11 Mar, 2025 | Comunicare il sociale
Il “Cerchio in cui le promesse si avverano” è un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano non solo intraprendere un cammino di recupero, ma vedere concretizzarsi le proprie speranze e obiettivi.
A.A., da sempre impegnata nel supporto reciproco tra chi affronta il problema dell’alcolismo, ha trovato nel Cerchio un potente motore di cambiamento. All’interno di questo “Cerchio”, ogni promessa fatta è una promessa che si rafforza ogni volta che viene condivisa, e ogni membro è chiamato non solo a migliorare sé stesso, ma anche a contribuire alla crescita degli altri.
Nel prossimo incontro dei gruppi A.A. Zona Partenope, che avrà luogo il 22 e 23 marzo, ci sarà la possibilità di esplorare insieme come le promesse possano diventare realtà concrete, grazie alla forza dell’unione, della fiducia e del supporto reciproco. Tra le varie attività, seminari, tavole rotonde con i professionisti della sanità pubblica e testimonianze dal vivo dei partecipanti che avranno l’opportunità di condividere esperienze, riflessioni e strategie per affrontare le sfide quotidiane con nuove energie.
Dettagli dell’evento:
– Data: 22-23 marzo 2025
– Orario: sabato dalle ore 9.00 alle ore 18.00; domenica dalle ore 9.30 alle ore 12.30
– Luogo: Grand Hotel Moon Valley, Corso Caulino 5, Seiano (NA);
– Organizzatore: A.A. Zona Partenope Area Campania
Sabato 22 marzo ore 15: 30 Tavola rotonda: Strade che si incontrano.
Intervengono: Dott. Antonio Trabasso Dirigente Psicologo-psicoterapeuta Clinica Villa Dei Fiori (NA); Dott.ssa Eva Orlando Psicologo-psicoterapeuta Ser.d Battipaglia (SA);
Dott.ssa Adriana Napoletano Dirigente Psicologo-psicoterapeuta Ser.d Cava dei Tirreni (SA);
A.A. è pronta ad accogliere chiunque voglia unirsi al Cerchio delle promesse mantenute, per intraprendere un viaggio di recupero, crescita e realizzazione personale
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10 Mar, 2025 | Comunicare il sociale
“La recente autorizzazione da parte della Commissione Europea alle norme fiscali previste dal Codice del terzo settore rappresenta un traguardo fondamentale per il nostro Paese. Questo passo avanti fornisce finalmente agli enti del terzo settore (Ets) un quadro fiscale chiaro e stabile, riconoscendo il loro ruolo cruciale nella promozione del bene comune e nella coesione sociale. È sempre più vicino quindi il completamento della Riforma del terzo settore, avviata con la legge delega del 2016, che mira a sostenere l’autonoma iniziativa dei cittadini valorizzando il principio di sussidiarietà sancito dalla nostra Costituzione” dichiara Chiara Tommasini, presidente di CSVnet, l’associazione nazionale che riunisce i 49 Centri di servizio per il volontariato italiani (Csv).
“Come sistema dei Csv esprimiamo profonda soddisfazione per l’autorizzazione delle norme fiscali del Codice del terzo settore da parte della Commissione Europea. Questo risultato è il frutto di un impegno condiviso con costanza tra Governo – a cui va il nostro sentito ringraziamento – istituzioni, volontariato e terzo settore che hanno permesso di garantire anche un ambiente normativo più certo e favorevole per gli enti che operano quotidianamente al servizio delle nostre comunità.
Con un quadro fiscale finalmente definito, gli Ets potranno pianificare con maggiore efficacia le proprie attività, continuando a contribuire in maniera determinante al bene comune e ai bisogni della collettività nel nostro Paese” conclude la presidente Tommasini.
