Innovazione digitale nel Terzo Settore – Nuove tecnologie per amplificare l’efficacia delle iniziative sociali

Il 27 luglio 2024, presso la Sala Verde della Giffoni Multimedia Valley, si terrà un evento dedicato alla rivoluzione digitale nel Terzo Settore. L’incontro rappresenta un’opportunità unica per esplorare come le nuove tecnologie possano trasformare e potenziare le iniziative sociali, creando un impatto significativo e duraturo.

qui il programma completo e le modalità per partecipare:

Innovazione digitale nel Terzo Settore – Nuove tecnologie per amplificare l’efficacia delle iniziative sociali

 

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Disagio psichico: nasce Il Giardino di Titti

Si inaugura martedì 23 luglio alle ore 18  a Torre del Greco (Na) la casa alloggio per adulti con disagio psichico  Il Giardino di Titti.

Il Giardino di Titti si trova in una villa su due piani circondata da un ampio giardino e incorniciata da una terrazza vista mare; è accreditata dalla Regione Campania e gestita dall’impresa sociale Liberamente, società del gruppo di imprese sociali Gesco con la cooperativa Advance.

La struttura accoglierà 10 persone affette da patologie psichiatriche che saranno seguite da una équipe socio-sanitaria specializzata, per un intervento socio-psico-riabilitativo a medio o lungo termine.

L’obiettivo del servizio è di migliorare la qualità della vita degli ospiti e valorizzarne le competenze personali e sociali necessarie al loro reinserimento sociale. A questo scopo, gli utenti saranno coinvolti in una serie di attività di socializzazione, percorsi formativi e laboratori. Tra le altre, potranno prendersi cura dell’Orto sociale, uno spazio verde di circa 5000 metri quadri in cui saranno coltivati e pronti per la distribuzione a chilometro zero prodotti bio.

La struttura, con i suoi spazi già pronti e le attività in cui si articola il progetto complessivo, sarà presentata nel corso di una festa aperta alla cittadinanza, martedì 23 luglio alle ore 18  a Torre del Greco, in Via Nazionale 1060. All’incontro parteciperanno il presidente di Gesco Giacomo Smarrazzo, l’assessore al Welfare del Comune di Napoli Luca Trapanese, la presidente del Consiglio Comunale di Napoli Enza Amato e la dirigente dei Servizi sociali del Comune di Torre del Greco Roberta Testa. È stato invitato anche il sindaco di Torre del Greco Luigi Mennella.

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L’aula studio (gestita dai volontari) aperta più della biblioteca comunale: ” Ecco i numeri che raccontano lo stato catastrofico degli spazi pubblici nella nostra città”

Si chiude un secondo anno da Galileo circolo arci, la casa di quartiere del centro storico, sita in via san Carlo 128 e nata dall’impulso del Comitato per Villa Giaquinto e il Laboratorio Sociale Millepiani.

Gli attivisti di Galileo, frequentatissimo da giovani e residenti del quartiere, tirano un bilancio qualitativo e quantitativo di quest’anno, in cui sono partiti tanti nuovi servizi e si sono potenziati quelli già esistenti.
“1500 accessi e 2800 ore di apertura di aula studio sono un dato incredibile, costruito dai nostri attivisti, tutti volontari, mossi dalla voglia di mettere su servizi utili alla cittadinanza. Il dato è incredibile se paragonato a quelli della Biblioteca comunale: siamo stati aperti come spazio per lo studio 1900 ore in più della Biblioteca di via Laviano, un dato incredibile, che racconta dello stato catastrofico degli spazi pubblici e della cultura della nostra città” dichiara domenico D’Ambrosio, presidente del circolo. “E poi 11 piantumazioni di alberi, 5 interventi di street art nel quartiere. Il 60% dei frequentatori dichiara di aver appreso almeno 1 nuova competenza, e il 58% dichiara di aver conosciuto più di 5 persone venendo da Galileo. Dati che ci rendono orgogliosi del lavoro svolto e che ci spingono con forza a fare di più: vogliamo costruire uno spazio per i diritti e la cultura, sempre più aperto al quartiere e alle sue esigenze. Vogliamo costruire un modo nuovo di stare insieme, per cambiare le cose e migliorare il luogo in cui ci troviamo. Il percorso tracciato quest’anno ci incoraggia. Siamo aperti alla città per spunti, idee e proposte. Ci vediamo a settembre.” conclude D’Ambrosio.

