02 Set, 2025 | Comunicare il sociale
Arriva a Napoli il bando “Semi di Bene”, nato da un accordo quadro tra UniCredit e CSVnet – la rete nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato – per rafforzare l’impatto delle organizzazioni non profit nei territori.
Grazie all’intesa con CSV Napoli, UniCredit mette a disposizione contributi economici e strumenti digitali di raccolta fondi per sostenere le idee più efficaci nel generare benessere diffuso, coesione sociale e cittadinanza attiva.
“Con questa iniziativa confermiamo l’impegno di UniCredit nel sostenere l’economia sociale dei territori. Il terzo settore svolge un ruolo sempre più rilevante anche sotto il profilo economico, contribuendo a generare valore, occupazione e coesione. Investire su progettualità radicate e capaci di attivare le comunità locali significa per noi valorizzare capitale umano e reti di prossimità che sono asset strategici per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo” commenta Ferdinando Natali regional manager Sud UniCredit.
In palio, quattro contributi base tra i 2.500 e i 7.000 euro, in base alla fascia di spesa del progetto (da 5.000 a 16.000 euro). I vincitori potranno anche accedere a un contributo aggiuntivo grazie al meccanismo di matching fund sulla piattaforma IlMioDono.it: ogni euro donato dai cittadini sarà raddoppiato fino a un tetto massimo prestabilito per un totale complessivo di 40 mila euro messi a disposizione da UniCredit con il Fondo Carta Etica.
‘Oggi più che mai – dichiara Umberto Cristadoro, presidente di CSV Napoli – è fondamentale stringere alleanze con partner strategici per investire nei percorsi di coesione sociale, valorizzare le energie del volontariato e offrire strumenti concreti agli enti di Terzo Settore che operano ogni giorno nelle periferie delle nostre comunità. Siamo felici di condividere questa sfida con UniCredit, portando anche sul nostro territorio un modello virtuoso di economia sociale”
Le proposte dovranno dimostrare:
- un coinvolgimento attivo del volontariato;
- una rete collaborativa con altri attori locali;
- una pianificazione chiara e sostenibile, con strumenti di monitoraggio trasparenti.
Il bando è riservato agli Enti del Terzo Settore e alle onlus con sede legale e operativa nell’area metropolitana di Napoli, regolarmente iscritti al RUNTS o all’Anagrafe Unica delle Onlus.
Le candidature potranno essere presentate entro il 12 settembre 2025, esclusivamente online, accedendo all’area riservata del sito www.csvnapoli.it.
Il progetto è sostenuto da UniCredit attraverso il Fondo Carta Etica, alimentato dalle scelte solidali dei clienti titolari della carta UniCreditCard Flexia Classic Etica.
Ulteriori informazioni su https://www.ilmiodono.it/it.html
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01 Set, 2025 | Comunicare il sociale
Continuano i servizi straordinari predisposti dalla Questura di Napoli per contrastare i fenomeni di detenzione abusiva di armi e traffico di sostanze stupefacenti. Nella giornata di venerdì, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un 40enne sorrentino con precedenti di polizia, anche specifici, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. In particolare, gli agenti del Commissariato di Sorrento, durante i servizi all’uopo predisposti, hanno effettuato un controllo presso un terreno agricolo, dove hanno sorpreso il soggetto in questione e scoperto una vera e propria piantagione di marijuana.
Dalle attività è emerso che erano state coltivate 32 piante di marijuana; inoltre, essendovi fondato motivo di ritenere che potessero esservi ulteriori elementi in ordine ai fatti per i quali si stava procedendo, gli operatori hanno esteso i controlli ad un capannone situato poco distante dal terreno agricolo, rinvenendo al suo interno una busta contenente circa 800 grammi della medesima sostanza e un panetto di hashish del peso di circa 70 grammi. Per tali motivi, l’indagato è stato tratto in arresto dal personale operante.
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01 Set, 2025 | Comunicare il sociale
Il prossimo 27 settembre, le luci del Nuovo Teatro Orione di Roma si accenderanno su un evento straordinario: “Mia
Cara Mimì”, un concerto-spettacolo ideato e prodotto in sinergia con Never Seen Srl, che rende omaggio a una delle
voci più intense e indimenticabili della musica italiana: Mia Martini.
