08 Mar, 2024 | Comunicare il sociale
Dieci storie in cui l’impegno del medico non è solo professionale ma diventa anche sguardo empatico verso quei pazienti che a lui si sono rivolti per riaccendere la speranza della gravidanza, della genitorialità. “Le Vie della Procreazione sono Infinite… O Quasi” (LFA Publisher), libro di Fabio Perricone, specialista in Ginecologia e Ostetricia con focus sulla procreazione medicalmente assistita e sterilità di coppia, è un viaggio intenso in cui il tema della fertilità viene narrato nelle diverse sfaccettature: dalla procreazione assistita ai rapporti mirati alla fecondazione in vitro.
Nel corso della presentazione del volume giovedì pomeriggio al Museo della Pace in Via Agostino Depretis 126 a Napoli, l’autore ha ri-tracciato le coordinate alla base della scelta di produrre l’opera letteraria. «Noi diamo la speranza, il supporto, la guida, il massimo della propria empatia per fare in modo che i pazienti e le coppie vadano nella direzione giusta. Siamo i coach e di fronte a noi abbiamo la squadra e bisogna lavorare assieme per raggiungere il risultato» le parole di Fabio Perricone, tra le altre cose presidente dell’associazione di volontariato MASCOD, medici impegnati attivamente nella donazione delle Cellule Staminali del Cordone Ombelicale e collaboratore con l’Azienda Ospedaliera-Università di Padova e lavora nel Centro Genera Napoli presso la Casa di Cura Ruesch, dove si dedica alla procreazione medicalmente assistita.
Il “Quasi’’ rievocato nel titolo del libro, aggiunge il medico, «è legato al fatto che non esiste nella volontà della procreazione, la gravidanza al 100% con il bimbo in braccio. Il “quasi’’ è legato a tutta una serie di componenti che devono verificarsi: dalla bravura e supporto del medico. Nel combinare tutti gli elementi è importante dare un supporto». Perricone sceglie una metafora per meglio spiegare il concetto. «Se vai in immersione e hai una guida puoi fare anche un lungo percorso. Se sei da solo, puoi andare nel panico. Quindi noi non vogliamo che i pazienti vadano nel panico. Il muro da supportare è altissimo, lo si supera un pezzo alla volta». Alla meritoria opera letteraria, se ne aggiunge un’altra: la destinazione del ricavato de“ Le Vie della Procreazione sono Infinite… O Quasi”. «Sarà devoluto a un’associazione che supporta le mamme che non possono comprare un farmaco» annuncia Fabio Perricone aggiungendo: «È il legame migliore, perché tale associazione dà una chance per avere una gravidanza e volevo supportarla. La speranza di diventare mamma non deve mai mancare». Perricone, insiste: «La fertilità non è un tabù. Una persona che non riesce ad avere una gravidanza non ha un handicap o una mancanza ma semplicemente un tempo diverso rispetto agli altri».
di Antonio Sabbatino
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08 Mar, 2024 | Comunicare il sociale
Tappa campana per il circuito Mtb Centro Italia Race Cup. Il 7 aprile si va infatti a Gragnano (NA) per la settima edizione della GF del Parco Regionale dei Monti Lattari. Una gara che in pochi anni è diventata una classica di tutto il calendario fuoristrada del Mezzogiorno, considerando che la prova è valida anche per il Campania Challenge che raggruppa tutte le principali classiche della regione. Lo scorso anno la vittoria ha premiato Adriano Luciano e Rossella Diezzo, ma la prima domenica di aprile arriveranno in Campania tanti interpreti delle ruote grasse anche dalle altre regioni del Centro-Sud.
I tracciati sono ancora in via di definizione ma non dovrebbero discostarsi troppo da quelli dello scorso anno. Il lungo misura 44 km per un dislivello di 1.800 metri, completamente all’interno del Parco Regionale coinvolgendo i territori dei Comuni di Gragnano, Pimonte, Agerola e Scala. Il tracciato è abbastanza breve ma impegnativo e prevede un tratto particolarmente insidioso dopo circa 6 km, di 700 metri dove potrebbe essere necessario scendere di bici per i meno avvezzi. Il medio è di 32 km per 1.250 metri ed è aperto anche alle E-bike.
