11 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
Un progetto che si sostanzia sull’inclusione e la sostenibilità, con un occhio di riguardo alla co-progettazione con un modello di innovazione partecipativa che dovrà portare alle proposte per costruire la Napoli del 2050. Futuro Quotidiano al Rap apre al Real Albergo dei Poveri la stagione incentrata su Radici, Visioni e Impegno, a cui si può aggiungere il concetto di Memoria, che avranno parte importante nella celebrazione dei 2500 anni di Partenope. Tanti i lavoratori attivi per giovani scrittori, scenografi, fotografi e videomaker che rappresentano una parte importante del Futuro Quotidiano al Rap, come spiegato stamane al lancio del percorso.
Il progetto- Direttore artistico del progetto è Laura Valente che spiega: «Abbiamo ribattezzato questo percorso civico Futuro Quotidiano perché il futuro si costruisce giorno per giorno con azioni civiche molto importanti, con la consapevolezza del territorio che abitiamo, con un rispetto della comunità in cui viviamo e dei simboli – dai beni culturali ad aree di spazio pubblici. La nostra idea è di rendere stabili le attività sul territorio, che siano azioni consapevoli di cittadinanza attiva». Valente svela un’altra parte importante di Futuro Quotidiano. Oltre ad un «manifesto, lavoreremo sulla traduzione in napoletano della nostra Costituzione grazie all’ausilio di autorevoli costituzionalisti». Sul punto Laura Valente fa un ulteriore cenno, che fa capire il motivo della scelta. «La Costituzione appare una cosa lontana, per ricchi ma invece è di tutti e fin quando non la sentiamo vicina, anche con la nostra lingua, e fin quando non arriverà nella nostra pancia, non potremmo essere consapevoli che nella Costituzione ci sono i doveri ma ci sono soprattutto i diritti. Se non ce li prendiamo, nessuno». Daniele Taurino, amministratore di Knowledge of Society, avrà il compito di coinvolgere i giovani in Futuro Quotidiano al Rap. «È nostra intenzione portare una partecipazione giovanile e un dialogo intergenerazionale, come sperimentato a Tirana, Bruxelles e Parma, facendo di Napoli un nuovo modello arrivando alle 2500 proposte per la Napoli del 2050». Sarà prediletta «la cittadinanza attiva» con una «compenetrazione tra ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà, per una nuova grammatica della città». Il percorso è affascinante perché, aggiunge Taurino, «Napoli è un unicum dal punto di vista della storia millenaria, per quella grande vitalità delle associazioni, della società civile ma per le persone comuni che raccontano storie di vita. Ed è per questo che partiremo in questo progetto dalla mappatura emotiva, generazionale».
Parola al Comune –Dall’amministrazione comunale arriva la soddisfazione dell’assessore comunale al Turismo Teresa Armato e di quella ai Giovani Chiara Marciani. «Il Real Albergo dei Poveri – dice Armato – diventa sempre più un’agorà e non solo un riferimento. È un luogo di confronto per dare una prospettiva alla Napoli del futuro, sino al 2050 come abbiamo detto. Mi aspetto ci siano idee su come il turismo possa sempre più un vettore di sviluppo, di crescita con la consapevolezza che i grandi flussi turistici di Napoli siano una ricchezza compatibile con la vita dei cittadini. Chi ha idee le metta in campo» è l’appello della titolare al Turismo dell’amministrazione di Gaetano Manfredi. In Futuro Quotidiano al Rap, sottolinea l’assessore ai Giovani Marciani, «sono inseriti anche due progetti del Comune di Napoli che riguardano i giovani, per renderli strategici e sinergici». Nello specifico, Ce n’è uno «dedicato agli over 65 con una serie di attività volte ad avvicinare i non più giovani agli strumenti digitali (per esempio all’utilizzo dello Spid). Si tratta di un’alfabetizzazione dei non più giovani, e ci auguriamo che in cambio loro possano raccontarci le storie di questo quartiere e del luogo in cui sorge l’Albergo dei Poveri (in piazza Carlo III tra i quartieri di San Carlo all’Arena e San Lorenzo ndr.)». Inoltre, i giovani saranno dei «tutor che raccoglieranno le testimonianze delle persone del luogo. Ci sarà anche un premio per 10 senior e di 1000 euro per i giovani che ci aiuteranno in questo percorso. I ragazzi ci stupiscono sempre con la loro creatività».