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Virus, batteri e insetti in estate non vanno in vacanza: le raccomandazioni dei pediatri per i nostri figli

Con l’arrivo dell’estate, le vacanze e la libertà sono all’ordine del giorno. Tuttavia, la stagione estiva può nascondere diverse insidie per tutta la famiglia. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) sottolinea l’importanza di affrontare queste insidie in modo corretto per garantire un’estate sicura per tutti.
Virus e batteri, infatti, non vanno in vacanza e, complice il caldo, il contatto con laghi o piscine e la vita all’aperto, il rischio di infezioni e malattie aumenta. Tra le più diffuse si segnalano infezioni cutanee, gastroenteriti, intossicazioni alimentari e allergie da punture di insetto. Ecco i consigli e le raccomandazioni della Sipps per affrontare le malattie estive più comuni del bambino:
Infezioni cutanee: l’impetigine è un’infezione batterica molto contagiosa che colpisce soprattutto i bambini. Gli agenti eziologici principali sono lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A e, più raramente, lo Stafilococco aureo. Questa infezione causa vescicole-bolle che si risolvono in 4-8 giorni. Nelle forme più lievi e superficiali è sufficiente un trattamento locale con antisettici per ammorbidire e rimuovere le squame crostose, insieme all’uso di antibiotici topici da applicare 2-3 volte al giorno per almeno una settimana dopo la scomparsa delle lesioni. Il trattamento antibiotico orale è necessario quando le lesioni sono più estese o profonde, oppure se il bambino è immunodepresso. In questi casi, il farmaco più indicato è l’amoxicillina con acido clavulanico, sempre sotto prescrizione del pediatra.
La micosi cutanea delle dita di piedi e mani è un’infezione fungina causata da Trichophyton rubrum e Trichophyton interdigitalis. Questa infezione è piuttosto contagiosa, favorita dal contatto diretto, frequentazione di luoghi pubblici e scarso rispetto di buone norme igieniche. Le micosi si manifestano con chiazze eritemato-squamose, localizzate soprattutto sotto la pianta dei piedi, il palmo delle mani e a livello interdigitale, spesso pruriginose e molto fastidiose. Il trattamento è locale, con creme anti-micotiche da applicare 2 volte al giorno per almeno 14 giorni. La terapia sistemica va riservata ai casi resistenti alla terapia locale, con lesioni estese o plurifocali o coinvolgimento dei peli, poiché il follicolo pilifero non è raggiungibile dai farmaci topici. È fondamentale prevenire tali infezioni utilizzando ciabattine in gomma a bordo piscina, nella doccia e nello spogliatoio e tenendo teli, asciugamani e spazzole ad uso personale.
Gastroenteriti e intossicazioni alimentari: la gastroenterite di origine infettiva è causata da virus come Rotavirus, Norovirus e Adenovirus, e batteri come Escherichia coli, Salmonella, Shigella e Campylobacter. Questi patogeni sono spesso acquisiti durante viaggi internazionali in Paesi endemici e rappresentano una causa significativa di possibile disidratazione. È essenziale compensare un’eventuale perdita di liquidi con reidratazione orale, evitando bibite ad alto contenuto di zucchero come i succhi di frutta confezionati, che potrebbero aggravare la diarrea.
È inoltre raccomandabile non smettere di mangiare, preferendo pasti leggeri, piccoli e frazionati (ad esempio 6 pasti al giorno). In generale, quando si viaggia in zone con scarse condizioni igieniche, è importante bere solo acqua in bottiglia, non consumare verdure crude e frutta non sbucciata, evitare il ghiaccio e consumare carne ben cotta. Evitare cibi potenzialmente contaminati come molluschi e mitili crudi, non condividere tovaglioli, bicchieri, posate e stoviglie, e lavare sempre bene le mani con acqua e sapone o un disinfettante a base di clorexidina dopo essere stati alla toilette e prima di mangiare o manipolare cibo.
Tra le cause di tossinfezione alimentare, le salmonellosi sono tra le più comuni. Le Salmonelle non tifoidee sono presenti tutto l’anno e si trasmettono principalmente attraverso prodotti di origine animale come uova o pollame, e occasionalmente altri cibi come frutta, verdura, cereali e acqua contaminati. Le tossinfezioni da Staphylococcus aureus, invece, si manifestano entro 24-48 ore dall’assunzione di un alimento contaminato con diarrea, vomito, dolori addominali e raramente febbre.
