15 Ott, 2024 | Comunicare il sociale
Cosa fare in caso di alluvione e di altre calamità naturali? Per i cittadini dell’area nolana c’è il piano intercomunale di emergenza che disegna un modello condiviso di azioni in grado di rendere più efficace ed efficiente l’attività di messa in sicurezza delle persone. Si basa sulla condivisione delle risorse e delle procedure la pianificazione che l’Agenzia di Sviluppo dei Comuni dell’Area Nolana, in virtù del know-how acquisito in tema di tutela ambientale, ha messo a punto per le amministrazioni comunali appartenenti ai territori dei centri operativi misti di protezione civile identificati con le sigle COM 9 e COM 10, corrispondenti ai territori che fanno capo rispettivamente ai Comuni capofila di Marigliano e Nola.
Brusciano, Camposano, Carbonara di Nola, Casamarciano, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Liveri, Mariglianella, Marigliano, Nola, Roccarainola, San Paolo Bel Sito, San Vitaliano, Saviano, Scisciano, Tufino, Visciano: diciotto città unite tra di loro senza soluzione di continuità per le quali sono stati predisposte procedure di intervento in caso di emergenza che saranno in grado di massimizzare l’obiettivo della tutela dell’incolumità e della messa in sicurezza dei cittadini, oltre 150 mila per l’intero territorio, pur senza intaccare le prerogative e le responsabilità dirette degli amministratori locali. Un progetto elaborato sulla base dello studio approfondito delle criticità e dei pericoli cui sono maggiormente esposte le comunità locali, gli insediamenti produttivi ed in generale il contesto urbano. La pianificazione riguarda i differenti scenari di rischio, da quello sismico a quello idraulico, dove quest’ultimo rappresenta l’elemento più sensibile per via della morfologia del territorio e degli interventi antropici che ne hanno modificato l’assetto. Per ciascun Comune sono state individuate le aree di attesa e di ricovero dove potranno recarsi i cittadini in caso di terremoto, di eruzione, di incendio o di alluvione e sono state codificate altre attività previste dalla legge ed in capo alle funzioni di supporto che ciascun sindaco individua per coordinare gli interventi. Alla base dell’iniziativa la consapevolezza che singoli territori non sono compartimenti stagni e che dunque, in caso di emergenza, è bene avere un quadro completo anche in tema di assi viari, di percorrenze, di condizione degli immobili. Un modo anche per realizzare economie di scala in termini di ottimizzazione delle risorse di protezione civile e dei nuclei di volontariato.
“Calamità ed eventi imprevisti non tengono conto dei confini amministrativi dei singoli Comuni. Ed è per questo – spiega l’amministratore unico dell’Agenzia di Sviluppo, Vincenzo Caprio – abbiamo proposto ai sindaci un lavoro di sintesi sulla base delle conoscenze e delle competenze acquisite dall’Agenzia in fatto di tutela dell’ambiente e di dissesto idrogeologico. Negli anni abbiamo monitorato i fattori di rischio e le criticità dell’area grazie anche alle sofisticate tecnologie che abbiamo avuto la possibilità di utilizzare. Devo dire che la spinta propulsiva dei sindaci che hanno sostenuto questo approccio complessivo ha consentito di realizzare un lavoro che trova pochi esempi nel resto del Paese e che consente di affrontare meglio e prima ogni possibile evento che metta a rischio l’incolumità dei cittadini”.
