS. di Caravaggio e nata con il sostegno della Fondazione con il Sud in collaborazione con il Banco dell’Energia, che cofinanzia i costi per gli impianti.

 Il percorso ha offerto agli studenti un’occasione concreta per vedere da vicino un modello innovativo di energia condivisa e inclusiva: accanto ai pannelli fotovoltaici installati sul tetto dell’edificio i ragazzi hanno visitato anche gli spazi dove prenderanno presto vita due servizi fondamentali per il territorio, ovvero la mensa per i poveri “Don Vincenzino Sica” e l’emporio solidale “Madre Claudia Russo”.

Proprio questi due servizi rappresentano il cuore della dimensione “solidale” della CERS di Barra: il ricavato dell’energia prodotta e immessa in rete, insieme al risparmio energetico derivante dall’autoconsumo della parrocchia, servirà infatti a sostenere nel tempo le attività rivolte a circa 40 famiglie in condizione di povertà, individuate tramite il centro di ascolto parrocchiale. A ciò si aggiungeranno anche premialità per i cittadini più fragili che adotteranno comportamenti sostenibili, come la raccolta differenziata o il risparmio energetico, trasformabili in crediti da utilizzare nell’emporio.

Gli studenti del “Munari” hanno potuto dialogare con i protagonisti del progetto e riflettere sui legami tra transizione ecologica, cittadinanza attiva e giustizia sociale.

La visita è stata accolta con entusiasmo anche dal team della CERS, rappresentato dal parroco don Enzo Gallesi, dal diacono Gennaro Zuccoli, presidente della Comunità Energetica, e dall’ingegnere Giuseppe Esposito di 3eee, responsabile tecnico del progetto. Proprio Esposito ha illustrato ai ragazzi il funzionamento dell’impianto e i benefici ambientali e sociali attesi.

Resta, tuttavia, in sospeso il completamento dell’allaccio alla rete, un passaggio tecnico-burocratico che si attende da parte dell’Enel da ormai otto mesi e che, una volta risolto, consentirà finalmente l’attivazione ufficiale della produzione energetica e la piena operatività dei servizi solidali.

La Parrocchia Maria Santissima di Caravaggio è il soggetto responsabile della Comunità Energetica. Il progetto vede come partner, oltre a 3E, anche Euricse e il Centro della Gioventù. L’obiettivo resta quello di costruire – nel cuore della periferia est di Napoli – una comunità che produca energia pulita, ma anche legami, solidarietà e consapevolezza.

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BOURELLY GROUP RAFFORZA PRESENZA SUL TERRITORIO: AL VIA SERVIZIO ASSISTENZA PASSEGGERI A MOBILITÀ RIDOTTA ALL’AEROPORTO DI CAPODICHINO

A partire dal 1 giugno, Bourelly Health Service, società del Bourelly Group, ha avviato il servizio di assistenza ai passeggeri a mobilità ridotta (PRM) presso l’Aeroporto Internazionale di Napoli – Capodichino, affiancando il presidio sanitario già attivo e strutturato. L’aggiudicazione dell’appalto, che avrà durata triennale, segna un passo importante nella strategia di espansione del Gruppo nel settore dell’assistenza e della logistica dedicate alle persone con disabilità.

L’appalto coinvolgerà circa 100 dipendenti, interessati dal passaggio di cantiere, avvenuto nel pieno rispetto delle clausole di salvaguardia occupazionale, grazie alla sinergia e al dialogo costruttivo con tutte le parti sociali e sindacali coinvolte.

Bourelly garantirà assistenza qualificata a tutte le persone con mobilità ridotta, a causa di disabilità fisiche (sensoriali o locomotorie, permanenti o temporanee), disabilità o handicap mentali, o per qualsiasi altra causa, inclusa l’età avanzata. L’obiettivo è fornire un servizio inclusivo e accessibile, adattato alle esigenze individuali degli utenti, nel pieno rispetto delle normative internazionali, europee e nazionali in materia di sicurezza e degli standard di qualità stabiliti da ENAC.

