14 Gen, 2025 | Comunicare il sociale
Tremila metri quadrati di terreno fertile con vista sul Monte Somma, 15 lotti, trasformati in orti sociali col progetto “Fare comunità” promosso dalla Fraternità della Santa Croce di San Benedetto, proprietaria di un Fondo agricolo in via Santa Maria delle Grazie a Palmentola a Somma Vesuviana. La Guida della Fraternità, Aniello Tuorto Jossa e l’assistente ecclesiastico don Nicola de Sena hanno messo gratuitamente i lotti a disposizione delle persone che ne hanno fatto richiesta rispondendo al bando di assegnazione. Ogni lotto è di circa 80 metri quadri e saranno predisposti tutti i servizi necessari a consentire la coltivazione.
“Nelle nostre città si sta tornando alla coltura dell’orticello, in chi vive tra cemento e traffico, soprattutto nelle giovani coppie, sta riemergendo la volontà di volersi coltivare le proprie cose e avere così ortaggi a km 0”, spiega don Nicola De Sena che è anche sacerdote in diverse chiese della città e segue anche la Caritas sommese, cui andranno una parte dei prodotti coltivati: un modo concreto per continuare ad aiutare gli altri. Da generosità altra generosità. “La fraternità ha deciso di prendere questo terreno dividerlo in questi lotti e assegnarli, quasi la totalità di ciò che coltivano andrà a loro e una parte la si condivide anche per sopperire alla necessità delle persone più bisognose”, aggiunge, “Un orto sociale che permetterà di riprendere la dimensione contadina delle nostre terre vesuviane che sono state, forzatamente, industrializzate e poi darà la possibilità di vivere la condivisione. Chi, infatti, ha ottenuto il lotto farà parte della Fraternità e quindi anche di questa dimensione comunitaria, noi prevediamo momenti per stare insieme per progettare e ritrovare anche il gusto di creare comunità”.
Un’idea nata da Tuorto Jossa e accolta subito con entusiasmo da don Nicola. “Quando Jossa mi ha parlato di questo progetto mi è subito piaciuto”, afferma don Nicola, “anche perché ha toccato una mia corda personale, da bambino e da ragazzo quando terminava la scuola andavo in campagna con mio nonno. Ho sempre considerato quella in campagna una bella dimensione, mi dispiace non avere più il tempo per farlo, ma è una pratica che consiglio e sono convinto che sia utile per più motivi. Se le persone ci portano i figli, per esempio, potrebbero insegnargli diversi valori oggi quasi perduti, come quello della pazienza, della perseveranza e del fatto che il tempo è un tempo lento e quindi bisogna avere la capacità di saper attendere e vivere gli imprevisti, perché quando si coltiva non tutto va sempre per il verso giusto e anche le condizioni atmosferiche possono non essere clementi. Questo può aiutare a sconfiggere la cultura della fretta e del nervosismo, che oggi incombono, del tutto e subito e quindi mi è piaciuto così tanto il progetto che ho voluto condividerlo nelle parrocchie del decanato ( De Sena a luglio è stato nominato dal vescovo di Nola Francesco Marino nominato decano per il Sesto decanato, ndr) dunque a Somma e Sant’Anastasia”. Infine la presenza degli orti in quel quartiere sarà un modo per creare aggregazione con gli abitanti della zona. “Gli appezzamenti in questione si trovano alle spalle della piccola chiesetta dedicata alla Madonna delle Grazie e quindi potremo usare anche quelle stanze come luogo d’incontro”, conclude don Nicola. Con un insegnamento: tornare alla terra per riscoprire i valori di un tempo.
di Gabriella Bellini
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14 Gen, 2025 | Comunicare il sociale
Con la piantumazione di un albero di quercia sono ufficialmente partiti i lavori del Parco Akeru ad Acerra, un’oasi verde di 67mila metri quadrati, il più grande parco pubblico nell’area nord di Napoli, finanziato con 6 milioni di euro dalla Città Metropolitana di Napoli e ulteriori 2,5 dal Comune di Acerra per un investimento complessivo di 8,5 milioni di euro.
