Adolescenti e salute mentale: Progetto Itaca rinnova il suo impegno con “Prevenzione nelle Scuole”

Negli anni la concezione di salute si è evoluta, includendo anche il benessere psicologico come elemento essenziale. Un’evoluzione necessaria, specialmente dopo la pandemia di Covid-19, che ha aumentato in maniera significativa il disagio psichico, specialmente tra i più giovani. È nel segno di questa consapevolezza che Progetto Itaca, Fondazione che promuove programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della salute mentale e alle loro famiglie, riconferma, anche per l’anno scolastico 2025-2026, il suo progetto Prevenzione nelle Scuole.

Partito nel 2002, il progetto mira a portare consapevolezza e informazione nelle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia, per offrire a sempre più studenti gli strumenti utili per preservare e accrescere il loro benessere psicologico. Ogni anno, Progetto Itaca organizza, grazie al supporto dei propri volontari, incontri gratuiti con psicologi e psichiatri nelle classi terze e quarte degli istituti coinvolti, parlando ai ragazzi con un linguaggio chiaro e diretto, arricchito da contributi video, testimonianze di persone della Fondazione e sondaggi anonimi utili alla raccolta di dati e spunti utili al continuo miglioramento dell’iniziativa.

Nell’anno scolastico 2024-2025, il progetto Prevenzione nelle Scuole ha raggiunto oltre 15 mila studenti di 135 istituti sparsi su tutto il territorio italiano, che hanno incontrato 114 professionisti attivi nel campo della salute mentale e 110 volontari di Progetto Itaca. In totale, l’anno scorso la Fondazione ha organizzato 518 incontri.

Progetto Itaca crede che l’ascolto e il confronto con i più giovani sia un elemento essenziale per formare gli adulti di domani su un tema importante e quanto mai attuale come quello della salute mentale, contribuendo non solo a diffondere una corretta cultura e a combattere sempre più gli stigmi e i pregiudizi, ma gettando le basi per creare comunità più consapevoli e quindi inclusive e solidali”, commenta Cristina Migliorero, Referente Nazionale Progetto Scuole di Progetto Itaca. “Grazie al contributo di tutti i nostri volontari e dei professionisti che collaborano con noi, ogni anno riusciamo a raggiungere migliaia di studenti e a coinvolgere sempre più scuole, con l’obiettivo di generare un cambiamento culturale profondo, educando le nuove generazioni alla cura di sé e degli altri per costruire una società capace di accogliere le fragilità e di riconoscere la salute mentale come un diritto e una priorità per ogni individuo”.

L’incremento del disagio tra le generazioni più giovani emerge chiaramente dai più recenti dati ISTAT, ed è dovuto soprattutto dall’impatto dell’isolamento sociale, dalla riduzione del confronto diretto con i propri coetanei e dall’incremento dell’attività online durante la pandemia. Questa tendenza è confermata dal report realizzato dal Censis in collaborazione con Lundbeck Italia S.p.a. e pubblicato a maggio 2025: dal 2019 al 2022 è cresciuta la quota di giovani che dichiarano di soffrire di un disagio psicologico grave, che è salita al 14,5% nella fascia 14-17 anni e al 18,5% tra i 18 e i 34 anni.

Uno scenario che non riguarda solo l’Italia, ma tutta l’Europa. Secondo la relazione dell’OCSE Health at a glance, infatti, in numerosi Stati europei la percentuale di giovani con sintomi di ansia e depressione è più che raddoppiata rispetto a prima della pandemia. Proprio per questo, informazione e prevenzione giocano un ruolo fondamentale, come emerge sempre dal rapporto Censis, secondo cui il 90,3% degli italiani ritenga che la prevenzione e l’intervento rapido siano fondamentali nel campo della salute mentale e come il 41,9% dei più giovani rifletta spesso o ogni giorno sulla propria salute mentale, dimostrando una forte attenzione alla tematica.

I primi sintomi di un disturbo della salute mentale si manifestano spesso in età adolescenziale, ma per mancanza d’informazione sono sottovalutati e raramente riconosciuti in tempo. Per questo, Progetto Itaca da sempre vuole sensibilizzare la comunità e creare una corretta cultura sulla salute mentale e la prevenzione, raggiungendo non solo gli studenti, ma anche insegnanti e genitori, nella convinzione che fare informazione in modo chiaro e scientifico, evidenziare la distinzione tra disagio adolescenziale e patologia, richiamare l’attenzione sui fattori di rischio, sui primi sintomi del disagio e su come chiedere e ricevere aiuto, siano strumenti essenziali per combattere il pregiudizio e lo stigma nei confronti dei disturbi mentali.

