Q8 sceglie Salerno per progetto anti inquinamento del mare

Q8 Sailing for Change prosegue il suo percorso lungo l’intero Stivale, portando risultati concreti che confermano l’efficacia e la solidità del progetto. Un impegno ribadito anche in occasione dell’evento svoltosi il 26 giugno scorso a Salerno, presso l’associazione ASD “Marina”, situata in uno dei porti coinvolti direttamente nell’iniziativa.

All’incontro hanno partecipato rappresentanze istituzionali di rilievo come Sirio Faè, Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Alessandro Chierighini, Comandante sezione operativa Guardia di Finanza di Salerno, e Massimiliano Natella, Assessore all’Ambiente del Comune di Salerno. Presenti anche Fabio Curtacci, Direttore Retail & Marketing Q8 Italia. Durante l’evento sono stati condivisi i risultati raggiunti fino ad oggi e rinnovata la volontà comune di proseguire lungo questa rotta virtuosa, con l’obiettivo di tutelare l’ambiente marino.

Un impegno che trova conferma anche nei numeri: Q8 Sailing For Change ha superato i 45 porti coinvolti, andando ben oltre l’obiettivo inizialmente prefissato per la fine del 2025 e affermandosi come un’attività ormai consolidata e condivisa, parte integrante dell’impegno del brand sul territorio.

Ad oggi, sono stati raccolti oltre 32 litri di oli e idrocarburi, equivalenti a più di 32 milioni di litri d’acqua protetti da possibili contaminazioni. Considerando che un litro di olio contamina oltre 1.000 m2 di acqua, è anche come aver evitato la contaminazione di circa 32 piscine olimpioniche. Un dato che rende concreta e misurabile la ricaduta del progetto, nato per rispondere in modo pratico a un’esigenza reale: quella di intervenire rapidamente ed efficacemente in caso di piccoli sversamenti.

Lanciato nell’ambito delle celebrazioni per i 40 anni del brand in Italia, con la collaborazione scientifica di LifeGate, Q8 Sailing for Change si basa su un’azione innovativa: distribuire speciali kit assorbenti che includono le spugne FoamFlex, sviluppate dall’italiana T1 Solutions, progettate per assorbire fino al 99% degli oli e riutilizzabili fino a 200 volte. Ogni porto tiene traccia delle operazioni svolte, contribuendo alla raccolta dei dati che alimentano la rendicontazione del progetto. Si tratta di una soluzione all’avanguardia, particolarmente apprezzata dagli operatori portuali anche perché rappresenta una valida alternativa alle tradizionali panne monouso, meno efficaci e con un maggiore impatto in termini di smaltimento.

A gennaio 2025, i primi dati registravano circa 15 litri di oli raccolti nei primi 20 porti coinvolti. Oggi, grazie all’estensione del progetto a oltre 45 porti, quel numero è più che raddoppiato, segno di un utilizzo continuativo e di una maggiore attenzione da parte degli operatori portuali. 

“Q8 Sailing for Change ha preso le mosse in occasione di una iniziativa celebrativa, e si è rapidamente affermato come progetto strutturato e capace di generare valore concreto e duraturo,” dichiara Fabio Curtacci, Direttore Retail & Marketing Q8 Italia. “Il merito va a una rete di collaborazioni che coinvolge porti e realtà associative, come quella di Salerno, partner tecnici come LifeGate e soggetti istituzionali con cui abbiamo costruito un approccio condiviso e operativo. Aver integrato questa attività anche in altri ambiti di impegno del brand, come il Campionato Italiano Beach Soccer e i progetti editoriali legati alle coste italiane, conferma la volontà di Q8 di promuovere iniziative di sistema in grado di produrre ricadute concrete. È una visione che unisce presenza sul territorio, responsabilità e coerenza con i nostri valori.”

Dietro ai dati ci sono episodi reali, come quello avvenuto a Portoferraio, dove a gennaio 2025 l’equipaggio del porto Cosimo De’ Medici è riuscito a recuperare ben 12 litri di sostanze sversate in poche ore, dopo l’allagamento parziale di un’imbarcazione. L’intervento è stato segnalato anche dalla Capitaneria di Porto come esempio virtuoso. Situazioni simili si sono registrate in porti come Portopiccolo, Marina di Pescara, Alghero, Marina Capo d’Orlando e Santa Margherita Ligure, dove i kit sono utilizzati anche in presenza di iridescenze minime, a dimostrazione di una forte cultura della cura del mare.