“Il Parco Akeru rappresenta un investimento strategico per la qualità della vita dei nostri cittadini”, dichiara il Sindaco Metropolitano Gaetano Manfredi presente alla cerimonia. “Un’infrastruttura verde che coniuga sport, natura e socialità, destinata a diventare un punto di riferimento per l’intera area nord di Napoli”.
Con lui il sindaco di Acerra Tito d’Errico, il presidente del Consiglio Comunale Raffaele Lettieri, don Cuono Crimaldi, vicario generale della Diocesi di Acerra, qui conosciuto come “don Nello” e alcuni studenti dell’Istituto Superiore “Bruno Munari” di Acerra.
“Un obiettivo strategico importante che proietta la nostra città verso un ruolo centrale di una vasta area della provincia di Napoli. La continuità amministrativa di questi anni ed il proficuo lavoro degli uffici dell’ente, uniti ad una forte sinergia tra istituzioni, porteranno i cittadini di Acerra e quelli dei comuni limitrofi a godere di un polmone verde di circa 60mila metri quadri, con 800 alberi piantumati ed aree attrezzate per lo sport, per gli animali, per le famiglie. Lavoriamo in maniera ed incessante per la crescita di Acerra e degli acerrani, guardando in una prospettiva che già a breve ci porterà all’apertura della piscina comunale. Investimenti importanti per un governo del territorio responsabile ed efficace” afferma il sindaco di Acerra Tito d’Errico.
“La realizzazione di questo parco, oltre a migliorare la vita dei cittadini acerrani, in quanto parco pubblico di prossimità a ridosso del centro della città e pertanto fruibile da tutta la popolazione, avrà anche un impatto positivo in termini di sostenibilità perché migliorerà il bilancio ambientale della nostra città. Tutto questo è frutto di una visione politica di sviluppo del nostro territorio che abbiamo rappresentato in tutti i luoghi istituzionali, a partire dalla Città di Acerra, dalla Città Metropolitana di Napoli e in Regione Campania” afferma il presidente del Consiglio comunale di Acerra Raffaele Lettieri.
Caratteristiche e Strutture
Il nome del parco, “Akeru”, riprende l’antica denominazione osca della città di Acerra, sottolineando il forte legame con le radici storiche del territorio. Il parco integrerà diverse aree funzionali: una pista ciclabile di un chilometro con illuminazione dedicata, percorsi pedonali per un chilometro, dotati di aree di sosta, aree gioco inclusive, con particolare attenzione ai bambini con autismo, una pista di atletica regolamentare, due campi di calcetto regolamentari, un campo da basket, tre aree fitness attrezzate per diverse fasce d’età, aree cani recintate e attrezzate, tre parcheggi per oltre 100 posti auto. Il Parco, recintato e videosorvegliato, costituirà il grande polmone verde per la città di Acerra, uno spazio ricreativo a 360 gradi a contatto con la natura, il posto ideale dove praticare attività sportive, andare in bicicletta o semplicemente passeggiare. Termine previsto per i lavori: 24 mesi.
Sostenibilità Ambientale
Il progetto, sulla base di un attento studio agronomico, prevede un importante intervento di forestazione urbana con la piantumazione di 800 nuovi alberi di alto fusto, selezionati tra specie autoctone: querce, lecci, tigli e platani. L’irrigazione sarà garantita da un sistema di recupero delle acque piovane.