Il servizio PRM copre tutte le fasi del viaggio: dall’arrivo in aeroporto fino all’imbarco, e viceversa. Il personale specializzato accompagnerà l’utenza da qualsiasi punto dell’aerostazione fino all’aeromobile, assicurando l’assistenza entro 5 minuti dalla richiesta, garantendo così rapidità, attenzione e rispetto della dignità della persona. Nei periodi di alta affluenza, si stima che il servizio gestirà tra le 300 e le 350 richieste giornaliere, confermando l’importanza del nuovo incarico per la qualità dell’accoglienza aeroportuale e l’inclusività del servizio pubblico.

“Bourelly Health Service mette al centro del proprio operato la persona e l’accessibilità, contribuendo a rendere il trasporto aereo un’esperienza sicura e priva di barriere per tutti – spiega Guido Bourelly, CEO di Bourelly Group –. L’ingresso nel settore dell’assistenza ai passeggeri con disabilità rappresenta per noi una nuova linea strategica, coerente con il nostro progetto di espansione e con la crescita di questa importantissima infrastruttura, l’Aeroporto di Capodichino, che rappresenta per il territorio un asset fondamentale di sviluppo. Si tratta del primo passo di un progetto molto più ampio, nel quale la nostra azienda si sta preparando a strutturare e organizzare un’offerta di servizi per questa utenza fragile, in vista degli incrementi di flussi turistici previsti nei prossimi mesi”.

“Non si tratta solo di numeri – continua Bourelly – ma di responsabilità sociale e qualità dei servizi. Con questa nuova commessa – insieme a quelle in partenza a giugno presso l’ASL di Caserta per il trasporto di campioni biologici e nel Comune di Capri, con un presidio sanitario presso il porto di Marina Grande – consolidiamo la nostra presenza sul territorio e rafforziamo il nostro impegno nella sanità e nella logistica sanitaria”.

L’attività presso l’aeroporto di Napoli si inserisce nel più ampio piano di espansione che Bourelly Group sta realizzando sul territorio nazionale, con particolare attenzione a Campania, Lazio e Sicilia. I principali ambiti operativi attuali includono: assistenza sanitaria e trasporto infermi (118 e trasporto secondario), presidi sanitari presso grandi infrastrutture e assistenza a persone con disabilità. L’avvio della nuova commessa a Capodichino assume anche un valore simbolico e strategico: testimonia, infatti, l’importanza di investire nel Mezzogiorno, in una fase in cui strumenti come la ZES (Zona Economica Speciale) stanno riportando attenzione e opportunità nei territori del Sud, restituendo centralità industriale e servizi di qualità.

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“COME SUONA IL CAOS” 2025: MUSICA, AMBIENTE E DIRITTI NELL’EVENTO CULTURALE IDEATO DA MAURIZIO CAPONE. A PALAZZO REALE DI NAPOLI PER IL CAMPANIA TEATRO FESTIVAL

Un evento che non solo suona… ma agisce!
“Come Suona il Caos” è più di un concerto: è un’esperienza che unisce, educa e mobilita, dimostrando che un mondo sostenibile è possibile, a partire dai gesti quotidiani.
“Come Suona il Caos”, l’evento musicale e culturale ideato da Maurizio Capone, giunge alla sua quarta edizione ed è inserito nel programma del Campania Teatro Festival Italia 2025 e si svolge in due giorni.

Anteprima l’8 giugno (ore 11) Presso la Masseria Ferraioli (Afragola) ci sarà la Piantumazione di due ulivi ed apposizione di una targa a perenne memoria della Terra dei Fuochi con la partecipazione di Stop Biocidio, ISDE Medici per l’Ambiente, Greenpeace, Guerrilla Planting, Wau e di tutta la comunità che da sempre segue le iniziative di Come Suona il Caos.

Poi appuntamento a mercoledì 18 giugno (ore 21) nel suggestivo Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale a Napoli, per una serata che unisce arte, ecologia e impegno sociale, con un focus speciale sulla dimensione femminile del mondo, celebrata attraverso l’amore per la Madre Terra e le storie delle donne in prima linea per la giustizia ambientale e sociale.
Le attività educative inizieranno dalle ore 18 con ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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L’edizione 2025 di Come Suona il Caos segna anche un traguardo importante: i 25 anni di attività di Capone & BungtBangt, pionieri europei dell’eco-music con strumenti interamente costruiti da materiali riciclati. Nati nel 1999, hanno trasformato la musica in un veicolo di sostenibilità e denuncia, anticipando temi oggi più che mai urgenti.