Allergie da punture di insetto: le punture di insetti come api e vespe possono causare reazioni che variano da una semplice eruzione cutanea a uno shock anafilattico, sebbene raro, che può mettere il soggetto in pericolo di vita. Anche le punture di zanzare devono essere considerate e prevenute attraverso norme igienico-comportamentali: evitare l’uscita nelle ore del tramonto, utilizzare indumenti che coprano braccia e gambe, e proteggersi con zanzariere e repellenti da applicare sulla pelle o da utilizzare negli ambienti.
La maggior parte delle reazioni alle punture di insetto si manifesta con arrossamento, gonfiore nella zona della puntura, fastidio o dolore che si risolvono entro 5-10 giorni, febbre e malessere temporanei. In questi casi, è sufficiente applicare una pomata a base di antistaminici e, in caso di febbre o dolore, utilizzare un antipiretico come paracetamolo o ibuprofene.
I casi gravi, quelli con anafilassi, si presentano più comunemente dopo punture di api e vespe e richiedono un intervento terapeutico tempestivo con somministrazione di adrenalina, ossigeno e fluidi per via endovenosa, oltre a esami di laboratorio per confermare la sensibilizzazione al veleno dell’insetto.
Reazioni da contatto con punture di meduse e tracine: la Pelagia noctiluca è una medusa velenosa diffusa nel Mediterraneo, mentre le tracine sono pesci che si trovano sotto la sabbia, vicino alla riva. Le punture di medusa causano dolore bruciante seguito da prurito intenso, con formazione di una zona eritematosa ed edematosa sulla pelle. Le punture di tracina provocano un dolore intenso che può durare diverse ore, con la zona di inoculazione del veleno arrossata e gonfia.
Dopo una puntura di medusa, è necessario disinfettare con acqua di mare e bicarbonato, quindi applicare un gel a base di cloruro d’alluminio. Per le punture di tracina, mettere subito il piede sotto la sabbia calda o tamponare con acqua bollente, poiché il calore lenisce il dolore delle tossine velenose. È importante non utilizzare ammoniaca, limone, aceto, alcol, non strofinare o grattare la zona colpita per evitare la diffusione delle tossine, non usare pinzette per rimuovere frammenti di tentacoli e non disinfettare con acqua dolce, troppo fredda o ghiaccio.
Colpi di sole e colpi di calore: il colpo di sole è causato dall’esposizione diretta ai raggi solari e provoca un aumento della temperatura corporea oltre i 38 gradi, spesso associato a scottature. Il colpo di calore si manifesta quando la temperatura esterna è molto alta e una persona non riesce a disperdere il calore. Spesso, il colpo di calore si sovrappone al colpo di sole.
I bambini, specialmente i più piccoli, sono i più a rischio. Per evitare colpi di sole e di calore è fondamentale evitare l’esposizione prolungata al sole nelle ore più calde e proteggere adeguatamente il capo. I sintomi includono febbre, cefalea, nausea, irritabilità, confusione mentale e, nei casi più gravi, perdita di coscienza e collasso cardio-circolatorio.
La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale invita tutte le famiglie a seguire queste raccomandazioni per vivere un’estate serena e sicura, proteggendo la salute dei bambini e dell’intero nucleo familiare. ‘Purtroppo- evidenzia la professoressa Susanna Esposito, direttrice della Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e presidente della Sipps Emilia-Romagna- una stagione completamente esente da patologie non esiste. Anche in estate, sebbene alcuni agenti eziologici come il Sars-CoV-2, i virus influenzali e il virus respiratorio sinciziale tendano a ridursi in frequenza, altri agenti patogeni prendono il sopravvento. Batteri, miceti e parassiti sono tra i maggiori responsabili delle infezioni che colpiscono grandi e piccini nel periodo estivo’.
‘Uno stile di vita sano e l’ascolto dei consigli degli esperti- sottolinea il presidente della Sipps, Giuseppe Di Mauro- è utile per prevenire la maggior parte delle situazioni a rischio. Laddove la prevenzione fallisse, l’adesione alle indicazioni e alla terapia prescritta dagli specialisti permette una gestione ottimale di ogni caso’.
‘È bene ricordare che il pediatra è sempre la figura a cui fare riferimento- conclude Piercarlo Salari, pediatra e divulgatore medico-scientifico a Milano- anche perché, conoscendo la storia clinica di ogni suo assistito, è in grado di offrire consigli accurati e soprattutto personalizzati per quanto riguarda sia le precauzioni sia, in caso di viaggi con destinazioni particolari, eventuali vaccinazioni o strategie di profilassi’.