L’attività nelle scuole- Nell’ambito delle celebrazioni dei 2500 anni, in cui si inserisce anche il progetto Futuro Quotidiano al Rap, come detto si inseriscono anche laboratori di scrittura creativa e sceneggiatura cinematografica e di fiction, tra le altre cose. A dare l’opportunità di esprimersi a 25 ragazzi dei Licei Villari e Garibaldi di Napoli e ai ragazzi dell’hinterland grazie ad Officina Gomitoli e all’associazione Culturale I Colori della Poesia è lo scrittore Massimiliano Virgilio. «C’è una forte relazione tra il racconto e il vissuto di questi ragazzi – afferma lo scrittore – Ho notato una grande passione per la lettura che non mi aspettavo, perché non sempre accade. Esiste anche la modernità delle loro contraddizioni». In tal senso Virgilio cita un esempio. «Un partecipante di 13 anni, guarda i film della Bergman che sono i suoi preferiti (non so il perché). Lui li guarda sul telefonino e riesce a farlo, mi ha detto, perché sono brevi (un’ora e venti e trenta, non di più). Altri, invece, non li ha visti. Ecco la modernità delle contraddizioni di questi ragazzi».
di Antonio Sabbatino
L’articolo NAPOLI 2500: AL VIA IL PROGETTO FUTURO QUOTIDIANO AL “RAP” proviene da Comunicare il sociale.
11 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
Un cortometraggio per raccontare una giornata vissuta da dieci detenute ristrette nel carcere di Secondigliano, a Napoli, prese in custodia dal Garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello e dai volontari del Rotary club di Pompei, per una giornata trascorsa fuori dalle mura del penitenziario. Il lavoro, dal titolo “Una giornata particolare”, è stato realizzato dal regista Antimo Campanile (produzione D4FILM) e finanziato dal Rotary Club di Pompei, con il patrocinio morale del Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello. Il corto è stato mostrato questa mattina nella sala multimediale del Consiglio regionale della Campania.
“È importante avere attenzione verso un mondo che spesso viene dimenticato dopo il processo, a volte anche senza processo. – spiega il Presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero – Però è necessario che ci sia chi li ricorda, riesce a tirarli fuori, chi li inserisce, a chi gli dice che la vita forse è un’altra cosa, non quella solo quando loro hanno sbagliato, ma si può fare e dare un contributo alla vita sociale del Paese con un nuovo impegno”. Le donne hanno avuto la possibilità di visitare il Parco archeologico di Pompei, il Santuario di Pompei e sono state ricevute dal Sindaco Carmine Lo Sapio e da una rappresentanza dell’Amministrazione comunale. Il Comune si è poi trasformato in una passerella: si è tenuta una sfilata di alcuni capi di abbigliamento realizzati dalle detenute nel laboratorio di sartoria curato dalla società Pallingen.
Per il Garante Ciambriello questa è una iniziativa “che ha messo in campo un ponte tra il dentro e il fuori. D’altra parte il dettato costituzionale dice che le pene servono a rieducare e queste iniziative sono importanti, vanno moltiplicate. E poi c’è la bellezza e ci sono gli oppressi. Per quanto possa essere difficile, io vorrei essere fedele a entrambi. Dieci donne escono, vanno al Parco Archeologico di Pompei, vanno al santuario. I loro vestiti fanno una sfilata di moda dentro l’aula del Comune di Pompei. È un modo per avvicinare le istituzioni locali, la società civile al carcere. Purtroppo la politica ha rimosso il carcere”. Ciambriello, poi, ricorda che è fondamentale intensificare queste buone prassi: “un corto cinematografico che andrà in giro per l’Italia rappresenterà proprio questo attraverso le testimonianze delle detenute, dimostrerà che se gli viene dato un’occasione di incontro, questi sono buone passi per evitare la recidiva”.