CSVnet associa i 49 Csv attivi in Italia, che con 300 punti di servizio e l’aiuto fornito da oltre 700 addetti supportano quasi 50mila realtà soprattutto piccole e poco strutturate, circa 1.600 tra enti pubblici e altri soggetti e 135mila cittadini, raggiunti dalle attività di promozione del volontariato. www.csvnet.it
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10 Mar, 2025 | Comunicare il sociale
Arriva ad Avellino – dopo Milano, Genova, Bologna, Torino e Napoli – la campagna itinerante di Legambiente “Citta2030, come cambia la mobilità” che ha l’obiettivo di promuovere una mobilità sostenibile per rendere le nostre città più vivibili e sicure. Volontari e volontarie, alunni e alunne dell’Istituto Comprensivo Regina Margherita si sono dati appuntamento a Piazza Garibaldi con laboratori didattici e attività esperienziali sulla mobilità sostenibile e dove Legambiente ha presentato la scheda sulla mobilità in città, con dati e proposte per un futuro più sostenibile e accessibile per tutti.
“Abbiamo scelto Piazza Garibaldi – ha commentato Antonio Di Gisi Presidente di Legambiente Avellino – un’area pedonale temporanea istituita per sperimentare la creazione di una “strada scolastica”. Le ‘strade scolastiche’ rappresentano un fondamentale strumento per potenziare la sicurezza in prossimità di punti critici come le aree intorno agli istituti scolastici, ma sono anche utili strumenti per diminuire le emissioni inquinanti derivate dalla sosta e il transito dei veicoli privati durante l’entrata e l’uscita degli alunni e, in generale, per promuovere una diversa visione dello spazio urbano”.
Traffico, incidentalità e trasporto pubblico. Seppur non si registrano superamenti del limite medio annuale degli inquinanti, Avellino è ancora distante dagli standard fissati dalla prossima direttiva sulla qualità dell’aria. Il capoluogo campano, infatti, ha solo 5 anni per ridurre del 5% i livelli di PM10 presenti nell’aria mentre più critica la situazione per quanto riguarda il Pm2,5 dove è necessario ridurre del 40% i livelli per il 2030. Ad Avellino ancora troppo alto il tasso di motorizzazione dove si registra un lieve incremento rispetto all’anno precedente con 66/100, con un parco veicolare di oltre 34.327 autovetture, di cui quasi il 30% a gasolio e con una quota consistente di veicoli Euro4 e Euro5 a benzina (Aci 2023). Calato sensibilmente il conto dei sinistri registrato, con una riduzione del 43%, passando da 4,7 (report 2024) a 2,6. L’obiettivo del Piano nazionale Sicurezza Stradale è il loro dimezzamento al 2030.
In lieve aumento la domanda di trasporto pubblico, seppur ancora troppo bassa, rispecchiando il predominio dell’auto privata nel modal share cittadino. Aumenta anche l’aliquota di bus elettrici in forza al TPL, grazie ai nuovi 5 bus elettrici entrati in servizio a dicembre 2024 nella flotta di Air Campania. Raddoppiati i percorsi ciclabili rispetto ai rilevamenti dello scorso anno. Un dato certamente positivo, seppur persista la mancanza di una pianificazione in grado di collocare la mobilità attiva in un perimetro ben definito, generando attrattività verso gli spostamenti in bici e garantendo maggiore sicurezza ai cittadini che vorrebbero muoversi sulle due ruote. Infatti, la città ancora non ha un suo PUMS, seppur è recente l’approvazione di un atto di indirizzo in cui si definisce la volontà di investire sulla mobilità attiva.
Sul fronte della sicurezza si registra un’importante novità, rappresentata dalle 14 nuove zone30 delimitate da varchi. Queste zone sono collocate principalmente nel centro cittadino ed è necessario un loro incremento a ridosso di punti sensibili, soprattutto quelli interessati da problemi di sicurezza stradale. LA ZTL (Zona a Traffico Limitata) coinvolge solo Corso Vittorio Emanuele e tratti di vie limitrofi, poco più di un passeggio, e rappresenta una piccola testimonianza di come potrebbe trasformarsi la città, se opportunamente disegnata e rivissuta. Da giugno a settembre e solo nell’orario serale (circa dalle 20 alle 01) viene attuata la ZTL anche nel centro storico. Questo ha causato molte polemiche a causa della segnaletica poco visibile (ma a norma) e delle numerose multe elevate. Vulnus importante è la sharing mobility. Infatti, in città non è operativo nessun servizio di sharing in grado di garantire la possibilità di muoversi senza auto privata sulle brevi distanze, evitando l’onere del parcheggio, i costi dell’auto e il tempo speso nel traffico, o di poter immaginare percorsi intermodali. Gli attuali vettori elettrici della micromobilità, quali monopattini ed e-bike, potrebbero rendere praticabile una mobilità alternativa anche a persone meno allenate o permettere di superare i dislivelli.