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Goletta dei laghi fa tappa in Campania: bene i bacini campani, criticità per il Fusaro

Buone notizie per i laghi Matese (CE), Patria (NA) e d’Averno (NA), con tutti i campionamenti effettuati da Goletta dei Laghi di Legambiente che rientrano nei limiti di legge. Unica nota negativa riguarda il Lago del Fusaro (Na) che non passa a pieni voti l’esame. Su dieci campionamenti totali effettuati nei quattro bacini lacustri campani – 3 nel lago Matese, 2 nel lago Patria, 3 nel lago d’Averno e 2 nel lago Fusaro – solo uno, quello alla foce del canale presso il parcheggio comunale a Bacoli nel Lago Fusaro – risulta infatti fortemente inquinato come lo scorso anno.
 Questo, in sintesi, è quanto emerso dal bilancio dei monitoraggi campani di Goletta dei laghi 2024, la campagna di Legambiente – giunta alla 19esima edizione – dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute dei bacini lacustri italiani denunciandone le criticità e promuovendo esempi virtuosi di gestione e sostenibilità.   La campagna è realizzata con la partnership principale di CONOU, Novamont   e la media partnership de La Nuova Ecologia.
“I monitoraggi effettuati quest’anno nei quattro bacini lacustri campani – commenta Emilio Bianco, portavoce Goletta dei Laghi di Legambiente – non hanno evidenziato criticità rilevanti, ad eccezione di un punto nel Lago Fusaro, che ha mostrato livelli superiori ai limiti per i parametri microbiologici Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, come già emerso lo scorso anno. Nel 2022, primo anno di monitoraggio per questo lago, i valori erano invece rientrati nei limiti. È dunque importante mantenere sotto controllo questo punto e indagare le possibili cause delle concentrazioni oltre i limiti”.
 “Anche quest’anno la fotografia che ci restituisce il monitoraggio dei laghi Campani, non presenta particolari criticità. Rimane però la necessità di effettuare verifiche attente sugli scarichi non depurati che ancora pervengono nei laghi e soprattutto completare nei tempi stabiliti i progetti delle Infrastrutture fognario depurative”, dichiara Francesco Ferro, direttrice Legambiente Campania. “La biodiversità e gli ecosistemi che caratterizzano gli ambienti lacustri meritano di essere conosciuti e maggiormente valorizzati, per questo anche quest’anno l’azione dei nostri volontari dei circoli territoriali in occasione di Goletta dei Laghi, sarà focalizzata su attività divulgative e didattiche rivolte a cittadine e cittadini”.
 Nell’ambito della tappa campana oggi pomeriggio dalle ore 18.30, si terrà infatti una passeggiata naturalistica e archeologica per adulti e ragazzi in compagnia dei protagonisti della storia come la Sibilla cumana e i membri della flotta romana imperiale. L’evento, curato dagli educatori del Circolo Legambiente Città Flegrea, è realizzato in collaborazione con il Centro Cinofilo Flegreo e il Gruppo Archeologico Kymee e Militum Schola.
Il dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sul lago Patria.
Nel lago Patria, sono stati monitorati due punti dai volontari e le volontarie di Legambiente: l’area antistante il centro remiero e l’area antistante i parchi della riva SE a Giugliano in Campania (NA). Entrambi sono risultati entro i limiti di legge come il 2023 e il 2022 (primo anno di campionamento per questo lago), confermando quindi di non avere criticità particolari per quanto riguarda l’inquinamento da scarsa o mancata depurazione.
