Marigliano, in 1000 corrono per San Sebastiano

E’ una delle gare podistiche più attese e partecipate della Campania: ecco perché a Marigliano il 12 gennaio 2025 arriveranno 1000 atleti. Provengono dall’intera regione, ma non mancano iscritti residenti sull’intero territorio nazionale e perfino all’estero. Valenza sportiva ed agonistica rilevante, rafforzata anche dal sentimento di appartenenza della comunità di Marigliano: l’evento segna, infatti, l’avvio delle iniziative legate alla festa del santo patrono che cade il 20 gennaio: la gara si chiama “Corri per San Sebastiano” e le magliette che saranno indossate dagli atleti contengono l’immagine del martire della fede cristiana oltre che quella del campanile della chiesa di Santa Maria delle Grazie. Giunto alla quarta edizione, l’appuntamento sportivo da quest’anno sarà anche l’occasione per ricordare un atleta scomparso: è per questo che è stato definito “Memorial Giovanni Simonelli”.

Promossa dal gruppo podistico “International Security Service” con il patrocinio dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Peppe Jossa, la competizione si svolgerà sotto l’egida della Fidal, Federazione Italiana Di Atletica Leggera. Il percorso misura 10 chilometri e si snoderà lungo le seguenti strade che saranno attraversate due volte: corso Umberto I, corso Campano, via Caliendo, via San Sebastiano, via Giannone, via Macello, via Nuova del Bosco, via Dante Alighieri, via San Francesco, via S. Elisabetta d’Ungheria. Lo start è previsto per le 9 di domenica mattina con il nastro di partenza sistemato all’altezza di piazza Municipio. “Siamo solo alla quarta edizione della nostra manifestazione, ma – spiega il presidente del gruppo podistico, Felice Buglione – siamo già diventati un riferimento sul calendario non solo regionale e nazionale. Gli atleti nostrani, infatti, ormai ci scelgono ad occhi chiusi, tant’è che le iscrizioni hanno raggiunto in pochi giorni il limite dei 1000 iscritti. Mi piace segnalare anche la presenza dell’astro nascente sloveno Vid Botolin che ha scelto proprio la nostra gara per cercare di battere il record sloveno sulla distanza. Tutto questo è possibile grazie ad una macchina organizzativa ormai collaudata, ma anche e soprattutto grazie alla partecipazione ed alla collaborazione dei cittadini di Marigliano che invito anche quest’ anno ad essere presenti.”

“La gara podistica che ospiteremo domenica – sottolinea il sindaco Peppe Jossa – conferma la vocazione sportiva della città di Marigliano che coltiva talenti ed alimenta numerose discipline nelle quali le associazioni e le formazioni eccellono conseguendo brillanti risultati. E’ per questo che siamo sempre pronti a sostenere progetti ed iniziative che rafforzano il nostro ruolo di punto di riferimento territoriale. Il legame con il culto del nostro santo patrono è poi un ulteriore valore aggiunto perché contribuisce ad alimentare sentimenti che vanno oltre il credo religioso e che sono alla base dell’impegno e della responsabilità di ciascuno nella sfera privata ed in quella sociale”.
“Non è trascurabile – aggiunge poi Jossa – nemmeno il risvolto positivo per nostre attività commerciali che in termini di presenze in città viene generato da una manifestazione così imponente”.

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Il saliscale non ha il collaudo: Gennaro è prigioniero in casa sua

Non può uscire di casa per andare in ospedale e curarsi a causa di un dettaglio importante: il saliscale necessario per il suo trasporto, seppur installato, è ancora senza collaudo e dunque inutilizzabile. La storia ha per protagonista, suo malgrado, Gennaro Zanfardino, 21enne residente nel quartiere napoletano di San Pietro a Patierno. A causa di una meningite contratta quando aveva soltanto 5 mesi, il ragazzo convive con una tetraparesi spastica che l’ha reso invalido al 100% costringendolo su una sedia a rotelle.

