11 Feb, 2019 | Comunicare il sociale
NAPOLI – L’eredità lasciata da Charles Darwin, padre della moderna teoria evolutiva, è unica ed eclettica: egli fu pioniere, tra le altre cose, nell’uso della fotografia nell’ambito scientifico. Lo dimostrano i ritratti fotografici che corredano la sua opera L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali, addotti non come mere illustrazioni didattiche, ma come evidenze probanti della sua teoria dell’universalità e della natura innata dell’espressione delle emozioni nel mondo animale (uomo incluso). Ottenere questi “scatti”, in un’epoca nella quale l’istantanea non era ancora realizzabile, richiese una lunga lavorazione, cui collaborarono esperti fotografi ed anche artisti. Da Darwin a oggi, l’impiego di tecniche fotografiche e cinematografiche come strumento conoscitivo della scienza non ha fatto che divenire sempre più essenziale. A questo tema è dedicato l’Incontro-Dibattito organizzato dal Comitato Scienza e Società della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, “L’utilizzo della cinematografia nelle scienze”, che si terrà martedì 12 Febbraio, alle ore 16,30, presso la Sala Conferenze dell’Ente di Ricerca. L’evento è inserito nel ciclo di iniziative volute nell’ambito del Darwin Day promosso dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, dall’Università degli Studi di Napoli Federico II e da F2 cultura. Proprio a Napoli, nei primi anni del ‘900, lavorarono alcuni dei pionieri della cinematografia scientifica come Gaetano Rummo e Osvaldo Polimanti, fisiologo attivo presso la Stazione Zoologica, dove anche Jakob von Uexkull apprese l’uso della “cronofotografia” di Etienne-Jules Marey, per analizzare le sequenze delle risposte neurofisiologiche degli animali in laboratorio. Per l’occasione, interverranno: Lorenzo Lorusso, Medico e storico delle neuroscienze; Virgilio Tosi, Regista e storico del cinema; Monica Zoppè, Scivis-Scientific Visualization Unit, Istituto di Fisiologia Clinica, CNR, Pisa. Moderano l’Incontro-Dibattito: Anna Masecchia Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Napoli Federico II e Marcello Seregni Storico del Cinema. Nel corso del meeting sarà presentata la pubblicazione AA.VV., Osvaldo Polimanti e le origini della cinematografia scientifica, Carocci, Roma 2011, a cura di Lorenzo Lorusso, Virgilio Tosi, Giovanni Almadori. Il Darwin Day vuole offrire quest’anno l’occasione per recuperare questa straordinaria tradizione cinematografico-scientifica, ed allo stesso tempo per gettare uno sguardo sull’evoluzione recente dei potenti e sempre più sofisticati strumenti con i quali la scienza continua ad estendere l’ambito del visibile oltre le scale spaziali e temporali dell’occhio umano. Tra gli eventi che appartengono al ciclo di iniziative del Darwin Day, è doveroso ricordare l’Incontro con Virgilio Tosi, La cinematografia scientifica: origini, sviluppo con proiezione di documentari, che si svolgerà presso il Cinema Astra di Napoli il giorno 12 Febbraio alle ore 10,00.
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11 Feb, 2019 | Comunicare il sociale
NAPOLI – C’è Xel, artista torinese, che a Napoli non è mai stato ma il suo scorcio dei Quartieri spagnoli lo ha già immaginato, buttando giù un bozzetto. Inizia a dipingere e la trasformazione dell’opera parla di un contrasto tra realtà e immaginazione, stereotipo contro stupore di fronte al reale. C’è Luigi Loquarto e la sua foglia di mandorlo nella nicchia della Fondazione Foqus, simbolo di rinascita in omaggio ai Quartieri, da pianta che genera nuove piante e le nervature delle foglie, come d’incanto, diventano i vicoli del territorio. C’è Iabo, con il suo Don Pedro che diventa icona pop, sagoma di un profilo che evoca la storia, quel Don Pedro da Toledo ideatore dei Quartieri secoli fa, contrasto tra epopea e social network in una cornice di “mi piace”. Parole d’ordine: “operazione don Pedro”. Oltre a queste tre opere (promosse da INWARD) ci sono i Guerrilla Spam e la loro edicola votiva dei giorni nostri, progettata con i ragazzi diversamente abili di Argo e gli studenti della Scuola Diffusa DPDB (promossa da FOQUS). Dentro, icone un po’ speciali, da Maradona alla Madonna. Poi c’è Vitttorio Valiante e la sua Tarantina Taran, ultimo “femminiello” rimasto ai Quartieri spagnoli e icona di forza e coraggio, opera che suscita stupore in chi passa, immagine che va oltre la paura e lo stereotipo.