Ma “Mia Cara Mimì” è molto più di un tributo musicale. È un viaggio emozionale, profondo, necessario. Un racconto
in musica e parole che attraversa la vita di Mimì – artista e donna straordinaria – per dare voce a tutte le donne. Quelle
che, come lei, hanno conosciuto la forza e il dolore, il talento e l’incomprensione. Quelle che ogni giorno combattono
battaglie silenziose, cercando riconoscimento, libertà e dignità.
Questo viaggio musicale è anche un atto di supporto e vicinanza a tutte quelle donne che hanno subìto un amore violento,
diventando vittime di soprusi, sopraffazioni e ingiustizie. Un omaggio alla loro resilienza e un invito a non restare in
silenzio.
A trent’anni dalla sua scomparsa, e a pochi giorni da quello che sarebbe stato il suo 78° compleanno, Mimì torna a
parlare al pubblico attraverso le sue canzoni, reinterpretate da una ricca squadra di artisti che si alterneranno sul palco, in
un intreccio di suoni, ricordi e testimonianze. L’atmosfera sarà intima e potente, capace di accogliere il pubblico in un
“non-luogo” dove arte e sentimento si fondono per generare consapevolezza e cambiamento.
Gli artisti protagonisti della serata (in ordine alfabetico): Martina Attili, Mirko Boemi e Anna Bonato Mab Studio,
Baraonna, Daria Biancardi, Beatrice Bruschi, Martina Giovannini, Lady Manya, Nathalie, Luca Notari, Alice Paba,
Brunella Platania, Claudia Portale, Giulio Todrani, i Phonema Gospel Singers e il coro Voices On Stage (diretti da
Antonella Cilenti).
La serata sarà accompagnata da musica dal vivo, con la direzione musicale del Maestro Marco Bosco, che guiderà un
ensemble di musicisti in un viaggio sonoro nel repertorio indimenticabile di Mia Martini.
L’intero incasso della serata, al netto delle spese, sarà devoluto al Dipartimento Donna del Policlinico Gemelli di
Roma, a sostegno dei progetti di supporto psicologico alle donne vittime di violenza. Perché l’arte può – e deve – farsi
ponte tra emozione e azione, tra memoria e futuro.
“Mia Cara Mimì” è un gesto d’amore, una chiamata alla solidarietà, un abbraccio collettivo per tutte le voci che ancora
oggi lottano per essere ascoltate.
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01 Set, 2025 | Comunicare il sociale
La Fondazione Charlemagne e la Fondazione Emmanuel promuovono un appello a Papa Leone XIV attraverso una petizione dal titolo “Appello al Papa: fermare la tragedia umanitaria a Gaza”: chiedendo la presenza di Sua Santità con cibo, acqua e medicine. Di seguito il contenuto dell’appello:
A Sua Santità
Papa Leone XIV
Città del Vaticano
Santo Padre,
la Terra brucia e il grido della Croce e della Terra sono assordanti eppure non giungono alle orecchie dei potenti.
Il diritto internazionale e umanitario viene disatteso, le relazioni tra i popoli si esauriscono nel dispiegamento di rapporti di forza, le istituzioni multilaterali sono impotenti.
Siamo donne e uomini, giovani e anziani; siamo credenti in Dio, fiduciosi nell’essere umano; siamo cittadini italiani e internazionali e referenti di Organizzazioni, Movimenti, Comunità, Associazioni e Istituzioni Pubbliche e Private.
Ciascuno di noi, in vari luoghi del mondo, ha accolto il Suo invito a digiunare e pregare.
Ora chiediamo a Lei, Santità, di dare forma alle nostre preghiere.
Le chiediamo di essere segno tangibile della presenza di Cristo nel luogo in cui oggi si sta consumando ogni forma di dignità, umanità, speranza.
Le chiediamo un’azione urgente quale segno per ogni Capo di Stato ed ogni essere umano, partendo da chi vive l’inferno e confida, incessantemente, nello sguardo e nell’intervento di Dio quale unico Salvatore.
Le chiediamo di organizzare e presiedere il Pellegrinaggio della Speranza portando a Gaza cibo, acqua e medicine.
Lei può, Santo Padre, perché il Suo Amore è più grande di qualsiasi altra considerazione.
Ci rivolgiamo a Lei come Padre e Pastore certi che Dio ha bisogno dei nostri piedi per raggiungere i confini del mondo; ha bisogno delle nostre mani per rialzare chi non ha più forza ed ha bisogno dei nostri cuori per consolare chi vive nella disperazione.