Partenza alle ore 9:00 dal Campo Sportivo Comunale di Gragnano in Via Croce, dove a fine gara verranno eseguite anche le premiazioni riservate ai primi 5 assoluti e di categoria dei due percorsi. Iscrizioni già aperte al costo di 25 euro, fino al 24 marzo quando poi saranno previsti aumenti. Gragnano, raggiungibile dall’Autostrada A3 uscita Castellammare di Stabia proseguendo per la SS145, merita una sosta anche più ampia rispetto a quella riservata per la sola gara, considerando che siamo nella patria della pasta, con itinerari turistici alla scoperta della sua storia e della sua produzione (senza dimenticare gli assaggi…)
Per informazioni: team Over the Top, https://mtbonline.it/Evento/2217-granfondo-parco-regionale-dei-monti-lattari
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08 Mar, 2024 | Comunicare il sociale
Donne e Legalità. Al via la rassegna dello store Mondadori Nola. Otto incontri con giornalisti, magistrati e scrittori. Tra gli ospiti il procuratore Nicola Gratteri, il magistrato Catello Maresca ed il direttore di Fanpage Francesco Cancellato
Lo start domani con Ana Maria Sepe
Giornalisti, magistrati e scrittori per “educare” alla legalità e al rispetto: al via la rassegna “Donne e Legalità” promossa dallo store letterario Mondadori di piazza Marconi a Nola diretto dalla giornalista Autilia Napolitano.
Otto incontri, dal 7 al 21 marzo, con il coinvolgimento delle scuole del territorio ed in partnership con le associazioni dell’hinterland nolano.
Tra gli ospiti il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri (ospite martedì 19 marzo nella parrocchia San Felice a Cimitile), il magistrato Catello Maresca (lunedì 11 marzo) ed il direttore di Fanpage Francesco Cancellato (lunedì 11 marzo).
“Voce” alle donne con Ana Maria Sepe che, di fatto, inaugurerà il ciclo di incontri domani, giovedì 7 marzo alle ore 18.00 presso lo store di piazza Marconi.
E poi ancora Virginia Ciaravolo, Paola Proietti, Francesca Grassi ed Antonio Masullo.
Un programma itinerante stilato in sinergia con enti associativi dell’area (Lions e Leo Club “Nola Host Giordano Bruno”, associazione Ipazia di Visciano, Cif di Cimitile, Archeoclub di Nola, Fidapa di Nola e di San Giuseppe Vesuviano, Obiettivo Terzo Millennio e Fondazione Premio Cimitile) che porta avanti la formula del “caffè letterario”, vero fil rouge dell’intero progetto.
“Un progetto di educazione e formazione in cui sono coinvolti tutti, scuola, enti ed associazioni – spiega Autilia Napolitano, direttore dello store nolano e promotrice di iniziative culturali sul territorio – perché lavorare insieme è fondamentale, si condivide l’impegno quotidiano. Ringrazio gli autori esperti che hanno accolto il nostro invito ma anche tutte le realtà associative che ci hanno voluto affiancare. La nostra è una legalità organizzata e strutturata”.
Ecco il programma completo:
Rassegna “Donne e Legalità”
Marzo 2024
Giovedì 7 marzo
Ore 18.00
Ana Maria Sepe presenta
“D’amore ci si ammala, d’amore si guarisce”
Caffè letterario Mondadori Nola
Venerdì 8 marzo
Ore 18.00
Bar Panico, San Giuseppe Vesuviano
Francesca Grassi presenta “Dentro una borsetta”
Sabato 9 marzo
Ore 18.00
Antonio Masullo presenta “Maria Orsic”
Caffè letterario Mondadori Nola
Lunedì 11 marzo
Ore 15.00
Francesco Cancellato presenta “Nel continente nero”.
Caffè letterario Mondadori Nola
Lunedì 11 marzo
Ore 17.30
Catello Maresca presenta “Lo stato vince sempre”.
Caffè letterario Mondadori Nola
Venerdì 15 marzo
Ore 18.00
Virginia Ciaravolo presenta “Truffe amorose on line”.