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Giornata Nazionale SLA, AISLA illumina la Campania:

Il 18 settembre, piazze e monumenti della Campania si illumineranno di verde, colore simbolo di vicinanza, speranza e attenzione ai diritti delle persone con SLA. Un’occasione unica per ammirare alcuni dei luoghi più suggestivi della regione: dal fascino storico del Palazzo Filangieri a Lapio, al Municipio e Monumento ai Caduti di Aquilonia, alla bellezza antica del Tempio di Nettuno del Parco Archeologico di Paestum e Velia, passando per la solennità del Duomo di S. Lorenzo a Scala, fino ai centri vivaci di Bracigliano (Comune), Castel San Giorgio (Piazza Martiri d’Ungheria e sede Comunale), Mercato San Severino (Palazzo Vanvitelli), Apollosa (monumento da definire) e Torre del Greco (Palazzo Baronale).

Nel weekend del 20 e 21 settembre, i volontari AISLA saranno presenti con la campagna di raccolta fondi “Un contributo versato con Gusto”, trasformando la solidarietà in supporto concreto: assistenza domiciliare, trasporto attrezzato, progetti di vacanze accessibili, consulenza legale e supporto psicologico per le famiglie. In Campania, i banchetti saranno presenti domenica 21 settembre:

  • Torre del Greco (Chiesa di San Filippo Neri, Via Salvator Noto 3)
  • Castel San Giorgio (SA) – piazza della Concordia (Gazebo)
  • Punto di raccolta: distributore Nadia Errico, strada provinciale per Benevento, Apice (BN) – riferimento Nadia Errico
  • Punto di raccolta: Quanto Basta, via Roma 142, San Giorgio del Sannio (BN) – riferimento Elio De Bellis
  • Punto di raccolta: Tendaggi Lepore, Benevento, via San Gaetano 20 – riferimento Apollonia Botticella

 

La raccolta fondi è sostenuta dai Family Banker di Banca Mediolanum: i primi 50.000 euro raccolti con la promozione delle bottiglie di Barbera d’Asti DOCG saranno raddoppiati da Fondazione Mediolanum, aumentando l’impatto sulle attività educative e sul supporto psicologico ai bambini che crescono accanto alla SLA. In Campania, hanno aderito gli uffici di Ischia, Benevento, Vico Equense, Montefredane, Santa Maria a Vico e Napoli. Chiunque può partecipare alla solidarietà ordinando la propria Secure Box sul negozio solidale AISLA, contribuendo così a finanziare Operazione Sollievo, il programma nazionale di aiuti concreti per le persone con SLA.

Ogni luce verde che illuminerà le piazze della Campania il 18 settembre non è solo un simbolo, ma un messaggio di vicinanza e speranza per chi affronta la SLA e le loro famiglie“, sottolinea Pina Esposito, Segretario Nazionale AISLA. “La Campania dimostra ancora una volta quanto sia forte il legame tra cittadini e persone con SLA, trasformando un gesto simbolico in un impegno concreto: nessuno deve essere lasciato solo.

Con l’edizione 2025, la Giornata Nazionale SLA conferma la sua forza simbolica e sociale, diventando il segno di una comunità matura, capace di richiamare istituzioni e opinione pubblica a una battaglia di civiltà che riguarda tutti; quest’anno l’iniziativa segna anche un riconoscimento storico: il nome, l’idea e il format della Giornata sono stati registrati presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a conferma del suo valore culturale e sociale, e l’evento gode già dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, del patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’ANCI, della Regione Piemonte e del sostegno dei Borghi più belli d’Italia

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Futuro e innovazione al femminile, l’appuntamento con “Crea” alle pendici del Vesuvio

Giovedì 18 settembre, alle ore 18:30, l’Aula Consiliare di Piazza Margherita a San Gennaro Vesuviano si trasformerà in un laboratorio di idee, confronto e visioni sul ruolo delle donne nei processi di innovazione. L’occasione è l’incontro dal titolo “Il coraggio di C.R.E.A.re Futuro – L’innovazione al femminile”, promosso dall’Associazione Crea in collaborazione con il Comune di San Gennaro Vesuviano e la Fiera Vesuviana.

L’obiettivo è  quello di mettere in luce il protagonismo femminile in ambiti chiave come scuola, università, impresa e istituzioni, partendo da esempi concreti e storie locali per costruire una rete più solida e inclusiva tra i diversi attori del territorio.

A guidare l’incontro sarà Angela Giugliano, componente della Commissione Pari Opportunità della Regione Campania. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Antonio Russo e della presidente del Comitato Fiera, Antonella Carbone, il dibattito entrerà subito nel vivo con una serie di interventi che promettono di offrire spunti interessanti e prospettive differenti, tutte però orientate in una stessa direzione: il futuro.