Q8 Sailing for Change continua a crescere grazie all’ascolto, alla collaborazione con i porti e alla volontà condivisa di migliorare, passo dopo passo. I numeri aiutano a misurare il percorso, ma è lo spirito con cui si affrontano le sfide quotidiane a fare la differenza.

L’articolo Q8 sceglie Salerno per progetto anti inquinamento del mare proviene da Comunicare il sociale.

Giffoni sigla il protocollo d’intesa con il Gruppo Asperger Campania

È stato firmato un accordo importante tra Giffoni Experience e il Gruppo Asperger Campania, alla presenza di Claudio Gubitosi, patron di Giffoni, Angela Silletti, presidente del Gruppo Asperger Campania e Tiziana Valeriani, vice presidente e referente a Salerno.

L’obiettivo di questo protocollo è quello di promuovere l’inclusione, far conoscere meglio la Sindrome di Asperger e le neurodivergenze, coinvolgere giovani neurodivergenti e neurotipici in esperienze condivise e positive e sensibilizzare il pubblico del Giffoni Film Festival sui temi dell’autismo con attività dedicate.

Tra le iniziative in cantiere, ancora in fase di studio, c’è anche l’idea di creare un’Area Relax dedicata ai ragazzi neurodivergenti all’interno del festival.

Questa zona, pensata in collaborazione con il Gruppo Asperger Campania, sarà uno spazio accogliente, sicuro e sensorialmente regolato, studiato per rispondere alle esigenze di chi ha iper- o ipo-sensibilità agli stimoli esterni

Se questo progetto pilota si realizzasse, sarebbe un esempio unico nel suo genere tra i festival cinematografici internazionali, andando a rafforzare il ruolo di Giffoni come pioniere dell’inclusione e dell’ascolto delle nuove generazioni.

Questo accordo non è solo una collaborazione tra enti, ma un messaggio forte e concreto.

Due realtà si uniscono per condividere la stessa missione: promuovere il benessere, la crescita e l’integrazione dei giovani.

Una intesa che manda anche un messaggio chiaro a livello nazionale guardando all’inclusione non solo come ad un gesto simbolico, ma come una responsabilità culturale che si traduce in azioni concrete, partendo dai luoghi in cui si formano le coscienze e si costruisce il futuro.

di Annatina Franzese

L’articolo Giffoni sigla il protocollo d’intesa con il Gruppo Asperger Campania proviene da Comunicare il sociale.

Il volontariato diventa competenza riconosciuta: ecco la certificazione

 Lo scorso 19 giugno la Conferenza Stato-Regioni ha approvato un’intesa fondamentale per chi si dedica all’impegno sociale: le competenze acquisite attraverso il volontariato negli Enti del Terzo Settore (ETS) potranno finalmente essere riconosciute ufficialmente, sia nel mondo della scuola che in quello del lavoro.

A proporre il provvedimento è stato il Ministero del Lavoro, in accordo con altri ministeri come quelli dell’Istruzione, dell’Università e della Pubblica Amministrazione. Dopo una fase di confronto tecnico durata mesi – con bozze condivise già a marzo e modifiche accolte fino a giugno – si è giunti a un testo condiviso da tutte le Regioni.

Dopo l’intesa in Conferenza, il decreto sta ora raccogliendo le firme dai vari dicasteri interessati, poi si procederà alla pubblicazione.

Ma che cosa significa, concretamente, «certificare le competenze del volontariato»? Significa riconoscere – con un atto formale e misurabile – le abilità che una persona sviluppa mettendosi a disposizione degli altri: capacità organizzative, relazionali, tecniche, che ora potranno diventare parte integrante del curriculum di una persona.

Chi presta servizio volontario all’interno di un ETS per almeno 60 ore nell’arco di un anno potrà entrare in un percorso di riconoscimento. Non basta però «aver fatto qualcosa»: l’attività dovrà essere inserita in un progetto strutturato, con obiettivi precisi, affiancamento da parte di un tutor, e una partecipazione attiva ad almeno il 75% delle ore previste. Se tutti i requisiti sono rispettati, l’ETS rilascerà un documento ufficiale che attesta le competenze maturate.