LA STORIA – Gennaro non deglutisce, si nutre grazie a una Peg e soffre sovente di convulsioni e attacchi pesanti di tosse. La sua condizione ha costretto i suoi genitori per anni a trasportarlo in spalla dal terzo piano del proprio appartamento di via Paternum 78 per ogni esigenza di spostamento. Per questo motivo «dopo quattro anni di richieste al Comune di Napoli – denuncia Antonia De Luca mamma del giovane – appena un paio settimane fa siamo riusciti a farci installare nel palazzo un saliscale per mettere un comodo spostamento di Gennaro. E questo grazie all’impegno del consigliere della Settima Municipalità Giuseppe Pistone e del parroco di San Pietro a Patierno don Francesco Cimmino». Sembra una piccola grande svolta, in realtà c’è una beffa che pesa come un macigno. «Il collaudo non è mai avvenuto. I tecnici ci avevano assicurato che sarebbero bastati due o tre giorni ma da allora nessuno si è fatto più vivo. Siamo preoccupati perché Gennaro deve recarsi al più presto al Cardarelli per delle cure e senza il saliscale non può praticamente uscire di casa».

 

L’APPELLO – L’opzione, seppur scomoda, di portarlo in braccio come avveniva prima può essere ancora valida? Antonia risponde di «no» spiegandone i motivi. «La ringhiera delle scale dopo l’installazione dei sostegni del saliscale si è ristretta, la sedia a rotelle che prendevamo prima in braccio non ci passa. Non c’è più spazio. Si rischia di rimanere incastrati e Gennaro può farsi male, come stava accadendo soltanto pochi giorni fa». È sempre mamma Antonia a raccontare.  «Io e mio marito avevamo trasportato in braccio con la sedia a rotelle Gennaro per recarci da mia madre, che vive sempre nel nostro palazzo. Avremmo dovuto fare solo poche rampe di scale, ma proprio in virtù degli spazi angusti delle scale nostro figlio ha rischiato di cadere. Abbiamo rinunciato per paura». Intanto Gennaro non può attendere troppo per le cure al Cardarelli. Antonia De Luca conclude lanciando un appello: «Devo prenotare quanto prima le visite e in ospedale. Se il Comune non ci dà un segnale tangibile per il collaudo, dovremmo rinunciare ad andarci costringendoci, ancora una volta, a ricorrere a cure domiciliari private. Abbiamo bisogno di auto».

di Antonio Sabbatino

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Presentazione del Libro “Selvatico Invisibile” di Maddalena Ceglia

Alle 18 di lunedì 13 gennaio – nella biblioteca “Guido Giustiniani” del Convento di Sant’Antonio, nell’ambito della rassegna “InChiostri Letterari”, sarà presentato il libro “Selvatico Invisibile” la prima raccolta di poesie di Maddalena Ceglia edita da Affiori.

“Selvatico Invisibile” ci invita a esplorare le profondità della nostra esistenza, a riscoprire la bellezza nelle piccole cose e a tornare a noi stessi attraverso le parole. Le poesie di Maddalena Ceglia fungono da incantesimi che ci guidano attraverso l’incompiuto e le trame invisibili del destino, portandoci a riflettere sulla grazia dei giorni e sul potere della memoria.

Maddalena Ceglia, anastasiana, è una blogger letteraria con una passione per la scrittura che l’ha portata a essere finalista al Concorso Artistico Letterario di Tempra Edizioni nel 2020. La sua poesia “Traduco dal dolore” è inclusa nell’antologia “Resilienza. Omaggio a Frida Kahlo”. All’evento dialogheranno con l’autrice i giornalisti Daniela Spadaro e Roberto Sdino, interverranno per i saluti il sindaco di Sant’Anastasia Carmine Esposito e l’assessore alla Cultura, Veria Giordano.

“La poesia di Maddalena Ceglia – dice il sindaco Esposito –  è un invito a guardare oltre l’ordinario e a trovare la meraviglia nella quotidianità. Siamo orgogliosi di accogliere una voce così autentica e profonda”.