Antonio Bottazzo, presidente del Rotary club Pompei: “La reazione di queste donne la guardavi dagli occhi, dagli sguardi, dalla stretta di mano, dalle piccole testimonianze che ci hanno permesso di entrare nel loro mondo, nelle loro difficoltà e non viceversa. Noi siamo stati semplicemente uno strumento, forse con un bellissimo ritorno, ma sempre uno strumento. Sono state loro le protagoniste e da allora abbiamo appreso tantissimo, un mondo che noi non conoscevamo e che abbiamo per una giornata toccato leggermente con mano”.
di Adriano Affinito
L’articolo Le detenute del carcere di Secondigliano protagoniste del corto “Una giornata particolare” proviene da Comunicare il sociale.
11 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
Si terrà domenica 15 giugno – dalle 16 al tramonto – l’Aperimunnezza sulla spiaggia di libera di Licola, nei pressi del Noah a Pozzuoli. Oltre all’immondizia da raccogliere ci saranno giochi, musica, premi e l’immancabile aperitivo finale. L’evento è organizzato da Rigenera. Hanno aderito all’iniziativa: La Bottega dei Semplici Pensieri, La Scheggia, Madre, Tuenda flegrea, Terra Libera, Pro Loco, Legambiente Giugliano Arianova, Legambiente flegrea, N’ Sea Yet, Sii turista della tua città, Wau Napoli ed il drum circle di Gianmarco Barretta.
“Leggendo il nome di questo evento – scrivono gli organizzatori – potrebbe sembrare lo scarto di un aperitivo. Invece è esattamente l’opposto. L’Aperimunnezza trasforma il rifiuto in un’occasione per fare un aperitivo, rigenerare un’area degradata, rafforzando così il legame tra le persone che vivono in quella zona”.
L’Aperimunnezza nasce circa due anni fa, grazie alla trovata di alcuni ragazzi che, stanchi di accettare passivamente la cattiva gestione di alcune aree della periferia di Napoli nord, decidono di agire. L’evento ha raggiunto risultati ragguardevoli. Cinque gli eventi a cui hanno partecipato oltre 250 volontari, di cui il 70% under 30. In totale sono stati raccolti 1781 kg di immondizia. L’idea è semplice: organizzare delle giornate dedicate alla raccolta di rifiuti in aree degradate e trascurate, per poi festeggiare insieme l’evento con un aperitivo. Grazie al supporto di alcune realtà locali l’iniziativa funziona da subito tanto che, evento dopo evento, i volontari aumentano e la comunità si allarga. Le prime giornate dedicate alla raccolta dei rifiuti si sono svolte sulle rive del Lago Patria. Inoltre, proprio grazie alla partecipazione di alcune associazioni locali, l’Aperimunnezza diviene una realtà consolidata all’interno dell’associazionismo locale, allargando e rafforzando la rete di associazioni operanti nella periferia di Napoli nord.
Ad organizzare l’iniziativa è l’associazione Rigenera: un’idea di comunità, coesa, solidale e capace di curare il proprio territorio e le persone che ne fanno parte. Il progetto Rigenera si avvale della collaborazione di molteplici associazioni, che, insieme, si rendono protagoniste di differenti attività, con l’obiettivo di rendere migliore il territorio in cui vivono.
L’articolo Torna l’ “Aperimunnezza” a Licola Mare: giovani in azione per rigenerare le periferie proviene da Comunicare il sociale.
10 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
A Pollena Trocchia, in una delle piazze più accoglienti della provincia di Napoli, è nato da pochi mesi CONTRORA, un piccolo bar con mini libreria e discoteca indipendenti.