Il documento potrà essere usato in vari ambiti. Nelle scuole, ad esempio, potrà valere come credito formativo. Nelle università, potrebbe contribuire al riconoscimento di attività extracurriculari. E nei concorsi pubblici, o nel mercato del lavoro privato, diventa un modo concreto per mostrare competenze reali, fondate sull’esperienza.

Da anni l’Unione Europea promuove la validazione delle competenze acquisite fuori dai percorsi formali, e il volontariato è uno degli ambiti più rilevanti. Progetti come eQval – un’iniziativa Erasmus+ che ha prodotto strumenti concreti per la certificazione delle competenze nei diversi paesi – mostrano che l’idea non è nuova. Ma ora, finalmente, trova anche in Italia un’applicazione concreta e sistematica.

di Francesco Gravetti

L’articolo Il volontariato diventa competenza riconosciuta: ecco la certificazione proviene da Comunicare il sociale.

“Magia in Musica”: una serata di emozioni e riflessioni contro la violenza di genere

A Telese Terme, presso il Parco delle Antiche Terme Jacobelli, il 9 luglio alle 19:30 prenderà vita l’evento “Magia in Musica”, un incontro gratuito aperto a tutta la cittadinanza che unisce l’arte della musica al lume di candela con una riflessione collettiva su un tema quanto mai urgente e doloroso, quello della violenza di genere contro le donne.

L’iniziativa nasce dalla sinergia tra la Fondazione per i Diritti Fondamentali e il Comune di Telese Terme, con l’organizzazione curata dalla Dr.ssa Mariarosaria Focaccio e il sostegno di professionisti, istituzioni e sponsor sensibili al tema, come il Pastificio Massa, che offrirà un omaggio simbolico a tutti i presenti.

A rendere ancora più significativo l’inizio della serata sarà l’intervento del Dr. Antonio Gialanella, già Procuratore Generale della Repubblica, che introdurrà i temi dell’incontro con la sensibilità e l’esperienza maturate in anni di servizio. A seguire, saliranno sul palco figure istituzionali di primo piano: il Prefetto di Benevento Raffaela Moscarella, il Sindaco di Telese Terme Giovanni Caporaso, e il Vescovo Giuseppe Mazzafaro, voci autorevoli che porteranno il punto di vista delle istituzioni, delle comunità locali e della Chiesa.

Il momento centrale sarà affidato alla Dr.ssa Maria Rosaria Covelli, Presidente della Corte d’Appello di Napoli e punto di riferimento a livello nazionale per il suo impegno alla guida dell’Osservatorio sulla violenza di genere. Il suo intervento sarà il cuore della serata, un’analisi lucida e umana su un fenomeno che ogni giorno continua a mietere vittime e silenzi.

Accanto a lei, prenderanno la parola la Dr.ssa Antonella Sica e la Dr.ssa Fabiola Filippelli, che affronteranno il tema da prospettive professionali diverse ma complementari. Non mancheranno le testimonianze dirette. E poi ci sarà spazio anche per lo sguardo delle nuove generazioni, rappresentato dallo studente Alessandro D’Alessio, che porterà in scena il punto di vista di chi sta crescendo in un mondo in cambiamento.

A concludere la parte istituzionale, il Prefetto di Napoli Michele Di Bari, altra figura chiave nella lotta alla violenza e nella promozione della legalità.

Il Quintetto d’archi dell’Orchestra Internazionale della Campania regalerà un concerto suggestivo, impreziosito dalle atmosfere del tango, che aggiungerà emozione e intensità. A chiudere, un tocco di leggerezza intelligente: l’ironia graffiante e coinvolgente del comico Francesco Cicchella.

 

L’articolo “Magia in Musica”: una serata di emozioni e riflessioni contro la violenza di genere proviene da Comunicare il sociale.