“I piani intercomunali di emergenza – sottolinea il sindaco di Cicciano Giuseppe Caccavale, presidente del Tavolo dei Comuni dell’Agenzia di Sviluppo dell’area nolana – sono la naturale conseguenza di una vision che sta alla base della stessa ragione per la quale abbiamo dato vita all’Agenzia: affrontare le questioni di area vasta secondo una logica che superi i singoli campanili. Un modus operandi che, nella fattispecie, ci consentirà di realizzare economie di scala grazie alla condivisione dei mezzi disponibili ed al coordinamento delle risorse umane, e soprattutto di garantire maggiore sicurezza anche in virtù dell’adozione di modelli d’intervento condivisi ed al supporto delle strutture operative che agiscono a livello comprensoriale
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15 Ott, 2024 | Comunicare il sociale
ADOC, in collaborazione ADA, UNIAT, le ADOC Regionali del Piemonte, Marche, Molise, Forlì-Cesena e ADA Roma e Lazio, ADA Palermo, ADA Napoli, ADA Marche e ADA Genova, lancia oggi il progetto C.R.A.C. – consuma responsabilmente e abbatti i confini: un’iniziativa ambiziosa che mira a diffondere la cultura del consumo sostenibile e responsabile su tutto il territorio nazionale, promuovendo modelli di consumo che rispettino l’ambiente e i diritti dei lavoratori.
In un mondo sempre più globalizzato, le nostre scelte di consumo hanno un impatto significativo sull’ambiente e sulle persone. C.R.A.C. nasce dalla consapevolezza che è necessario agire per ridurre il nostro impatto ecologico e per garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti ed una maggiore integrazione nelle comunità.
Aumentare la consapevolezza della popolazione sui temi della sostenibilità e del rispetto dei diritti dei lavoratori; favorire l’inclusione sociale di soggetti vulnerabili, abbattendo le barriere linguistiche e culturali; incentivare la creazione di legami sociali nei territori, in particolare all’interno delle aree urbane o extraurbana disgregate o disagiate, sono i principali obiettivi del progetto che prevede un ampio ventaglio di attività, tra cui incontri formativi, botteghe e orti solidali e percorsi di alfabetizzazione per favorire la partecipazione delle famiglie alla vita di quartieri.
In particolare, sono previsti incontri nelle scuole, nei centri sociali e nei luoghi di lavoro per approfondire tematiche sostenibili quali quelle dello spreco alimentare, dell’economia circolare e dei diritti dei lavoratori. Saranno, inoltre, creati spazi dove distribuire gratuitamente generi alimentari e di prima necessità a persone in difficoltà, implementati orti urbani esistenti per fornire prodotti freschi e salutari alle comunità e spazi con funzioni sociali per favorire l’aggregazione. Infine, saranno organizzati percorsi di alfabetizzazione e di lingua italiana rivolti a stranieri per accrescere le loro competenze e favorirne l’integrazione sociale.
Parole chiave del progetto C.R.A.C. sono inclusione, sensibilizzazione, connessione e integrazione nelle comunità, parole alla base un futuro più sostenibile, dove le scelte di consumo siano guidate da responsabilità e solidarietà e possano essere favoriti i cittadini nel rafforzamento dei legami per ridurre le ineguaglianze.
Il progetto C.R.A.C. – consuma responsabilmente e abbatti i confini è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tramite l’avviso n. 2/2023 MLPS – art. 72 CTS.
Per maggiori informazioni è possibile visitare la pagina web delle associazioni promotrici.
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15 Ott, 2024 | Comunicare il sociale
In occasione del G7 Inclusione e Disabilità, FISH ha lanciato un accorato appello per un rilancio delle politiche globali a favore dei diritti delle persone con disabilità, basato sui principi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Nonostante i riferimenti ideali e normativi esistenti, le persone con disabilità e le loro famiglie continuino a scontrarsi con ostacoli significativi nella partecipazione alla società e nella piena tutela dei loro diritti umani. La federazione evidenzia l’urgenza di passare da un welfare di mera protezione a uno basato sull’inclusione e il riconoscimento dei diritti. È necessario convergere su un nuovo modello di sviluppo inclusivo, attraverso l’adozione di politiche concrete che migliorino le condizioni di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
“Il G7 deve dimostrare di non essere una fortezza chiusa, ma un’offerta di valori aperta al mondo, che costruisca sviluppo e crescita basati sui diritti garantiti a tutti, senza escludere nessuno. Il motto ‘Nulla su di Noi senza di Noi’ deve diventare una pratica operativa, affinché le decisioni che influenzano direttamente le vite delle persone con disabilità siano prese con il coinvolgimento attivo delle stesse”. A dirlo il presidente FISH, Vincenzo Falabella.
