ASSEGNO INCLUSIONE: RIPRISTINATO FONDO 60 MLN PER I NUCLEI CON MINORI CON DISABILITÀ

Grazie al lavoro sinergico tra FISH e il Viceministro al Lavoro e alle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci è stato ripristinato il fondo per l’assegno di inclusione destinato ai nuclei familiari con minori con disabilità. Si tratta di 60 milioni che erano stati tagliati in favore degli adulti in cura presso i servizi socio sanitari in condizione di grave disagio biopsicosociale.
“Abbiamo seguito con particolare attenzione i lavori della 10ᵃ Commissione del Senato ed abbiamo da subito notato che  i due emendamenti proposti  il 2.12 e 2.35 che avrebbero allargato la platea dei soggetti rientranti nell’Assegno di Inclusione beneficiando di fatto delle relative  maggiorazioni  conseguenti alla scala di equivalenza, senza alcun aumento delle risorse, avrebbero comportato una riduzione significativa del fondo previsto per le famiglie con minori con disabilità. Per questo abbiamo immediatamente avviato da subito un confronto con il Viceministro Bellucci che cogliendo le doglianze della federazione è immediatamente intervenuta favorendo l’individuazione di ulteriori coperture. Ed oggi in aula il relatore ha proposto un emendamento che di fatto, riprendendo le nostre proposte, ha aumentato le coperture, ed ha ripristinato il parametro di equivalenza per le famiglie con all’interno minori con disabilità a 0,5, ponendo di fatto rimedio alla disuguaglianza sociale che sarebbe scaturita con i due emendamenti approvati in commissione. Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto e del lavoro sinergico che è stato prodotto”. A dirlo il presidente di FISH, Vincenzo Falabella.

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«SCUOLA È VITA – NO ALLA DISPERSIONE»: A PIETRARSA IL PROGETTO DI 19 SCUOLE IN RETE DI NAPOLI EST

Il 26 giugno al Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa il mega-evento degli istituti scolastici in rete della VI municipalità per il recupero dei quartieri a rischio.
Una rete che comprende 19 scuole dei quartieri di Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio unite per contrastare la dispersione scolastica, gli episodi di bullismo e vandalismo nelle scuole dell’area periferica della città. «Insieme si può» è il fronte attivo che riunisce le scuole di Napoli Est, con scuola capofila l’IC 46 Scialoja Cortese, che promuove interventi multilivello e pluriennali per contrastare dispersione scolastica e atti violenti e vandalici a scuola, in uno dei territori più caldi di Napoli.
Tutto è partito dall’attivazione del progetto “Ingraniamo la sesta per un quartiere grande come la sesta municipalità”, finanziato nell’ambito del programma POR FSE- FESR “Scuola Viva in Quartiere” che promuove azioni integrate nei territori a maggiore rischio di dispersione scolastica. Avviato nel 2020, doveva concludersi nel 2021, ma è stato prorogato per l’emergenza pandemica. Il progetto strategico è destinato alle aree a forte degrado culturale, sociale ed economico, caratterizzate dalla preoccupante incidenza criminale con l’obiettivo di: supportare le Reti scolastiche, con adeguati livelli di governance e con laboratori didattici ed educativi; realizzare interventi mirati per l’edilizia scolastica e la videosorveglianza; attivare misure di sostegno in percorsi educativi ed esperienziali tra le scuole del territorio e le unità produttive locali per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro degli alunni a rischio marginalizzazione e dispersione scolastica.
«Per quanto riguarda l’educazione e l’istruzione, una percentuale rilevante di studenti – si legge nel progetto – manifesta comportamenti a rischio caratterizzati da irrequietezza, aggressività fisica e verbale, opposizione, sfida e provocazione, turpiloqui, vandalismo. Frequenti sono i ritardi nell’ingresso a scuola o i tentativi di marinarla, le assenze saltuarie, gli episodi di risse o bullismo in classe, nei cortili e nel percorso casa-scuola. Molti abbandonano gli studi e diventano preda del guadagno facile offerto dalla strada. Il fenomeno della dispersione è molto diffuso e radicato nonostante le numerose e pregevoli iniziative messe in campo dalle scuole ed i segnali si iniziano ad intravedere già dalla scuola dell’infanzia. Un contesto, quindi, ricco di spinosità difficili a rischio di esclusione sociale».
Da queste connotazioni è nata l’esigenza di creare la rete «Insieme si può» che ha realizzato diversi interventi come: due laboratori educativi e didattici multidisciplinari (sono stati proposti laboratori di danza, pallavolo, musica, pittura, recitazione, robotica); partecipazione a moduli esperienziali e  a percorsi esperienziali presso unità produttive locali. A conclusione dei lavori edilizi, previsti per dicembre 2023, si accenderanno 19 fiammelle di speranza all’interno della 6^ Municipalità in sintonia con la Pedarchitettura (lo spazio insegna) e la Neuroestetica (educare al bello attraverso il bello nel tentativo di evitare l’abbrutimento degli allievi che vivono in situazione di grande degrado). Inoltre, è stato attivato uno sportello di supporto psicologico rivolto ad alunni, famiglie e personale scolastico. Lo psicologo ha svolto anche un ruolo significativo nei moduli di orientamento supportando la costruzione del bilancio delle competenze. Percorsi di formazione, poi, per i docenti.
Questi i risultati in numeri del progetto:
19 scuole
32 realtà produttive locali
120 unità di personale interno
64 unità personale esterno
136 coinvolti in laboratori esperienziali
1260 in totale gli alunni coinvolti
386 percorsi di orientamento
874 alunni hanno svolto laboratori di recupero disciplinare e motivazionale
«’Ingraniamo la sesta per un quartiere grande come la sesta municipalità’ è, sicuramente, un maxi progetto – ha commentato la dirigente scolastica, professoressa Rosa Stornaiuolo – per contrastare la dispersione scolastica che ha richiesto l’impiego di numerose energie umane ed economiche, attraverso un continuo e sistematico lavoro di squadra nella ferma convinzione che l’esclusione sociale può essere contrastata solo se si riafferma il valore di una scuola aperta ed inclusiva, quale luogo di formazione della persona e del cittadino, radicato nel proprio territorio e sostenuto dalla partecipazione attiva di tutta la comunità. Una scuola, insomma, capace di essere volano di integrazione, uguaglianza e sviluppo».
Oreste Orvitti, direttore del Museo di Pietrarsa, ha aggiunto: «Gli studenti sono da sempre tra i nostri più assidui visitatori. Con le scuole, e in particolare quelle del territorio, organizziamo iniziative artistiche, culturali e didattiche, con laboratori a cui partecipano anche giovani provenienti da tutta Europa. Per questo ci è sembrato naturale ospitare un evento che abbia anche scopi di carattere sociale volti a formare le generazioni future».
I risultati, i punti di forza e di criticità saranno illustrati, dando la parola ai protagonisti di questo prezioso percorso progettuale, nel corso di uno specifico evento che si svolgerà nell’incantevole scenario del Museo ferroviario di Pietrarsa lunedì 26 giugno 2023 dalle ore 16.30 alle ore 19.30

