“Partita con mamma e papà” il calcio entra nel carcere per tessere legami

Una partita di calcio diventa un’occasione per riabbracciarsi e ritrovare una parvenza di normalità. Fa tappa a Napoli, nei carceri di Secondigliano e Poggioreale, la “ Partita con mamma e papà, l’atteso incontro tra genitori detenuti e i loro figli che apre le porte degli istituti penitenziari alle loro famiglie. L’iniziativa organizzata da Bambinisenzasbarre Ets, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione europea “Non un mio crimine ma una mia condanna” quest’anno giunge alla nona edizione
La “Partita con mamma e papà” è un progetto realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri,  in collaborazione con il Ministero della Giustizia-Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, e mira creare  un percorso di normalità, vicinanza e condivisione nonostante la detenzione, offrendo la possibilità di vivere un momento unico, normale per tutti gli altri bambini, che risulta eccezionale per i bambini con un genitore in carcere e le loro famiglie, che permane a lungo nella loro memoria.
La partita con mamma e papà, nel 2015, è partita con l’adesione di 12 istituti con un incremento crescente ogni anno, fino al 2024 in cui si sono disputate 113 partite su quasi la totalità degli Istituti penitenziari italiani. Bambinsenzasbarre, in 10 anni, ha condotto otto edizioni del progetto, realizzando 485 “Partite con mamma e papà” e coinvolgendo 19.545 bambini e familiari.
Nel 2024 la distribuzione per età dei bambini partecipanti era quasi uguale tra i 5-10 anni(44%) e gli 11-17 anni (43%), mentre il restante 13% era composto da bambini più piccoli di età compresa tra 1 e 4 anni. Oltre ai bambini, ai genitori e ai familiari, hanno partecipato alla “Partita con mamma e papà” anche centinaia di unità di Polizia Penitenziaria, di funzionari giuridico pedagogici e altro personale penitenziario, che lavorano quotidianamente negli istituti.
Bambinisenzasbarre Ets, persegue da oltre 22 anni il primario obiettivo del mantenimento del legame tra figlio e genitore detenuto (diritto sancito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, 30/11/1989) con interventi di sostegno alla genitorialità che realizza in rete nazionale ed europea in applicazione delle linee guida della “Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti”, primo documento in Italia e in Europa, siglato nel 2014 e sempre rinnovato dal Ministro della Giustizia, dall’Autorità Garante per l’Infanzia a l’Adolescenza e dalla Presidente di Bambinisenzasbarre a tutela di questo specifico target d’infanzia.
LE DATE DELLE PARTITE NEGLI ISTITUTI ITALIANI

16/06
Milano - CC San Vittore - P.zza Filangieri 2 - Milano - h. 9
Terni - CC - Strada delle Campore 32 - Terni - h. 09:30

17/06
Napoli - CC Secondigliano - Via Roma verso Scampia 350 - Napoli - h. 10
Forlì - CC - via della Rocca 4/6 - Forlì - h. 14
Genova - CC Marassi - P.le Marassi 2 - Genova - h. 15

18/06
Milano - CR Opera - Via Camporgnago 40 - Milano - h.
Napoli - CC Poggioreale - Via Nuova Poggioreale 167 - Napoli - h. 09:30
Pisa – CC - via S. Giovanni Bosco 43 - Pisa – h. 13:30
Vigevano - CC - Via Gravellona 240 – Vigevano – h. 9
Brindisi - CC - Via Appia 131 - Brindisi - h. 15
Ragusa - CC - Via G. Di Vittorio 26 - Ragusa - h. 10
Vicenza - CC - Via Basilio Dalla Scola 150 - Vicenza h. 10

19/06
Trani - CR Femminile - P.zza Plebiscito 18 - Trani - h. 10
Lodi - CC - Via Cagnola 2 - Lodi - h. 9
Rossano (Cs) - CR - C.da Ciminata Snc - Rossano - h. 08:30
Vicenza - CC - Via Basilio Dalla Scola 150 - Vicenza h. 10

20/06
Parma - CC - Strada Burla 57 - Parma - h. 09:30
Catania - CC - P.zza V. Lanza 11 - Catania - h. 15:30

21/06
Paola (Cs) – CC - Via Paolino Maria Quattrone 1 – Paola - h. 09:30

22/06
Novara - CC - Via Sforzesca 49 - Novara - h. 10
Di Walter Medolla

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Biblio(in)bici: l’iniziativa della biblioteca comunale che porta i libri direttamente a casa