Dio ha bisogno del nostro sì e gli ultimi di questo mondo, in questo momento gli uomini e le donne, le bambine e i bambini di Gaza, hanno bisogno della presenza di Cristo; una presenza viva, salvifica, potente e amorevole che ponga fine a questa strage di innocenti.
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01 Set, 2025 | Comunicare il sociale
Si svolgerà venerdì 5 settembre, a partire dalle ore 19:00, la seconda edizione del “Casamale Poetry Slam”, gara poetica di poesia performativa dedicata al poeta Pietro Secondulfo. L’evento, con il patrocinio di Slam Italia, è organizzato in stretta collaborazione tra l’associazione “Il Torchio E.T.S.”, l’ARCI – Casa del Popolo di Somma Vesuviana, e la rassegna “Poesia è… Rinascenza” di Melania Mollo e Giuseppe Vetromile.
L’appuntamento è nel Giardino dell’Arci in via Campane 2, nello storico Borgo Casamale di Somma Vesuviana. Dopo il successo riscontrato a Pollena Trocchia, dove a fine giugno si è svolto il terzo “Vesuvian Poetry Slam”, ancora una volta la rassegna “Poesia è… Rinascenza” si rende dunque promotrice di questi incontri tanto peculiari quanto interessanti nei quali i poeti si esibiscono mostrando tutte le loro capacità espressive e artistiche, senza l’ausilio di strumenti né di altri attrezzi ma basandosi esclusivamente sulla loro bravura performativa.
Il prossimo 5 settembre gareggeranno a colpi di versi: Michele La Montagna, Michele D’Avino, Alberto De Pasqua, Carmine Montella, Rosaria Zizzo, Marianna Scagliola e Pasquale Rea. Maestro Cerimoniere, che coordinerà lo svolgimento della gara secondo il regolamento Slam, sarà l’espertissimo Alfredo Martinelli, da Benevento. Condurrà l’incontro Melania Mollo, mentre le vesti di notaio saranno indossate da Giuseppe Vetromile e Imma Pone. Il vincitore della sfida sarà decretato da una giuria popolare scelta tra il pubblico presente e parteciperà alla finale nazionale di Slam Italia, che si svolgerà a Milano il prossimo 20 settembre. Al termine della gara, è previsto un “open mic”. L’ingresso è libero e gratuito.
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01 Set, 2025 | Comunicare il sociale
Anche Napoli e la Campania sostengono la Global Sumud Flotilla, la serie di imbarcazioni partite o che partiranno prossimamente da alcuni porti del Mediterraneo come Barcellona e Genova e poi Tunisi e poi altre ancora, con l’obiettivo di arrivare a Gaza nelle prossime settimane, rompere l’assedio dell’esercito israeliano e portare viveri alla stremata popolazione palestinese, vittima di quello che oramai molti definiscono un genocidio. Alcune imbarcazioni sono simbolicamente partite per un giro nel golfo di Napoli con bandiere della Palestina al vento. Un gesto importante a riprova della vicinanza verso attivisti, giornalisti, membri della società civile, sanitari provenienti da tutto il mondo avventuratisi nella complicata missione di arrivare a Gaza e tentare di dare sollievo a chi vede pericolosamente avvicinarsi il momento della propria fine.
L’obiettivo della giornata e le voci
Titta Musto, referente della delegazione regionale del Global Movement to Gaza, ribadisce: «Noi siamo una flotta di terra non violenta a sostegno della Global Sumud Flotilla, una missione umanitaria che va per mare per sfondare l’apartheid per portare aiuti umanitari e dichiarare ai governi, silenti e complici, che la società civile e si è estesa di tutte le realtà di questa terra». Musto, unitamente agli altri organizzatori della mattinata napoletana di appoggio alla Palestina assicura la «crescita costante del movimento e della voce unica che sostiene la flotta. Noi portiamo un’idea di umanità che Israele e i governi complici non hanno». In tanti in Italia dichiarano la propria delusione verso il tipo di narrazione giornalistica di quanto accade a Gaza e in Cisgiordania da decenni. Mauro Forte, già tra i portavoce della piattaforma Free Julian Assange, dedicata al creatore di Wikileaks liberato dopo anni di carcere e battaglie per la sua scarcerazione, non le manda certo a dire alla stampa nazionale. «Abbiamo un’informazione di Stato che continua a raccontare menzogne. Ci sono giornalisti che hanno parlato di allontanamento volontario da Gaza dei palestinesi. I media devono provare a raccontare la verità, ne va della libertà di tutti noi». A imbarcarsi simbolicamente da Napoli, tra gli altri, Hamid Alfarra, nativo di Khan Younis a Gaza e attivista pro Pal, attualmente residente nella provincia di Salerno. «Sumud – spiega Hamid – significa resilienza, quella del popolo palestinese e quello del popolo italiano che vuole lasciare i palestinesi da soli». Anche Alfarra fa cenno al tipo di informazione veicolata sulle morti a Gaza. «Vero, le notizie arrivano ma in verità non tutti i massacri vengono raccontati. I veri eroi sono i giornalisti, i bambini, i giovani a Gaza che attraverso un telefono ogni secondo trasmettono la distruzione. Soltanto sabato ci sono state 200 persone uccise a Gaza» mentre oltre un milione di uomini, donne e bambini stanno cercando di raggiungere il Sud della Striscia «senza però», si rammarica Hamid Alfarra, «un vero corridoio umanitario».