ll dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sul lago Fusaro. Nel lago Fusaro sono stati monitorati due punti: il lago nei pressi della Foce Romana e la foce del canale presso il parcheggio comunale a Bacoli (NA). Il primo dei due è risultato entro i limiti di legge come avviene dal 2021 (primo anno in cui questo lago è stato campionato). Il secondo punto è invece risultato fortemente inquinato, come nel 2023, mentre nel 2022, primo anno in cui la foce del canale è stata campionata, era risultato nei limiti. Si conferma, quindi, un punto critico da tenere sotto controllo e investigare le possibili cause di queste concentrazioni oltre limiti dei parametri microbiologici Escherichia Coli ed Enterococchi intestinali.
ll dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sul lago d’Averno. Nel lago d’Averno i 3 punti monitorati sono: la sponda sud, all’incrocio tra Via Lago Averno Lato Destro e Via Italia, la sponda ovest, tra la fine di Via lago d’Averno Lato Destro e l’inizio di Rampa I Averno e la sponda ovest, vicino al Tempio di Apollo a Pozzuoli (NA). Tutti i punti monitorati sono risultati entro i limiti di legge, come accade dal primo anno di campionamento, che per questo lago è stato il 2021. Anche in questo caso non si segnalano particolari criticità.
ll dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sul lago Matese.  Nel lago Matese sono stati campionati i tre punti: la sponda Sud SP 158, la sponda Nord e la sponda Nord-Est a San Gregorio Matese (CE). Tutti e tre i punti sono risultati entro i limiti di legge. Questo lago non era stato campionato lo scorso anno, ma le analisi dal 2019 al 2022, sono sempre risultate entro i limiti, non mostrando criticità.
 Focus depurazione. Quest’anno ricorrono i 30 anni della Legge Galli che nel 1994 rivoluzionò l’organizzazione del servizio idrico integrato, prevendendo una gestione unitaria e integrata per l’insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua a usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue. È proprio quest’ultima la parte del ciclo su cui si concentrano le campagne di Goletta Verde e Goletta dei Laghi. La depurazione resta uno dei tasti dolenti nel nostro Paese, con 910 agglomerati per i quali sono state rilevate situazioni di non conformità ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue (91/271/CE). Secondo gli ultimi dati disponibili del MASE (dicembre 2023) in Campania ci sono ancora 117 agglomerati in procedura di infrazione, secondo la valutazione di conformità espressa dalla Commissione Europea.
Nel PNRR sono stati individuati interventi di ammodernamento delle reti fognarie italiane e di adeguamento dei sistemi di depurazione che andranno, in parte, a sanare queste non conformità, in parte a costruire nuove infrastrutture ove prima mancavano. Il decreto ministeriale del 9 agosto 2023 individua 176 progetti che riceveranno il finanziamento dei fondi stanziati. Per la regione Campania, in particolare, sono 14 gli interventi ammessi a finanziamento, di cui 8 andranno ad agire su situazioni in infrazione (a Sarno, ad Angri, Caprioli di Pisciotta e Camerota, l’area Nolana, il comune di Poggiomarino, quello di Torre Annunziata e a Sala Abbagnano nel comune di Salerno).
 Il monitoraggio scientifico. I prelievi di Goletta dei laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli).
È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