«Pronto, è la biblioteca? Avrei bisogno di di un libro, me lo portate a casa?». Sembra l’incipit di uno scherzo telefonico, ma non lo è. Almeno non a San Giorgio a Cremano dove componendo il numero 3773130843, da qualche giorno è possibile farsi recapitare direttamente a domicilio il libro desiderato. Cultura e sostenibilità ambientale viaggiano a braccetto, o meglio, viaggiano sullo stesso sellino di una bicicletta. Sì, perché le consegne, del tutto gratuite, vengono effettuate in bici e in tempi rapidissimi.
L’iniziativa del comune vesuviano guidato dal sindaco Giorgio Zinno si chiama proprio “Biblio(in)bici” ed è rivolto in particolare a persone fragili, anziani, genitori con bambini piccoli e comunque a coloro che, residenti sul territorio comunale, sono impossibilitati a raggiungere fisicamente la Biblioteca Comunale o la Bibliobimbi in Villa Bruno. Un’idea semplice quanto geniale, e veramente a portata di mano, anzi, a portata di telefono.
Come fare per accedere al servizio? Nulla di più semplice: è  possibile prenotare il servizio telefonando o scrivendo via whasapp al numero: 3773130843 e concordare la consegna, che avverrà sempre in bicicletta. «L’iniziativa – spiega il primo cittadino – nasce all’interno del progetto “LeggerMente”, frutto della sinergia tra il nostro ente, la cooperativa ParteNeapolis e La Bottega delle Parole, che gestiscono la biblioteca ed è finanziato da Fondazione con il Sud e dal Centro per il Libro e la Lettura. Biblio(in)bici non è solo un servizio culturale ma un vero e proprio manifesto di civiltà, che unisce la promozione della lettura con i principi dell’inclusione sociale e della sostenibilità.
«Usare la bicicletta come mezzo di trasporto prosegue il sindaco Zinno – per la consegna dei libri è infatti una scelta ecologica, ma rappresenta simbolicamente anche la leggerezza e la facilità con cui la cultura può e deve raggiungere ogni cittadino». La biblioteca, dunque, si trasforma, diventando un servizio dinamico e aperto, abbandonando quell’aurea di luogo chiuso ed esclusivo che da sempre l’accompagna. Biblio(in)bici è un esempio virtuoso di come le biblioteche possano reinventarsi, diventando presìdi attivi del territorio, capaci di rispondere ai bisogni reali delle persone e di farlo con creatività, cura e senso civico. «In questa direzione – conclude Zinno –  la Biblioteca di Villa Bruno e la Bibliobimbi sono presidi consolidati di cultura e condivisione, con tanti ragazzi, bambini e adulti che ogni giorno frequentano le nostre sale e, in questo periodo, anche il parco della Villa per studiare, leggere e stare insieme».
«Il progetto nasce con l’intento di rendere itinerante e accessibile la biblioteca – afferma Miryam Gison, responsabile de La Bottega delle Parole –  I nostri utenti storici ci segnalavano da tempo la loro difficoltà a raggiungerci, tant’è che spesso mandavano figli o parenti per effettuare prestito. È nata così l’idea della consegna del prestito collegata ad un numero whatsapp per rendere tutto più pratico e immediato anche per coloro che hanno difficoltà a raggiungerci. Il secondo motivo che ci ha spinto poi è stato il bisogno di fare in modo che la biblioteca, soprattutto la neonata Bibliobimbi, potesse raggiungere nuovi utenti, uscire dalla Villa e raggiungere cortili delle scuole, piazze, ville. Da settembre La cultura deve essere a portata di mano veramente di tutti».
di Nadia Labriola

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AGESCI e Altromercato insieme per educare al consumo consapevole e all’economia sostenibile 

