13 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
Lo Spartak San Gennaro, la squadra napoletana composta dai giovani dei quartieri popolari della città a cui viene data un’opportunità di coltivare il proprio talento, ha omaggiato nel pomeriggio di giovedì con un evento al Parco Ventaglieri di Montesanto la memoria di Mohammed Al Sultan e suo fratello Bahaa, rispettivamente allenatore e giocatore dell’Al Haddaf Team di Gaza con cui la compagine napoletana è gemellata. Un raid dell’esercito israeliano dello scorso 16 maggio ha ucciso l’allenatore 23enne della squadra palestinese e il calciatore 14enne, fratello del tecnico. Per onorare la memoria dei giovani e delle altre vittime della carneficina nella Striscia. I ragazzi della squadra e semplici cittadini hanno portato al campetto del Parco nel cuore del centro storico di Napoli fiori, realizzato quadri, disegni, illustrazioni e indossato magliette per rinsaldare il gemellaggio e partecipare al dolore della famiglia Al Sultan e della loro squadra.
A supportare l’iniziativa realtà come il Centro Culturale Handala Ali, Associazione Sanabel – Spighe di solidarietà per Gaza, Lo Sgarrupato, Tatreez_Napoli, Centro Stelle sulla Terra – Educativa territoriale ed altre. Nel corso della commemorazione, i bambini napoletani hanno messo a frutto la loro creatività partecipando a laboratori per la realizzazione di papaveri rossi di cartapesta. Clou della serata con alcuni tornei giocati di calcio giovanile e l’installazione di una targa per Mohammed e Bahaa e in supporto dell’Al Haddaf Team, del quale alcuni rappresentanti furono nei mesi scorsi ospiti proprio a Napoli. Dallo Spartak San Gennaro hanno rimarcano come Mohammed facesse «rotolare un pallone nei vicoli distrutti, contro ogni logica di guerra, contro l’assedio e la paura. Era allenatore, educatore, guida: trasformava il calcio in speranza. Bahaa, suo fratello, giocava con la forza di chi sa che ogni dribbling è un atto di resistenza, ogni tiro in porta è una sfida alla morte che lo circonda. La palla che rotola non è solo un gioco: è la vita che continua, è la libertà che si ostina, è il grido di un popolo che non si arrende». A Gaza, l’aggiunta della squadra partenopea, «si sta consumando un genocidio, sotto gli occhi di tutti, nel silenzio colpevole del mondo. Ma non vogliamo restare in silenzio. Siamo pieni di dolore e di rabbia per ciò che sta accadendo a Gaza e in tutta la Palestina. Per loro, per tutti i bambini e le bambine che resistono, per non dimenticare e per continuare a costruire ponti tra i nostri cuori e quelli di chi vive sotto l’assedio».
di Antonio Sabbatino
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13 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
Estate, voglia di mare, di sole, spiaggia e, soprattutto, voglia di gioco. Un gioco sano, coinvolgente ed inclusivo. Non sempre è facile, mettere insieme tanti bambini e farli giocare insieme in modo sano, distratti come sono dall’abuso di tecnologia. Non sempre è facile per i genitori godersi una giornata al mare senza la preoccupazione di seguire passo passo i propri figli. E, ancora di più, certo non è facile per i piccoli con qualche difficoltà psicomotoria partecipare ai giochi insieme a coetanei senza le stesse difficoltà. Ecco: è proprio per tutto questo che è nato, sull’arenile di Ischitella, la “Repubblica dei bambini”, un progetto ludico-didattico messo a punto dal Mambo Beach Club.
Il nome del progetto richiama l’impegno costituzionale dell’Italia nel promuovere l’educazione e la crescita sociale dei bambini. Per questo la data d’inizio dell’iniziativa avviata sul litorale di Castelvolturno, è stata proprio il 2 giugno, Festa della Repubblica, per una iniziativa che andrà avanti fino a settembre. L’apertura quotidiana del Mambo Land, il parco giochi educativo progettato da quest’anno per rendere “family friendly” una delle più belle porzioni di spiaggia del Litorale Domitio, segna un momento importante per uno dei tratti costieri più affascinanti d’Italia che con i suoi 50 chilometri di lunghezza, ricalcando in parte il percorso dell’antica via Domiziana, unisce Capo Miseno alla foce del Garigliano.
Oltre 100 giorni di attività quotidiana (dal 2 giugno al 28 settembre) specificamente e totalmente dedicata ai bambini all’interno di un parco giochi affacciato sul mare e “custodito” da operatori specializzati in servizi educativi. Tra scivoli, altalene e un mega playground per bambini dai 2 ai 13 anni ci saranno quotidiane attività ludico-motorie (con la rivisitazione delle principali attività sportive) e laboratori didattici (dalla pittura ai playrole di avviamento al teatro).
Non un semplice baby parking, insomma, ma una vera e propria esperienza anche didattica che soddisfa anche i genitori. In spiaggia ci sono i componenti di un gruppo Facebook di genitori separati, riunitisi con i rispettivi figli. C’è il medico, padre single, che ha concluso il turno i notte e nonostante la stanchezza ha condotto il proprio bambino al mare. Ci sono i genitori di un ragazzino autistico che lo vedono coinvolto nei giochi con i suoi coetanei, esattamente come dovrebbe essere sempre e invece non è. Tutti possono godersi il meritato riposo contando proprio sulla specializzazione degli operatori coinvolti nell’allestimento e nel corretto funzionamento della Repubblica dei Bambini.