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Biblioteche e Comunità, ecco il bando di Con il Sud

Al via la terza edizione del bando “Biblioteche e Comunità”, per favorire l’apertura delle biblioteche alla comunità rendendole luoghi attrattivi, accessibili, di confronto culturale e inclusione sociale, così da produrre un cambiamento nel rapporto tra istituzione bibliotecaria e territorio.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione CON IL SUD e dal Centro per il libro e la lettura e in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), mette a disposizione fino a 1 milione di euro (500 mila euro dalla Fondazione CON IL SUD e 500 mila euro dal Centro per il libro e la lettura, a valere sul Fondo per la promozione del libro e della lettura).

Il bando è rivolto alle organizzazioni del Terzo settore e punta a sostenere progetti socio-culturali che coinvolgano le biblioteche nei comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” 2022-2023.

Secondo dati Istat 2021, sono 7.425 le biblioteche pubbliche e private, statali e non statali, aperte al pubblico in Italia nel 2019 (escluse quelle scolastiche e universitarie). Il 58,3% del totale dei comuni ha almeno una biblioteca; due biblioteche su tre (il 68,5%) sono civiche a titolarità comunale e più della metà delle biblioteche è al Nord (58,3%). Nel Nord-Est gli utenti delle biblioteche (21,7%) sono il doppio che al Sud (8,6%) e nelle Isole (9,1%). In coda Sicilia (6,9%), Campania (7,7%) e Calabria (8,8%). Fa eccezione la Sardegna, in linea con la media nazionale (15,9%).

Il dato geografico è molto influenzato dall’offerta: in Sicilia, dove c’è la più bassa quota di fruitori (6,9%) si riscontra infatti anche una scarsa presenza di biblioteche (18,4 ogni 100.000 abitanti).

Secondo l’Osservatorio sulla povertà educativa Con i Bambini – Openpolis, le biblioteche che dichiarano una apertura al pubblico superiore alle 40 ore settimanali sono il 15,4% nel centro Italia, il 9,4% nel nord-est, il 7,7% nelle isole, il 6,8% nel nord-ovest e il 6,6% al Sud.