Interverranno Filomena Balletta, sindaco di Cimitile, e Marilena Schiano Lo Moriello, anche lei in rappresentanza della Commissione Pari Opportunità regionale. A portare la voce dell’impresa sarà Rosa Franzese, CEO di Tessuti Miccione, mentre il mondo dell’istruzione sarà rappresentato da diverse dirigenti scolastiche del territorio: Anna Giugliano (Liceo “Torricelli” di Somma Vesuviana), Stefania Leo (IC “Cozzolino-D’Avino”), Concetta De Crescenzo (IC “Mameli” – Piazzolla di Nola), Enza D’Agostino (IC “Russo” – Palma Campania) e Palma Miracapillo (Circolo Didattico Statale – Saviano). Sul fronte universitario, la professoressa Annalisa Liccardo del Dipartimento di Ingegneria Elettronica e delle Tecnologie dell’Informazione dell’Università Federico II porterà una visione accademica su innovazione e genere.

Particolarmente significativa sarà la presentazione dei progetti realizzati dalle studentesse degli istituti presenti: un’occasione per ascoltare direttamente la voce delle giovani donne che già oggi, tra i banchi di scuola, immaginano – e spesso disegnano – il domani.

Non mancheranno momenti di riflessione più intimi e coinvolgenti: il monologo sulla parità di genere a cura della prof.ssa Annalisa Caliendo dell’IC “Cozzolino-D’Avino” promette di offrire uno sguardo profondo e autentico sulle sfide ancora aperte, mentre il flashmob con gli allievi dell’Accademia Movin’Up di Michela Liguori porterà un tocco di energia, movimento e creatività all’iniziativa. E’ prevista anche la partecipazione dell’onorevole Francesco Emilio Borrelli, deputato della Repubblica Italiana.

Il messaggio che l’evento vuole lanciare è chiaro: innovazione e futuro non possono prescindere dal contributo delle donne. E per far sì che quel contributo sia pienamente riconosciuto e sostenuto, serve coraggio, visione, e soprattutto rete. Una rete fatta di scuole che formano, imprese che scommettono, istituzioni che ascoltano e università che sperimentano.

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A CASERTA LA TAPPA DEL TOUR NAZIONALE “PEACE AT WORK “

Si è svolta con grande partecipazione la tappa della Carovana della Pace ospitata dalle Acli Caserta Aps, in una giornata intensa di riflessione, testimonianze e confronto sul valore della pace, della solidarietà e dell’impegno sociale.

L’iniziativa, inserita nel più ampio percorso della Carovana che sta attraversando numerose città italiane, ha trovato nelle ACLI Casertane un partner ideale per promuovere un messaggio di pace, nonviolenza e dialogo tra le comunità. L’incontro si è tenuto presso la Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo, e ha visto una grande partecipazione della comunità casertana.

Durante l’incontro si sono susseguiti diversi interventi, tra cui quelli di don Nicola Lombardi, presidente del Comitato “Caserta Città di Pace”; Damiano Lembo, Presidente UsAcli Nazionale; Gianluca Mastrovito, Responsabile Nazionale Immigrazione Acli; Mariangela Perito, Responsabile Nazionale Coordinamento Donne Acli; Antonio Russo, Portavoce Nazionale Alleanza Contro la Povertà;   Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano e voce profetica del nostro tempo, che ha offerto una testimonianza vibrante e profonda sul disarmo, la fraternità tra i popoli e l’urgenza di costruire una società alternativa fondata sulla solidarietà e sull’accoglienza, sottolineando il ruolo fondamentale delle reti associative nel tessere relazioni di pace. La tappa si è conclusa con un momento simbolico di preghiera.

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Casa Mehari per Giancarlo Siani: 14 artisti espongono opere dedicate al giornalista

A quarant’anni dalla scomparsa di Giancarlo Siani, il giovane giornalista de Il Mattino assassinato dalla camorra il 23 settembre 1985, a Quarto è in programma “Casa Mehari per Giancarlo”, una serie di iniziative per ricordare la memoria.

Il 19 settembre – alle ore 18 – sarà inaugurata la mostra collettiva “Artisti per Giancarlo”, quattordici pittori contemporanei che hanno voluto rendere omaggio alla figura di Siani, simbolo di coraggio civile e libertà di stampa. Le opere esposte vogliono raccontare, non solo la sua vicenda personale, ma anche il valore universale della verità e della giustizia, principi per i quali Siani ha pagato con la vita. La mostra sarà visitabile liberamente fino al 23 settembre (prenotazione:ufficiostampa@dialogoscomunicazione.it).

“Questa mostra è un atto di memoria attiva – dichiarano gli organizzatori – Vogliamo che l’esempio di Giancarlo continui a parlare alle nuove generazioni, affinché comprendano quanto il giornalismo libero e l’impegno civile siano strumenti fondamentali per costruire una società più giusta”.