Si è chiuso START, STREET ART, COMUNITA’ E TERRITORIO, la due giorni promossa da Mecenate 90 e Fondazione Foqus, patrocinata dal Comune di Napoli e Fondazione con il Sud, che ha visto grande partecipazione, di pubblico comune e di addetti ai lavori. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con 999Contemporary, Ecomuseo Casilino, INWARD Osservatorio sulla creatività urbana, Tavolo per la creatività urbana del Comune di Napoli, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Accademia di Belle Arti di Napoli, Associazione Hermes, TeatrInGestAzione.
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28 Gen, 2019 | Comunicare il sociale
BERLINO – La Commissione tedesca sul carbone che ha stabilito uno storico passo per la Germania, ovvero il phase-out dal carbone nel 2038. Lo comunica Greenpeace. L’organizzazione ambientalista sottolinea però come la data scelta sia incompatibile rispetto alle raccomandazioni dello Special Report dell’IPCC, che afferma che i Paesi industrializzati devono ridurre il consumo di carbone entro il 2030 se vogliamo avere la possibilità di limitare il riscaldamento globale entro 1,5 gradi Celsius. Dopo 21 ore di trattative, Greenpeace e altre organizzazioni ambientaliste hanno dunque raggiunto un traguardo storico: la Germania dirà addio al carbone – di cui è ricca – e non verranno costruite nuove centrali alimentate con questo combustibile fossile. La Commissione sul carbone ha inoltre posto l’accento sulla necessità di proteggere la foresta di Hambach.
GREENEPEACE – «La Germania ha finalmente deciso di accelerare e unirsi alla maggior parte degli Stati europei, fissando una data di uscita dal carbone, assicurando supporto ai lavoratori, e merita un plauso per questo», commenta Jennifer Morgan, Direttrice Esecutiva di Greenpeace International. «Ma l’aver fissato questo passo al 2038 non permetterà alla stessa Germania o ad altri Stati di mettersi al riparo dai pericolosi impatti dei cambiamenti climatici, né di rispettare gli obiettivi dell’accordo di Parigi. Settimana dopo settimana raccogliamo sempre più testimonianze sulla crescita di fenomeni legati al clima che cambia, come incendi, violente bufere e altri eventi estremi. Questo dovrebbe spingere gli Stati ad aumentare le ambizioni e decidere più rapidamente e con maggiore incisività». Secondo l’IPCC, il consumo globale di carbone a livello mondiale deve essere ridotto di almeno due terzi entro il 2030, per essere poi azzerato entro il 2050. Questo vorrebbe dire che tutte le centrali a carbone tedesche dovrebbero essere chiuse al più tardi entro il 2030.
2038 – Greenpeace Germania ha fatto parte della Commissione sul carbone e continuerà ad impegnarsi a collaborare con tutte le parti interessate in Germania per apportare le modifiche necessarie per evitare il caos causato dai cambiamenti climatici estremi. «Questo compromesso finalmente sveglia la Germania dal suo letargo in tema di azioni per il clima», dichiara Martin Kaiser, Direttore Esecutivo di Greenpeace Germania. «Il livello di emissioni di CO2 è cambiato di poco nel Paese nel corso degli ultimi anni, a causa del consumo di lignite, quindi è una buona notizia che l’abbandono del carbone non sarà rimandato ulteriormente. Tuttavia, spegnere l’ultima centrale a carbone solo nel 2038 vuol dire non essere abbastanza rapidi per rispondere a quello che decine di migliaia di persone chiedono come soluzione all’emergenza climatica. Continueremo a spingere per un abbandono più veloce del carbone, per proteggere il Pianeta e la gente di tutto il mondo dagli impatti dei cambiamenti climatici», conclude.