Una collaborazione per incentivare le iniziative comuni e sviluppare una sinergia efficace fra le attività di Altromercato e le azioni di servizio sui territori dei gruppi scout. Questo è il focus dell’accordo stretto fra Altromercato e l’AGESCI. Un protocollo d’intesa per consolidare un sodalizio iniziato da tempo, sottoscritto da Roberta Vincini e  Francesco Scoppola,  Presidenti del Comitato nazionale AGESCI  e  da Alessandro Franceschini, Presidente nazionale di Altromercato.
“Con questo accordo intendiamo favorire percorsi educativi per le giovani generazioni - hanno dichiarato i presidenti di AGESCI. Impegnarsi in stili di vita essenziali e sostenere scelte coerenti e virtuose attraverso i propri acquisti, attivandosi concretamente sul commercio equo e solidale, si traduce in quella responsabilità sociale e ambientale, che genera cambiamento”. “Ogni scelta di consumo infatti, - continuano - mette in gioco le persone e il loro lavoro, le comunità, i territori e la sostenibilità del nostro pianeta. Consumare senza incidere e senza compromettere i bisogni delle generazioni future. Creare valore e allo stesso tempo ridistribuirlo, per generare un impatto concreto a beneficio di tutti. Essere consapevoli di educare consum-attori attivi. Sono questi i passi fondamentali per costruire un mondo più giusto e per contribuire alla costruzione della pace e della fraternità a livello locale e globale. Questa è la sfida da cogliere oggi e che non è più rimandabile”.
“Agesci e Altromercato collaborano già da diversi anni sui territori, condividiamo l’impegno nel promuovere il consumo consapevole, i comportamenti di giustizia e solidarietà, l’attivismo per la sostenibilità sociale ed ambientale ma ora, con questo protocollo d’intesa, rafforziamo ulteriormente il nostro legame”  afferma  Alessandro Franceschini, Presidente di Altromercato “Le nostre botteghe accoglieranno Guide e Scouts attraverso laboratori e visite guidate per trasmettere l’importanza di un consumo consapevole e dell’economia sostenibile e, al contempo, offriranno agevolazioni per l’acquisto di prodotti Altromercato per la diffusione di «Cambuse Consapevoli». Un’agevolazione che tiene conto delle esigenze dei capi scout, di contenere le spese per gli acquisti per uscite e campi, ma senza ridurre il margine di quello riconosciuto ai produttori”.

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Quartiere Acquaviva, torna la festa della rigenerazione dei beni comuni

La Festa Estiva del Quartiere Acquaviva quest’anno è la festa dei colori e della rigenerazione dei beni comuni, che toccherà alcuni luoghi nel cuore del quartiere giovedì 19 e venerdì 20 giugno.  Via Trento si colorerà con un murale gigante che in questi giorni è in realizzazione sulla facciata di una palazzina, progettato dalle studentesse del Liceo Artistico San Leucio, insieme ad altri interventi di rigenerazione urbana già realizzati come la piantumazione di nuovi alberi e da fare come il miglioramento di spazi condominiali. L’inizio dell’evento inaugura questi interventi con la presenza del Vescovo Lagnese.
La Villetta di via Arno, che si prepara alla riqualificazione prevista nei prossimi mesi, accoglierà il torneo di calcetto con Villarno FC, la jam con gli “Artisti di Quartiere” e i giochi per i più piccoli.  La Biblioteca Tonino Casolaro, cuore pulsante del quartiere e sede del Comitato Città Viva, vedrà la presenza degli Arianova e la serata di Biblioteca Chill in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato con musica live.
La Festa di quest’anno nasce dall’impegno della rete Arcipelago che include associazioni, scuole, chiese e cooperative. Una rete che ha a cuore le sorti del quartiere Acquaviva e di chi lo vive e la rigenerazione dell’agglomerato di case popolari di via Trento e via Bari. Un obiettivo per il quale è necessario un impegno radicale da parte delle istituzioni pubbliche preposte, ed è necessario che ciò avvenga quanto prima, ma al tempo stesso come realtà sociali del territorio non abbiamo mai smesso di fare la nostra parte.
Gli interventi di rigenerazione che inaugureremo durante la festa del 19 e 20 giugno sono il frutto di un percorso di ascolto e coprogettazione coi residenti del quartiere iniziato più di un anno fa, che ha visto coinvolto il Liceo Artistico San Leucio e una dottoranda della facoltà di Architettura dell’Università Federico II di Napoli.
Una volta concordati gli interventi di rigenerazione principali, è stato necessario il sostegno di diverse realtà private come la Diocesi di Caserta, la Chiesa Evangelica della Riconciliazione, la Fondazione Con il Sud, l’associazione Inner Wheel e il fondo di solidarietà di Banca Intesa. Con questa condivisione di intenti, festeggeremo l’estate nel quartiere Acquaviva invitando le istituzioni, anzitutto Acer e poi i Commissari del Comune, la Questura e la Prefettura ad esserci perché l’impegno istituzionale non può mancare, soprattutto in queste zone della città.
Il programma completo della due giorni di festa è pubblico sui canali social “Comitato Città Viva”, “Arcipelago Acquaviva” e “Centro Sociale Ex Canapificio”  e sulla pagina FB dedicata all’evento.