Il monitoraggio del mare in Campania

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La violenza assistita tra percezione e realtà. Il Coordinamento Italiano Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia lancia la campagna di sensibilizzazione sociale “Mai più invisibili”

A poco più di vent’anni di distanza dalla sua prima definizione in Italia di violenza assistita – il fare esperienza da parte di un bambino di qualunque forma di maltrattamento compiuta su figure di riferimento affettivamente significative – il Coordinamento Italiano Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia (CISMAI), riconosciuto nel 2017 Società Scientifica dal Ministero della Salute, lancia la campagna di comunicazione sociale “MAI PIU’ INVISIBILI” per continuare a mantenere alta l’attenzione su di un fenomeno molto diffuso e pericoloso per la salute dei bambini, delle bambine e degli adolescenti, quale quello della violenza assistita, di cui non ha mai smesso di occuparsi.
Infatti, già nel 2005 il CISMAI, sulla scorta del lavoro sul campo dei professionisti e dei Centri associati, aveva elaborato le prime Linee Guida per gli operatori riassunte nel “Documento sui requisiti minimi degli interventi a favore delle vittime di violenza assistita sulle madri”, necessariamente aggiornate nel 2017 in considerazione del fatto che  il “trauma connesso alla violenza assistita – si legge nel nuovo documento – è ancora minimizzato e sottovalutato nelle sue conseguenze, spesso gli operatori stessi faticano a riconoscerlo, ad individuarlo precocemente e ad intervenire efficacemente”.
Una minimizzazione che investe tutta la società, oltre che gli addetti ai lavori, a fronte di numerosi e consolidati studi, anche di rilievo internazionale, e della stessa esperienza trentennale del CISMAI, che testimoniano quanto, invece, la violenza assistita produca danni nel breve e nel lungo periodo nei bambini costretti a farne esperienza se non tempestivamente curati.
D’altronde, i risultati della “II Indagine sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia” (2021) condotta su commissione dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza dallo stesso CISMAI insieme con Terre des Hommes Italia, ad oggi l’unica aggiornata sul tema, non lasciano spazio alle interpretazioni: i bambini e i ragazzi presi in carico dai servizi sociali sono 401.766 di cui 77.493 vittime di maltrattamento. Di questi il 32,4% è vittima di violenza assistita. Un numero drammatico.
“Nonostante si siano fatti passi in avanti sul tema della violenza assistita – dichiara Marianna Giordano, presidente del CISMAI – il fenomeno è ancora fortemente sottovalutato, e per questo poco riconosciuto, perché nell’immaginario collettivo il bambino, non essendo direttamente colpito dalla violenza del padre, non è una vittima”.
“Ancora oggi – continua la Presidente – sento pronunciare troppo spesso la frase: “picchia solo la moglie, i bambini non li ha mai toccati”, luogo comune che orienta le scelte di tutela nei confronti di queste bambine e bambini parimenti maltrattati ma senza lividi in superficie”.
“Per questo motivo – conclude – abbiamo voluto metterci ancora una volta dalla parte delle bambine, dei bambini, e degli adolescenti attraverso la realizzazione della campagna di sensibilizzazione “Mai più invisibili”, uno spot dove a parlare sono proprio loro quasi sempre non visti e non riconosciuti come persone sofferenti”.
La campagna – Lo spot è stato realizzato dalla giornalista e assistente sociale Ornella Esposito, già socia del CISMAI, sotto la supervisione tecnica di Laura Laportella esperta di social media e comunicazione digitale, come tesi finale del master di I livello in “Comunicazione Sociale” promosso dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e si sofferma sull’aspetto più dannoso del fenomeno della violenza assistita: la sua minimizzazione con la ’logica’ conseguenza della non visibilità/riconoscibilità dei bambini e degli adolescenti come vittime.
La particolarità della campagna è quella di assumere il punto di vista dei bambini e degli adolescenti – gli invisibili – dando direttamente loro la voce per raccontare quanto sono costretti ad assistere. Lo stile è semplice e asciutto, non si è ricorso ad immagini/volti tristi o provati, né a frasi connotate da particolare drammaticità, pur se forti ed esplicite. A dare robustezza al messaggio bastano i soli volti dei bambini e una loro semplice frase che traccia alla perfezione la realtà in cui vivono.
L’ambientazione richiama volutamente la vita quotidiana dei bambini per rinforzare il concetto che la violenza assistita non è un evento eccezionale, ma si consuma nella quotidianità, soprattutto nell’ambiente domestico, in quello che nell’immaginario collettivo è il luogo di protezione di un minore. I bambini protagonisti della campagna, Nicolò Garofalo, Alice Garofalo, Simone Bittolo, non sono attori amatoriali, né professionisti, tranne che per l’adolescente Silvio Minichiello (nel cast del film Nata per te di Fabio Mollo). Tale scelta è motivata dal voler dare maggior spontaneità e credibilità possibile al messaggio. Dal voler rendere più autentiche le testimonianze.
Alla realizzazione dello spot, oltre ai piccoli ‘attori’, hanno contribuito gratuitamente anche: Luigi Scialdone (candidato David di Donatello 2018) per la musica originale, Italo Scialdone, sceneggiatore, montatore, modellatore in 3D, per l’assistenza al montaggio e la color correction, Gabriella Striani, attrice, per il voiceover, che hanno sposato con convinzione  questa giusta causa.
 