Caffè letterario Mondadori Nola
Martedì 19 marzo
Ore 15.30
Parrocchia San Felice in Pincis, Cimitile
Nicola Gratteri presenta “Il Grifone”
Giovedì 21 marzo
Ore 18.00
Paola Proietti presenta “So chi mi ha uccisa”.
Caffè letterario Mondadori Nola
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07 Mar, 2024 | Comunicare il sociale
Il 15 marzo, Francesco Paolo Oreste presenterà a Torre Annunziata il suo nuovo romanzo “In un mare senza blu”, pubblicato dalla casa editrice iDobloni per la collana “Enigmi”. Il libro arriverà nelle librerie il 12 marzo.
“In un mare senza blu” è una storia che ha il potere di raccontare la Napoli dei vicoli, degli emarginati, dei diversi e di chi non ha scelta, lì dove la vita diventa sopravvivenza. Affacciati sul Golfo, Mario, Ciro e Michele sono tre ragazzini di Vico Stella, legati da un’amicizia che si rivelerà ciò che di meglio il destino ha riservato loro. La vita dei tre protagonisti non offre sconti. Michele non è che un ragazzino quando prende in mano, per la prima volta, una pistola. Ciro è troppo bello e troppo sensibile per sopravvivere alle anime oscure del Vicolo in cui cresce. Mario non può fare altro che andare incontro al proprio destino, legandosi per sempre alle vite dei due amici. Come plastilina. La serata avrà inizio alle ore 18 presso l’auditorium del liceo classico Pitagora di Torre Annunziata.
L’autore dialogherà con Pierpaolo Filippelli, Procuratore Aggiunto di Napoli. L’incontro è organizzato dalla Libreria Erboristeria & Biobar Libertà e sarà moderato da Francesco Gravetti.
L’invito alla serata è pubblico e rivolto a tutti gli interessati, membri della stampa e lettori
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07 Mar, 2024 | Comunicare il sociale
Cooperative sociali e culturali insieme, per sostenere l’idea di cura attraverso la cultura e costruire format replicabili in diversi territori. Sono gli obiettivi di Affianco, il percorso di welfare culturale – tra i primi in Toscana – promosso da Legacoop Toscana e Fondazione Noi-Legacoop Toscana. Il percorso è stato presentato stamani a Livorno nella giornata di studi “Affianco. Alleanze strategiche e prospettive per il welfare culturale in Toscana”, organizzata da Legacoop Toscana e Fondazione Noi-Legacoop Toscana e patrocinata dal Comune di Livorno. Il welfare culturale rappresenta un nuovo modello integrato di promozione del benessere e della salute degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale.
Il percorso ha visto una prima fase sperimentale da novembre a febbraio/marzo, con tre esperienze pilota, a Livorno, a Prato e a Lucignano (Arezzo), che hanno visto protagoniste 13 cooperative aderenti a Legacoop Toscana: 5 del settore Culturmedia e 8 del settore Welfare. Le esperienze pilota hanno riguardato a Livorno minori e famiglie con fragilità socio-economiche e culturali, a Prato giovani over 18 e anziani insieme, a Lucignano (Ar) tutta la comunità a partire dai ragazzi.
“Affianco sperimenta nuove soluzioni ai bisogni sociali attraverso la cultura: cooperative culturali e sociali lavorano insieme in maniera integrata, promuovendo una serie di azioni culturali ad alto valore sociale – afferma la presidente della Fondazione Noi-Legacoop Toscana Irene Mangani –. Dopo una prima fase di formazione rivolta alle cooperative sociali e culturali che hanno aderito al percorso, abbiamo avviato tre esperienze pilota che hanno sperimentato dei modelli replicabili anche in altri territori e che hanno dato risultati incoraggianti. Ora vogliamo far conoscere il progetto alle istituzioni e avviare una nuova fase progettuale che potrebbe prevedere, ad esempio, il coinvolgimento delle cooperative di medici di medicina generale”.
Il welfare culturale- Il welfare culturale si fonda sul riconoscimento, sancito anche dall’Organizzazione mondiale della sanità, dell’efficacia di alcune specifiche attività culturali, artistiche e creative, come fattore di promozione della salute […] (def. Treccani 2020).