Legambiente, a A Napoli Est nasce un patto per lo sviluppo dei green jobs

Negli scorsi giorni è stato siglato un importante Protocollo d’Intesa tra Legambiente Campania, l’Istituto Tecnico e Tecnologico Marie Curie e un gruppo di imprese leader nel settore energetico: EdisonEDP Renewables ItaliaENGIE ItaliaLEITWIND ServicePLC System e Sinergia.
Secondo i dati della Fondazione Symbola, “Le Filiere del futuro”, la Campania si colloca al terzo posto con 3.490 imprese nel settore delle rinnovabili (9,3%), nell’ultimo anno è tra le regioni che hanno il maggior numero di nuove imprese nella filiera delle rinnovabili, 465 (dopo Lombardia 676 e Lazio 564). Inoltre, il rapporto Green Italy 2024, comunicato da Symbola, sostiene che sono in totale 152.390 i contratti green jobs in Campania (+8.600 rispetto all’anno precedente). Analizzando la serie storica del rapporto si evince che dal 2014 – primo anno di rilevazione dei dati – al 2024 si è passati da 3.100 assunzioni a 152.390 fotografando la reale l’espansione dei green jobs nell’ultimo decennio.
L’accordo nasce dalla consapevolezza che la transizione ecologica si trasforma in una vera e propria occasione lavorativa per le studentesse e gli studenti in formazione. Per questa ragione è necessario progettare iniziative formative per dare vita a percorsi professionali sostenibili e, al tempo stesso, rispondere al fabbisogno occupazionale del settore. Per questo, il protocollo punta a promuovere i green jobs, rafforzando il legame tra scuola, impresa, territorio e comunità, contribuendo così allo sviluppo di un’economia green, giusta e inclusiva.
Attraverso seminari, laboratori, workshop e tirocini formativi – anche nell’ambito dei PCTO– il patto offrirà a studentesse e studenti nuove opportunità per avvicinarsi al mondo del lavoro nel settore delle energie rinnovabili. Le attività prevedono, inoltre, percorsi di formazione continui per i docenti, iniziative culturali per superare gli stereotipi di genere nelle discipline STEM, visite didattiche presso impianti energetici e percorsi di educazione ambientale non formale.
Il protocollo si inserisce all’interno dei progetti P.E.C.S.S. – Patti Educativi di Comunità Sostenibili e Solidali, promosso da Legambiente Campania in collaborazione con IC V. Da Feltre-Sarria Monti, ITT Marie Curie e Fondazione Famiglia di Maria e Green Energy Revolution, e integra il Patto Educativo di Comunità di Napoli Est, con l’obiettivo di contribuire al rilancio ambientale, sociale e occupazionale del territorio. Progetti che generano valori condivisi attraverso il rafforzamento dei percorsi di consapevolezza ambientale, potenziando la comunità educante, attivando un vero e proprio processo che coinvolge le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie attraverso l’orientamento verso i livelli di istruzione terziaria – in particolare verso le discipline STEM – e verso i green jobs.
L’obiettivo è quello di dare vita a un vero protagonismo della comunità nell’area est di Napoli nel processo di transizione ecologica che deve attraversare i nostri territori” dichiara Mariateresa Imparato, Presidente di Legambiente Campania, “volto a garantire opportunità, valorizzando le competenze sviluppate, potenziando le reti collaborative e le esperienze virtuose” prosegue. “L’intento è quello di accompagnare le studentesse e gli studenti in percorsi formativi e di orientamento professionale, rendendoli consapevoli che il proprio impiego lavorativo futuro può contribuire alla giusta transizione ecologica”, chiude.
Questa è una straordinaria opportunità per le studentesse e gli studenti della nostra scuola” dichiara la Prof.ssa Valeria Pirone, Dirigente scolastica dell’ITT Marie Curie, “abbiamo laboratori didattici all’avanguardia, percorsi formativi specialistici per minori e adulti dedicati all’energia. Considerata la complessità del contesto nel quale opera l’istituto scolastico, il protocollo e più in generale la collaborazione con Legambiente e le imprese, si inserisce in un processo di sviluppo delle competenze molto più ampio, capace di prevenire e superare la povertà educativa e l’evasione scolastica”, conclude.
Con durata iniziale di un anno, rinnovabile, questo protocollo rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra il mondo dell’istruzione imprese e il terzo settore, capace di generare impatto reale e duraturo

L’articolo Legambiente, a A Napoli Est nasce un patto per lo sviluppo dei green jobs proviene da Comunicare il sociale.