I progetti, della durata di 24 mesi, da un lato, potranno favorire il miglioramento dell’accesso agli spazi, al patrimonio bibliotecario e ai servizi di prestito, consultazione e promozione della lettura tradizionalmente offerti dalla biblioteca; dall’altro potranno ampliare e diversificare l’offerta bibliotecaria favorendo l’attivazione della comunità locale e il coinvolgimento di persone lontane dai processi di fruizione e produzione culturale.

Sarà importante, inoltre, promuovere la diffusione di presidi culturali per incentivare la promozione della lettura e la fruizione dei servizi offerti dalla biblioteca nei luoghi più periferici o privi di spazi dedicati.

Per partecipare è necessaria la creazione di un partenariato composto da almeno tre organizzazioni: un capofila del terzo settore, una o più biblioteche comunali (di cui almeno una in possesso della qualifica di “Città che legge” 2022-2023) e un’altra organizzazione che potrà appartenere, oltre che al mondo del volontariato e del terzo settore, a quello della scuola, delle istituzioni, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese (per esempio librerie, case editrici, etc.).

I progetti ritenuti meritevoli e in linea con gli obiettivi del bando potranno ricevere un contributo massimo di 100 mila euro (fino al completo utilizzo delle risorse disponibili). Il finanziamento non potrà comunque superare l’80% del costo complessivo del progetto. Le proposte dovranno essere presentate on line, attraverso il portale Chàiros messo a disposizione dalla Fondazione CON IL SUD www.chairos.it entro il 28 luglio 2023.

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Sorrisi più sani: boom di iscrizioni per la giornata di prevenzione odontoiatrica per bambini

I bambini si scoprono coraggiosi e affrontano la paura della prima visita odontoiatrica. Ieri mattina tanti bambini hanno partecipato alla giornata di prevenzione di igiene dentale organizzata dalle consigliere Maria Vastola e Lucia Bianco, rispettivamente Presidente Commissione Pari Opportunità e Presidente Commissione Politiche Sanitarie, a nome dell’amministrazione Falanga.

Grazie alla professionalità del dentista Giancarlo Albano e alle sue assistenti i piccoli pazienti hanno imparato le regole base dell’igiene orale e dentale. “Prevenire è decisamente più importante che curare, bisogna cominciare al più presto. Come amministrazione comunale abbiamo pensato di offrire la prima visita ai bimbi più piccoli perchè la salute dei denti aiuta i sorrisi ad essere più belli. È stato un onore per me e per la Presidente Bianco accompagnare per mano i bambini che si sono letteralmente affidati a noi” fa sapere Maria Vastola prima di ringraziare “l’assessora alle Politiche Sanitarie Maria Carillo ed il dentista Albano per aver offerto il suo tempo, il suo studio, la sua sapienza”.

La seconda giornata di prevenzione si terrà il prossimo 27 Giugno, l’invito a partecipare parte da tutti. “Mi auguro che le mamme dei piccoli cittadini riescano ad approfittare della giornata di prevenzione offerta dalla nostra amministrazione e ci aiutino a diffondere i messaggi sull’importanza della prevenzione che da tempo trattiamo io e la consigliera Vastola con entrambe le Commissioni” spiega Lucia Bianco.

Soddisfatto per il lavoro in tandem della commissioni e delle consigliere, il sindaco Maurizio Falanga si rivolge ai cittadini “vi chiedo di seguirci e di prendere parte alle nostre iniziative sulla prevenzione in genere, ringrazio i piccoli cittadini che hanno partecipato con entusiasmo ad un appuntamento della loro vita che spesso spaventa e che, invece, con noi hanno affrontato con serietà ma anche serenità. Prendiamo esempio dai piccoli per credere nella prevenzione”.

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PRESIDIO ANTIRAZZISTA A CASERTA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO

