FIRENZE – Un software per raccogliere il profilo di tutti i profughi ospitati in Toscana. E’ il progetto a cui sta lavorando la Regione Toscana sui 6.400 migranti accolti tra il 2014 e il 2015. “Solo conoscendo la storia e le capacità di questi ragazzi si possono pensare progetti di inserimento seri e concreti” ha detto l’assessore regionale Vittorio Bugli.

Il modello di accoglienza diffusa dei profughi in Toscana funziona grazie alla collaborazione tra più soggetti: Regione e prefetture, enti locali, privato sociale e terzo settore. “E soprattutto i Comuni sono un tassello fondamentale per farlo funzionare”. L’assessore all’immigrazione Vittorio Bugli lo ha ripetuto nel corso di un incontro pubblico organizzato dalla Prefettura di Arezzo al quale erano presenti, oltre al prefetto Alessandra Guidi, anche il collega Mario Morcone, capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero degli Interni, e molti sindaci, amministratori, associazioni e gestori.

 

© Copyright Redattore Sociale