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28 Gen, 2019 | Comunicare il sociale
Pubblichiamo di seguito “Essere uomo”, una poesia di Raffae Urraro. Nato a San Giuseppe Vesuviano, dove tuttora vive e opera, dopo aver insegnato italiano e latino nei Licei, Urraro ora si dedica esclusivamente al lavoro letterario. Giornalista pubblicista, collabora come redattore alla rivista di letteratura e arte «Secondo Tempo» diretta da Alessandro Carandente, ma suoi interventi critici, con saggi e recensioni, sono presenti anche su molte altre riviste.
Ha pubblicato numerose raccolte di poesie, saggi di poetologia e di critica letteraria, ha condotto varie ricerche nel campo della cultura popolare vesuviana e, relativamente alla letteratura latina, insieme a Giuseppe Casillo ha prodotto varie collane di classici e una storia della letteratura.
un uomo
una volta nato
solo per il fatto di esser nato
è un uomo
e allora?
se è un uomo
non esiste uno spazio che lo confini
a stare immobile
lì
a guardare le stelle o la luna
e a non sapere che fare
e se la terra natia è un sobborgo
senza fiori né piante
e senza sora acqua
come fa ad essere uomo?
e se un potere più nero della notte
lo espunge o lo spinge
nell’abisso delle tenebre
spaventose e nere
come fa ad essere uomo?
e se una guerra insensata
lo depriva del tutto
della casa degli affetti dell’amore
come fa ad essere uomo?
e se la sua terra lo costringe
a varcare i confini della fame
e a camminare di notte nel deserto
alla ricerca di un po’ di luce
come fa ad essere uomo?
e se bussa inutilmente alla porta dell’ovest
e chiede il diritto a vivere
a mani giunte
e
col sacco pieno di guai sulle spalle
come fa ad essere uomo?
e se tu lo risospingi indietro
nel mare che divora la sua vita
o nella terra che lo brucia o lo divora
come fai ad essere uomo?
di Raffaele Urraro
foto di © Romolo Maddaleni Progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano”
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28 Gen, 2019 | Comunicare il sociale
NAPOLI – “Una funicella da sola fa ben poco, tante funicelle insieme formano una fune grossa e robusta”
Giovedì 31 gennaio 2019, presso l’istituto Salesiano Napoli Don Bosco, si svolgerà, come ogni anno e in
contemporanea con tutte le case salesiane del mondo, la festa evento in ricordo e in onore di don Bosco dal
titolo: “GiòNa” – Giovanni Bosco e Napoli.
Per celebrare il santo della pedagogia del Sistema Preventivo, il Don Bosco Napoli, dalle 15:30 alle 18:00,
accoglierà circa 400 ragazzi provenienti da tutte le educative territoriali e da tutti i centri diurni di Napoli,
per trascorrere un pomeriggio all’insegna del gioco, dello sport, della socializzazione, dell’amicizia e della
riflessione personale e collettiva.
Di seguito il programma della giornata:
15:30 – accoglienza con merenda
16:30 – inizio dei giochi a stand per le scuole elementari e medie/tornei sportivi per le scuole superiori
17:30 – raduno in teatro dal tema “Conosci Giò” e premiazioni
18:00 – Conclusioni e saluti finali
Il Don Bosco Napoli, centro d’accoglienza giovanile, guidato dai Salesiani e da un’equipe tecnica di educatori,
assistenti sociali, psicologi, volontari e insegnanti, dispone al suo interno, di un ampio oratorio, frequentato
principalmente nelle ore pomeridiane per attività ludiche e di formazione, di una comunità di tipo familiare
per minori e per stranieri, di un centro di intervento diurno nella forma semiresidenziale, di un centro di
educativa territoriale e di una scuola professionale
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