“Cos’è possibile fare sui territori per costruire solidarietà verso i migranti che sono sotto attacco in Europa?”. E’ la domanda che pongono gli attivisti e i volontari del Centro sociale ex canapificio e Movimento migranti e rifugiati di Caserta. “Il razzismo- si legge in una nota- cui stiamo assistendo nei sei mesi di questo 2023 è sconcertante. Il naufragio a largo delle coste greche è forse la più grande tragedia degli ultimi anni, con oltre 600 dispersi.  In Italia il governo Meloni cancella i diritti, lasciando migliaia di persone senza un permesso di soggiorno.  Questo è uno dei temi che sabato 24 giugno alle ore 10 porteremo in piazza a Caserta. Col recente Decreto Legge Cutro, i cittadini migranti di questo Paese sono spinti ancora di più verso irregolarità e sfruttamento, perché vengono ridotte ulteriormente le già poche possibilità di avere un permesso di soggiorno stabile e di entrare in percorsi di buona accoglienza.
I comuni, soprattutto quelli che si riconoscono in valori democratici e progressisti, possono però fare ancora tanto per costruire un’alternativa a tutto ciò. Possono realizzare percorsi di buona accoglienza grazie alla rete nazionale S.a.i. (ex Sprar) del Ministero dell’Interno. A 20 anni dalla nascita del  sistema di accoglienza la legge “Cutro” svuota il sistema di accoglienza perché ne vieta l’ingresso ai richiedenti asilo che verranno relegati nei centri di accoglienza straordinari senza servizi di inclusione sociale. Persone che saranno più facilmente sfruttabili e vulnerabili. Non è questa la strada per costruire città accoglienti, ecco perché pensiamo che i sistemi di accoglienza gestiti dai Comuni vadano rilanciati.
L’appello che rivolgiamo quindi è direttamente al Comune di Caserta: cosa aspetta questa Amministrazione a riattivare il progetto di accoglienza S.a.i. (ex Sprar) immuni momento in cui servono posti per accogliere le persone?
Il Comune di Caserta per 14 anni ha accolto centinaia di richiedenti asilo e rifugiati – uomini, donne e bambini – in percorsi di buona accoglienza, attraverso istruzione, inclusione sociale, formazione professionale, case dignitose. Progetti di accoglienza così virtuosi da essere portati a modello nazionale ed europeo. Negli ultimi due anni, invece, la gestione del progetto di accoglienza S.a.i. del Comune di Caserta è stata così cattiva da portare alla sospensione stessa del progetto, a febbraio del 2023, perché le condizioni in cui vivevano i migranti accolti dal Comune erano ormai intollerabili.

Eppure il Comune di Caserta può ancora scrivere una pagina diversa! Il progetto – a cura del Comune e gestito da una cooperativa esterna – è stato sospeso ma è stato dato un tempo al Comune di Caserta per fare un nuovo bando ed affidare nuovamente il progetto.
Eppure, da quando il precedente progetto di accoglienza è stato sospeso, il Comune non ha dato alcuna risposta pubblica né ha prodotto alcun atto per un nuovo affidamento.
Oggi la città di Caserta – una città solidale, accogliente e antirazzista, capoluogo di una delle province che più di tutte avrebbe bisogno di una buona accoglienza per prevenire criminalità e sfruttamento di migranti e rifugiati – non accoglie.
Oggi il Comune di Caserta- conculde la nota- chiude le porte a donne, uomini e bambini che scappano da guerra e povertà. Davvero ci auguriamo che questa Amministrazione Comunale faccia quanto è nelle proprie possibilità per differenziarsi nella sostanza da chi oggi governa questo Paese, soffiando un vento di intolleranza e di chiusura”.

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Sensibilizzare sull’importanza di vivere la montagna con prudenza e consapevolezza, la campagna di Agesci e Soccorso Alpino

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e l’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI) riavviano la loro collaborazione per promuovere le principali informazioni per la sicurezza in montagna tra le guide e gli scout italiani, consapevoli che la vita all’aria aperta e a contatto con la natura è uno dei valori educativi imprescindibili del metodo scout.

L’obiettivo principale di questa iniziativa è sensibilizzare sull’importanza di vivere la montagna con prudenza e consapevolezza, fornendo gli strumenti e le conoscenze utili per affrontare le sfide e i pericoli che questo affascinante ambiente può presentare.

Come parte di questa iniziativa congiunta, il CNSAS e l’AGESCI hanno realizzato un video che da oggi verrà diffuso sulle principali piattaforme social e tramite i canali di comunicazione interna. Il video offre consigli preziosi su come prepararsi adeguatamente prima di intraprendere un’escursione in montagna, l’importanza di avere una buona attrezzatura, la pianificazione accurata dell’itinerario e la consapevolezza dei propri limiti.

Inoltre, il video fornisce informazioni essenziali su come contattare i soccorsi in caso di necessità in ambiente impervio, fornendo indicazioni chiare e pratiche su come affrontare situazioni di emergenza.

Il presidente del CNSAS, Maurizio Dellantonio, e i presidenti del Comitato nazionale AGESCI Roberta Vincini e Francesco Scoppola, hanno espresso la loro soddisfazione per questa collaborazione, sottolineando l’importanza di educare e formare i giovani e le giovani alla sicurezza in montagna. “La montagna è un ambiente meraviglioso, ma come tutti gli ambienti naturali può presentare delle insidie. Attraverso questo progetto vogliamo ribadire l’importanza del rispetto per la natura, che per lo scautismo è da sempre strumento educativo e valore imprescindibile, che è alla base della prudenza. L’iniziativa parte proprio nel periodo in cui migliaia di scout e guide come tutti gli anni saranno impegnati in campi estivi e route e farlo in maniera competente e consapevole permette loro di godere appieno dell’esperienza in montagna”.

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