Nel novembre 2019 l’OMS ha pubblicato un Rapporto – What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? A scoping review – che riassume le evidenze fino a quel momento raccolte nel mondo sul ruolo delle arti nel migliorare la salute e il benessere, con un focus specifico sulla Regione Europea dell’OMS. Oltre 3000 evidenze documentano un ruolo importante per le arti nella prevenzione della malattia, nella promozione della salute, nella gestione e nel trattamento delle malattie per tutta la vita.
Le tre esperienze pilota di “Affianco” – Il progetto “Costruire abitudini integrando cultura e sociale: bambini e famiglie nei luoghi della cultura” ha avuto come obiettivo quello di avvicinare bambini, bambine, famiglie con fragilità socio-economiche e culturali al patrimonio artistico della città, in particolare ai Musei. L’esperienza è stata coordinata delle cooperative culturali Itinera e Agave e dalla cooperativa sociale Cuore Liburnia. Il percorso educativo è stato attivato presso il centro aggregativo per giovani dei Salesiani Don Bosco grazie al supporto dell’associazione Progetto Strada che gestisce le attività ludico-didattiche presso lo spazio. È stato fatto un primo incontro con i bambini per presentare i luoghi della cultura e gli operatori culturali e sociali. Il gruppo era costituito sia dai bambini che abitualmente frequentano il doposcuola sia dai minori dell’educativa domiciliare coordinata dalla cooperativa sociale Cuore Liburnia. Nelle settimane successive si sono svolte visite guidate e attività di laboratorio presso il Museo della Città e il Museo Civico Fattori: i primi incontri hanno visto la partecipazione solo dei bambini accompagnati da educatori e operatori culturali, mentre a conclusione del percorso è stata organizzata una giornata aperta alle famiglie. Si tratta di realtà multiculturali presenti sul territorio, famiglie che non hanno mai avuto occasione di conoscere i musei del territorio e che, grazie all’iniziativa, hanno potuto fruire del patrimonio artistico della città in cui ormai vivono da tempo.
Prato: giovani e anziani insiemel -Il gruppo di lavoro del progetto comprende le cooperative Arca, Alice, Cat, Coop21, LAMA Impresa sociale. L’esperienza pilota “Reciprocità culturali” è stata realizzata in collaborazione tra la Cooperativa Sociale Alice di Prato e la Cooperativa culturale Le Rifiorenze di Firenze con l’obiettivo di accrescere il benessere delle persone coinvolte, allargare la rete della comunità e promuovere uno scambio generazionale tra i partecipanti. Sono stati individuati 4 anziani con buoni livelli di autonomia (grazie alla collaborazione del Centro Anziani “La Sartoria” – AUSER di Vaiano e della Residenza Anziani “Villa Egle” della Cooperativa Alice) e 4 giovani over 18. Fondamentale anche la collaborazione con il Servizio “T’Accompagno io” dell’AUSER di Vaiano. Un primo incontro si è tenuto presso il Museo delle Macchine Tessili di Vernio, in seguito ci sono state una serie di uscite, anziani e giovani insieme, al Museo Soffici e alla Villa medicea di Poggio a Caiano, al Teatro Garibaldi a Prato, al Multiplex a Prato e al Museo della Cattedrale (Duomo di Prato) e in particolare agli affreschi di Filippo Lippi e al pulpito di Donatello. Il processo di monitoraggio si è basato sull’adozione del toolkit “Misurare il benessere al museo” realizzato da UCL (University College of London), che si focalizza sui livelli autopercepiti riferiti ad aspetti del benessere come i cambiamenti dell’umore e delle emozioni, prima e dopo l’esperienza culturale. Dai dati raccolti è emerso un netto miglioramento del benessere individuale e di gruppo sia nel corso delle singole esperienze culturali che su tutto il processo.
