NAPOLI – Al civico 216 di Via dei Tribunali arrivano persone che non effettuano una visita specialistica o un’ecografia da anni. Si presentano spontaneamente, oppure vengono inviate dalla Croce Rossa, dalla Pastorale Carceraria, dalla Caritas, dalla Comunità di Sant’Egidio, e nello studio medico gratuito del Centro Storico trovano una serie di professionisti – più di 30 tra cardiologi, oncologi, oculisti, neurochirurghi, ginecologi, ortopedici, radiologi, medici ospedalieri – che si prendono cura di loro, mettendo a disposizione il loro tempo e le loro capacità. La struttura, che ha sede nella chiesa di San Tommaso a Capuana, dismessa da oltre trent’anni, è nata nel 2015 grazie al sostegno della Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli e della Fondazione Banco Napoli, e all’Associazione Sisto Riario Sforza, che ne cura la gestione; in meno di tre anni è diventata un punto di riferimento per la città e la provincia partenopea, realizzando più di 3500 visite e indirizzando circa 500 persone verso strutture specializzate. Dotato di apparecchiature di primo soccorso e dell’unico defibrillatore del Centro Storico, lo studio ora si arricchisce di un nuovo, importante strumento: un ecografo, donato dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, permetterà ai medici volontari che operano al suo interno di offrire un’assistenza sempre più accurata. «Durante alcune visite ci siamo resi conto che senza un apparecchio del genere non era possibile garantire una diagnosi certa, così abbiamo iniziato la ricerca – ha detto Modestino Caso, presidente dell’Associazione Sisto Riario Sforza, durante la cerimonia di consegna dell’ecografo, il 18 maggio –. Siamo stati aiutati da Papa Francesco, che era stato informato del nostro lavoro, dalla Fondazione di Comunità del Centro Storico, dal Pio Monte della Misericordia, che si è assunto anche l’onere di riparare l’edificio, dal momento che una parte è crollata, e adesso dalla Fondazione Terzo Pilastro, che ci ha permesso di essere veramente operativi». «A Napoli ho appreso di questa iniziativa meritevole, gratuita, di sostegno al quartiere e alla richiesta dell’ecografo ho risposto immediatamente sì», ha dichiarato Emmanuele F.M. Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, che interviene «in quei campi dove il bisogno della società è maggiore, la salute, la ricerca scientifica, il sostegno ai meno fortunati, la cultura. A me sembra doveroso farlo perché sono meridionale: la Campania, la Calabria, la Sicilia, il Nord Africa, il Medio e Vicino Oriente, tutto il mondo che oggi ha dei grandi problemi deve essere assistito».

Un presidio serio e qualificato – Secondo Adriano Giannola, presidente della Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, «capire che questo è un presidio importante, serio e qualificato, è la miglior garanzia per il suo mantenimento e funzionamento. La crescita è stata continua e oggi siamo arrivati a custodire un macchinario di altissima qualità. Tra i nostri compiti c’è quello di fare da catalizzatori di esperienze e progetti: sin dalla nascita della struttura c’è stata una convergenza di interessi e molto importante è stata la risposta degli illustri accademici che hanno dato la loro disponibilità», tra cui il cardiologo Scipione Carbone e i neurochirurghi de Divitiis, padre e figlio. In questi anni i volontari dell’Associazione Sisto Riario Sforza e i medici sono riusciti a «far ricoverare persone poverissime che abitano nella zona, ammalate di tumore, che hanno almeno finito la loro vita in condizioni decorose – ha aggiunto Caso –. In genere facciamo quattro o cinque visite al giorno, non tutte qui, ma i numeri a volte salgono di molto: il professor Argenziano, dermatologo, che è venuto fino a poco tempo fa, ne effettuava ad esempio più di trenta per volta, così adesso il venerdì mattina mandiamo i pazienti al Policlinico nuovo con una nostra richiesta». Per accedere al servizio è necessario presentare copia del modello Isee; lo studio (tel. 0812110894) è aperto dal lunedì al venerdì, mattina e pomeriggio.

di Paola Ciaramella

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