Vertenza Asl: nasce il Comitato di lotta dei lavoratori sociali e socio sanitari

Si è costituito questo pomeriggio a Napoli il Comitato di lotta dei lavoratori sociali e sociosanitari che prestano servizio presso le strutture e i presidi ospedalieri della Asl Napoli 1 Centro. Fa parte del comitato anche l’ex presidente di Gesco Sergio D’Angelo.

Il Comitato intende chiedere con forza alla Asl Napoli 1 Centro di non operare alcun taglio nei servizi affidati alle cooperative sociali presso le strutture riabilitative e nei centri per anziani e sofferenti psichici oltre che nei presidi ospedalieri e di rispettare gli impegni presi con gli enti affidatari dei servizi.

 

Una vicenda complessa, che non disconosce la legittimità della Asl Napoli 1 Centro di procedere all’assunzione di lavoratori attraverso concorsi interni ma chiede il riconoscimento del lavoro fatto in questi anni dagli operatori della cooperazione sociale, che si sono dimostrati preziosi, versatili e professionalmente all’altezza del compito anche in situazioni di difficoltà estrema come è accaduto nel periodo dell’emergenza Covid. Operatori con un’esperienza ultradecennale che oggi vedono a rischio il loro posto di lavoro e compromesso il loro futuro.

 

Per questo il Comitato chiede alla Asl Napoli 1 Centro di mantenere gli impegni presi e di procedere alle assunzioni interne però senza che questo comporti alcun licenziamento: l’accordo tra la Asl e l’Ati delle coop che attualmente gestisce il servizio, era che gli operatori sostituiti negli ospedali dai vincitori di concorso, venissero trasferiti presso i servizi territoriali di assistenza domiciliare, che a loro volta avrebbero dovuto essere implementati dalla Asl.

 

Qualora questo accordo continuasse a essere disatteso, il Comitato annuncia che saranno intraprese azioni di protesta e preannuncia un primo presidio di protesta per martedì mattina presso la sede della regione Campania a palazzo Santa Lucia a Napoli.

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CROLLO SCAMPIA: PSICOLOGI, IN CAMPO PER SUPPORTARE BAMBINI E FAMIGLIE

“Parliamo di bambini e nuclei familiari che vivono già in condizioni sociali, economiche e culturali che rappresentano di per sé un fattore di rischio e che oggi si trovano a dover combattere con un vissuto traumatico e con il lutto. Per questo è necessario intervenire tempestivamente e supportare soprattutto i più piccoli, per fare in modo che quella che inizialmente è una risposta ad un evento traumatico non sfoci in una vera e propria psicopatologia. Tra l’altro, perdere la propria abitazione o la sicurezza di vivere in quelle case, può modificare gli stili di vita e ciò può comportare anche lo svilupparsi di una serie di sintomatologie che rientrano solitamente nei disturbi d’ansia e dell’umore”. Così il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, Armando Cozzuto, che personalmente e a nome di tutto l’ente campano esprime vicinanza a tutte le persone colpite dalla tragedia che si è verificata nel quartiere di Scampia, a Napoli.

L’Ordine è in campo, accanto alla Protezione civile, con una funzione di coordinamento. I primi ad intervenire sono stati gli psicologi che fanno capo alle associazioni di volontariato iscritte nei registri di Protezione civile, coloro che conosciamo come psicologi dell’emergenza. Nello specifico, ad intervenire sono i volontari dell’associazione Psicologi per i Popoli e di Sipem, insieme con il referente del Gruppo di Lavoro di Psicologia dell’emergenza del nostro Ordine, dott. Ciro Mayol. Operativi sul territorio anche gli Psicologi di Base della Asl Napoli 1 Centro, che ha una sede proprio a Scampia.

“Bisogna fare in modo che le persone e soprattutto i bambini non si chiudano nel silenzio – spiega Cozzuto – perché questo potrebbe comportare il rischio che ogni bambino attivi una propria lettura di quanto accaduto. Molto spesso, infatti, i bambini tendono a darsi paradossalmente la colpa di quello che accade, laddove non hanno il giusto supporto per affrontare una realtà così dura. Per questo è importante rivolgersi a psicologi professionisti, far parlare i bambini e spiegare loro la verità, ovviamente in modo adeguato alla loro età. Nel medio e lungo periodo, invece, bisognerà continuare a supportare questi nuclei familiari affinché soprattutto i bambini, che già vivono in condizioni di evidente degrado, non sperimentino vissuti di emarginazione che finirebbero per compromettere in modo significativo il loro futuro”.

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La creatività per sconfiggere il degrado: restyling della stazione Circumvesuviana di Argine Palasport

Inaugurata  presso la stazione di Argine Palasport di EAV una nuova opera pittorica murale intitolata “Frequenze”.

Il più ampio progetto – sostenuto da Creative Living Lab, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura – è ideato dall’associazione Arteteca/INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana con la collaborazione di Centro Studi BAP dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, EAV e la VI Municipalità del Comune di Napoli.

Nello specifico, l’intervento è parte di Urbanizer, percorso di formazione sui temi della documentazione e della produzione della creatività urbana che ha visto venti giovani tra 18 e 35 prendere parte al laboratorio “Saper Fare”, condotto dall’esperta di rigenerazione urbana, la professoressa e architetto Angela D’Agostino dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

L’opera, realizzata dagli artisti Lorenzo Pagliara e Gianmaria Zonfrillo (Motorefisico), con l’aiuto di numerosi volontari e beneficiari del progetto, si aggiunge alle numerose creazioni artistiche realizzate dall’associazione Arteteca/INWARD in collaborazione con EAV, convinti che la condivisione dell’arte generi crescita e progresso nei singoli individui e nella collettività.