«Al Mambo Beach – racconta il patron Dionigi Catena – da anni siamo abituati ad accompagnare i servizi di balneazione con un’ampia e variegata offerta culturale che va dal cinema in spiaggia alle serate musicali. Un’offerta che quest’anno sarà finanche rafforzata ma che durante il giorno ed anche in qualche serata speciale si accompagnerà ad un grande presidio ludico didattico dedicato ai bambini, progettato insieme con esperti e studiosi di pedagogia dell’infanzia per il ben-essere dei nostri piccoli ma anche per offrire ai genitori la possibilità di potersi riposare e rilassare». E al Mambo Beach Club l’intesa genitoriale si può sperimentare anche sui campi da gioco. Dal beach soccer al beach volley c’è un’area sport di grandi dimensioni con campi quotidianamente curati nei quali possono sfidarsi gli adulti, i bambini o anche adulti e bambini insieme, perchè, in definitiva, il gioco è una possibilitá di crescita per grandi e piccini, anche in riva al mare.
di Nadia Labriola
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12 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
Nell’ambito delle iniziative promosse dal Patto Educativo per Napoli e
dall’Osservatorio Distrettuale sulla violenza di genere, si terrà ad Afragola, presso la
parrocchia San Giorgio Martire, venerdì 27 giugno – ore 16.30, un’assemblea pubblica; l’iniziativa nasce comerisposta concreta e corale a pochi giorni dal terribile femminicidio di Martina Carbonaro, giovane vittima di una violenza insopportabile e ingiustificabile.
L’incontro vedrà la presenza dell’Arcivescovo di Napoli, Cardinale don Mimmo
Battaglia, della Presidente della Corte d’Appello di Napoli, Maria Rosaria Covelli,
del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Napoli, Aldo Policastro.
Interverranno, inoltre, la sociologa Raffaella Palladino, la direttrice della Caritas di
Napoli, suor Marisa Pitrella, il coordinatore del Patto Educativo, Gennaro Pagano.
L’assemblea sarà un primo passo verso una progettualità più ampia e condivisa,
capace di unire istituzioni civili, realtà educative, comunità ecclesiali e territorio nella
costruzione di una nuova cultura della prevenzione, fondata sul rispetto, sulla parità
di genere, sulla non violenza e sulla cura delle nuove generazioni.
L’impegno contro la violenza di genere non è solo un’emergenza da gestire, ma un
compito educativo da assumere insieme, nella consapevolezza che ogni ferita inflitta
a una donna è una ferita al cuore stesso della nostra umanità.
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12 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
La Rete Stop Biocidio, insieme ai comitati e alle associazioni ambientaliste attive nel territorio noto come Terra dei Fuochi, terrà un incontro sabato pomeriggio presso la sede del Polo della Sostenibilità Ambientale, gestito dall’associazione Let’s Do It Italy, a San Sebastiano al Vesuvio (Na).
L’incontro avrà come oggetto l’analisi della relazione presentata nel maggio scorso dal Commissario Straordinario Giuseppe Vadalà, nominato nel febbraio 2025 per coordinare la bonifica del territorio, a seguito della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha condannato l’Italia per l’insufficiente intervento contro l’inquinamento nella Terra dei Fuochi . Il report evidenzia che il 90% delle bonifiche previste è ancora da attuare ed ora è nelle mani del Governo che dovrà elaborare un piano d’azione concreto.
L’incontro si concentrerà su cinque aree di interesse: terreni agricoli contaminati; rifiuti sversati in superficie; discariche abusive e siti contaminati; salute pubblica; coordinamento istituzionale e partecipazione civica.
L’obiettivo è analizzare le criticità emerse dal report e valutare le opportunità per un’efficace azione di verifica e vigilanza delle politiche governative.
In apertura dell’incontro, il Polo della Sostenibilità Ambientale presenterà la Sala di Monitoraggio dei siti inquinati, cuore pulsante delle attività del progetto. Questa iniziativa mira a raccogliere le segnalazioni di cittadini e ambientalisti riguardo ai luoghi oggetto di sversamenti abusivi, al fine di creare una mappa utile per le bonifiche. Un progetto che, pur avendo solo da qualche mese una sede fisica, rappresenta un modello già consolidato, tanto che Let’s Do It Italy è stata citata nella storica relazione della Cedu sulla Terra dei Fuochi per il contributo offerto nell’individuazione delle zone a rischio.
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12 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
Nell’ambito del progetto Community For Action l’Associazione Sott’e’ncoppa, insieme ai partner, promuove un Patto Educativo di Comunità che mette al centro della comunità educante la Masseria Antonio Esposito Ferraioli come luogo per realizzare iniziative educative.
“Unisciti – scrivono in una nota i promotori – per rafforzare le connessioni tra persone, gruppi, associazioni e istituzioni che vogliono agire concretamente per creare una rete educativa, rafforzare i percorsi di educazione non formale, sostenere la formazione continua di minori e operatori,promuovere la cittadinanza attiva, la giustizia sociale e la legalità democratica. La firma del Patto è un primo passo per: condividere una visione comune, attivare collaborazioni territoriali, valorizzare l’impegno civico”.
Possono aderire gruppi informali, associazioni, cittadine e cittadini, enti pubblici e privati, compila il modulo online dedicato
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