Un’idea di Paolo Perrotta e di Lucrezia Miracolo, che in meno di trenta metri quadrati, concentra idee e vitalità, fungendo sia da palcoscenico per artisti (non solo affermati), ma anche da luogo di ritrovo per ogni età.
“In poco spazio, tentiamo di raccontare tante storie e di ascoltarne altrettante. Controra è uno spazio, la stanza che a casa tutti vorremmo, ma purtroppo non abbiamo. L’angolo in cui ascoltare un vinile, leggere un libro e perché no, bere un buon calice di vino. Grazie all’energia di Nino Ragosta, sin dall’apertura, abbiamo messo su un cartellone interessantissimo di presentazioni di libri con autori di rilievo”, precisa Lucrezia.
A Controra sarà possibile fare colazione, trattenersi per pranzo o ritrovarsi per aperitivo e cena, gustando un buon caffè della Coop Lazzarelle o spaziando tra i prodotti degli orti vesuviani e dei presidi slow food.
Gli ambienti, oltre ad ospitare una libreria con testi nuovi e usati (viene usata la formula dell’adozione delle case editrici indipendenti, dello scambio e dei gruppi di lettura) è palcoscenico per le opere di Alessandro Flaminio e Roxy in the box, artisti pop tra i più conosciuti in tutta Italia e dei fratelli Gambardella di San Gregorio Armeno.
“Credo in questo progetto perché ha un’anima. Una sua linearità e spritz, calici di vino o panini buonissimi a parte, ha un compito fondamentale: esaltare la bellezza della terra vulcanica. Dentro abbiamo realizzato un totem dedicato a Santo Diego (ndr Diego Armando Maradona), un santo che i miracoli li fa abbastanza presto. I soldi che vanno nella cassettina per accendere la lampadina al santo, infatti finanzieranno l’acquisto di kit scuola per bambini meno fortunati”, conclude Paolo Perrotta.
di Annatina Franzese
L’articolo Pollena Trocchia, cultura e miracoli: è Controra proviene da Comunicare il sociale.
10 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
Entra in vigore il 15 giugno prossimo il periodo di “grave pericolosità per gli incendi boschivi in Campania”: lo ha stabilito, con proprio decreto, il direttore generale della Protezione Civile regionale, Italo Giulivo, in virtù delle valutazioni del Centro Funzionale Multirischi sul quadro climatico e delle analisi meteorologiche effettuate in base ai modelli previsionali disponibili e sulle possibili evoluzioni.
Con l’avvio di tale “stato”, al fine di salvaguardare il patrimonio boschivo e di prevenire gli incendi, scattano anche 5 divieti:
- Divieto di accendere fuochi all’aperto nei boschi e fino ad una distanza di 100 metri da essi, nonché nei pascoli;
- Divieto di combustione di residui vegetali, agricoli e forestali;
- Divieto di abbruciamento stoppe ed erbe infestanti, anche incolte;
- Divieto di accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta, meglio note come “lanterne volanti”, dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici ad una distanza non inferiore a 1 chilometro dalle superfici boscate e pascoli, salvo deroghe specifiche;
- Divieto di compiere le seguenti attività nei boschi e nei pascoli:
- usare motori o fornelli che producano brace o faville;
- usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli;
- far brillare mine;
- fumare o compiere altra azione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio come, ad esempio, gettare fiammiferi o sigarette accese; sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate
Numerose sono anche le prescrizioni, finalizzate sempre all’antincendio boschivo, sia per le Autorità competenti (precauzioni sono richieste, ad esempio, per le esercitazioni militari nonché per il transito dei treni in zone boscate), che per i gestori privati di particolari attività (come l’obbligo per i concessionari di impianti esterni di GPL e gasolio, in serbatoi fissi, per uso domestico o commerciale, di mantenere libera e priva di vegetazione l’area circostante al serbatoio per un raggio non inferiore a mt. 6,00) che per i proprietari o detentori delle aree boscate (sono tenuti a provvedere al decespugliamento laterale ai boschi con la creazione di una fascia di rispetto, cioè priva di vegetazione, tale da ritardare o impedire il propagarsi degli incendi).