Il messaggio e gli altri interventi
Sulla missione della Flotilla, Titta Musto si raccomanda: «È una missione delicata, invitiamo tutti a seguire i movimenti sui canali ufficiali del Global Sumud Flotilla e di Global Movement to Gaza. Dobbiamo essere pronti a situazioni di rischio. L’ultima missione della flotilla di luglio- ricorda ancora Musto – formata da gente non violenta, sono stati arrestati da uomini bardati dell’esercito israeliano. La barca è ancora sotto sequestro e i beni a bordo che volevano essere consegnati, giocattoli, presidi medici, giocattoli, cibo, sono deperiti insieme all’imbarcazione». Marta Di Giacomo del Laboratorio Insurgencia, facente parte del Global Movement to Gaza, si mostra orgogliosa di Napoli quali «città di pace, solidale al popolo palestinese. C’è una parte sana che ancora difende ancora un briciolo di umanità. Mentre gli eserciti difendono le barbarie di Israele, con la segregazione e l’apartheid del popolo palestinese in Cisgiordania e Gaza, c’è chi fa prevalere l’umanità». Per gli appartenenti all’associazione Jonathan, che si occupa di dare un futuro diverso attraverso il lavoro alle barche di giovani in area penale, «già il tentativo di rompere quel vergognoso assedio è una vittoria. Noi ci occupiamo di ragazzi in area penale, vogliamo tentare di far scrivere ai nostri giovani un futuro diverso e questa nostra sensibilità ci ha fatto senza indugio ad appoggiare l’iniziativa napoletana al Molosiglio e di via Acton».
Le altre iniziative
Diverse settori della società civile continuano a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inferno di Gaza, promuovendo diverse iniziative come quella della recente giornata di digiuno di 40000 operatori sanitari italiani, all’incirca 4000 in Campania. Uno degli aderenti, il fisioterapista Giansandro Morelli, lancia un messaggio al governatore della Campania Vincenzo De Luca. «Il presidente della giunta regionale, a parole, ha condannato il genocidio palestinese. Chiediamo però De Luca faccia qualcosa in più, come ad esempio boicottare quelle aziende farmaceutiche in qualche modo legate a Israele, che fanno profitto e sponsorizzano il genocidio israeliane. L’azione concreta di interrompere la fornitura di queste aziende può essere fatta subito in tutti i distretti sanitari campani. Basta volerlo». Franco Di Mauro della rete No Box ed ex calciatore nelle categorie dilettantistiche, si è rivolto con una lettera ai calciatori di Napoli convocati dal Ct Rino Gattuso in vista delle partite di qualificazioni mondiali che vedrà impegnata la Nazionale italiana contro Israele il prossimo 8 settembre in trasferta e poi il successivo 14 ottobre in Italia a Udine. In una lettera aperta, Di Mauro si rivolge al portiere Alex Meret, al difensore Giovanni Di Lorenzo e al centrocampista Matteo Politano (la missiva era indirizzata anche ad Alessandro Buongiorno però non convocato) e chiede: “Rinunciate alla convocazione e donate un omaggio ai bimbi palestinesi che non ci sono più ed una speranza a quelli rimasti, affinché al più presto possano pensare a procurarsi un pallone invece del cibo. Condannate, insieme a tantissimi altri nel mondo, quanto sta avvenendo in Palestina. Siate protagonisti del vostro tempo, schieratevi».
di Antonio Sabbatino
L’articolo Bandiere di pace su barche di speranza. Dal Mediterraneo a Gaza, anche Napoli e la Campania sostengono la Global Sumud Flotilla proviene da Comunicare il sociale.