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14 Gen, 2025 | Comunicare il sociale
Sabato 18 gennaio, ore 20.00 e domenica 19 gennaio ore 18.00, il Teatro Civico 14 di Caserta diventa specchio delle sfide contemporanee con Il Viaggio di Nabil, diretto da Stefano Amatucci, con l’adattamento teatrale di Fabio Pisano. Lo spettacolo tratto dal poemetto di Daniele Virgillito, vede sul palco Lorenzo Sarcinelli, Gianluca Pugliese, Vladimir Randazzo e Antonio Ciorfito. Gli interpreti danno voce e corpo a una narrazione intensa, accompagnata dalle musiche di Vito Ranucci. La trama segue Nabil, un giovane studente egiziano, nel suo viaggio su un barcone clandestino diretto in Sicilia. Il suo scopo è ritrovare Yara, la ragazza siriana fuggita in Italia con la famiglia, ma il tragitto si trasforma in un’esperienza drammatica e collettiva, in cui ogni passeggero porta con sé una storia di fuga e di speranza. I biglietti, al costo di €12 (intero) e €10 (ridotto per under 30, over 65 e convenzionati), sono disponibili online su www.teatrocivico14.it
Lo spettacolo Il Viaggio di Nabil si distingue per la capacità di fondere il dramma del viaggio migratorio con una potente resa teatrale. La messinscena si configura come un’esperienza in cui la recitazione e la musica si uniscono per amplificare l’emozione e il messaggio, con un linguaggio evocativo. Al centro della scena, le vicende di Nabil e dei suoi compagni si intrecciano con temi universali come la speranza, la lotta per la sopravvivenza e la ricerca di una nuova vita. Sul barcone, il giovane studente egiziano incontra personaggi provenienti da varie parti dell’Africa e dell’Asia, ciascuno in cerca di salvezza e di un futuro migliore. Incontra Alif, un ragazzino senegalese di otto anni che indossa una maglia di Messi, regalatagli dal fratello; Bashir, un ragazzo pakistano il cui padre morì otto anni prima intrappolato nel fondo di un barcone; Mingo, scampato ad un agguato.
Il Viaggio di Nabil si presenta non solo come un’opera teatrale, ma come un’esperienza collettiva che invita il pubblico a riflettere su storie spesso ignorate, con l’obiettivo di risvegliare empatia e consapevolezza. A tal proposito le parole di Stefano Amatucci: «Mi piace paragonare il testo a una piccola Odissea contemporanea, in cui Nabil, giovane migrante, affronta mostri umani e calamità naturali per ritrovare la sua amata Yara. L’opera tocca temi caldi dell’attualità con i toni dell’epica, e restituisce un’immagine umana complessa, sfaccettata, sorprendente».
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14 Gen, 2025 | Comunicare il sociale
Oltre 1.500 studenti formati in sette incontri: sono i numeri del roadshow #siisaggioguidasicuro dell’anno scolastico e accademico 2024/2025, campagna di formazione e sensibilizzazione alla guida sicura per gli studenti delle scuole secondarie e delle università del territorio campano, promosso dalla Regione Campania, ANCI Campania in collaborazione con l’Associazione Meridiani, con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, la collaborazione del personale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli, delle Forze dell’Ordine, con il partenariato di Enti, Fondazioni e Associazione di categoria e la media partnership di Rai Campania, Rai Pubblica Utilità e Rai Radio Live Napoli.
Mercoledì 15 gennaio alle ore 09:30, sarà l’Accademia dell’Aeronautica di Pozzuoli ad ospitare l’ottava tappa del roadshow #siisaggioguidasicuro. I saluti affidati al Gen. D. A. Luigi Casali, Comandante dell’Accademia Aeronautica, Ada Minieri, Vicepresidente Associazione Meridiani e Segretario Ordine Ingegneri di Napoli, Ettore Acerra, Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Gianfranco Coppola, Presidente Unione Stampa Sportiva Italiana, Carlo Marino, Presidente ANCI Campania e Franco Picarone, Presidente Commissione Bilancio della Regione Campania, precedono gli interventi di Luigi Massa, Amministratore Delegato Tangenziale di Napoli, Valter Brunetti, Magistrato e componente seminario giuridico ACI, Filomena Donato, Direttore vicedirigente Vigili del Fuoco Comando di Benevento – Referente ANVVF, Magg. Andrea Centrella, Comandante Nucleo Radiomobile Carabinieri di Napoli, Alfonso Montella, Professore Sicurezza Stradale UniNA Federico II – Presidente Cts “Sii Saggio, Guida Sicuro”. La testimonianza è affidata a Graziella Viviani, Presidente dell’Associazione “Sotto gli occhi di Elena”. Modera l’incontro Gino Aveta, autore televisivo e radiofonico.