In un’epoca in cui le iniziative ambientali rischiano di essere superficiali, “Come Suona il Caos” si distingue per coerenza e concretezza, coinvolgendo realtà associative, artisti e pubblico in un’esperienza trasformativa. L’evento, partito nel 2009 a Bagnoli con 5.000 partecipanti, oggi è un modello di rigore ecologico e partecipazione, sostenuto da Greenpeace, Legambiente, Amnesty International e altre organizzazioni.
Maurizio Capone, Campione di Economia Circolare (Legambiente) e Socio Onorario di Musica contro le mafie, guida un progetto che unisce arte e attivismo: “Vogliamo dimostrare che la cultura può essere motore di cambiamento, con azioni reali e un linguaggio universale: la musica”.
L’evento, come sempre, coinvolgerà attivamente il pubblico, trasformandolo da spettatore in protagonista, grazie ad attività immersive come azioni concrete con la partecipazione delle più autorevoli associazioni ecologiste:
– alla Masseria Ferraioli (Via Procida, Afragola – NA), bene confiscato alla camorra, verranno piantumati due ulivi come memoria permanente della Terra dei Fuochi ed apposta una targa con una citazione del brano “Mariuò” scritto nel 1994 da Maurizio Capone. Sarano presenti e interverranno per un dibattito le Associazioni Medici per l’Ambiente (ISDE) e Stop Biocidio.
– presso Palazzo Reale il tradizionale Workshop di Capone sulla costruzione di strumenti musicali con materiali riciclati quest’anno si intitola “Tu Come lo Fai? Porta il tuo strumento riciclato!”, sarà l’occasione per far esibire dal palco i circa trenta bambini di 4ª e 5ª classe della scuola primaria che hanno preso parte al laboratorio che Capone ha condotto nel teatro della parrocchia Santi Giovanni e Paolo in Piazza Ottocalli a Napoli.
Prima del concerto finale ci sarà la Jam session collettiva con strumenti riciclati, aperta a chi tra il pubblico porterà il proprio strumento.
I bambini, guidati da Capone, si esibiranno in una performance durante la quale racconteranno la loro esperienza di costruzione e pratica musicale.
Tra i partecipanti al workshop, anche i bambini rifugiati dell’Ucraina a Napoli del Progetto Infanzia Felice APS.
Nei giorni antecedenti al concerto verrà lanciata una call to action via social per invitare il pubblico a portare uno strumento riciclato da mostrare e suonare durante il workshop.
Grazie al contributo del Consorzio Ricrea, verranno creati strumenti in acciaio riciclato che saranno donati al pubblico, che potrà utilizzarli al concerto serale per dar vita ad una grande orchestra collettiva.
Al concerto con l’associazione Napoli Pedala: il pubblico è invitato a venire al concerto in bicicletta, per promuovere la mobilità sostenibile. Napoli Pedala organizzerà un un raduno di ciclisti che arriverà a Palazzo Reale al quale potranno aggiungersi altri ciclisti.

Sarà allestita un’area con stand e gazebo dedicati ad associazioni ambientaliste e per i diritti civili (Greenpeace, Legambiente, Amnesty, Napoli Pedala, Sii Turista della Tua Città, ‘N Sea Yet WWF Napoli ETS, La Comune); ci saranno artigiani e artisti che lavorano con materiali di recupero e il pubblico potrà fare percorsi sensoriali e laboratori educativi (per adulti e bambini) proposti dalle associazioni partecipanti.

 