BREVE BIOGRAFIA DEL CISMAI – Il Coordinamento Italiano Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia (CISMAI) nasce nel 1993 su iniziativa di alcuni Centri attivi in Itali nell’ambito della tutela e cura dei minorenni vittime d violenza.
L’Associazione raccoglie oggi 86 Centri e Servizi del pubblico e del privato sociale e 97 soci e socie individuali, presenti su tutto il territorio nazionale. Costituisce un unicum in Italia per le sue caratteristiche di pluridisciplinarietà e di riflessione teorica, che partono dall’esperienza diretta dei professionisti sul campo.  Nei trent’anni di attività il CISMAI ha contribuito significativamente al riconoscimento e allo studio delle forme più gravi e traumatizzanti di violenza a lungo negate, quali abusi sessuali, trascuratezze croniche, violenza assistita, abusi perpetrati attraverso la rete. Ha lavorato, inoltre, per rafforzare a livello culturale e sociale la consapevolezza della gravità dei danni derivanti dalle diverse forme di maltrattamento all’infanzia e della necessità di intervenire in modo adeguato e competente.
Nel 2017 è stato riconosciuto dal Ministero della Salute quale Società Scientifica. A seguito di tale riconoscimento, il CISMAI ha costituito il Comitato Scientifico con il compito di indirizzare l’attività delle Commissioni e dei Gruppi di lavoro e di verificare la qualità della elaborazione scientifica, alla luce della letteratura nazionale e internazionale e nel rispetto delle sue specifiche finalità.
Da più di 15 anni è country partner dell’ISPCAN, Società Internazionale per la prevenzione dell’abuso e del maltrattamento infantile.

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