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15 Ott, 2024 | Comunicare il sociale
Masterclass musicali e laboratori teatrali con bambine, bambini e ragazzi del centro storico di Napoli. Spettacoli dal vivo che intrecciano narrazione, musica, scenografia e arte live a partire da libri ispiratori di percorsi creat(t)ivi. Incontri e workshop rivolti a donne gestanti e papà in dolce attesa, operatori della prima infanzia, docenti, genitori e bimbi da 0 a 3 anni.
E ancora: mostre e performance didattiche, prove generali aperte e premiazioni spettacolari di protagonisti della cultura dell’infanzia con restituzioni educative collettive alla presenza di ospiti illustri…
È un caleidoscopio di eventi e attività trasversalmente rivolti a tutte le età il Festival conclusivo della settima edizione del progetto/premio IL MONDO SALVATO DAI RAGAZZINI, in programma per cinque intensi giorni DA LUNEDÌ 21 A VENERDÌ 25 OTTOBRE 2024 a NAPOLI in diverse sedi del centro storico della città.
Un originale progetto di Reading Literacy e premio di letteratura giovanile ideato e curato dall’Associazione culturale Kolibrì − con il patrocinio del Comune di Napoli e il sostegno del main sponsor BPER:, con un contributo della Fondazione Banco di Napoli − incentrato, quest’anno, sul tema (eticamente sensibile) «Ferite, feritoie & fughe fantastiche».
Nel centenario della nascita di Alberto Manzi, il progetto culturale – in sodalizio sin dalla prima edizione con partner nazionali quali Andersen e Agita – potenzia quest’anno la sua offerta formativa, culturale e artistica socialmente inclusiva grazie a nuove rilevanti collaborazioni con il Centro Alberto Manzi di Bologna e in sinergia con il Festival nazionale itinerante LibrOrchestra, curato dall’Atelier Elisabetta Garilli con l’Aps LaFogliaeilVento di Verona.
Si parte lunedì 21 ottobre, nella prestigiosa Sala Filangieri dell’Archivio di Stato di Napoli dove, per tre mattine (dalle 9 alle 13), Elisabetta Garilli, musicista, compositrice ed esperta di didattica musicale applicativa terrà una Masterclass musicale, «Parole di note 2», con le allieve e allievi dell’IC Volino Croce Arcoleo del Borgo Vergini: dopo il successo della prima sperimentazione, l’anno scorso, per Il mondo salvato dai ragazzini sul tema 2023 «Muta/menti per “adoleggenti”», il percorso laboratoriale culminerà in uno spettacolo a conclusione del festival.
Nei pomeriggi dal 21 al 23, spazio a tre incontri e laboratori per mamme e papà in dolce attesa, operatori della prima infanzia e bimbi 0-3 anni.
A raccontare in un appuntamento intimo e laboratoriale «L’avventura dei primi mille giorni: musiche bambine come nutrimento» saranno, lunedì 21 ottobre alle 17.30 nella Libreria per bambini BIBI (in via Raimondo de Sangro di Sansevero, 6), la stessa Garilli con la scrittrice, editor e musicista Teresa Porcella, la libraia per ragazzi Imma Napodano e Donatella Trotta, direttrice artistica del Festival in sodalizio, per l’occasione, con la tappa napoletana di LibrOrchestra realizzata in collaborazione con Kolibrì.