Dalla sua prima edizione il roadshow #siisaggioguidasicuro ha incontrato e sensibilizzato ad oggi oltre 40 mila studenti delle scuole secondarie e degli atenei della regione Campania. La formazione dei giovani è un investimento per il futuro del Paese e l’azione di educazione stradale e sensibilizzazione sui temi della sicurezza stradale del progetto “Sii Saggio, Guida Sicuro” è in linea con le strategie di azione del Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030 e dell’EU Road Safety Policy Framework 2021-2030. L’obiettivo del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale è la riduzione del 50% dei morti dal 2019 al 2030 ma i dati Istat mostrano che siamo ben lontani da raggiungere l’obiettivo del Piano della Sicurezza, con 3.039 morti in Italia e 220 morti in Campania nel 2023. Rispetto all’obiettivo, nel 2023 si sono verificati 572 morti in più (+23%) in Italia e 47 morti in più (+27%) in Campania. Nelle provincie di Avellino, Napoli e Salerno i morti nel 2023 sono aumentati rispetto al 2019. Per contribuire al miglioramento della sicurezza stradale, gli incontri sono finalizzati a educare e sensibilizzare i giovani a comportamenti responsabili e corretti per una guida sicura, con uno specifico focus su pedoni, ciclisti, utenti di monopattini elettrici e motociclisti, che rappresentano gli utenti deboli della strada e costituiscono più della metà dei morti. Gli incontri, infatti, rendono gli studenti parte attiva del progetto stimolando la loro creatività attraverso la partecipazione al concorso di idee Inventa una soluzione per la sicurezza stradale. Gli studenti possono presentare foto, video, disegni, canzoni, testi con commenti e altre idee originali per partecipare al progetto. Da quest’anno il roadshow #siisaggioguidasicuro affronta anche la tematica della sicurezza sul mare con l’ausilio di esperti della Guardia Costiera.
Alla prima fase relativa agli incontri e alla formazione segue, secondo il metodo che accompagna sin dalla prima edizione del progetto, una manifestazione conclusiva e di premiazione degli elaborati all’interno del “Villaggio Sii Saggio, Guida Sicuro”, realizzato con il contributo delle Forze dell’Ordine, Enti, Ordini, Fondazioni e Associazione di categoria che ospiterà testimonial del mondo televisivo, dello spettacolo e dello sport, che si terrà quest’anno il prossimo 7 maggio nella città di Salerno.
Nel corso degli incontri gli studenti sono coinvolti emotivamente con la testimonianza diretta di chi ha vissuto la tragica perdita di persone care in incidenti stradali. Di impatto e grande sensibilità, il cortometraggio sulla sicurezza stradale realizzato per l’undicesima edizione del #siisaggioguidasicuro dalla Filmit con la partecipazione del collettivo comico “Vico Alleria” capitanato da Emanuel Ceruti, Peppe Ventura e Paco de Rosa, che viene proiettato nel corso delle tappe formative.
Previste per questa edizione oltre 34 incontri formativi e divulgativi del roadshow #siisaggioguidasicuro secondo una priorità basata sull’incidentalità registrata sulle tratte stradali di competenza delle Amministrazioni comunali del territorio campano.
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14 Gen, 2025 | Comunicare il sociale
La Fondazione Valenzi come negli scorsi due anni ha emanato il bando che seleziona 4 risorse in servizio civile, in accordo con AMESCI, per il progetto “La cultura è una festa” settore “Patrimonio storico, artistico e culturale – Tutela e valorizzazione dei beni storici, artistici e culturali”.
L’obiettivo del progetto è quello di coinvolgere la comunità locale in molteplici attività con il fine di tutelare e valorizzare radici e identità locali per recuperarne ed espanderne il valore di inclusione e coesione sociale, nonché il valore identitario della cultura. Il progetto prevede di coinvolgere la comunità attraverso una vasta gamma di attività culturali ed artistiche che si adattano alle esigenze e alle preferenze della cittadinanza.
Requisiti per partecipare:
• Età compresa tra i 18 e i 28 anni
• Presentare domanda entro le ore 14:00 del 18 febbraio 2025
• Disporre di uno SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) per accedere al portale di candidatura
Per ulteriori specifiche sui requisiti consultare direttamente Bando sul sito del Dipartimento delle Politiche Giovanili.
Per presentare la candidatura, accedi al sito del Servizio Civile Universale e compila il modulo online selezionando il progetto
“La cultura è una festa”.
Leggi attentamente il bando rispetto ai requisiti e modalità di partecipazione e ai criteri di selezione.
Per approfondire si rimanda al sito web.
L’articolo Servizio civile in Fondazione Valenzi proviene da Comunicare il sociale.