Il costo complessivo è risultato di circa 30 mila euro, ed  è stato sostenuto in parte da EAV (5 mila euro), in parte con un finanziamento pubblico, in parte grazie a sponsor.

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Manfredi a Giffoni per il corto scritto dai ragazzi di Nisida

Mentre si occupa di ripulire una spiaggia dai rifiuti, Arturo, un ragazzo di diciott’anni, incontra Catrine: una turista in vacanza a Napoli. Tra i due scoppia sin da subito qualcosa di magico, che poco a poco li vede sempre più coinvolti. Purtroppo, però, i due non potranno più vedersi, e Arturo questo lo sa, anche se ha detto alla ragazza: “A domani”.
È questa la trama di “A domani“, cortometraggio presentato questa mattina nel corso dell’evento speciale di Giffoni Next Generation, alla presenza del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
“Quello con Giffoni – ha spiegato Manfredi – è un sodalizio destinato a durare nel tempo. Dopo quest’anteprima, parteciperemo ad altri importanti eventi per raccontare l’impegno del Comune di Napoli a promuovere il linguaggio cinematografico come strumento di inclusione sociale e promozione di valori e principi importanti soprattutto per i giovani che vogliono essere protagonisti di una stagione di grandi cambiamenti come questa”.
Il cortometraggio “A domani” è nato dal progetto “La voce dei giovani – Nisida”, che vede la collaborazione tra Comune di Napoli, Giffoni Innovation Hub, Giffoni Experience e l’istituto penale per minori di Nisida, ed è co-prodotto da Mad Entertainment e Gabbianella.
Sul palco, con il primo cittadino, per raccontare il percorso di avvicinamento al linguaggio cinematografico e alla scrittura creativa, Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco di Napoli per l’industria musicale e l’audiovisivo, Paolo Spada, coordinatore area pedagogica istituto penale per minorenni di Nisida, e il regista Emanuele Vicorito.
“La voce dei giovani – Nisida” ha coinvolto i detenuti minorenni dell’istituto penitenziario con l’obiettivo di produrre un cortometraggio per raccontare Napoli attraverso le loro storie.
Negli ultimi mesi i ragazzi hanno potuto partecipare a otto lezioni tenute da Emanuele Vicorito, regista di “Un po’ per uno”, cortometraggio ispirato a “La voce dei giovani: Napoli” e presentato al Giffoni Film Festival 2023. Le lezioni, organizzate dalla Unit Academy di Giffoni Innovation Hub, hanno compreso analisi filmiche, incontri formativi e un corso di scrittura creativa per sviluppare il soggetto diventato uno short movie.
“Quest’anno ci siamo superati. Avevamo delle buone aspettative, ma il prodotto nato da “La voce dei giovani – Nisida”, le ha superate tutte – ha evidenziato Antonino Muro, founder e Cvo Giffoni Innovation Hub -. Siamo orgogliosi del risultato ottenuto e della partnership con il Comune di Napoli e con il sindaco Manfredi, che ha dimostrato nuovamente grande lungimiranza puntando sulla promozione del linguaggio cinematografico per parlare ai giovani e, come fa Giffoni da sempre, dargli voce”.

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Gemellaggio Caivano – Barcellona, ragazzi spagnoli ospiti dell’associazione “Un’infanzia da vivere”

Barcellona chiama, Caivano risponde. Resteranno cinque giorni a Caivano i ragazzi dell’Opera corporativa dell’Opus Dei di Barcellona arrivati oggi in Italia: saranno accolti dai volontari dell’associazione “Un’infanzia da vivere” e si dedicheranno ad una serie di attività ludiche e sportive, coordinati dal responsabile del settore sportivo e scolastico.
Ma i giovani di Barcellona, insieme a quelli di Caivano, saranno impegnati anche in un’altra importante iniziativa: “liberare” Villa Andersen, la villa comunale nel cuore del Parco Verde. Si tratta di un polmone verde di 9000 metri quadrati, una zona abbandonata da decenni e oggi ritrovo di tossicodipendenti e balordi, nei pressi della quale vi sono 130 abitazioni con circa 500 bambini.

Villa Andersen non è stata interessata dalle recenti attività di riqualificazione e i ragazzi italiani e spagnoli, con gli attrezzi messi a disposizione dalla cooperativa multiservizi “Nessuno resti solo”, si adopereranno per ripulire e liberare l’ingresso.
Da tempo l’associazione “Un’infanzia da vivere” è in contatto con l’Opera corporativa dell’Opus Dei di Barcellona, grazie al dottor Roberto Milano.

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Approvato il pacchetto di semplificazioni per il Terzo settore

Si tratta di importanti modifiche che coinvolgono diversi ambiti. Tra queste, attività diverse e sponsorizzazioni, personalità giuridica, bilancio, possibilità di delega nel registro unico nazionale del Terzo settore, rapporti di lavoro e tanto altro ancora.
Qui l’articolo completo da cantiereterzosettore.it

Approvato il pacchetto di semplificazioni per il Terzo settore

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