Il giorno dopo, martedì 22 ottobre, alla stessa ora e nella stessa sede, l’incontro si arricchirà della testimonianza del pediatra Luca Astarita, di Nati per leggere; mentre mercoledì 23 ottobre pomeriggio (ore 16.30, in Sala Pignatiello a Palazzo San Giacomo, sede del Comune in piazza Municipio), il terzo incontro sarà aperto a docenti, educatori, genitori coinvolti dal confronto, accanto a Garilli e Trotta, di esperti del calibro di Maura Striano, Assessore all’Istruzione e alle Famiglie del Comune di Napoli e professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università ‘Federico II’ di Napoli e di Paolo Siani, pediatra, ex Presidente nazionale dell’ACP – Associazione Culturale Pediatri, già parlamentare ed ex vice Presidente Commissione parlamentare Infanzia e Adolescenza, sul tema: «Piano/forte: letture ad alta voce, musica e arte come paradigmi del Welfare culturale in due Festival so(li)dali».
Giovedì 24 ottobre mattina si entra nel vivo delle restituzioni educative collettive dei laboratori teatrali del progetto di Kolibrì ispirati dai quattro testi vincitori del premio Il Mondo salvato dai ragazzini 2024 e curati dai tutor di Agita durante l’anno.
In scena al Teatro Nuovo (via Montecalvario, 16), dalle ore 11, le comunità educanti della SMS Carlo Poerio, dell’IC Russo Montale, del liceo Giambattista Vico di Napoli e i ragazzi del laboratorio di teatro educazione Domus Artis di Roma, alla presenza degli autori dei libri vincitori: Sante Bandirali, con l’albo illustrato da Gloria Tundo Per mano (Uovonero); Francesca Bonafini con il romanzo di formazione La strada ti chiama (Sinnos); Simone Saccucci con il romanzo fantastico L’ultima ferita (EDT Giralangolo) e Silvia Vecchini con Sualzo, autori del graphic novel Le parole possono tutto (Il Castoro).
Nel pomeriggio del 24 ottobre, doppio evento: l’inaugurazione, alle 17.30 in Archivio di Stato, della mostra di tavole di Alessandro Sanna ispirate dai verbi “educ/attivi” di Alberto Manzi (in collaborazione con il Centro Alberto Manzi) e, dalle 17 presso il Teatro Nuovo, la prova generale aperta a studenti di Accademie, Atenei e Conservatori dello spettacolo musicale di Elisabetta Garilli «Orzowei», con il Garilli Sound Project, ispirato dal romanzo del 1954 del “maestro d’Italia” la cui prima napoletana (per scuole, famiglie, comunità educanti) è in calendario il giorno dopo, venerdì 25 ottobre alle ore 10.30 alla presenza tra gli altri del figlio dello scrittore, pedagogista, antropologo e attivista culturale, Massimo Manzi, ospite d’onore dei due Festival, Il mondo salvato dai ragazzini e LibrOrchestra nella sua tappa partenopea.
Gran finale nel pomeriggio di venerdì 25 ottobre, dalle ore 17.30 al Teatro Nuovo: con la cerimonia di premiazione degli autori vincitori, condotta da Massimiliano Foà tra letture di Gianfranco Gallo, musica del Garilli Sound Project, voce di M. Cristina D’Alessandro e interventi di Barbara Schiaffino, direttrice di Andersen con Donatella Trotta; e a seguire, lo spettacolo musicale «Ri/generazioni», di restituzione finale della Masterclass musicale «Parole di note 2» ispirata dalle parole dei libri vincitori e da quelle dei ragazzi partecipanti, di e con Elisabetta Garilli con le ragazze e i ragazzi dell’IC Volino Croce Arcoleo in scena.
Tutti gli eventi sono ad accesso libero e gratuito ma su prenotazione, fino a esaurimento posti
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15 Ott, 2024 | Comunicare il sociale
«Loro dicono “No al bullismo”. E tu?» È questa la battuta conclusiva di “Girotondi pericolosi”, il cortometraggio realizzato con il patrocinio dell’Associazione Culturale Parole Alate, che ha l’ambizioso obiettivo di sensibilizzare i giovani spettatori su una tematica di grande attualità: il bullismo.