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NAPOLI 2500: AL VIA IL PROGETTO FUTURO QUOTIDIANO AL “RAP”

Un progetto che si sostanzia sull’inclusione e la sostenibilità, con un occhio di riguardo alla co-progettazione con un modello di innovazione partecipativa che dovrà portare alle proposte per costruire la Napoli del 2050. Futuro Quotidiano al Rap apre al Real Albergo dei Poveri la stagione incentrata su Radici, Visioni e Impegno, a cui si può aggiungere il concetto di Memoria, che avranno parte importante nella celebrazione dei 2500 anni di Partenope. Tanti i lavoratori attivi per giovani scrittori, scenografi, fotografi e videomaker che rappresentano una parte importante del Futuro Quotidiano al Rap, come spiegato stamane al lancio del percorso.
Il progetto- Direttore artistico del progetto è Laura Valente che spiega: «Abbiamo ribattezzato questo percorso civico Futuro Quotidiano perché il futuro si costruisce giorno per giorno con azioni civiche molto importanti, con la consapevolezza del territorio che abitiamo, con un rispetto della comunità in cui viviamo e dei simboli – dai beni culturali ad aree di spazio pubblici. La nostra idea è di rendere stabili le attività sul territorio, che siano azioni consapevoli di cittadinanza attiva». Valente svela un’altra parte importante di Futuro Quotidiano. Oltre ad un «manifesto, lavoreremo sulla traduzione in napoletano della nostra Costituzione grazie all’ausilio di autorevoli costituzionalisti». Sul punto Laura Valente fa un ulteriore cenno, che fa capire il motivo della scelta. «La Costituzione appare una cosa lontana, per ricchi ma invece è di tutti e fin quando non la sentiamo vicina, anche con la nostra lingua, e fin quando non arriverà nella nostra pancia, non potremmo essere consapevoli che nella Costituzione ci sono i doveri ma ci sono soprattutto i diritti. Se non ce li prendiamo, nessuno». Daniele Taurino, amministratore di Knowledge of Society, avrà il compito di coinvolgere i giovani in Futuro Quotidiano al Rap. «È nostra intenzione portare una partecipazione giovanile e un dialogo intergenerazionale, come sperimentato a Tirana, Bruxelles e Parma, facendo di Napoli un nuovo modello arrivando alle 2500 proposte per la Napoli del 2050». Sarà prediletta «la cittadinanza attiva» con una «compenetrazione tra ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà, per una nuova grammatica della città». Il percorso è affascinante perché, aggiunge Taurino, «Napoli è un unicum dal punto di vista della storia millenaria, per quella grande vitalità delle associazioni, della società civile ma per le persone comuni che raccontano storie di vita. Ed è per questo che partiremo in questo progetto dalla mappatura emotiva, generazionale».
Parola al Comune –Dall’amministrazione comunale arriva la soddisfazione dell’assessore comunale al Turismo Teresa Armato e di quella ai Giovani Chiara Marciani. «Il Real Albergo dei Poveri – dice Armato – diventa sempre più un’agorà e non solo un riferimento. È un luogo di confronto per dare una prospettiva alla Napoli del futuro, sino al 2050 come abbiamo detto. Mi aspetto ci siano idee su come il turismo possa sempre più un vettore di sviluppo, di crescita con la consapevolezza che i grandi flussi turistici di Napoli siano una ricchezza compatibile con la vita dei cittadini. Chi ha idee le metta in campo» è l’appello della titolare al Turismo dell’amministrazione di Gaetano Manfredi. In Futuro Quotidiano al Rap, sottolinea l’assessore ai Giovani Marciani, «sono inseriti anche due progetti del Comune di Napoli che riguardano i giovani, per renderli strategici e sinergici». Nello specifico, Ce n’è uno «dedicato agli over 65 con una serie di attività volte ad avvicinare i non più giovani agli strumenti digitali (per esempio all’utilizzo dello Spid). Si tratta di un’alfabetizzazione dei non più giovani, e ci auguriamo che in cambio loro possano raccontarci le storie di questo quartiere e del luogo in cui sorge l’Albergo dei Poveri (in piazza Carlo III tra i quartieri di San Carlo all’Arena e San Lorenzo ndr.)». Inoltre, i giovani saranno dei «tutor che raccoglieranno le testimonianze delle persone del luogo. Ci sarà anche un premio per 10 senior e di 1000 euro per i giovani che ci aiuteranno in questo percorso. I ragazzi ci stupiscono sempre con la loro creatività».
L’attività nelle scuole- Nell’ambito delle celebrazioni dei 2500 anni, in cui si inserisce anche il progetto Futuro Quotidiano al Rap, come detto si inseriscono anche laboratori di scrittura creativa e sceneggiatura cinematografica e di fiction, tra le altre cose. A dare l’opportunità di esprimersi a 25 ragazzi dei Licei Villari e Garibaldi di Napoli e ai ragazzi dell’hinterland grazie ad Officina Gomitoli e all’associazione Culturale I Colori della Poesia è lo scrittore Massimiliano Virgilio. «C’è una forte relazione tra il racconto e il vissuto di questi ragazzi – afferma lo scrittore – Ho notato una grande passione per la lettura che non mi aspettavo, perché non sempre accade. Esiste anche la modernità delle loro contraddizioni». In tal senso Virgilio cita un esempio.  «Un partecipante di 13 anni, guarda i film della Bergman che sono i suoi preferiti (non so il perché). Lui li guarda sul telefonino e riesce a farlo, mi ha detto, perché sono brevi (un’ora e venti e trenta, non di più). Altri, invece, non li ha visti. Ecco la modernità delle contraddizioni di questi ragazzi».
di Antonio Sabbatino