International ecc.); artigiani e artisti che lavorano con materiali di recupero; percorsi sensoriali e laboratori educativi per adulti e bambini proposti dalle associazioni partecipanti.
Ore 21:00 il Concerto
Il momento clou della giornata: il concerto dal titolo Femmena, Vita e Libertà dedicato alle donne che lottano per i loro diritti e per difendere Madre Terra con tante donne, artiste ed attiviste, ospiti sul palco.
Capone & BungtBangt, figli di questo tempo, osservano un mondo che li riguarda e li chiama in causa. La musica diventa “ponte”, e come un’onda arriva alle coscienze di tutti, la musica amplifica le voci delle donne. Voci che parlano di battaglie quotidiane, di diritti negati e di quelle contraddizioni che galleggiano sotto “pelle” nella nostra società. Voci che, troppo spesso, restano soffocate o invisibili.
Durante l’intera durata del concerto ci sarà il live painting dell’artista Trisha Palma.
Elenco delle ospiti:
• Milly Borrego (Cuba) – danzerà e racconterà la difficile situazione di Cuba aggredita dal capitalismo americano
• Rosalba Di Girolamo (Napoli) – interpreterà un estratto da Nuda omaggio a Marilyn Monroe
• Cristina Donadio (Napoli) – reciterà un brano tratto da Storiacce sui bambini violati del Parco Verde
• Ismahan Hassen (Tunisia) – parlerà dei diritti dei migranti di seconda generazione.
• Elckjaer Franco Bono (Venezuela) – danzerà e curerà le coreografie di Capille Luonghe
• Fabiana Martone (Napoli) – cantante ed attivista verde del gruppo Guerrilla Planting.
• Trisha Palma (Scampia) – writer e pittrice, creerà un’opera durante il concerto.
• Rozita Shoaei (Iran) – interpreterà una poesia sul movimento femminile “Donna Vita e Libertà”
• Dalal Suleiman (Palestina) – interpreterà “Three Generations” una poesia di Rafeef Ziadah
• Francesca Zazzera (Napoli) – storica attivista di Greenpeace parlerà della Terra dei Fuochi
• Action Women (Africa) – sartoria sociale composta da donne africane, sfileranno con i loro abiti durante il concerto
Come da tradizione l’apertura del concerto sarà affidata al Frente Murguero Campano – M’abbucia ‘o frente che sfilerà tra il pubblico fino al palco, per unirsi a Capone & BungtBangt nel primo brano della scaletta.

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Adips Campania: “Mezzo miliardo in arrivo per l’assistenza a disabili ed anziani, ma così gli enti locali rischiano il dissesto”

“I Comuni campani rischiano il dissesto per un vero e proprio paradosso: stanno per arrivare enormi risorse per l’assistenza domiciliare ad anziani e disabili, ma questo fiume di denaro è destinato solo alle Asl.”. Lo afferma il presidente di Adips Campania, l’associazione dei dirigenti pubblici delle politiche sociali, Carmine De Blasio.

La Regione ha previsto di ripartire un finanziamento di quasi mezzo miliardo di euro, una somma enorme, tra le Asl campane, al fine di aumentare l’assistenza. Il servizio, però, prevede che i Comuni ed i cittadini compartecipino alla spesa socio-sanitaria: è evidente che aumentando le attività, aumenteranno pure i costi a carico dei Comuni, che già fanno quadrare i conti con estrema fatica.

“Premesso che l’azione di rafforzamento di questo servizio è senza dubbio apprezzabile in quanto utile alla permanenza in casa propria del cittadino anziano o disabile, il finanziamento del PNRR non può coprire solo la parte sanitaria, ma anche quella sociale. – prosegue De Blasio – Chiediamo che con tutte queste risorse finanziarie si possano coprire i costi interi delle prestazioni, che riguardano il livello socio-sanitario. Il necessario e auspicabile potenziamento dei servizi alle persone non può certo realizzarsi a danno degli enti locali. Si tratta di una scelta incomprensibile, visto che le risorse ci sono.”

Dopo la battaglia condotta e vinta per far modificare il progetto Home Care Premium dell’Inps, l’Associazione dei dirigenti delle politiche sociali della Campania apre un nuovo fronte, chiedendo, quindi, alla Regione Campania “di interloquire immediatamente con il Ministero per evitare un disastro per le casse degli Ambiti sociali e dei Comuni.”

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“YOUNG & PROUD!”, la Città Metropolitana in prima linea nella lotta all’omotransfobia: appuntamento al Villaggio dei Diritti al Maschio Angioino

Un vero e proprio Villaggio dei Diritti nel cortile del Maschio Angioino, in particolare di quelli delle persone LGBTQIA+ in età adolescenziale: la Città Metropolitana di Napoli, con la sua Consigliera di Parità, Isabella Bonfiglio, in collaborazione con il Comune di Napoli e col supporto delle associazioni del territorio, ha organizzato – per il prossimo mercoledì, 4 giugno, dalle ore 15 alle 18:30, nel cortile del Castel Nuovo – un evento rivolto a tutta la cittadinanza, in particolare alle giovani generazioni, per la sensibilizzazione sulle istanze afferenti alle persone adolescenti LGBTQIA+.