Un corto rivolto ai ragazzi, e non solo, che ha per protagonisti quattro giovanissimi attori: Cristian Vaiano, Marcello Di Donna, Francesco Coraggio e Antonia De Ninno, completamente a proprio agio di fronte all’obiettivo e prestare il proprio volto per rappresentare una generazione di coetanei che, nella quotidianità vive situazioni del genere, tanto dal punto di vista della vittima quanto da quella dell’aggressore.
Un corto con obiettivi molto ambiziosi: animare il dibattito non soltanto nelle scuole, ma pure all’interno di realtà sportive nelle quali l’ambizione facilmente può sconfinare nell’ossessione col rischio di trasformare il rivale in nemico o, peggio ancora, di trasformare sé stessi nell’antagonista di turno, accanendosi contro il proprio corpo.
Ad arricchire il cast: Gabriella Vitiello e Paquito Catanzaro, nei panni di una madre e di un docente poco attenti alle sorti dei propri ragazzi.
Sta proprio in questa scelta, che può apparire provocatoria, l’originalità di un corto che desidera porre l’accento non solo sugli atteggiamenti dei ragazzi ma anche e soprattutto delle famiglie e della scuola, non sempre impeccabili nella gestione del fenomeno, o piaga sociale, bullismo.
Dal punto di vista tecnico, da segnalare le riprese in full-HD e il sonoro in modalità 8D per coinvolgere maggiormente lo spettatore nella fruizione del corto, la cui visione è possibile a questo link e sui canali social dell’associazione Parole Alate
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15 Ott, 2024 | Comunicare il sociale
Venerdì 18 ottobre 2025 alle 19.30, il cuore pulsante di Napoli accoglierà l’incanto della poesia performativa. In Piazza Bellini, all’aperto e tra le voci della città, prenderà vita una suggestiva azione poetica che preparerà il terreno a una serata di performance all’interno della
galleria d’arte Llabbasc, in vico San Pietro a Majella 6 (nel cortile nascosto).
Un incontro destinato a ogni anima in cerca di emozioni profonde. Protagonisti della serata saranno i poeti Moni Attanasio e Vik Stragovin, che condivideranno i propri versi in un dialogo vivo con il pubblico, moderati da Maria Pia Dell’Omo, editor esperta di poesia.
Dal foglio alla scena, la poesia si trasformerà in un’esperienza che rompe le convenzioni, trasportando gli ascoltatori in un universo dove parole e sensazioni si fondono. Moni e Vik, volti emergenti della Slam Poetry, presenteranno rispettivamente le loro opere “La rabbia (2024) e “Invisibili” (2023), edite da Introterra. Alla stessa realtà editoriale appartengono gli artisti che curano l’azione poetica d’apertura: Fran Allen Zimmerman, Vik Palmieri e Paolo Battista.
“La poesia che portiamo non si accontenta di essere solo arte, ma si trasforma in uno strumento di denuncia e resistenza. Moni Attanasio e Vik Stragovin, con la forza dei loro versi, ci conducono nelle pieghe più buie della società, dove le ingiustizie si nascondono e gli
invisibili non hanno voce. In un mondo spesso incapace di ascoltare, la poesia può scuotere le coscienze” dichiara l’editore di Introterra, Vik Palmieri.
Dopo le esibizioni, gli autori apriranno uno spazio di dialogo libero e informale con il pubblico, creando un ponte tra poesia e vita vissuta, e invitando tutti a partecipare a una conversazione creativa e coinvolgente.
Un incontro destinato a coloro che amano farsi trasportare dalla bellezza delle parole.
“La poesia è un’atmosfera che abbiamo cominciato ad esplorare grazie all’incontro con alcuni poeti che ha acceso qualcosa nel nostro cuore e così la speranza e il coraggio di fare questa proposta ci hanno invaso. Si, la poesia è necessaria, salvifica e ospitarla è nostro desiderio” racconta Dario di Llabbasc.
Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti
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