Lucignano (Arezzo): costruire un ecosistema socio-culturale in un piccolo borgo– Il progetto ha visto coinvolte la cooperativa culturale Officine della cultura di Arezzo e le cooperative sociali Arcobaleno di Follonica (GR), Uscita di Sicurezza di Grosseto e Arancia Blu di Siena, con la collaborazione del Comune di Lucignano e dell’Istituto comprensivo Lucignano Rita Levi Montalcini. È stata fatta una mappatura del territorio e del patrimonio culturale per intercettare bisogni della comunità di Lucignano. Sono stati coinvolti i ragazzi attraverso la web radio della scuola secondaria di primo grado, nell’ottica di riavvicinarli alle istituzioni culturali del paese. I ragazzi hanno assistito ad alcuni spettacoli al Teatro comunale Rosini e intervistato gli artisti protagonisti, restituendo alla comunità sotto forma di podcast le loro recensioni. Si è dato vita a un patto di comunità propedeutico alla coprogettazione di spazi nuovi del Teatro comunale Rosini nell’ottica del welfare culturale e dell’aggregazione giovanile. Secondo il modello costruito, seguiranno sperimentazioni in altri borghi delle province coinvolte (Siena, Grosseto, Arezzo), che saranno anticipate da un passaggio di testimone tra il borgo di Lucignano e gli altri borghi in un evento culturale presso servizi e attività delle cooperative sociali.
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07 Mar, 2024 | Comunicare il sociale
«Compiere 18 anni per la maggiore parte dei ragazzi è un traguardo atteso con impazienza, ma per i giovani accolti dalle comunità per minori è un momento di grande ansia e preoccupazione, perché la maggiore età determina la fine di molte tutele e attività di sostegno.» A sottolinearlo è don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il sociale, associazione da 30 anni accanto a bambini e giovani in condizione di fragilità, che lancia un appello per rafforzare i servizi di supporto per neomaggiorenni: «non possiamo lasciare a sé stessi questi ragazzi, che si ritrovano soli e senza le tutele garantite fino a un giorno prima. Non sono ancora adulti, ma sono già chiamati a cavarsela da soli».
I ragazzi che al raggiungimento della maggior età escono dai sistemi di tutela per minori (care leavers) devono aggiungere il peso di dover essere totalmente autonomi alla già difficile situazione che i giovani stanno vivendo in questo periodo. Secondo il rapporto Istat sul Benessere equo e sostenibile, infatti, negli ultimi anni i giovani tra i 14 e i 24 anni hanno visto peggiorare il 43% degli indicatori considerati.
Autonomia per questi ragazzi significa in primo luogo avere un lavoro, che non è scontato in un Paese in cui la disoccupazione giovanile è al 20,1% (seppur in miglioramento rispetto al passato) e il fenomeno dei Neet (giovani che non studiano e non lavorano) registra numeri che sono tra i più alti di tutta Europa. Nel 2022, il tasso di Neet è di oltre 7 punti percentuali superiore a quello medio europeo e secondo solo alla Romania: in Italia 1 giovane tra i 15 e i 29 anni su 5 non studia né lavora.
Per provare a rispondere a questa situazione, accompagnando i neomaggiorenni accolti nelle comunità alloggio e giovani che provengono da situazioni di disagio e fragilità, Salesiani per il sociale promuove percorsi di inserimento lavorativo e professionale, che ogni anno supportano migliaia di ragazzi, molti dei quali realizzati nelle periferie più fragili. Salesiani per il sociale dà loro un’opportunità: a Bari – per esempio – ha ideato un’Accademia della Ristorazione, a Palermo offre corsi professionalizzanti in ambito refrigerazione/condizionatori e per saldatore elettrico, a Vallecrosia (IM) promuove laboratori artigianali.
«Questi ultimi anni sono stati particolarmente difficili per i più giovani – prosegue don Francesco Preite – noi lavoriamo con e per loro da decenni, e dalla pandemia in poi abbiamo notato un aumento del disagio, delle difficoltà che investono i ragazzi in molti aspetti della loro vita: lavorativo, relazionale, psicologico. Oggi più che mai hanno bisogno che stiamo loro accanto, aiutandoli a costruire la propria strada».
Per poter continuare ad offrire supporto e accoglienza a bambini e ragazzi soli o in condizione di fragilità, Salesiani per il sociale ha lanciato una campagna di raccolta fondi con numerazione solidale: fino al 30 marzo è possibile contribuire, donando con un sms o una chiamata da rete fissa al 45598. In particolare, attraverso i fondi raccolti, saranno potenziate e migliorate le attività di alcune realtà salesiane in quartieri difficili come a Palermo, Napoli, Roma e Genova e il supporto a minori stranieri non accompagnati.
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