L’evento, dal titolo “YOUNG & PROUD! – Spazio giovane, libero e pieno di orgoglio”, si concretizzerà nell’allestimento di un mini-villaggio all’aperto con stand interattivi realizzati dalle associazioni LGBTQIA+ del territorio, ognuna responsabile della gestione di un gioco, di una mini attività o di un micro-laboratorio leggero e divertente, con l’obiettivo di conoscersi giocando, acquisire informazioni sulla comunità LGBTQIA+ e creare uno spazio dove le persone adolescenti possano sentirsi accolte, libere e valorizzate.

La manifestazione rientra nel ventaglio di iniziative messe in campo dalla Città Metropolitana, che è partner della RE.A.D.Y., nell’ambito della Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia, che cade ogni anno il 17 maggio – per ricordare come proprio in tale data, nel 1990, l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia cancellato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, riconoscendola come una variante naturale del comportamento sessuale umano – le celebrazioni della quale, tuttavia, si prolungano anche nelle settimane successive.

 

Manfredi: “Partecipare tutti per affermare il valore di essere un’unica comunità, senza discriminazioni”

“È un evento al quale teniamo molto, perché siamo convinti che molto sia stato fatto ma che ancora tanto resti da fare per consentire a tutti di vivere liberamente la propria personalità. L’invito è, quindi, a partecipare tutti insieme per affermare il valore di essere un’unica comunità, senza discriminazione alcuna”, ha dichiarato il Sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi.

Insieme con la Consigliera Bonfiglio, secondo la quale “occorre sempre più diffondere la cultura della libertà e del rispetto, in particolare presso le giovani generazioni, cui è dedicata questa iniziativa”, mercoledì al Maschio Angioino ci saranno il Vicesindaco metropolitano Giuseppe Cirillo, il Consigliere metropolitano delegato allo Sport e ai Giovani, Sergio Colella, l’Assessore allo Sport e alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, Emanuela Ferrante, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni e, soprattutto, tanti cittadini che vorranno partecipare alla cultura dell’accoglienza, della fratellanza e dell’inclusione.

 

Il Villaggio

Le Associazioni che parteciperanno sono la Fondazione Genere Identità Cultura, che presenterà la Biblioteca LGBT+, che contiene una vasta gamma di materiali che trattano temi legati all’identità di genere, all’orientamento sessuale, ai diritti civili, alla storia e alla cultura delle persone LGBTQIA+, “I Ken”, con l’allestimento di uno ‘spazio sicuro’, in cui verrà organizzato un gioco in cerchio per conoscersi, ascoltarsi e riflettere insieme: attraverso carte-stimolo ispirate alle esperienze, ai pensieri e alle emozioni di tanti adolescenti, ogni voce potrà esprimersi con libertà e rispetto, senza alcun obbligo, solo un invito gentile a condividere ciò che spesso resta in silenzio.

Sempre “I Ken” promuoverà il momento “La mia bandiera personale”: ogni partecipante riceverà un cartoncino o un pezzo di stoffa bianco, simbolo di uno spazio da riempire con ciò che lo rappresenta. Usando colori, parole, simboli, ritagli o disegni, ognuno potrà creare la propria bandiera personale, ispirandosi (se vuole) alle bandiere LGBTQIA+ o inventandone una del tutto nuova. Alla fine, tutte le bandiere saranno unite in una ghirlanda collettiva, simbolo della ricchezza delle identità presenti.

L’Associazione Transessuale Napoli installerà un photobooth, una “cabina delle foto” per uno scatto attraverso una cornice contro il binarismo di genere, per ribadire che il genere è solo una costruzione sociale e per rivendicare l’autodeterminazione e la libertà dei corpi, mentre la “Pride Vesuvio” allestirà un Mini-Palco su cui si alterneranno gli interventi di diversi esponenti della comunità LGBTQIA+, con testimonianze, poesie ed esibizioni artistiche per sensibilizzare il pubblico sulle discriminazioni che ancora oggi subisce la comunità arcobaleno e sull’importanza di una legge contro l’omolesbobitransfobia. Ci sarà inoltre la possibilità di intervenire per chiunque volesse farlo, prenotandosi attraverso lo stand di Pride Vesuvio anche a evento iniziato.

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