“Avellino – aggiunge Antonio Di Gisi – non ha ancora avviato concretamente la transizione alla mobilità sostenibile, ma soprattutto procede troppo lentamente sulle politiche complessive verso la “città 30”. Avellino non è una metropoli tentacolare: potrebbe essere completamente attraversata in 15-20 minuti percorrendo una pista ciclabile o strade poco trafficate. Ma manca di polarità urbane, di servizi decentrati, di un disegno dei percorsi pedonali e ciclabili, che rendano accessibile sia i servizi che i quartieri della città”. Continua la nota dolente sul fronte del trasporto extraurbano, dove persegue il fermo della stazione ferroviaria, privando un capoluogo di un importante infrastruttura di collegamento per lavoratori e studenti, che possono far conto solo sull’auto privata e sui servizi di bus dalle principali località urbane (Napoli, Roma). È inaccettabile che Avellino sia ancora tagliato fuori dal servizio ferroviario e non si può immaginare un futuro in cui gli unici servizi di trasporto extraurbano siano quelli offerti dalle società dei bus”.
Città2030: come cambia la mobilità è un viaggio in 20 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere una mobilità green e per favorire la creazione di centri urbani più vivibili. La campagna prende in esame il percorso che i principali capoluoghi italiani hanno intrapreso per arrivare pronti alle scadenze del 2030, come la nuova direttiva sulla qualità dell’aria, il taglio delle emissioni così come previsto dal Fitfor55 e il dimezzamento delle vittime della strada. Dopo Avellino (10/03), la campagna continuerà il suo viaggio con le ultime tappe a Trieste (12/03), Reggio Calabria (13/03), Brindisi (14/03) e a Roma (17-18/03).
Legambiente lancia anche per quest’anno la petizione online “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” con la quale chiede al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada. Firmala anche tu
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10 Mar, 2025 | Comunicare il sociale
La musica come strumento di resistenza, denuncia e libertà. È questo il messaggio che il gruppo Manà Musique 5et porterà in scena il 15 marzo alle ore 21.00 presso la Chiesa dei Musici in Piazzetta Ecce Homo, Napoli, con un concerto dal titolo evocativo: “La Musica è Voce, è Protesta, è Libertà”, promosso dall’associazione Jam Jazz Art Music.
L’evento, pensato come un forte richiamo alla giustizia e alla lotta contro ogni forma di violenza, vedrà sul palco Alessandra Vitagliano (voce), Giulio Martino (sassofono), Luciano Saiano (chitarra), Vincenzo De Falco (chitarra) e Fulvio Gombos (contrabbasso).
Nato nel 2022 da un’idea di Luciano Saiano e Vincenzo De Falco, il progetto Manà Musique si distingue per il suo sound acustico raffinato e coinvolgente. La formazione, che si esibisce in diverse combinazioni (trio, quartetto, quintetto), propone un repertorio che spazia dalla chanson française della Parigi bohémienne, all’ironia dello swing italiano, fino alle sonorità avvolgenti del jazz manouche.
Il concerto sarà un viaggio musicale capace di emozionare e far riflettere, ispirato dal brano “Meglio stasera”, il cui testo richiama il celebre carpe diem di Orazio: “Meglio stasera, che domani o mai.
Domani chi lo sa, quel che sarà?”
Un inno alla vita, al coraggio di esprimersi e alla forza di trasformare il dolore in cambiamento.
Un appuntamento imperdibile per chi crede nel potere della musica come voce della libertà.
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