Espongono: Annalisa Ambrosia, Tommaso Arcella, Selene Bonavita, Luigi Calì, Filomena De Martino, Emilia Della Vecchia, Alfredo Furiati, Luigi Gallo, Samuele Laezza, Giovanni Migliaccio, Paola Petrelli, Ylenia Pilato, Umberto Riccelli, Elisa Ruoppolo. La mostra è curata da Barbara Melcarne.

Nella stessa giornata sarà presentata la programmazione della redazione giornalistica di Radio Mehari e i video podcast con interviste in esclusiva a Gianmario Siani (presidente della Fondazione Giancarlo Siani), Ottavio Lucarelli (presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania) e Pietro Perone (giornalista e autore del libro “Giancarlo Siani. Terra nemica”, edizione San Paolo, 2025). Le interviste sono condotte dal giornalista Ciro Biondi. Radio Mehari è un progetto dell’associazione Dialogos Aps – Ets per il bene confiscato.

Lunedì 22 settembre (alle ore 18) celebrazione Eucaristica in memoria delle vittime innocenti della criminalità presieduta da padre Giuseppe Carulli c.m., direttore della Caritas Diocesana di Pozzuoli.

La manifestazione “Casa Mehari per Giancarlo” ha ottenuto il patrocinio del Comune di Quarto, dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, della Fondazione Pol.i.s. e dell’associazione Libera.

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Violenza di genere: picchia la moglie e la figlia, Carabinieri arrestano 61enne

Quando i carabinieri sono entrati in casa, le urla e la voce tremolante della donna che aveva chiesto aiuto al 112 hanno preso forma. Sangue sul pavimento e sull’interruttore della luce che era accanto a una porta danneggiata e in parte divelta frutto di una violenza inaudita.

Sono da poco trascorse le 8 del mattino quando la centrale operativa della compagnia carabinieri di Giugliano in Campania riceve una telefonata.
La richiesta di aiuto parte da un’abitazione nella frazione di Varcaturo. A parlare una donna. Ha 31 anni e, in lacrime, dice al carabiniere che il padre ha picchiato selvaggiamente lei e sua madre. La vittima si è barricata nella sua stanzetta ma suo papà vuole entrare con tutte le sue forze per finire ciò che stava facendo. Implora di venire quanto prima.

La gazzella della stazione Carabinieri di Varcaturo piomba nell’abitazione. L’appartamento è al secondo piano di un condominio. Dall’esterno si sentono le urla di due donne e di un uomo. Dopo diversi tentativi di entrare finalmente l’uomo apre la porta ai carabinieri. Lui ha 61 anni, è visibilmente agitato e ha il volto paonazzo. In un angolo della casa la moglie dell’uomo. La signora ha 57 anni e presenta diversi lividi, dei graffi al volto e sulle braccia. E’ sconvolta e la sua voce è interrotta più volta da singhiozzi dovuti al pianto.

Nella stanza chiusa dalla porta danneggiata e quasi divelta la 31enne che, sentita la voce dei carabinieri, decide di uscire. La vittima piange ed è terrorizzata. Ha il naso che sanguina mentre il volto è gonfio e le labbra tumefatte. La maglietta della ragazza è completamente sporca di sangue.

La 31enne racconta le violenze e le vessazioni che aveva appena subìto ma viene bruscamente interrotta dal proprio padre che non è per nulla intimorito dalla presenza dei militari. La donna, a quel punto, si rifugia un’altra volta nella stanzetta. Intanto arrivano anche altri militari tra cui il comandante della stazione carabinieri. Il sottufficiale tranquillizza la vittima e la convince a farsi raccontare cosa fosse accaduto.

Dalle parole della ragazza emerge un vero e proprio contesto di maltrattamenti in famiglia con il 61enne che da anni insultava e picchiava le due donne che non avevano mai avuto il coraggio di denunciare. Quella mattina solo l’ultimo episodio nato come per caso quando le donne consigliavano all’uomo di recarsi a lavoro nonostante non ne avesse voglia. Consiglio nato più dalla volontà di farlo andare via piuttosto che averlo in casa.

Da lì il solito insulto. “Ho il porco a ingrassare in casa, sei brutta!” alludendo alla corporatura della figlia. Poi gli schiaffi e le urla. A niente era servito il tentativo della madre di difenderla. Nello smartphone della 31enne foto e video che immortalavano aggressioni e lesioni avvenute in passato. Foto che raccontano ferite subìte da entrambe le donne in balia di un uomo che in un episodio aveva addirittura strappato alla propria moglie, invalida, il cuoio capelluto. L’uomo viene arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Le due donne sono state soccorse dal personale del 118 e trasferite nell’ospedale di Pozzuoli. Per le due vittime una prognosi di 42 giorni ciascuna.

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