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Le detenute del carcere di Secondigliano protagoniste del corto “Una giornata particolare”

Un cortometraggio per raccontare una giornata vissuta da dieci detenute ristrette nel carcere di Secondigliano, a Napoli, prese in custodia dal Garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello e dai volontari del Rotary club di Pompei, per una giornata trascorsa fuori dalle mura del penitenziario. Il lavoro, dal titolo “Una giornata particolare”, è stato realizzato dal regista Antimo Campanile (produzione D4FILM) e finanziato dal Rotary Club di Pompei, con il patrocinio morale del Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello. Il corto è stato mostrato questa mattina nella sala multimediale del Consiglio regionale della Campania.
“È importante avere attenzione verso un mondo che spesso viene dimenticato dopo il processo, a volte anche senza processo. – spiega il Presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero – Però è necessario che ci sia chi li ricorda, riesce a tirarli fuori, chi li inserisce, a chi gli dice che la vita forse è un’altra cosa, non quella solo quando loro hanno sbagliato, ma si può fare e dare un contributo alla vita sociale del Paese con un nuovo impegno”. Le donne hanno avuto la possibilità di visitare il Parco archeologico di Pompei, il Santuario di Pompei e sono state ricevute dal Sindaco Carmine Lo Sapio e da una rappresentanza dell’Amministrazione comunale. Il Comune si è poi trasformato in una passerella: si è tenuta una sfilata di alcuni capi di abbigliamento realizzati dalle detenute nel laboratorio di sartoria curato dalla società Pallingen.

Per il Garante Ciambriello questa è una iniziativa “che ha messo in campo un ponte tra il dentro e il fuori. D’altra parte il dettato costituzionale dice che le pene servono a rieducare e queste iniziative sono importanti, vanno moltiplicate. E poi c’è la bellezza e ci sono gli oppressi. Per quanto possa essere difficile, io vorrei essere fedele a entrambi. Dieci donne escono, vanno al Parco Archeologico di Pompei, vanno al santuario. I loro vestiti fanno una sfilata di moda dentro l’aula del Comune di Pompei. È un modo per avvicinare le istituzioni locali, la società civile al carcere. Purtroppo la politica ha rimosso il carcere”. Ciambriello, poi, ricorda che è fondamentale intensificare queste buone prassi: “un corto cinematografico che andrà in giro per l’Italia rappresenterà proprio questo attraverso le testimonianze delle detenute, dimostrerà che se gli viene dato un’occasione di incontro, questi sono buone passi per evitare la recidiva”.

Antonio Bottazzo, presidente del Rotary club Pompei: “La reazione di queste donne la guardavi dagli occhi, dagli sguardi, dalla stretta di mano, dalle piccole testimonianze che ci hanno permesso di entrare nel loro mondo, nelle loro difficoltà e non viceversa. Noi siamo stati semplicemente uno strumento, forse con un bellissimo ritorno, ma sempre uno strumento. Sono state loro le protagoniste e da allora abbiamo appreso tantissimo, un mondo che noi non conoscevamo e che abbiamo per una giornata toccato leggermente con mano”.

di Adriano Affinito

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