La Protezione Civile della Regione Campania richiama l’attenzione dei Sindaci, sulla necessità di rafforzare le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento e allarme per incendi boschivi sul proprio territorio, anche avvalendosi delle associazioni di volontariato di protezione civile, nonché di sensibilizzare i cittadini e le associazioni di categoria degli agricoltori e degli allevatori, promuovendo la cultura di protezione civile e le corrette norme di comportamento per la salvaguardia dell’ambiente.
Ai Comuni spetta anche l’obbligo di comunicare alla Protezione civile regionale le attività ad alto rischio esplosivo o infiammabilità ubicati nelle aree boscate e potenzialmente interessate da incendi (art. 2 L. 353/2000) e anche l’ubicazione delle prese idriche presenti sui rispettivi territori.
Si ricorda altresì alle amministrazioni comunali di provvedere ad apposite campagne di sensibilizzazione della popolazione sull’antincendio boschivo e di dare ampia visibilità alle norme e ai divieti che partono dal prossimo 15 giugno. Il periodo di “grave pericolosità incendi” in Campania resterà in vigore fino al 30 settembre prossimo, salvo proroghe.
L’articolo INCENDI BOSCHIVI, DAL 15 GIUGNO PERIODO GRAVE PERICOLOSITA’. IN CAMPANIA NO A FUOCHI ALL’APERTO, GIOCHI PIROTECNICI E BRACIATE NEI BOSCHI proviene da Comunicare il sociale.
10 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
“Mai spegnere la luce” è il primo racconto autobiografico di Rita Terracciano, insegnante e giornalista, che ha scelto di trasformare una perdita intima e profonda in un atto d’amore universale.
Il libro è nato nei giorni in cui l’autrice ha vissuto il Natale accanto alla nonna Livia – per tutti Anna – tra ospedali, ricordi, silenzi e gesti che rimangono scolpiti nella memoria.
Un diario che diventa racconto, una voce che si fa luce anche nel buio più grande.
”Scrivere è stato come attraversare il dolore a piedi nudi, ma anche come accendere una candela in una stanza che non volevo lasciare”, racconta l’autrice.
Ma “Mai spegnere la luce” non è solo il racconto di un lutto. È soprattutto il racconto di un amore assoluto: quello tra una nipote e la nonna che l’ha cresciuta, amata, accompagnata in ogni passo. Rita era per lei “la quarta figlia”. Questo libro nasce da quel legame speciale, unico, che ha avuto la forza di tenere insieme due vite. E ora, con le parole, continua a farlo.
Attraverso pagine cariche di emozione, fotografie in bianco e nero, citazioni letterarie e pensieri mai detti, Rita Terracciano costruisce un ponte tra chi resta e chi se ne va, rendendo ogni lettore parte di un viaggio intimo ma condivisibile.
Un libro che tocca chiunque abbia amato profondamente.
Un omaggio a tutte le nonne che hanno lasciato luce, dolcezza e insegnamenti silenziosi.
CHI È L’AUTRICE
Rita Terracciano è una giovane donna, insegnante di lettere e giornalista pubblicista. Vive a Sant’Anastasia, ai piedi del Vesuvio, dove coltiva la scrittura come forma di memoria e resistenza affettiva.
Collabora da anni con testate giornalistiche e progetti scolastici, unendo passione educativa e sensibilità narrativa. È cresciuta accanto alla nonna Livia – per tutti Anna – che l’ha amata come una figlia. Un legame unico, che oggi custodisce e restituisce con la scrittura, come forma di gratitudine e amore. “Mai spegnere la luce” è il suo primo racconto autobiografico, una storia vera, delicata e potente, che attraversa il lutto con grazia e luce.
L’articolo “Mai spegnere la luce”: Rita Terracciano trasforma il dolore in parole nel suo primo racconto autobiografico proviene da Comunicare il sociale.