“Selvatico Invisibile” – dice l’assessore Giordano – rappresenta una risorsa preziosa per i nostri giovani e per tutti coloro che cercano di connettersi con le loro emozioni. La cultura è un elemento fondamentale per la crescita della nostra comunità, e siamo entusiasti di sostenere iniziative come questa. Vi invitiamo a unirvi a noi per una serata di poesia, riflessione e condivisione, dove la scrittura di Maddalena Ceglia prenderà vita attraverso la lettura delle sue opere e il dialogo con il pubblico”.

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“Alle radici dell’aggressività”, convegno a Torre Annunziata

Si tiene domani, 11 gennaio, a partire dalle 9,30 a Torre Annunziata (Napoli) presso Villa Tiberiade in via Prota, 69, il convegno organizzato dal Consiglio centrale di Napoli della Società di San Vincenzo De Paoli, sul tema “Svelare le radici dell’aggressività. Costruire una cultura della non violenza”. Un viaggio alla scoperta del preoccupante fenomeno dell’aumento degli episodi di violenza, soprattutto tra i giovani.

All’incontro partecipano:

Carmela Palmese presidente Consiglio Centrale di Napoli della Società di San Vincenzo De Paoli.

Maria Rita Parsi, psicoterapeuta, psicopedagogista, già membro del Comitato Onu per i diritti dei minori.

Don Ettore Cannavera, psicologo, psicoterapeuta e pedagogista, fondatore della Comunità “La Collina” di Serdiana (Ca).

Don Giuseppe Nurcato, psicologo e formatore del Seminario Arcivescovile di Napoli.

Gianluca Guida, direttore dell’Istituto penitenziario di Nisida.

Modera Elena Scarici, giornalista di Nuova Stagione.

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NOTE SPECIALI PER IL CARNEVALE: EMOZIONI NEL SEGNO DELL’INCLUSIONE A PALMA CAMPANIA

Grande successo per la manifestazione “Note Speciali per il Carnevale”, organizzata dalla Fondazione Carnevale di Palma Campania, presieduta da Nicola Montanino, e tenutasi al teatro comunale.

Dopo i saluti istituzionali dello stesso Montanino e del consigliere comunale Nello Nunziata, delegato alla kermesse, ad animare l’appuntamento sono stati i giovani “speciali” dell’associazione Le Muse per l’Oro che, guidati dal maestro Sergio Sansone, sono stati protagonisti di un apprezzato ed emozionante spettacolo musicale, nel quale ci sono state le simpatiche “scorribande” del popolare comico Angelo Di Gennaro.

Durante l’evento, la Fondazione ha ufficializzato – in vista dell’edizione 2025 del Carnevale di Palma Campania – la partnership con la Lega del Filo d’Oro – Fondazione Italiana per i Sordociechi e con l’ENS (Ente Nazionale Sordi), sezione di Napoli, per intraprendere iniziative inclusive durante i giorni di Festa che si svolgeranno in città tra la fine del mese di febbraio e l’inizio del mese di marzo, fino alla giornata del Martedì Grasso.

A tale proposito, la manifestazione s’è arricchita degli interventi del presidente della Lega del Filo d’Oro, dottor Rossano Bartoli, che ha portato i suoi saluti mediante un video, e dell’educatore Leopoldo Cozzolino, esponente della Lega del Filo d’Oro – sezione di Napoli, presente in sala.

«è stata una manifestazione davvero intensa ed emozionante che consolida il nostro impegno rivolto alle tematiche del Sociale. – ha affermato il presidente della Fondazione Carnevale di Palma Campania, Nicola Montanino – Fare Festa significa anche prestare attenzione all’inclusione, perché tutti possano essere parte attiva della fantastica vetrina del nostro amato Carnevale, creando un’atmosfera condivisa di magia, divertimento e amicizia».

Al termine della manifestazione, l’organizzazione ha dato vita al sorteggio per l’ordine di uscita delle nove Quadriglie in occasione degli appuntamenti “clou” del Ratto del Gagliardetto, della Messinscena e della Sfilata.

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